lunedì 18 gennaio 2016

Il filo ..in fila 22 11-2016 THAT'S PRATO






 
 Il  filo………… in fila

Riscoprendo l ‘ ingegnosità di menti, la nobiltà di cuori, l’ operosità di mani  a realizzar  manufatti,   a ricollegarle nel tempo ad  opere dell’ ingegno umano, testimonianze di fede e di potere, di guerre e di tanta voglia di pace

 in una giornata bellissima baciata dal sole e dalla fortuna d’ incontrar……

 22 novembre

 per VILLE E CASTELLI  alla RICERCA delle  PRINCIPESSE con THAT’S PRATO …….

                                                    …..      Il muschio quest’ anno non lo stava raccogliendo per il Presepe……

 Mani operose, laboriose, esperte stanno  dando vita a manufatti che son meraviglie:
                                                                             il cestaio con l’ olivo e il salcio, che raccoglie da  agosto  fino a marzo, che monda e mette a bagno,  crea ora grandi ceste per la legna, piccole cornocopie  per  i fiori secchi e bei cesti con il manico per le olive,  o i pomodori  e “zainetti” a intreccio di olivo e selcio  per la raccolta dei funghi che han la base d’ abete,  Mauro il cestaio ha persin  il canniccio su cui  poter seccar funghi, fichi e pomodori;…….  accanto a lui lavoran al tombolo  le tombolaie  dando vita con il filo ai sogni più arditi di finezza e trasparenza intrisi,

 bellezze in bellezze le dame operose che fan parte dell’ associazione

                                                  CAPITOMBOLO,

 associazione formatasi nel 2011 al fine di promuovere conoscenza e divulgazione dell’ antica arte del ricamo a tombolo


 danno luce a manufatti  uno più bello dell’ altro a gareggiar in finezza e trasparenze….. gli occhi corron  per poi fermarsi alle cariole che ora

 SON IN FILA SILENZIOSE ,   le cariole colorate  che si son viste in corsa in discesa per il PALIO delle Cariole che qui a MONTEMURLO si corre sempre per la  FESTA DELL OLIO e della CROCE,  un PALIO partecipato  coinvolgente dove –quando cariole e cariolanti son tutte di gran corsa………

                         ……   da poco è stato proclamato il vincitore……

 le sette cariole, una per ogni rione in fila, mi rimandan all’ arcobaleno:  gialla e rossa, bianca e blu, verde e gialla, rossa,  azzurra, bianca e verde……  a me piacion tutte,  quella azzurra, azzurra come il sogno come i desideri di pace ed amore, azzurra come è questa giornata novembrina,  gialla come il sole che ci bacia, verde come il paesaggio meraviglioso che da qui si può godere, bianca come la purezza, la sincerità,  rossa come l’ amore che scaturisce.. spontaneo da ogni cuore se ……. 

Le tre filatrici del gruppo storico di Montemurlo  son al lavoro al fuso, tre come  tre parche intente a  filar  il filo della vita……   anche  il ramaio e all’ opera  facendo bella mostra dei suoi tegami e piatti …..  cosi’ il ciabattino, il falegname  tutte le arti e mestieri onoran la piazza del CASTELLO di MONTEMURLO dove giungiamo  nel sole più splendente…..

 pastasciutte fumanti vengon servite allo stand anche dai volontari e non mancan assaggi dell’ olio novo  lui

 l’ oro il RE  di queste terre popolate di alberi  d’ olivo e, pensando che  i  suoi ramoscelli, son  simbolo di pace c’è ben da sperare  avendo visto  molte piante a popolar-  a fiancheggiar la salita che ci ha portati fino al Castello….. mi piace menzionar  presenze come la Bottega delle carni dei Fratelli Cecchi con assaggi di porchetta la mia preferita,,,,,,, l’ agriturismo  SAN Giorgio con assaggi di olio novo  e c’è persino di Bagnolo Montemurlo l’ azienda agricola FELICE  dove allo stand ricevo un libro assai bello:
                 “ LA frutta antica” che  mi rimanda a storie antiche-moderne  della zona   e che mi ripropongo di leggere .. la voce dei galli internazionali grossi grossi  richiama la mia attenzione.. li scopro dal piumaggio variopinto ……

 Nel chiostro della PIEVE oggi è allestito un laboratorio dedicato alla riscoperta del

                                               MONFERRATO

 flora fauna e  alla sua roccia  che riveste facciate di cattedrali e chiese quel famoso “SERPENTINO” …..  piacevole è il dialogo con una delle volontarie intenta a giocar con I bambini con il chiaro intento di far conoscere, per  indurli al rispetto, ( si sa tutti che se  il rispetto passa dalla conoscenza, una persona non sarà infatti portata a distruggere una pianta se la conosce e ne conosce l’ utilità) i tanti segreti di questo territorio

  Nella pieve dedicata a

                                                    SAN GIOVANNI DECOLLATO  la cui festa cade il 29 agosto

  PIEVE ROMANICA INTRODOTTA  da un portico TRECENTESCO CON PILASTRI IN MATTONE a UNICA NAVATA RISTRUTTURATA IN STILE NEOCLASSICO

 nell ‘800……… gli affreschi,  sta spiegando la guida, sulla controfacciata son legati

                                                 alla storia della croce, della SANTA CROCE,

 quella miracolosa in lamina d’ argento…  

affreschi che narrano di un furto e del casuale ritrovamento da parte del contadino che, vedendo  i suoi buoi rifiutarsi di andare avanti e  inginocchiarsi in un punto vicino al torrente Agni  ,

con un colpo di zappa riportò alla luce il sacro tesoro nascosto dai ladri .

Percorriamo la navata  con la giuda che ci sta spiegando le belle e pregevoli pale d’ altare legate a Compagnie:

                                     la MADONNA del ROSARIO ;

la PALA  DELL’ ASSUNZIONE DELLA VERGINE  dove si” narra” del dono che la Madonna fece a San Tommaso  la cintola   che dal 1161 viene conservata nella Cappella  della Sacra Cintola……..

  Nell Oratorio del Corpus Domini edificato nel ‘500 da Giuseppe Valentini all’ epoca dei Lorena una bella mostra di oggetti sacri:  pianete , candelabri  ex voto..  recuperati i due affreschi

 l’ ultima cena e l’ Assunzione della vergine ………..

 

 le antiche origini di Montemurlo le avevamo apprezzate grazie alla guida che si chiama nientemeno che FELICITA

                                       ORIGINI ETRUSCHE al pari di  FIESOLE, dal VIIi sec.  A.C.… E  fin da allora sono consapevoli dell’ importanza strategica del colle……….  nel narrar Felicita si sofferma  sui

CONTI GUIDI di  PISTOIA sul colle costruirono un primo CASSERO…… seguito dal fenomeno di INCASTELLAMENTO con l’ edificazione della  PIEVE…..

 Nel  1219 I conti Guidi, stremati  dalle lotte con i fiorentini  vendono per 5 mila fiorini d’ oro ed il castello  che passerà nuovamente sotto il dominio di Firenze…

 E’ del  1325 l’  assedio  di Castrucciio da Castracane signore di Lucca

 Firenze nel 1351 compra  Prato  da Giovanna d’ Angiò

  Strozzi , Pazzi Valori  l’ ultimo tentativo antimediceo…..

 le truppe di Cosimo passano per Prato ed attaccano il cassero…..

  Francesco de’ Nerli  trasformerà  in villa nel  1537  il castello

 

…..anni’ 90 il borgo si spopola

grande espansione verso valle e  sviluppo attività tessile  si assite al

 degrado del borgo ed abbandono dell’ uso  di tenere nella pieve i registri delle nascite e delle morti un borgo una pieve  che rivede la sua luce grazie   comitato festa dell’ olio ed all’ organizzazione di feste….

 Mentre Felicita narra lo sguardo va all’ intorno  popolato di

 lecci faggi  intorno anche tanto muschio …. Mi ritorna in mente Cesare che appassionato ed addetto da sempre a far  il presepe in casa Rotundo andava,  già di questo periodo a cercare il muschio  riuscendo sempre a trovarlo per poi usarlo a sceneggiatura del presepe,  Cesare  oltre ad un animo  puro  ha grande fede una fede istintiva una personalità semplice che  ora gli è negata  per potere, per potenti  aventi diritto di calpestare la dignità della vita    che non si riesce a capire da chi  avuto ???

 ripercorriamo il percorso tra banchetti di ogni bellezza  .. di oggetti anche per il NATALE .. ormai alla porte

 Una r tappa molto gradita è  alla PELLETTERIA PRATESE  a OSTE

 Per me è un ritorno “magico “ infatti   approdavo ad un capannone nel lontano 1973 perché vincitrice di concorso come maestra, in un capannone  per una esperienza indimenticabile  con 31 bambini e bambine …..  appena entrata mi accorgo che  la stessa costruzione è cambiata  se pur lontano nel tempo l’ architettura è diversa chi ci accoglie   è Emilio CARRADORI con il fratello  di generazione in generazione si son tramndati l’ arte  di lavorar la  pelle  il nonno faceva selle e loro si sono specializzati nella produzioni di cinture  prevalentemente per uomo, cinture di altissima qualità per uso del pellame,  per il tipo di lavorazione davvero artistica artigianale…..  nell’ esposizione ai piani alti del capnnone ci tuffiamo anche nei colori  delle cinture scopriamo la lavorazione di braccialietti  e persin di contenitori per bottiglie e naturalmente per scatole porta cinture;
  all’ uscita per tutti il dono di un portachaivi dai fratelli oggetto  che porta il  buco di Moore  il monumento posto in piazza San Francesco a Prato … gentilezze da gran cuore e il cuor si sa rende nobili gli animi  e anche in un capannone si posso incontrare nobili signori  e signore  perchè la nobiltà  non è solo di re e regine , ma di tutti  noi  venuti al mondo  con una parte di divino di scintilla che è intelligenza, amore e tanto tanto di più e che di volta in volta prende  volto e nome …….. e poi non siamo nell’ itineraio 

                                      PER VILLE E CASTELLI ALLA RICERCA DELLE PRINCIPESESSE ???’

Nel percorso da Oste  verso Prato mi piace questo gioco in cielo tra il sole rotondo e la luna ancor pallida in attesa di prendere il posto  lei in cielo……..

 

 PRATO

                                           che bella operosa città presentata  MAGISTRALMENTE da ELENA

                                                                     elena.leo-it@libero.it

 IL CASTELLO incompiuto  la chiesa della MADONNA DELL CARCERI … la storia di Francesco di MARCO  DATINI mercante che si è fatto da solo ….. la sua storia di orfano per la peste  poi grande mercante che viaggia per tutto il mondo allora conosciuto la sua fortuna  economica che  gli permetterà la costruzione del bellissimo palazzo dove vivevano la moglie la figlia  un palazzo tanto sontuoso e bello da essere offerto a dimora di passaggio a re e papi in cambio di  una riduzione del pagamento delle tasse……

 resta intatto tutto l’ archivio missive anche  del dialogo con la moglie  un archivio  che  veniva murato .. quindi nascosto alla morte del Datini che lasciava le sue i fortune ai Bonomini  che l’ utilizzarono persin per commissionare gli affresci del Filippino Lippi……….  La maestosità del palazzo ancor oggi mi colpisce….. arriviamo al palazzo PRETORIO dove una parte crollò….. per poi raggiungere

                                      la cattedrale dedicata a Santo Stefano

                     i lampioni a 4 “lanterne” son già accese e  l’ ATMOSFERA è MAGICA……  

 la reliquia della SACRA CINTOLA  qui conservata fu la meta per  i pellegrinaggi   e creò la PRATO ricca che si caratterizza come  sede di famiglie d ricchi mercanti  i Rockfeller di Prato …. nel   1252 a Firenze   i Medici coniano il fiorno d’ oro e prato sviluppò un sistema proprio di pesi e misure  priMA della stessa Firenze  ….. oggi la città di PRATO  è  la città europea con la più alta percentuale  di cinesi … e la sua storia continua anche con questa  intelligente rivalutazione  grazie a THAT’ S PRATO

  progetti per conoscere  le radici di una città della sua gente operosa e ingegnosa per ricordare  imprese e errori per vivere con maggior consapevolezza  un  presente   che in un mondo- società cosi globalizzata  deve ritrovar identità e nell’ identità i valori per andare verso la PACE!!!

 Al ritorno sul pullman,  pilotato alla grande da MARCO ,

                                                            dai finestrini  le luci su paesaggi color notte cielo dove-quando,

                                                                       come in un presepe, si sono accese  luci …

 carmelina rotundo

  ringrazia per le foto

katerinachristodoulou

  i primi commenti

 davvero un bell'affresco di una ricca ed allegra giornata,
GRAZIE !!!  ELENA

 









Il  filo………… in fila  da correggere

Riscoprendo l ‘ ingegnosità di menti, la nobiltà di cuori, l’ operosità di mani  a realizzar  manufatti,   a ricollegarle nel tempo ad  opere dell’ ingegno umano, testimonianze di fede e di potere, di guerre e di tanta voglia di pace

 in una giornata bellissima baciata dal sole e dalla fortuna d’ incontrar……

 22 novembre

 per VILLE E CASTELLI  alla RICERCA delle  PRINCIPESSE con THAT’S PRATO …….

                                                    …..      Il muschio quest’ anno non lo stava raccogliendo per il Presepe……

 Mani operose, laboriose, esperte stanno  dando vita a manufatti che son meraviglie:
                                                                             il cestaio con l’ olivo e il salcio, che raccoglie da  agosto  fino a marzo, che monda e mette a bagno,  crea ora grandi ceste per la legna, piccole cornocopie  per  i fiori secchi e bei cesti con il manico per le olive,  o i pomodori  e “zainetti” a intreccio di olivo e selcio  per la raccolta dei funghi che han la base d’ abete,  Mauro il cestaio ha persin  il canniccio su cui  poter seccar funghi, fichi e pomodori;…….  accanto a lui lavoran al tombolo  le tombolaie  dando vita con il filo ai sogni più arditi di finezza e trasparenza intrisi,

 bellezze in bellezze le dame operose che fan parte dell’ associazione

                                                  CAPITOMBOLO,

 associazione formatasi nel 2011 al fine di promuovere conoscenza e divulgazione dell’ antica arte del ricamo a tombolo


 danno luce a manufatti  uno più bello dell’ altro a gareggiar in finezza e trasparenze….. gli occhi corron  per poi fermarsi alle cariole che ora

 SON IN FILA SILENZIOSE ,   le cariole colorate 
che si son viste in corsa in discesa per il PALIO delle Cariole che qui a MONTEMURLO si corre sempre per la  FESTA DELL OLIO e della CROCE,  un PALIO partecipato  coinvolgente dove –quando cariole e cariolanti son tutte di gran corsa………

                         ……   da poco è stato proclamato il vincitore……

 le sette cariole, una per ogni rione in fila, mi rimandan all’ arcobaleno:   gialla e rossa, bianca e blu, verde e gialla, rossa,  azzurra, bianca e verde……  a me piacion tutte,  quella azzurra, azzurra come il sogno come i desideri di pace ed amore, azzurra come è questa giornata novembrina,  gialla come il sole che ci bacia, verde come il paesaggio meraviglioso che da qui si può godere, bianca come la purezza, la sincerità,  rossa come l’ amore che scaturisce.. spontaneo da ogni cuore se ……. 


Le tre filatrici del gruppo storico di Montemurlo  son al lavoro al fuso, tre come  tre parche intente a  filar  il filo della vita……   anche  il ramaio e all’ opera  facendo bella mostra dei suoi tegami e piatti …..  cosi’ il ciabattino, il falegname  tutte le arti e mestieri onoran la piazza del CASTELLO di MONTEMURLO dove giungiamo  nel sole più splendente…..

 pastasciutte fumanti vengon servite allo stand anche dai volontari e non mancan assaggi dell’ olio novo  lui

 l’ oro il RE  di queste terre popolate di alberi  d’ olivo e, pensando che  i  suoi ramoscelli, son  simbolo di pace c’è ben da sperare  avendo visto  molte piante a popolar-  a fiancheggiar la salita che ci ha portati fino al Castello….. mi piace menzionar  presenze come la Bottega delle carni dei Fratelli Cecchi con assaggi di porchetta la mia preferita,,,,,,, l’ agriturismo  SAN Giorgio con assaggi di olio novo  e c’è persino di Bagnolo Montemurlo l’ azienda agricola FELICE  dove allo stand ricevo un libro assai bello:
                 “ LA frutta antica” che  mi rimanda a storie antiche-moderne  della zona   e che mi ripropongo di leggere .. la voce dei galli internazionali grossi grossi  richiama la mia attenzione.. li scopro dal piumaggio variopinto ……

 Nel chiostro della PIEVE oggi è allestito un laboratorio dedicato alla riscoperta del

                                               MONFERRATO

 flora fauna e  alla sua roccia  che riveste facciate di cattedrali e chiese quel famoso “SERPENTINO” …..  piacevole è il dialogo con una delle volontarie intenta a giocar con I bambini con il chiaro intento di far conoscere, per  indurli al rispetto, ( si sa tutti che se  il rispetto passa dalla conoscenza, una persona non sarà infatti portata a distruggere una pianta se la conosce e ne conosce l’ utilità) i tanti segreti di questo territorio

  Nella pieve dedicata a

                                                    SAN GIOVANNI DECOLLATO  la cui festa cade il 29 agosto

  PIEVE ROMANICA INTRODOTTA  da un portico TRECENTESCO CON PILASTRI IN MATTONE a UNICA NAVATA RISTRUTTURATA IN STILE NEOCLASSICO

 nell ‘800……… gli affreschi,  sta spiegando la guida, sulla controfacciata son legati

                                                 alla storia della croce, della SANTA CROCE,

 quella miracolosa in lamina d’ argento…  

affreschi che narrano di un furto e del casuale ritrovamento da parte del contadino che, vedendo  i suoi buoi rifiutarsi di andare avanti e  inginocchiarsi in un punto vicino al torrente Agni  ,

con un colpo di zappa riportò alla luce il sacro tesoro nascosto dai ladri .

Percorriamo la navata  con la giuda che ci sta spiegando le belle e pregevoli pale d’ altare legate a Compagnie:

                                     la MADONNA del ROSARIO ;

la PALA  DELL’ ASSUNZIONE DELLA VERGINE  dove si” narra” del dono che la Madonna fece a San Tommaso  la cintola   che dal 1161 viene conservata nella Cappella  della Sacra Cintola……..

  Nell Oratorio del Corpus Domini edificato nel ‘500 da Giuseppe Valentini all’ epoca dei Lorena una bella mostra di oggetti sacri:  pianete , candelabri  ex voto..  recuperati i due affreschi

 l’ ultima cena e l’ Assunzione della vergine ………..

 

 le antiche origini di Montemurlo le avevamo apprezzate grazie alla guida che si chiama nientemeno che FELICITA

                                       ORIGINI ETRUSCHE al pari di  FIESOLE, dal VIIi sec.  A.C.… E  fin da allora sono consapevoli dell’ importanza strategica del colle……….  nel narrar Felicita si sofferma  sui

CONTI GUIDI di  PISTOIA sul colle costruirono un primo CASSERO…… seguito dal fenomeno di INCASTELLAMENTO con l’ edificazione della  PIEVE…..

 Nel  1219 I conti Guidi, stremati  dalle lotte con i fiorentini  vendono per 5 mila fiorini d’ oro ed il castello  che passerà nuovamente sotto il dominio di Firenze…

 E’ del  1325 l’  assedio  di Castrucciio da Castracane signore di Lucca

 Firenze nel 1351 compra  Prato  da Giovanna d’ Angiò

  Strozzi , Pazzi Valori  l’ ultimo tentativo antimediceo…..

 le truppe di Cosimo passano per Prato ed attaccano il cassero…..

  Francesco de’ Nerli  trasformerà  in villa nel  1537  il castello

 

…..anni’ 90 il borgo si spopola

grande espansione verso valle e  sviluppo attività tessile  si assite al

 degrado del borgo ed abbandono dell’ uso  di tenere nella pieve i registri delle nascite e delle morti un borgo una pieve  che rivede la sua luce grazie   comitato festa dell’ olio ed all’ organizzazione di feste….

 Mentre Felicita narra lo sguardo va all’ intorno  popolato di


 lecci faggi  intorno anche tanto muschio …. Mi ritorna in mente Cesare che appassionato ed addetto da sempre a far  il presepe in casa Rotundo andava,  già di questo periodo a cercare il muschio  riuscendo sempre a trovarlo per poi usarlo a sceneggiatura del presepe,  Cesare  oltre ad un animo  puro  ha grande fede una fede istintiva una personalità semplice che  ora gli è negata  per potere, per potenti  aventi diritto di calpestare la dignità della vita    che non si riesce a capire da chi  avuto ???

 ripercorriamo il percorso tra banchetti di ogni bellezza  .. di oggetti anche per il NATALE .. ormai alla porte

 Una  tappa molto gradita è  alla PELLETTERIA PRATESE  a OSTE

 Per me è un ritorno “magico “ infatti   approdavo ad un capannone nel lontano 1973 perché vincitrice di concorso come maestra, in un capannone  per una esperienza indimenticabile  con 31 bambini e bambine …..  appena entrata mi accorgo che  la stessa costruzione è cambiata  se pur lontano nel tempo l’ architettura è diversa chi ci accoglie   è Emilio CARRADORI con il fratello  di generazione in generazione si son tramndati l’ arte  di lavorar la  pelle  il nonno faceva selle e loro si sono specializzati nella produzioni di cinture  prevalentemente per uomo, cinture di altissima qualità per uso del pellame,  per il tipo di lavorazione davvero artistica artigianale…..  nell’ esposizione ai piani alti del capnnone ci tuffiamo anche nei colori  delle cinture scopriamo la lavorazione di braccialietti  e persin di contenitori per bottiglie e naturalmente per scatole porta cinture;
  all’ uscita per tutti il dono di un portachaivi dai fratelli oggetto  che porta il  buco di Moore  il monumento posto in piazza San Francesco a Prato … gentilezze da gran cuore e il cuor si sa rende nobili gli animi  e anche in un capannone si posso incontrare nobili signori  e signore  perchè la nobiltà  non è solo di re e regine , ma di tutti  noi  venuti al mondo  con una parte di divino di scintilla che è intelligenza, amore e tanto tanto di più e che di volta in volta prende  volto e nome …….. e poi non siamo nell’ itineraio 

                                      PER VILLE E CASTELLI ALLA RICERCA DELLE PRINCIPESESSE ???’

Nel percorso da Oste  verso Prato mi piace questo gioco in cielo tra il sole rotondo e la luna ancor pallida in attesa di prendere il posto  lei in cielo……..

 

 PRATO

                                           che bella operosa città presentata  MAGISTRALMENTE da ELENA

                                                                     elena.leo-it@libero.it

 IL CASTELLO incompiuto  la chiesa della MADONNA DELL CARCERI … la storia di Francesco di MARCO  DATINI mercante che si è fatto da solo ….. la sua storia di orfano per la peste  poi grande mercante che viaggia per tutto il mondo allora conosciuto la sua fortuna  economica che  gli permetterà la costruzione del bellissimo palazzo dove vivevano la moglie la figlia  un palazzo tanto sontuoso e bello da essere offerto a dimora di passaggio a re e papi in cambio di  una riduzione del pagamento delle tasse……

 resta intatto tutto l’ archivio missive anche  del dialogo con la moglie  un archivio  che  veniva murato .. quindi nascosto alla morte del Datini che lasciava le sue i fortune ai Bonomini  che l’ utilizzarono persin per commissionare gli affresci del Filippino Lippi……….  La maestosità del palazzo ancor oggi mi colpisce….. arriviamo al palazzo PRETORIO dove una parte crollò….. per poi raggiungere

                                      la cattedrale dedicata a Santo Stefano

                     i lampioni a 4 “lanterne” son già accese e  l’ ATMOSFERA è MAGICA……  

 la reliquia della SACRA CINTOLA  qui conservata fu la meta per  i pellegrinaggi   e creò la PRATO ricca che si caratterizza come  sede di famiglie d ricchi mercanti  i Rockfeller di Prato …. nel   1252 a Firenze   i Medici coniano il fiorno d’ oro e prato sviluppò un sistema proprio di pesi e misure  priMA della stessa Firenze  ….. oggi la città di PRATO  è  la città europea con la più alta percentuale  di cinesi … e la sua storia continua anche con questa  intelligente rivalutazione  grazie a THAT’ S PRATO

  progetti per conoscere  le radici di una città della sua gente operosa e ingegnosa per ricordare  imprese e errori per vivere con maggior consapevolezza  un  presente   che in un mondo- società cosi globalizzata  deve ritrovar identità e nell’ identità i valori per andare verso la PACE!!!

 Al ritorno sul pullman,  pilotato alla grande da MARCO ,

                                                            dai finestrini  le luci su paesaggi color notte cielo dove-quando,

                                                                       come in un presepe, si sono accese  luci …

 Carmelina Rotundo  Auro Gabl

  ringrazia per le foto

katerinachristodoulou

  i primi commenti

 davvero un bell'affresco di una ricca ed allegra giornata,
GRAZIE !!!  ELENA

 

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