Una mezza luna che si diverte a nascondersi tra nuvole ora bianche ora grigie; nuvoloni pesanti neri carichi di pioggia in «attesa» lasciano che anche questa «notte di luce con Maria Cristina Ogier» si svolga in serenità sotto le stelle, mentre il paesaggio mozzafiato di Firenze si sta per consegnare al blu del cielo della notte.
Molto partecipata la processione con i flambeaux alla tomba di Maria Cristina Ogier, nel cimitero delle Porte Sante, accanto alla basilica di San Miniato. Preghiere e canti intonati dall’abate Bernardo, toccante la testimonianza di una devota di Maria Cristina, letta da Nikla Balestra, commozione e un brivido in quest’ aria profumata come la rosa bianca che la giovanissima Anna depone sulla tomba della Serva di Dio per cui è in corso il processo di beatificazione.
Sulle sedie davanti alla splendida facciata di San Miniato al Monte ci sediamo gli uni accanto agli altri felici di scambiarci le esperienze di un anno: tra gli amici di Maria Cristina ci sono le suore, gli ospiti accolti nelle due case famiglia da lei volute, i volontari dell’Unitalsi e del Centro di aiuto alla vita... ed è meraviglia a inondare gli occhi ed il cuore, la meraviglia a deliziare le nostre orecchie di suoni note e canzoni del gruppo Synthesis, ispirate alla favola del Piccolo Principe, disegni colorati ad acquerello proiettati, la danza in un succedersi di bellezza e di armonia che porta gioia nei nostri cuori…. noi in questa Notte di Luce incantati ad ascoltare e guardare.
L’amore non aspetta domani: è adesso tra noi uniti nella forza, nel coraggio, nell’esempio di vita di una fanciulla che ha fatto della sua vita un canto di lode al Signore.
Carmelina Rotundo
Pubblicato su Toscana Oggi n. 23 del 26/06/2016
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