giovedì 29 dicembre 2016

ATTRATTORE STRANO LA PALMA DI ZINCO


..con l’ intento di aprire un dialogo su
                                                     la lettura

                                            ATTRATTORE STRANO

                              Vincenzo Villani e Concetta Berlantini

                        RACCONTI FANTASTICI TRA AMORI, SCIENZA E PENSIERI

                           Chimico e poeta, professore in cattedra e alunno al primo giorno di scuola, Vincenzo Villani autore  di                                        
                                                 ATTRATTORE STRANO

                                si rivela Innamorato dell’ amore,

 di quella forza che fa nascere e plasma le  Creature e il Creato tutto, quell’ amore per la vita  che  riesce ad « accenderti » ogni volta che incontri l’altro per scoprirsi e riscoprirsi,  per meravigliarsi ad ogni alba, o al tramonto e… le frasi, le immagini di questo volume mi hanno attratta per tre notti  nel tempo magico che  sta per portarti a chiudere gli occhi per entrare  nel sogno.... quando  nel riposo delle membra e del pensiero il cuore continua a battere…

Vita quanto ti amo, sembra ripetere Vincenzo  e le formule chimiche diventano poesia e le poesie diventano formule chimiche alla ricerca consapevole che quello che di noi resterà è Amore: fatti non foste… Cosa altro rimarrà di noi?

Il cuore  è sempre stato in ogni civiltà, a partire dalla civiltà egizia,  la  prova più difficile da superare,  l'ultima:  Anubis portava il morto da Osiride e dai suoi 42 giudici,  che pesavano il cuore del morto con la piuma della Dea Maat. Se il cuore pesava più della piuma il defunto veniva divorato da Ammut, un mostro terrificante,  se il cuore pesava come la piuma andava verso la vita eterna !! La lettura, frase dopo fase, tanto ti intriga da portarti per  i sentieri dell’entusiasmo e ti sprona alla ricerca di quel non so che per vivere appieno questo dono meraviglioso che è la vita.

 La scienza ? La chimica ? La vita ?...

Quando pensi di aver trovato la risposta definitiva, quella risposta si trasforma in domanda  ed ancora domanda in un susseguirsi di dialoghi e di incontri che danno sapore, profumo e significato al nostro esistere su questa piccola,  piccolissima palla eppur parte di un universo dove spazio e tempo all’infinito coincidono .

In ‘Attrattore strano’ tutto è cosi reale da sembrare magico tutto è così magico da sembrare reale!

I miei ricordi di chimica si fermano a CO2 e H2O e alla meraviglia del cerchio di tutti i colori che fatti girare  formano il bianco…   

In questa notte di giugno leggo e rileggo la massima di Kant che il prof. Vincenzo Villani ha scelto per la collana di Aracne editrice da lui fondata e diretta:  ‘Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me’. 

E mi tornano alla mente alcune frasi dai diciassette racconti di cui il libro è composto:

‘L’ interazione tra le retine stabilisce un legame tra i cervelli, la psiche’;

 ‘E’ necessario aprirsi al bene’;

 ‘Sono creature divine e fanno cose fantastiche’;

 ‘In una piatta pagina bianca, dove non era più possibile sciogliere le mani dalla stretta’;

 ‘Ogni cosa appariva eterna, collocata in una dimensione sconosciuta fuori dal tempo’;

‘In che modo i deboli possono far valere le loro ragioni?’;

‘Nell’aspergersi con la lozione satanica, aveva trascurato la testa e le palme dei piedi…’;

 ‘I nanotubi e i fogli monomolecolari di grafene’;

 ‘Celeste’;

 ‘Le trabecole’, come mi piace ritornare ad usare parole antiche…

 ‘Buchi neri’;

‘Certo era un astronomo Paolo… ma non aveva mai visto  cosi  tante stelle  come in quella stanza, intere galassie  e costellazioni…’. E si potrebbe continuare a lungo con immutato stupore!



Carmelina Rotundo

Esotica- colorata - bella dentro
                                ”sunshine” vive di luce e di fede, una fede  salda come una roccia

                                                                eccola lei Jakline che
la prima notte, quando nasce nell’ ospedale militare sulla costa dell’ Algeria,   era stata trovata con un                                 pipistrello sulla testa
 Nella pagine del libro:
 la palma di zinco,
( la palma scoprirò essere il suo albero preferito), ripercorre  la sua vita
                                di viaggiatrice nomade molto curiosa
 e quelle  terre lontane da lei descritte diventano vicine…  si “compongono in quadri,” i paesaggi infatti li chiama quadri e come non poteva chiamarli QUADRI , lei  Jakline il cui cognome Nakash significa pittore scultore!
Ho amato allora   
i floating market….. barchette di venditori  di tutto..
                 “ una vera meraviglia guardavo questo quadro colorato incantata  e mi ricordo ancora una specie di fachiro con un serpente della musica tanti sorrisi …”
 e il suo arrivo  a Djibouti “grandioso e magico”…
“ dall’ oblò vidi  una fanfara militare  che faceva il saluto militare insieme all’ orchestra tutti neri come il carbone vestiti  tutti di bianco  caschi bianchi  strumenti che brillavano  come cristalli mentre  stavamo sbarcando sulla passerella .”  il padre, che dirigeva l’ orchestra, aveva fatto suonare una musica  da  lui stesso composta per l’ arrivo di sua moglie  e dei 4 figli.
Un padre militare artista- musicista direttore d’orchestra che,  insieme all’ arte, le  trasmette il suo credo:                        amore e fraternità e,
come non “vedere”
Jakline scrivere sulla sabbia  la parola libertà  io che, con mio fratello Cesare,
l’ abbiamo conosciuta al mare, al mare di OSTIA ! La ragazza che vola perché hostess, ma soprattutto perché bella dentro sempre alla ricerca della luce  e del dialogo  ( tra le lingue oltre il francese, l’ inglese, lo spagnolo, il tedesco, l’ italiano….  conosce anche  l’ arabo )
…..della domenica,  quando il padre organizzava una serata dedicata al cinema, Jakline  ricorda il
“ film del Creato” che la circondava :
sotto un  cielo nerissimo una luna gigantesca e con il sottofondo dell’ ululato  delle iene …..
 film nel film o nella vita il film?
 Lasciarono la Somalia come prima avevano lasciato l’ Algeria ….
anche qui con le parole Jakline dipinge un quadro
…..Lasciavano Dijibouti  sotto un sole torrido per trovare la neve a Marsiglia ..
DA MARSIGLIA a SAN RAPHAEL a PONTOISE  dove avevano vissuto   diversi pittori impressionisti e Auvers S/oise dove Van Gogh visse e dipinse….
ragazza alla pari in Inghilterra  poi il volo, l’ ambasciata canadese facilitava chi desiderava emigrare in Canada    e Jakline  vola verso il CANADA…
 “valigia più pesante di me una chitarra che strimpellavo,  ma era come un amica  che mi portavo dietro per non sentirmi sola, borsa portafoglio e foglio di immigrazione …”.
Il furto nella  la sua prima giornata in CANADA;
il lavoro nella compagnia aerea,  il Messico  felice di essere hostess,
la decisione di trasferirsi a Roma
giro del mondo  per approdare alla fede
meraviglioso unico artista creatore dell’ universo di noi uomini  di tutte le razze  colori
invisibile evidente
 l’ incontro l’ amore con  Dario de Blanck…..
un certo giorno questo personaggio geniale  si è presentato a casa mia  con una sindone che aveva appena dipinto  e ha iniziato a parlarmi di GESU’ CRISTO …..
immensa varietà di colori e di note continua a trasmettere Jakline..
Chi siamo ?
Da dove veniamo?
Dove andiamo?
nella fede le risposte….  al racconto della sua vita Jakline affianca nello stesso volume  una serie di disegni di DARIO accompagnati  da poesie in quattro lingue, si’ perché jakline francese ha amato l’ inglese e lo spagnolo e l’ italiano lingua in cui ha scritto-colorato e arricchito di musica
 questo capolavoro: LA PALMA DI ZINCO .
PREGA MI DISSE CERCA IL BUON DIO CHIEDI IL SUO AIUTO  E SCOPRIRAI UN TESORO MAI VISTO……. IO  e CESARE  l’ avevamo conosciuta al mare “sunshine” e continuava a spargere luce  e speranza questa meravigliosa creatura   bella dentro…. una stella !!!
 Carmelina Rotundo  con Cesare .



                                                                  

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