sabato 12 marzo 2016

Specialità e buon vino, quando l'arte dell'ospitalità passa dalla buona tavola



di MAURIZIO COSTANZO


Firenze, 11 marzo 2016 - In tutto il mondo, la cucina contemporanea è il risultato di secoli di una graduale evoluzione. Ma proprio perché nessuno si può improvvisare cuoco o esperto di cibo e di vino, occorre ‘studiare’ per avere una preparazione adeguata all’ospitalità. Ecco perché sabato 12 marzo dalle 9,30 alle 17,30, Apicius International School of Hospitality di Via Guelfa 85, dopo il successo dello scorso anno, organizza la seconda conferenza sull’arte dell’ospitalità italiana e sull’importanza del suo corretto insegnamento: ‘Teaching Traditions, No legal Age for Drinking Culture’.
L'approccio di apprendimento è anche esperenziale: Ganzo, ristorante della scuola e Fedora Pastry Shop, la pasticceria scuola, aperti al pubblico, testimoniano la volontà di fornire ai nuovi professionisti dell’ospitalità gli strumenti più idonei per una completa formazione. Apicius, International School of Hospitality, che è l’unica scuola internazionale in Italia a proporre un percorso accademico diretto a una preparazione qualificata nel settore, con questa conferenza intende appunto sottolineare quanto sia importante una vera cultura nel settore e i metodi con cui deve e può essere trasmessa.
Fondata nel 1997, Apicius fa parte dei dipartimenti accademici di Florence University of the Arts ed è Scuola di Food & Wine Studies, Ospitalità e Sport, Scienze della Salute. corsi sono tenuti in inglese e i docenti provengono da ambienti accademici e professionali, dinamici chef stellati e manager internazionali che operano nel settore. I corsi sono aperti anche a studenti italiani, attraverso borse di studio che consentano di raggiungere diplomi di qualifica nazionale e regionale.
Tutti i 
La prima parte della conferenza sarà di carattere accademico e si succederanno interventi di docenti internazionali e del territorio per riflettere su questioni e temi legati alle nuove frontiere dell’insegnamento dell’ospitalità fra tradizione e innovazione. La seconda parte sarà dedicata a tasting a opera di docenti e studenti di cucina e pasticceria con panel dei produttori di riso acquerello, olio extravergine di OlivaPruneti,Pasta artigianale Fabbri, Acetaia Malpighi. A seguire una tavole rotonda con due food blogger sul nuovo modo di comunicare l’arte del mangiar bene.
La terza parte vedrà coinvolti gli studenti di wine studies in un’attività di blind tasting. Facendo parte del circuito ‘Fuori di Taste’ nell’ambito della manifestazione Pitti Taste, i lavori si concentreranno sull’evoluzione delle metodologie didattiche per le arti culinarie, gli studi enogastronomici e l’ospitalità; sul ruolo e la rilevanza dell’apprendimento esperienziale, sulle attività in loco all’interno della didattica contemporanea, e sull’importanza del contatto con il contesto economico locale per valorizzare i risultati accademici e professionali degli studenti.
L’intera conferenza è rivolta alla cittadinanza, e per partecipare, basta fare richiesta di adesione all’indirizzo conferences@fua.it.
di MAURIZIO COSTANZO

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