giovedì 25 gennaio 2018

IL TEMPO DI GELATI


IL TEMPO DI GELATI

IL TEMPO DEI GELATI

 NON E’ ANCORA PASSATO.

 Questa raccolta di poesie

dedicata ai bimbi e ai fiori

 attraversa un periodo lunghissimo

della mia vita

 contrassegnata costantemente

dalla speranza e dalla fiducia.

 

Con questo spirito vorrei pubblicare le poesie accompagnandole

con i disegni degli amici più cari

 

 Grazie

 Carmelina Rotundo Auro

 Al mondo “ bambino” nascosto

 dentro di noi ,

 

 Quando la felicità costava poco.

 Quanto rumore intorno

 fuochi d’odio, tempeste di pianto;

 Incontrai i suoi occhi e

 Intorno,

 si fece silenzio.

 Aveva sei anni gli occhi scuri.

 la sua piccola mano cercò la mia.

 Tremava ed aveva paura ;

 paura del buio, delle sirene

 del male, di un temporale a primavera,

 gli piacevano le rondini. le corse,

 il sole.

 Ci sedemmo con un gelato in mano

 pistacchio e cioccolata lui,

 fragola e malaga io.

 I suoi occhi ringraziarono:

 a sei anni la felicità costava poco ;

 un gelato e una mano più grande

 capace di riscaldare la sua..

 Carmelina Rotundo

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 Che cosa significa essere bambini?

 Correre, saltare, cadere nel giardino e farsi male ai ginocchi?

Strappare di nascosto due fiorellini per portarli

 alla mamma come fossero due diamanti ?

 Dare una bella spinta a quell’antipatico

 che ti butta a tradimento la terra negli occhi ?

  Andare a scuola con i compiti da fare perché il pomeriggio

 è stato corto per giocare e studiare ?

 Carmelina

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 IO (bambino) EMARGINATOl

 Anch’io.

 Anch’io voglio provare la gioia

 di stare con tanti amici.

 Anch’io voglio provare a correre

 sui giardini fioriti.

 Anch’io voglio provare a raccontare

 quello che c’ è dentro di me.

 

 IL MALE FA TANTO RUMORE IL BENE E’ SILENZIOSO.

Domenica, ho regalato una caramella ad una mia compagna.

 Lei mi ha ringraziato.

 Lunedì, ho aiutato un cieco ad attraversare la strada.

 Lui mi ha sorriso.

 Marted,ì ho comprato dei fiori alla mamma.

 Lei mi ha detto che ho avuto un pensiero gentile.

 Mercoledì,  sono stato bravo a scuola.

 La maestra mi ha elogiato.

 Giovedì , ho guardato il mio fratellino

 Lui,ha avuto un compagno.

 Venerdì, ho sorriso al babbo e gli ho comprato il giornale.

 Lui,mi ha abbracciato

 Sabato ho sentito sparare… Poi gridare ,

poi la sirena della polizia e la sirena dell’ autoambulanza,

qualcuno gridava,

qualcuno piangeva.

 Carmelina Rotundo

 

 

 

 

 FATTO CON LUI COSI’ DIVERSO.

Due esseri, due corpi, due anìme,

nacque lui

Non era, ne’ te, ne’ me

eppure era nato da noi.

Non camminava, non parlava

gesticolava, piangeva, gridava. si stiracchiava

Io guardavo in silenzio,

era come una botticella piccola , ma capace.

Quante sofferenze, quante gioie

quanto odio ,quanto amore

avrebbe raccolto ora non potevamo saperlo

dovevano solo aspettare .

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 TUTTI NOI

 Essere bambino è la tua capacità

di sentire una sinfonia anche dove c’è solo rumore!

E’ la tua commozione di fronte

ad un fiore che sboccia.

E’ la tua capacità di respirare

profumi di pesco.

E’ la tua voglia di conoscere sempre oltre

quel muro perché anche tu hai bisogno

di trovare il paese delle meraviglie di Alice.

 

 ANGELO BIONDO

Dipingo fra le dita

le chiome più bionde

l’azzurro di una maglietta

più chiara

i suoi occhi di festa

D’estate si sa

che gli angeli biondi

scendono sempre

a giocare coi bimbi.

 

 Sulle mura a Grosseto.Luglio 1993

 Rimasi colpita da alcuni bambini che giocavano sulle mura

a Grosseto e così scrissi questa “cosa”
Carmelina

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