Il filo………… in fila
Riscoprendo l ‘
ingegnosità di menti, la nobiltà di cuori, l’ operosità di mani a realizzar
manufatti, a ricollegarle nel
tempo ad opere dell’ ingegno umano,
testimonianze di fede e di potere, di guerre e di tanta voglia di pace
in una giornata bellissima baciata dal sole e
dalla fortuna d’ incontrar……
22 novembre
per VILLE E CASTELLI alla RICERCA delle PRINCIPESSE con THAT’S PRATO …….
….. Il
muschio quest’ anno non lo stava raccogliendo per il Presepe……
Mani operose,
laboriose, esperte stanno dando vita a
manufatti che son meraviglie:
il cestaio con l’ olivo e il salcio, che raccoglie da agosto fino a marzo, che monda e mette a bagno, crea ora grandi ceste per la legna, piccole cornocopie per i fiori secchi e bei cesti con il manico per le olive, o i pomodori e “zainetti” a intreccio di olivo e selcio per la raccolta dei funghi che han la base d’ abete, Mauro il cestaio ha persin il canniccio su cui poter seccar funghi, fichi e pomodori;……. accanto a lui lavoran al tombolo le tombolaie dando vita con il filo ai sogni più arditi di finezza e trasparenza intrisi,
il cestaio con l’ olivo e il salcio, che raccoglie da agosto fino a marzo, che monda e mette a bagno, crea ora grandi ceste per la legna, piccole cornocopie per i fiori secchi e bei cesti con il manico per le olive, o i pomodori e “zainetti” a intreccio di olivo e selcio per la raccolta dei funghi che han la base d’ abete, Mauro il cestaio ha persin il canniccio su cui poter seccar funghi, fichi e pomodori;……. accanto a lui lavoran al tombolo le tombolaie dando vita con il filo ai sogni più arditi di finezza e trasparenza intrisi,
bellezze in bellezze
le dame operose che fan parte dell’ associazione
CAPITOMBOLO,
associazione
formatasi nel 2011 al fine di promuovere conoscenza e divulgazione dell’ antica
arte del ricamo a tombolo
danno luce a
manufatti uno più bello dell’ altro a
gareggiar in finezza e trasparenze….. gli occhi corron per poi fermarsi alle cariole che ora
SON IN FILA
SILENZIOSE , le cariole colorate che si son viste in corsa in discesa per il
PALIO delle Cariole che qui a MONTEMURLO si corre sempre per la FESTA DELL OLIO e della CROCE, un PALIO partecipato coinvolgente dove –quando cariole e
cariolanti son tutte di gran corsa………
…… da poco è stato proclamato il
vincitore……
le sette cariole, una
per ogni rione in fila, mi rimandan all’ arcobaleno: gialla e rossa, bianca e blu, verde e gialla,
rossa, azzurra, bianca e verde…… a me piacion tutte, quella azzurra, azzurra come il sogno come i
desideri di pace ed amore, azzurra come è questa giornata novembrina, gialla come il sole che ci bacia, verde come
il paesaggio meraviglioso che da qui si può godere, bianca come la purezza, la
sincerità, rossa come l’ amore che
scaturisce.. spontaneo da ogni cuore se …….
Le tre filatrici del gruppo storico di Montemurlo son al lavoro al fuso, tre come tre parche intente a filar
il filo della vita…… anche il ramaio e all’ opera facendo bella mostra dei suoi tegami e piatti
….. cosi’ il ciabattino, il
falegname tutte le arti e mestieri
onoran la piazza del CASTELLO di MONTEMURLO dove giungiamo nel sole più splendente…..
pastasciutte fumanti
vengon servite allo stand anche dai volontari e non mancan assaggi dell’ olio
novo lui
l’ oro il RE di queste terre popolate di alberi d’ olivo e, pensando che i suoi
ramoscelli, son simbolo di pace c’è ben
da sperare avendo visto molte piante a popolar- a fiancheggiar la salita che ci ha portati
fino al Castello….. mi piace menzionar
presenze come la Bottega delle carni dei Fratelli Cecchi con assaggi di
porchetta la mia preferita,,,,,,, l’ agriturismo SAN Giorgio con assaggi di olio novo e c’è persino di Bagnolo Montemurlo l’
azienda agricola FELICE dove allo stand
ricevo un libro assai bello:
“ LA frutta antica” che mi rimanda a storie antiche-moderne della zona e che mi ripropongo di leggere .. la voce dei galli internazionali grossi grossi richiama la mia attenzione.. li scopro dal piumaggio variopinto ……
“ LA frutta antica” che mi rimanda a storie antiche-moderne della zona e che mi ripropongo di leggere .. la voce dei galli internazionali grossi grossi richiama la mia attenzione.. li scopro dal piumaggio variopinto ……
Nel chiostro della
PIEVE oggi è allestito un laboratorio dedicato alla riscoperta del
MONFERRATO
flora fauna e alla sua roccia che riveste facciate di cattedrali e chiese
quel famoso “SERPENTINO” ….. piacevole è
il dialogo con una delle volontarie intenta a giocar con I bambini con il
chiaro intento di far conoscere, per
indurli al rispetto, ( si sa tutti che se il rispetto passa dalla conoscenza, una
persona non sarà infatti portata a distruggere una pianta se la conosce e ne
conosce l’ utilità) i tanti segreti di questo territorio
Nella pieve dedicata a
SAN GIOVANNI DECOLLATO la cui
festa cade il 29 agosto
PIEVE ROMANICA
INTRODOTTA da un portico TRECENTESCO CON
PILASTRI IN MATTONE a UNICA NAVATA RISTRUTTURATA IN STILE NEOCLASSICO
nell ‘800……… gli
affreschi, sta spiegando la guida, sulla
controfacciata son legati
alla storia della croce, della
SANTA CROCE,
quella miracolosa in
lamina d’ argento…
affreschi che narrano di un furto e del casuale ritrovamento
da parte del contadino che, vedendo i
suoi buoi rifiutarsi di andare avanti e inginocchiarsi
in un punto vicino al torrente Agni ,
con un colpo di zappa riportò alla luce il sacro tesoro
nascosto dai ladri .
Percorriamo la navata
con la giuda che ci sta spiegando le belle e pregevoli pale d’ altare
legate a Compagnie:
la MADONNA del ROSARIO ;
la PALA DELL’
ASSUNZIONE DELLA VERGINE dove si” narra”
del dono che la Madonna fece a San Tommaso
la cintola che dal 1161 viene
conservata nella Cappella della Sacra
Cintola……..
Nell Oratorio del
Corpus Domini edificato nel ‘500 da Giuseppe Valentini all’ epoca dei Lorena
una bella mostra di oggetti sacri:
pianete , candelabri ex voto.. recuperati i due affreschi
l’ ultima cena e l’ Assunzione
della vergine ………..
le antiche origini di
Montemurlo le avevamo apprezzate grazie alla guida che si chiama nientemeno che
FELICITA
ORIGINI ETRUSCHE al pari di FIESOLE, dal VIIi sec. A.C.… E fin da allora sono consapevoli dell’ importanza
strategica del colle………. nel narrar
Felicita si sofferma sui
CONTI GUIDI di
PISTOIA sul colle costruirono un primo CASSERO…… seguito dal fenomeno di
INCASTELLAMENTO con l’ edificazione della PIEVE…..
Nel 1219 I conti Guidi, stremati dalle lotte con i fiorentini vendono per 5 mila fiorini d’ oro ed il
castello che passerà nuovamente sotto il
dominio di Firenze…
E’ del 1325 l’ assedio
di Castrucciio da Castracane signore di Lucca
Firenze nel 1351 compra Prato
da Giovanna d’ Angiò
Strozzi , Pazzi
Valori l’ ultimo tentativo antimediceo…..
le truppe di Cosimo
passano per Prato ed attaccano il cassero…..
Francesco de’ Nerli trasformerà
in villa nel 1537 il castello
…..anni’ 90 il borgo si spopola
grande espansione verso valle e sviluppo attività tessile si assite al
degrado del borgo ed
abbandono dell’ uso di tenere nella
pieve i registri delle nascite e delle morti un borgo una pieve che rivede la sua luce grazie comitato festa dell’ olio ed all’ organizzazione
di feste….
Mentre Felicita narra
lo sguardo va all’ intorno popolato di
lecci faggi intorno anche tanto muschio …. Mi ritorna in
mente Cesare che appassionato ed addetto da sempre a far il presepe in casa Rotundo andava, già di questo periodo a cercare il muschio riuscendo sempre a trovarlo per poi usarlo a
sceneggiatura del presepe, Cesare oltre ad un animo puro
ha grande fede una fede istintiva una personalità semplice che ora gli è negata per potere, per potenti aventi diritto di calpestare la dignità della
vita che non
si riesce a capire da chi avuto ???
ripercorriamo il
percorso tra banchetti di ogni bellezza ..
di oggetti anche per il NATALE .. ormai alla porte
Una r tappa molto
gradita è alla PELLETTERIA PRATESE a OSTE
Per me è un ritorno
“magico “ infatti approdavo ad un
capannone nel lontano 1973 perché vincitrice di concorso come maestra, in un
capannone per una esperienza
indimenticabile con 31 bambini e bambine
….. appena entrata mi accorgo che la stessa costruzione è cambiata se pur lontano nel tempo l’ architettura è
diversa chi ci accoglie è Emilio
CARRADORI con il fratello di generazione
in generazione si son tramndati l’ arte
di lavorar la pelle il nonno faceva selle e loro si sono
specializzati nella produzioni di cinture
prevalentemente per uomo, cinture di altissima qualità per uso del
pellame, per il tipo di lavorazione
davvero artistica artigianale….. nell’
esposizione ai piani alti del capnnone ci tuffiamo anche nei colori delle cinture scopriamo la lavorazione di
braccialietti e persin di contenitori
per bottiglie e naturalmente per scatole porta cinture;
all’ uscita per tutti il dono di un portachaivi dai fratelli oggetto che porta il buco di Moore il monumento posto in piazza San Francesco a Prato … gentilezze da gran cuore e il cuor si sa rende nobili gli animi e anche in un capannone si posso incontrare nobili signori e signore perchè la nobiltà non è solo di re e regine , ma di tutti noi venuti al mondo con una parte di divino di scintilla che è intelligenza, amore e tanto tanto di più e che di volta in volta prende volto e nome …….. e poi non siamo nell’ itineraio
all’ uscita per tutti il dono di un portachaivi dai fratelli oggetto che porta il buco di Moore il monumento posto in piazza San Francesco a Prato … gentilezze da gran cuore e il cuor si sa rende nobili gli animi e anche in un capannone si posso incontrare nobili signori e signore perchè la nobiltà non è solo di re e regine , ma di tutti noi venuti al mondo con una parte di divino di scintilla che è intelligenza, amore e tanto tanto di più e che di volta in volta prende volto e nome …….. e poi non siamo nell’ itineraio
PER VILLE
E CASTELLI ALLA RICERCA DELLE PRINCIPESESSE ???’
Nel percorso da Oste verso Prato mi piace questo gioco in cielo tra
il sole rotondo e la luna ancor pallida in attesa di prendere il posto lei in cielo……..
PRATO
che bella operosa città presentata MAGISTRALMENTE da ELENA
IL CASTELLO
incompiuto la chiesa della MADONNA DELL
CARCERI … la storia di Francesco di MARCO DATINI mercante che si è fatto da solo ….. la
sua storia di orfano per la peste poi
grande mercante che viaggia per tutto il mondo allora conosciuto la sua
fortuna economica che gli permetterà la costruzione del bellissimo
palazzo dove vivevano la moglie la figlia
un palazzo tanto sontuoso e bello da essere offerto a dimora di
passaggio a re e papi in cambio di una
riduzione del pagamento delle tasse……
resta intatto tutto
l’ archivio missive anche del dialogo
con la moglie un archivio che
veniva murato .. quindi nascosto alla morte del Datini che lasciava le
sue i fortune ai Bonomini che l’
utilizzarono persin per commissionare gli affresci del Filippino Lippi………. La maestosità del palazzo ancor oggi mi
colpisce….. arriviamo al palazzo PRETORIO dove una parte crollò….. per poi
raggiungere
la cattedrale dedicata a Santo Stefano
i
lampioni a 4 “lanterne” son già accese e
l’ ATMOSFERA è MAGICA……
la reliquia della
SACRA CINTOLA qui conservata fu la meta
per i pellegrinaggi e creò
la PRATO ricca che si caratterizza come sede di famiglie d ricchi mercanti i Rockfeller di Prato …. nel 1252 a Firenze i Medici coniano il fiorno d’ oro e prato
sviluppò un sistema proprio di pesi e misure
priMA della stessa Firenze …..
oggi la città di PRATO è la città europea con la più alta
percentuale di cinesi … e la sua storia
continua anche con questa intelligente
rivalutazione grazie a THAT’ S PRATO
progetti per
conoscere le radici di una città della
sua gente operosa e ingegnosa per ricordare
imprese e errori per vivere con maggior consapevolezza un presente
che in un mondo- società cosi globalizzata deve ritrovar identità e nell’ identità i
valori per andare verso la PACE!!!
Al ritorno sul
pullman, pilotato alla grande da MARCO ,
dai finestrini le luci su
paesaggi color notte cielo dove-quando,
come in un presepe, si sono accese luci …
carmelina rotundo
ringrazia per le foto
katerinachristodoulou
i
primi commenti
davvero un bell'affresco di una ricca ed
allegra giornata,
GRAZIE !!! ELENA
GRAZIE !!! ELENA
Il filo………… in fila da correggere
Riscoprendo l ‘
ingegnosità di menti, la nobiltà di cuori, l’ operosità di mani a realizzar
manufatti, a ricollegarle nel
tempo ad opere dell’ ingegno umano,
testimonianze di fede e di potere, di guerre e di tanta voglia di pace
in una giornata bellissima baciata dal sole e
dalla fortuna d’ incontrar……
22 novembre
per VILLE E CASTELLI alla RICERCA delle PRINCIPESSE con THAT’S PRATO …….
….. Il
muschio quest’ anno non lo stava raccogliendo per il Presepe……
Mani operose,
laboriose, esperte stanno dando vita a
manufatti che son meraviglie:
il cestaio con l’ olivo e il salcio, che raccoglie da agosto fino a marzo, che monda e mette a bagno, crea ora grandi ceste per la legna, piccole cornocopie per i fiori secchi e bei cesti con il manico per le olive, o i pomodori e “zainetti” a intreccio di olivo e selcio per la raccolta dei funghi che han la base d’ abete, Mauro il cestaio ha persin il canniccio su cui poter seccar funghi, fichi e pomodori;……. accanto a lui lavoran al tombolo le tombolaie dando vita con il filo ai sogni più arditi di finezza e trasparenza intrisi,
il cestaio con l’ olivo e il salcio, che raccoglie da agosto fino a marzo, che monda e mette a bagno, crea ora grandi ceste per la legna, piccole cornocopie per i fiori secchi e bei cesti con il manico per le olive, o i pomodori e “zainetti” a intreccio di olivo e selcio per la raccolta dei funghi che han la base d’ abete, Mauro il cestaio ha persin il canniccio su cui poter seccar funghi, fichi e pomodori;……. accanto a lui lavoran al tombolo le tombolaie dando vita con il filo ai sogni più arditi di finezza e trasparenza intrisi,
bellezze in bellezze
le dame operose che fan parte dell’ associazione
CAPITOMBOLO,
associazione
formatasi nel 2011 al fine di promuovere conoscenza e divulgazione dell’ antica
arte del ricamo a tombolo
danno luce a
manufatti uno più bello dell’ altro a
gareggiar in finezza e trasparenze….. gli occhi corron per poi fermarsi alle cariole che ora
SON IN FILA
SILENZIOSE , le cariole colorate
che si son viste in corsa in discesa per il PALIO delle Cariole che qui a MONTEMURLO si corre sempre per la FESTA DELL OLIO e della CROCE, un PALIO partecipato coinvolgente dove –quando cariole e cariolanti son tutte di gran corsa………
che si son viste in corsa in discesa per il PALIO delle Cariole che qui a MONTEMURLO si corre sempre per la FESTA DELL OLIO e della CROCE, un PALIO partecipato coinvolgente dove –quando cariole e cariolanti son tutte di gran corsa………
…… da poco è stato proclamato il
vincitore……
le sette cariole, una
per ogni rione in fila, mi rimandan all’ arcobaleno:
gialla e rossa, bianca
e blu, verde e gialla, rossa, azzurra,
bianca e verde…… a me piacion tutte, quella azzurra, azzurra come il sogno come i
desideri di pace ed amore, azzurra come è questa giornata novembrina, gialla come il sole che ci bacia, verde come
il paesaggio meraviglioso che da qui si può godere, bianca come la purezza, la
sincerità, rossa come l’ amore che
scaturisce.. spontaneo da ogni cuore se …….
Le tre filatrici del gruppo storico di Montemurlo son al lavoro al fuso, tre come tre parche intente a filar
il filo della vita…… anche il
ramaio e all’ opera
facendo bella mostra dei suoi tegami e piatti ….. cosi’ il ciabattino, il falegname tutte le arti e mestieri onoran la piazza del
CASTELLO di MONTEMURLO dove giungiamo
nel sole più splendente…..
pastasciutte fumanti
vengon servite allo stand anche dai volontari e non mancan assaggi dell’ olio
novo lui
l’ oro il RE di queste terre popolate di alberi d’ olivo e, pensando che i suoi
ramoscelli, son simbolo di pace c’è ben
da sperare avendo visto molte piante a popolar- a fiancheggiar la salita che ci ha portati
fino al Castello….. mi piace menzionar
presenze come la Bottega delle carni dei Fratelli Cecchi con assaggi di
porchetta la mia preferita,,,,,,, l’ agriturismo SAN Giorgio con assaggi di olio novo e c’è persino di Bagnolo Montemurlo l’
azienda agricola FELICE dove allo stand
ricevo un libro assai bello:
“ LA frutta antica” che mi rimanda a storie antiche-moderne della zona e che mi ripropongo di leggere .. la voce dei galli internazionali grossi grossi richiama la mia attenzione.. li scopro dal piumaggio variopinto ……
“ LA frutta antica” che mi rimanda a storie antiche-moderne della zona e che mi ripropongo di leggere .. la voce dei galli internazionali grossi grossi richiama la mia attenzione.. li scopro dal piumaggio variopinto ……
Nel chiostro della
PIEVE oggi è allestito un laboratorio dedicato alla riscoperta del
MONFERRATO
flora fauna e alla sua roccia che riveste facciate di cattedrali e chiese
quel famoso “SERPENTINO” ….. piacevole è
il dialogo con una delle volontarie intenta a giocar con I bambini con il
chiaro intento di far conoscere, per
indurli al rispetto, ( si sa tutti che se il rispetto passa dalla conoscenza, una
persona non sarà infatti portata a distruggere una pianta se la conosce e ne
conosce l’ utilità) i tanti segreti di questo territorio
Nella pieve dedicata a
SAN GIOVANNI DECOLLATO la cui
festa cade il 29 agosto
PIEVE ROMANICA
INTRODOTTA da un portico TRECENTESCO CON
PILASTRI IN MATTONE a UNICA NAVATA RISTRUTTURATA IN STILE NEOCLASSICO
nell ‘800……… gli
affreschi, sta spiegando la guida, sulla
controfacciata son legati
alla storia della croce, della
SANTA CROCE,
quella miracolosa in
lamina d’ argento…
affreschi che narrano di un furto e del casuale ritrovamento
da parte del contadino che, vedendo i
suoi buoi rifiutarsi di andare avanti e inginocchiarsi
in un punto vicino al torrente Agni ,
con un colpo di zappa riportò alla luce il sacro tesoro
nascosto dai ladri .
Percorriamo la navata
con la giuda che ci sta spiegando le belle e pregevoli pale d’ altare
legate a Compagnie:
la MADONNA del ROSARIO ;
la PALA DELL’
ASSUNZIONE DELLA VERGINE dove si” narra”
del dono che la Madonna fece a San Tommaso
la cintola che dal 1161 viene
conservata nella Cappella della Sacra
Cintola……..
Nell Oratorio del
Corpus Domini edificato nel ‘500 da Giuseppe Valentini all’ epoca dei Lorena
una bella mostra di oggetti sacri:
pianete , candelabri ex voto.. recuperati i due affreschi
l’ ultima cena e l’ Assunzione
della vergine ………..
le antiche origini di
Montemurlo le avevamo apprezzate grazie alla guida che si chiama nientemeno che
FELICITA
ORIGINI ETRUSCHE al pari di FIESOLE, dal VIIi sec. A.C.… E fin da allora sono consapevoli dell’ importanza
strategica del colle………. nel narrar
Felicita si sofferma sui
CONTI GUIDI di
PISTOIA sul colle costruirono un primo CASSERO…… seguito dal fenomeno di
INCASTELLAMENTO con l’ edificazione della PIEVE…..
Nel 1219 I conti Guidi, stremati dalle lotte con i fiorentini vendono per 5 mila fiorini d’ oro ed il
castello che passerà nuovamente sotto il
dominio di Firenze…
E’ del 1325 l’ assedio
di Castrucciio da Castracane signore di Lucca
Firenze nel 1351 compra Prato
da Giovanna d’ Angiò
Strozzi , Pazzi
Valori l’ ultimo tentativo antimediceo…..
le truppe di Cosimo
passano per Prato ed attaccano il cassero…..
Francesco de’ Nerli trasformerà
in villa nel 1537 il castello
…..anni’ 90 il borgo si spopola
grande espansione verso valle e sviluppo attività tessile si assite al
degrado del borgo ed
abbandono dell’ uso di tenere nella
pieve i registri delle nascite e delle morti un borgo una pieve che rivede la sua luce grazie comitato festa dell’ olio ed all’ organizzazione
di feste….
lecci faggi intorno anche
tanto muschio …. Mi ritorna in mente Cesare che appassionato
ed addetto da sempre a far il presepe in
casa Rotundo andava, già di questo
periodo a cercare il muschio riuscendo
sempre a trovarlo per poi usarlo a sceneggiatura del presepe, Cesare
oltre ad un animo puro ha grande fede una fede istintiva una
personalità semplice che ora gli è
negata per potere, per potenti aventi diritto di calpestare la dignità della
vita che non
si riesce a capire da chi avuto ???
ripercorriamo il
percorso tra banchetti di ogni bellezza ..
di oggetti anche per il NATALE .. ormai alla porte
Una tappa molto
gradita è alla PELLETTERIA PRATESE a OSTE
Per me è un ritorno
“magico “ infatti approdavo ad un
capannone nel lontano 1973 perché vincitrice di concorso come maestra, in un
capannone per una esperienza
indimenticabile con 31 bambini e bambine
….. appena entrata mi accorgo che la stessa costruzione è cambiata se pur lontano nel tempo l’ architettura è
diversa chi ci accoglie è Emilio
CARRADORI con il fratello di generazione
in generazione si son tramndati l’ arte
di lavorar la pelle il nonno faceva selle e loro si sono
specializzati nella produzioni di cinture
prevalentemente per uomo, cinture di altissima qualità per uso del
pellame, per il tipo di lavorazione
davvero artistica artigianale….. nell’
esposizione ai piani alti del capnnone ci tuffiamo anche nei colori delle cinture scopriamo la lavorazione di
braccialietti e persin di contenitori
per bottiglie e naturalmente per scatole porta cinture;
all’ uscita per tutti il dono di un portachaivi dai fratelli oggetto che porta il buco di Moore il monumento posto in piazza San Francesco a Prato … gentilezze da gran cuore e il cuor si sa rende nobili gli animi e anche in un capannone si posso incontrare nobili signori e signore perchè la nobiltà non è solo di re e regine , ma di tutti noi venuti al mondo con una parte di divino di scintilla che è intelligenza, amore e tanto tanto di più e che di volta in volta prende volto e nome …….. e poi non siamo nell’ itineraio
all’ uscita per tutti il dono di un portachaivi dai fratelli oggetto che porta il buco di Moore il monumento posto in piazza San Francesco a Prato … gentilezze da gran cuore e il cuor si sa rende nobili gli animi e anche in un capannone si posso incontrare nobili signori e signore perchè la nobiltà non è solo di re e regine , ma di tutti noi venuti al mondo con una parte di divino di scintilla che è intelligenza, amore e tanto tanto di più e che di volta in volta prende volto e nome …….. e poi non siamo nell’ itineraio
PER VILLE
E CASTELLI ALLA RICERCA DELLE PRINCIPESESSE ???’
Nel percorso da Oste verso Prato mi piace questo gioco in cielo tra
il sole rotondo e la luna ancor pallida in attesa di prendere il posto lei in cielo……..
PRATO
che bella operosa città presentata MAGISTRALMENTE da ELENA
IL CASTELLO
incompiuto la chiesa della MADONNA DELL
CARCERI … la storia di Francesco di MARCO DATINI mercante che si è fatto da solo ….. la
sua storia di orfano per la peste poi
grande mercante che viaggia per tutto il mondo allora conosciuto la sua
fortuna economica che gli permetterà la costruzione del bellissimo
palazzo dove vivevano la moglie la figlia
un palazzo tanto sontuoso e bello da essere offerto a dimora di
passaggio a re e papi in cambio di una
riduzione del pagamento delle tasse……
resta intatto tutto
l’ archivio missive anche del dialogo
con la moglie un archivio che
veniva murato .. quindi nascosto alla morte del Datini che lasciava le
sue i fortune ai Bonomini che l’
utilizzarono persin per commissionare gli affresci del Filippino Lippi………. La maestosità del palazzo ancor oggi mi
colpisce….. arriviamo al palazzo PRETORIO dove una parte crollò….. per poi
raggiungere
la cattedrale dedicata a Santo Stefano
i
lampioni a 4 “lanterne” son già accese e
l’ ATMOSFERA è MAGICA……
la reliquia della
SACRA CINTOLA qui conservata fu la meta
per i pellegrinaggi e creò
la PRATO ricca che si caratterizza come sede di famiglie d ricchi mercanti i Rockfeller di Prato …. nel 1252 a Firenze i Medici coniano il fiorno d’ oro e prato
sviluppò un sistema proprio di pesi e misure
priMA della stessa Firenze …..
oggi la città di PRATO è la città europea con la più alta
percentuale di cinesi … e la sua storia
continua anche con questa intelligente
rivalutazione grazie a THAT’ S PRATO
progetti per
conoscere le radici di una città della
sua gente operosa e ingegnosa per ricordare
imprese e errori per vivere con maggior consapevolezza un presente
che in un mondo- società cosi globalizzata deve ritrovar identità e nell’ identità i
valori per andare verso la PACE!!!
Al ritorno sul
pullman, pilotato alla grande da MARCO ,
dai finestrini le luci su
paesaggi color notte cielo dove-quando,
come in un presepe, si sono accese luci …
Carmelina Rotundo Auro Gabl
ringrazia per le foto
katerinachristodoulou
i
primi commenti
davvero un bell'affresco di una ricca ed
allegra giornata,
GRAZIE !!! ELENA
GRAZIE !!! ELENA
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