lunedì 10 marzo 2008

cartolina,che passione

Diversi articoli sul collezionista GIUSEPPE BELLOMO sono stati pubblicati sul settimanale Toscana Oggi fra cui i seguenti
La collezione di Cartoline di Giuseppe BELLOMO
“ Ho sempre avuto la passione di collezionare e più di trent’anni fa cominciai a fare ricerche di tutto ciò che poteva dirsi attinente a Scandicci e alle sue frazioni..
La passione di collezionare cartoline nasce nel signor Giuseppe Bellomo soprattutto perché
attraverso di esse riesce rivivere e far rivivere davanti agli occhi la storia dei luoghi in ogni sfaccettatura,paesaggi di campagna che si urbanizzano,costruzioni antiche che scompaiono fra tutte
( basta citare il “Colombaione”)ma nelle cartoline non ci sono solo ambienti,ma anche indicazioni
sulle persone,sul modo di vivere e di vestire per non aggiungere la quantità di dati che si possono desumere dalle immagini di feste di campagna e di paese quando le famiglie si vestivano bene.
In una cartolina sulla festa nell’aia si possono riscoprire anche antichi strumenti musicali..
Oltre alle cartoline, Bellomo,attraverso i suoi viaggi in tutta Italia, ha raccolto fatture ,ricevute
di contratti di bestiame,stampe,locandine,manifesti per le elezioni amministrative,libretti agricoli con i conteggi stemmi tra cui quello di Casellina .
Sull’Istituto Agrario Passerini ( siamo negli anni 1912) a Scandicci Bellomo può vantare una
collezione unica e rara anche di foto dei professori e degli studenti.
Fra le cartoline.che documentano l’inaugurazione del nuovo tram Firenze-Vingone ( 1911-1912)
il num. 16 che dalla centralissima piazza del Duomo,dove rifulge la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, arriva a Vingone
O ancora il Ponte di Vingone in costruzione, l’Humanitas mentre la costruivano la Casa del Fa-
scio poi divenuta caserma dei Carabinieri, l’inaugurazione della Casa del Popolo di Badia a Settimo ed juna serie unica al mondo sul “Succi”, l’illusionista che si faceva murare o che digiunava anche per 28 giorni un personaggio unico che viveva a Villa Succi,sopra Mosciano.
Della sorgente Roveta – che si trova passato Mosciano – nella collezione Bellomo ci sono calendari firmati (1860 ),locandine con immagini della fabbrica dove imbottigliavano l’acqua,
Di Giogoli si può rivivere la vendemmia o rivedere la trattoria “La Lepre” con il padrone e tutti i
suoi figli immortalati davanti al loro locale.o il gioco delle bocce ora scomparso.
La preziosità e il valore della collezione messa su con tanto amore ed anche con tanti sacrifici e
rinunce ( andando in giro per i mercatini di tutta Italia a ricercare e ancora ricercare) è data da fatto che accanto a tutto questo materiale ci sono anche libri preziosissimi; Un esempio ? La Vita di San Zanobi del 1853 scritta da Prezzolino ed ancora potrebbe essere affascinante scoprire dalla colle-
zione delle rare cartoline con tematiche quali fiori e quelle dipinte a mano una serie di dodici dedicate a lui,al toscano ( assieme a Dante) più famoso e tradotto nel mondo,a Pinocchio
La storia di Scandicci e delle sue frazioni ( San Colombano,l’Olmo Pieve, la Badia a Settimo,il Viottolone .Casellina, Giogoli,San Vincenzo a Torri, Vingone, Roveta ) attraverso questa collezione
può essere vissuta in maniera più partecipata dagli studiosi, dagli appassionati e dai bambini e bam-
bine che proprio in quest’anno scolastico 2000 si trovano a studiare della Badia a Settimo:Un lavoro
che vede impegnati tutti dai bambini ai genitori agli insegnanti dal quartiere Bruno Cappelli,Sandro
Fallani, gli amici della Badia,al Comune , lo stesso sindaco Giovanni Doddoli,l’assessore alla Pub-
blica istruzione Claudio Raspollini a quanti amano la piana di Settimo,
CARMELINA ROTUNDO-
. SCANDICCI COM’ERA ATTRAVERSO LE CARTOLINE
Tra i tanti tipi di collezionismo,quello delle cartoline è tra i più noti. Piccoli quadretti,ritagli di tempo e di luoghi,alle cartoline va ll merito di fomentare cose del passato,spesso scomparse. Questo è ciò che testimonia anche la collezione di GIUSEPPE BELLOMO che da più di 25 anni raccoglie cartoline foto e documenti d’epoca che testimoniano come era Scandicci e i suoi din-
torni. Nella mostra “ Scandicci com’era” organizzata dal Centro Culturale Casellina nei locali della parrocchia di Gesù Buon Pa-
store sono esposte cartoline che documentano, ad esempio la presenza a Scandicci Alto di una scuola di agraria o l’inaugurazio-
ne della prima linea tranviaria
Scandicci appare dunque nelle sue strade,nelle sue piazze,nelle sue feste,nel mercato e nei suoi dintorni. Riguardi alle zone vici-
ne a Scandici le cartoline ripropongono immagini della Badia a Settimo,con il suo colombaione distrutto mai ricostruito,di Borgo
ai Fossi. S.Colombano,San Martino alla Palma,Giogoli,dove, come in un quadro dei macchiaioli,è fotografata la vendemmia con i
contadini ritratti nei costumi toscani. Pubblicato TOSCANA OGGI del 24 Febbraio 1991

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