giovedì 28 luglio 2016

ENJOY FIRENZE UNO SGUARDO DAL FIUME

Che opportunità rimanere a FIRENZE per godere dell' estate fiorentina con
                                                         www.enjoyfirenze.it


                                    FIRENZE VISTA DALL' ARNO CON I RENAIOLI.

L' appuntamento  è a PIAZZA MENTANA al cancello della
                          CANOTTIERI ARNO FIRENZE
                   tutte le età sono rappresentate  e c'è  quasi in tutti
                   l' emozione della prima volta  a navigar sull' ARNO  ..
..... e sugli originali barchetti dei renaioli si naviga
                                                                             dal ponte delle GRAZIE a ponte SANTA TRINITA.
 Le voci di STEFANIA l' ARCHEOLOGA  e di MARCO il RENAIOLO si intrecciano a narrar storie....
dal ponte ROMANO che si "opponeva" alle acque..... ad invitarci a rimirar Fiorenza da una diversa prospettiva  con scorci mozzafiato unici godibili solo dal letto dell' ARNO, fiume navigabile che un tempo permetteva trasporto anche di merci dal porto di Livorno,  fonte di vita e risorsa per tante attività come la pesca, la lavorazione della lana...ma, che talvolta ha inondato travolto .....
 lo sguardo rimane attonito ed alla mente e al cuore arriva quella
                                 leggera brezza d' ARNO
che tanto ci rasserena !!!




                                      Mi consegno all' infinito .
                                                                            26 luglio 2016




Mi consegno all' infinito
 nel moto delle increspature dell' acque,
nelle carezze di vento:
il corpo galleggiante sul Ghibellino
  ponte Vecchio  visto come lo vede  il fiume dal suo letto che scorre
  in questa luce inventata di  un cielo azzurro inteso  su cui navigano nuvole
 anche se il sole  contende il suo spazio rotondo 
                                          luce-  voci
corolle di rose rosso fuoco navigano sul tratto CANOTTIERI FIRENZE
 il caos della città ovattato.
 Pesce gatto che passa divorando grandi cozze.
 Mi sto consegnando all' infinito
  dove cielo e fiume,
 dove pensiero e cuore non hanno limiti alcuno.
   Il barchetto capace di accoglierci tutti e 16
punting- remare gesti antichi forza - abilità in equilibrio
gesti  sacri quasi musica
 mi consegnano all' infinito
 dove -quando ritorno alle grandi civiltà fiorite intorno alle acque,
 alle attività che vi prosperarono e all' ira delle piene
che tutto porta via
 e ...
 ritorno a te,  a te Cesare
fratello venduto nel mercato del tempio sacro  dove si amministra la giustizia,
  uomo venduto nel tempio dove si accede per trovare salute
 il corpo galleggiante
accolto sul barchetto.
 Marco il renaiolo novello Acheronte
 ci traghetta dal ponte delle GRAZIE  fino all' elegante  ponte SANTA TRINITA
  opera dell' Ammannati  su disegno di Michelangelo
   nemmeno io so..........
 mi ritrovo a camminare a  piedi nudi sul tappeto erboso della CANOTTIERI FIRENZE :
  le mie radici a contatto con la terra
   sguardo verso il cielo ancora "galleggiante " la mente e il cuore
  verso il
ponte SANTA TRINITA.
Carmelina Rotundo

                                                ponte SANTA TRINITA progettato, su incarico di Cosimo I, fu ad opera di Bartolomeo Ammannati, su disegno di Michelangelo, il quale suggerì la moderna linea delle tre arcate, rifacendosi ai suoi studi, già messi in pratica nelle tombe delle Cappelle medicee e nella scalinata del vestibolo della Biblioteca Medicea Laurenziana. Questa linea curva è un'innovazione che anticipa la moda del barocco ed ha anche un importante risvolto tecnico, perché ha una notevole resistenza statica; ha la forma di un arco di catenaria, la versione capovolta cioè della figura che disegna una catena sospesa per i suoi due capi, e che somiglia a una parabola.
La realizzazione ebbe luogo fra il 1567 e il 1571, in pietra forte di colore bruno giallognolo. Oltre che alla già citata linea degli archi, il ponte deve la sua eleganza anche ai piloni di sostegno, che hanno una sezione orizzontale ad angoli acuti per evitare ai tronchi di rimanere impigliati ai cartigli bianchi sugli archi ed alle quattro statue allegoriche che ne decorano gli angoli e che raffigurano le quattro stagioni: collocate nel 1608, sono opera di Pietro Francavilla (Primavera), Taddeo Landini (Inverno) e Giovanni Caccini (Estate e Autunno) e celebravano le nozze di Cosimo II con Maria Maddalena d'Austria.
Ritorno ai canottieri per
foto ALESSIO FOCARDI
campioni mondiali

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