sabato 24 dicembre 2016

24 dicembre- l' umiliazione 25- NATALE 26 - 2016

l ' umiliazione
                            piangevo....lacrime silenziose mentre nel cuore la tempesta ....
                                                                                                                       un dolore profondo
quando,
  alzando lo sguardo, ho visto davanti a me gli alberi di ulivo e il sole tingere di rosa ogni spazio, sembrava come se la natura volesse asciugare quelle lacrime una, ad una e ho avuto la certezza che DIO non abbandona nessuno.


ricordo il tuo presepe CESARE
(Secondo quanto descritto dai Vangeli, Gesù, terminata la cena con i suoi apostoli, si avvia verso il monte degli Ulivi e si ferma nel podere chiamato Getsemani:
« Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare. »   (Matteo 26,36)
In questo podere, mentre gli apostoli dormono, Gesù prega ed accetta la passione che ormai gli si prospetta davanti:
« Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà. »   (Matteo 26,41)


« Ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!.
E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: Amico, per questo sei qui! Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. »   (Matteo 26,47-50)
 che DIO mi dia  la pazienza di sopportare  il dolore di vederti oltraggiato
e che DIO  ti protegga mio amato fratello CESARE ancora più amato perché  calpestato   per  la  tua fiducia,  per la tua  disarmante  semplicità
                                     24 dicembre tramonto della notte di NATALE
 quanta sofferenza ci aspetta ancora  in un gioco assurdo dove potere  è

                                                         calpestare la dignità del debole?
                                                  UN FIORE DELLA NOSTRA TERRA
 L'anima mia che anela al "respiro" alla preghiera ed è per questo  che per una  precisa scelta
                                                     il giorno di NATALE e il seguente  l' ho dedicati alla lettura del volume :
                              






  UN FIORE DELLA NOSTRA TERRA




 l' umiliazione subita doveva trovare qualcosa che potesse rinvigorire amore e fiducia  come un bambino cerca la mano che lo sotenga come un anziano che cerca la mano per un appoggio .....
 ................... direttamente al cuore dovevo essere capace di accettare,
 accettare questa sofferenza  che devastava   il mio corpo e che,  penetrando
 tanto profondamente, mi faceva tremare
" Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo.
Basta a ciascun giorno il suo affanno».


 uomini e donne  che possono  seminare  orrore
 il mistero della sofferenza e la ribellione dell' animo che ..........
 trova l' abbraccio   nelle parole di MARIA CRISTINA OGIER
   l' abbraccio puro e forte nella testimonianza  dell'  insegnamento dell' AMORE
 AMORE per il Creatore che ogni essere e ogni cosa ha  creato  e la lettura si è trasformata ben presto in preghiera    per trovare la serenità  della fede   e anche nel dolore proclamare costante riconoscenza  al SIGNORE
                                                           " il mio amore per gli altri
                                                                 non deve aver confini "
 amore audace universale
                              "aiutami a sopportare, a soffrire ad accettare sempre la tua volontà"
                               " sia fatta su di me la tua volontà solo cosi sarò felice in eterno
                                            ti amo solo questo so dirti  ti amo di immenso amore ,
                                                  solo questo so offrire a te mio DIO mio tutto " ..
.......che meraviglia la letterina di Natale a mamma e babbo  e grazie a
 FERDINANDO SANTONOCITO  per aver mirabilmente  composto questo prezioso volumetto  e a  PATRIZIA BANDINI  per il suo pennello d' artista capace di far godere gli occhi del cuore  di splendidi scorci  delle zone dove MARIA CRISTINA ha vissuto l' infanzia con i cari nonni 
Dal Vangelo secondo Matteo 6,24-34
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona.
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito?
Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.

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