lunedì 17 marzo 2008

A LISBONA

A LISBOA con cuore,


Ho composto qui il mio primo “azulejo”,
rubando un’onda all’Oceano
una nuvola al cielo
un raggio di luce al sole
La nostra residential Pencao” Coimbra è Madrid”, è nel cuore
della città tra la “praca”da Figueira e Rossio ( chiamata anche
Piazza don Pedro IV ,il re del Portogallo che nel 1822 concesse
l’indipendenza al Brasile)
Nella prima piazza prendiamo subito d’assalto il supermercato
ROCHA dove dalle verdure e frutta troviamo,ogni delizia per il
palato,persino cotolette impanate e lupini di cui sono ghiottona.
Un negozio di abbigliamento,alla moda porta il nome firenze
e fa piacere vederlo . è un po’ ritrovare un pezzetto della nostra
città e non manca la tentazione di entrarvi.
La gelateria sotto la nostra pensione è la più bella.la più buona
che abbiamo conosciuto in Portogallo
In piazza Rossio eleganti bar, uno che si chiama “Venezia”, risto-
ranti Mc.Donald’s Il nostro gruppo che si è ampliato di due valide
unità, Gigi e Giulio, circonda più volte tutta questa movimentata piazza nel disperato tentativo di salire “in volo” su quelli ormai “ fa-
mosi” autobus che si trovano in tante città d’Europa a due piani
per un giro turistico: Sarà solo il giorno dopo,però che saliremo su
“Lisboa Vision City Tour “ perchè è già ora di cena.
Dal BAIRRO ALTO un panorama mozzafiato “ Lisbona ai nostri
piedi”
Inoltrandoci in questo tipico quartiere le ruas a quest’ora quasi
deserte ci danno un senso di solitudine, di trasandato. Scegliamo a
caso il Restaurante Bota Alta.
(Trav da Queimeda,35,35 – rua da Antalan 22 ) per una cena sim-
patica : antipasti, olive e formaggio.burro,bachalau e pesce spada.
All’uscita come lo troviamo cambiato questo quartiere : al BARRIO ALTO si sono accese tutte le luci ; gente di ogni parte del globo terrestre ci passeggia,molte le signore eleganti gli uomini in vestito e cravatta. La notte che magìa mette in scena !
Riscendiamo per andare all’ IRISH PUB per un tea ed una birra.
Julio si diverte a fare gli indovinelli seguendo una sua profonda
teoria “filosofica”.Tutte le TOWNS sono fatte di pietra . “ indovinate qual è questa cttà ?” ci chiede aprendo una guida con diverse piante ; è la gente a fare la differenza a rendere i luoghi desiderabili
a far sì che vi ci affezioniamo.
La prima discesa la decidiamo alla Torre de Belém … i nostri
cuori “partono all’avventura”ricordando che da qui salparono molte
delle spedizioni marittime che portarono i portoghesi in lungo e in
largo per il globo terrestre.
La giornata è radiosa e, dopo un primo spavento per la caduta for-
tunatamente senza gravi danni di Nadia in una botola coperta da una grata. partiamo alla conquista della Torre , in alto ,sempre più
in alto per una scaletta stretta e a chiocciola ; anche lei, la Torre si
impone alla nostra attenzione per quello stile Manuelino che tanto
è tipico qui in Portogallo.
Mi rimane il desiderio di visitare il Centro Culturale di Belém “massiccio” edificio inaugurato nel 1992 secondo il disegno dell’architetto italiano Gregotti destinato ad accogliere mostre,
concerti spettacoli ( eccetera come aggiunge la nostra guida audio)

Padrao dos Descobrimentos è tra i monumenti di Lisbona quello che
mi attrae di più : alto .bianco, i corpi degli uomini che sono tutt’uno con
la “ Caravela” protesi verso l’azzurro. il principe Enrico il navigatore
ne è il personaggio centrale.fondatore della scuola di Sagres che nei se-
coli XV e XVI dette l’avvio alle glorie marittime del Portogallo.
Il sole ci bacia con i suoi raggi
Il cielo azzurro sereno sopra di noi, tutto è armonia. Seduta nel parco
di fronte all’ impavida Torre troviamo che oltre alle automobili ( carros)
passano sul livello della strada i treni ; è la prima volta che vedo circo-
lare due mezzi di trasporto così diversi.
Monastero dos Jerònimos, magnifica costruzione iniziata nel 1502 nello
stile Manuelino.pieno di charm così ricco di elementi nautici di nodi di
creature del mare, di fiori .. racconti di esploratori che ritornati in Portogallo
narravano di “altre” cose viste. la leggenda del leone a cui San Girolamo aveva tolto la spina dalla zampa. divenuto suo fedele amico …il chiostro a più
livelli è di bellezza e purezza indescrivibile a parole. Nel soffitto tornano le
“volte a stella “ quanto mi piacciono! La guida veramente simpatica,adorabile. parla in portoghese agli spagnoli ed in italiano a noi.
Terminiamo la visita nel coro alto dove sono dipinti i discepoli… si parla di
influsso da Michelangelo.Non è mancato all’inizio della visita l’omaggio in
chiesa alla tomba del più onorato dopo i santi,qui in Portogallo .Vasco de
Gama. E’ lui che aprendo la nuova via per le Indie fece sì che nascesse per
il Portogallo la stagione felice,il monopolio delle Indie in tutta Europa.
E’ a lui che è dedicato il grande poema “ I Lusiadi” di quel Luìs Vaz de Camòes i cui resti mortali sono custoditi nella tomba di fronte a quella del
grande navigatore,
Tra le tante cose non viste a Nadia rimane il desiderio di visitare il museo
delle carrozze.
Rincasiamo perché stasera ci sarà l’incontro storico con Zina Araùjo.la effi-
cientissima direttrice dell’agenzia nazionale portoghese per programmi So-
crates, conosciuta ad Helsinki nel Gennaio 2001 durante il primo Comenius
della mia vita.
Le presentazioni , gli abbracci,i saluti ,poi la proposta di andare ad Alcantara
Docas sulle rive del rio Tejo
Passeggiate lungo il Tejo verso l’Atlantico immersi nel più bel tramonto che
io abbia mai visto. Il luogo è molto fine,vicino all’acqua tavolini coperti da ombrelloni le “rimesse” di un tempo,oggi bar,ristoranti dal tetto triangolare dalle pareti color scuro che delimitano questo tratto di cielo.
“Vu cumprà” fanno girare simpatici animaletti, la foca con la palla,il coniglietto…..
Cena piacevolissima al “ Docabeef”
Anche il giorno dopo Zina è a nostra disposizione con la macchina ci propone
SINTRA.
Una meta ben conosciuta per essere tra le più belle del Portogallo che viene
accettata a pieni voti da parte del gruppo che, a parte Giulio che decide di
spostarsi in treno,prende posto nel “ carro” di Zina.
Un viaggio in automobile che ci permette di conoscerci meglio.di apprezzare
buona musica da Frank Sinatra alle canzoni portoghesi al CD di Rodrigo con
la canzone N7 più gettonata.”Abbracciami questa notte”
Costeggiamo l’Atlantico ; altre spiagge dalle nostre,montagnole di dune, l’arri-
vo a Sintra, l’incontro con Giulio alla stazione ferroviaria, l’inizio di una vera e
propria spedizione per arrivare al castello DOS MOROS.
La pioggia insistente, la nebbia che si è alzata ci impediscono di godere della passeggiata, del paesaggio che Zina ci assicura essere affascinante.
La lunga e travagliata spedizione intanto ha cementato nell’amicizia il gruppo
e nel ritorno ancora occhi verso l’Atlantico.
La meta è il Parque das Nacoes dove venne realizzata con grande successo
la EXPO 1998.
Qui vediamo il Pavilhao Atlantico dove si tengono spettacoli,eventi sportivi
e l” Oceanario”più grande d’Europa opera dell’architetto Peter Chermayeff il cui serbatoio centrale ha la capacità di 5000 metri cubi. L’entrata della EXPO
venne trasformata nel Centro Commerciale Vasco de Gama.
Julio che scrive un appunto ; grandi spazi,tempo giusto ,anche la lieve pertur-
bazione ha creato emozioni : Sintra con il suo castello, la vista del panorama
che non c’era. ma lasciava immaginare. il contrasto tra le vecchie case e le nuove.
Compagni di viaggio con interessi vari.ma anche con una caratteristica
comune : gustare il Bacalhau
Questa parte nuovissima della città ha molto da dire sull’operato
di architetti contemporanei che si sono sbizzarriti nelle costruzioni
più futuristiche : una serie di pilastri in ferro in cima si allargano a ventaglio ; mi richiamano le colonne delle costruzioni antiche,quelle
a stelle che molto mi piacciono ; anche qui si rivela quanto è grande
l’amore per i fiori, per il mondo del mare.
I pesci sono realizzati a mosaico anche dove mettiamo i piedi.
Le panchine sono tutte colorate a strisce con vivacissimi verdi..rossi,bianchi.
Le coperture di un edificio a “pala”,poi in volo sulle telecabine verso il ponte Vasco de Gama. E’ quasi al tramonto che Zina ci porta sull’ardito ponte Salazar.ribattezzato 25 Aprile.
…. .se potessi essere un uccello per un giorno
come vorrei toccarlo tutto nelle sue maestosità questo ponte tra
i più belli ( tra quelli moderni) che io abbia mai visto.
Cena offerta da Zina con
Pasteis de Belém
le uniche,le inimitabili preparate fin dal 1837 nell’antica Confeitaria
de Belèm seguendo una ricetta del convento dos Jerònimos.,
dolcissime spruzzate con un velo di cannella son la fine del mondo.
La serata si conclude al Karaoke tanto ricercato ed atteso in un
locale delle Docas. Nadia con Gigi “ stupenda voce” fa la sua prima
esibizione cantando Yesterday.
L’assalto al “ Castelo” che sovrasta la piazza da Figueira è pro –
grammato dopo la salita sull’Elevador St. Justa un ascensore pub- blico che da bRossio porta in alto ..più in alto per visioni di Lisbona sempre ricche di charm
Coppi rossi si ripetono ritmici a formare tetti caldi tra i comignoli.
Tram num. 12 per arrivare comodamente al Castello di SanJorge
che sorge su una delle sette colline che circondano la città.
Bairo alto e Alfama ; scorpacciata di cartoline,la maestosa catte-
drale.la chiesa dedicata a Sant’Antonio.
Antonella ed io accontentiamo le bimbe portandole un’ora e mezza per le quattro linee colorate del M e t r o (linha Gaivota (blù), linha
girasol., linha caravela (verde). linha Oriente (rosso) che Sara e Nadia non
avevano mai conosciuto, prima d ‘ora.
Una uscita non poteva mancare per passeggiare nel Parco Mar-
ques de Pombal il primo ministro del Re D.Josè I° che tanta parte ebbe nella ricostruzione di Lisbona dopo il terremoto che distrusse
la città nel 1755.
La sera ritorniamo al Monastero do Carmo per ascoltare il fado (*)
in un ristorante che avevamo adocchiato la mattina.
Ci mettiamo sedute al “simpatico” ristorante che abbandoniamo
però alla notizia che manca il bacalhau il nostro piatto preferito.
Ci ritroviamo anche al Bairro Alto senza risultato ( c’è troppa gente.)
per ridiscendere a Rossio e mangiare piuttosto male in un ristoran.
te dove lasciamo anche una montagna di Euro senza essere soddi-
sfatti.
Il nostro gruppo deluso approda nell’ultima passeggiata notturna
della prima domenica d’Agosto al “ Cafè Brasileira”,luogo di ritrovo dei letterati portoghesi, e all’esterno ,fra i tanti avventori , c’è anche lui . il grande scrittore Francesco Pessoa (tra i letterati porto-
ghesi più tradotti nel mondo ) in riposo naturalmente con vicina una sedia vuota che t’invita a sederti, quasi come ad ascoltare la lettura delle sue opere Ci fanno delle foto assieme.
Sembra che lo sentiamo nell’aria che questo è ,almeno per que-
sta volta, l’ultimo giorno a Lisbona.
Ci alziamo prima del solito per ripercorrere alcune ruas eleganti di
questa capitale fino di nuovo al “ Cafè Brasileira”
Entriamo nel negozio di musica ; poi la decisione di andare in spiaggia le quattro donne fino a Cascais ad Estoril
L’Oceano è di fronte a noi nella sua immensità, così vicino da
poterlo toccare; solo Nadia però si tuffa facendo un bagno in acqua che a noi sembra gelata.
Col Metro ritorniamo a Piazza Rossio alle ore 8 e 30: Come la
prima sera torniamo al Bairro Alto dove entriamo al Caffè Luso
per una cena da mille e una notte, assistendo ad un vero e pro-
prio spettacolo di balletto folkloristico e di Fado ; Gigi annoterà :
il sentimento delle passeggiate in Portogallo,la gloria della vacanza,
il panico per le bambine .. e di tutto la gioia e del Fado la noia..
Metà del locale si rivela essere palcoscenico di teatro.
Ci siamo incontrati per un volo, tra poco un volo di aereo ci riporterà alla quotidianità.
Nemmeno,l’Oceano potrà cancellare il tuo nome. Desiderio di te.
Una volta bagnarmi nell’Oceano,coperta di fiori di Agapantos
“ azul “ “ azulejos “

Tua C A R M E L I N A

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