lunedì 28 aprile 2008

A MONTELUPO

UNA VISITA IN PRIVATO
TRA I VASI DI MONTELUPO

La signora direttrice insiste . dovrei andare a Montelupo per trovare
notizie interessanti per l’arte e per la cronaca..
Questo paese lo attraversai. molte volte nel percorso da Empoli
a Firenze, senza aver tempo di trattenermi .Sta alla confluenza del
fiume Pesa nell’Arno sulla riva sinistra.
.Era ed è illustre per la sua stessa storia.
Venne fondato dai fiorentini nel 1203 per fronteggiare minacciosamente
il castello pistoiese di Capraia ,sulla riva destra e da questo il suo stesso
nome “per distruggere questa capra non ci vuole che un lupo “
Il più grave avvenimento di cui il luogo rimase vittima fu il furibondo sac-
cheggio perpetrato nel i325 dal nemico di Firenze Castruccio Castracani.
I contrasti fra piccoli territori in Toscana sono notissimi anche nelle
poesie , basta ricordare il poemetto su un paesello delle vicinanze ,
“ Il Malmantile riacquistato”di Lorenzo Lippi.
Ma tra Montelupo e Capraia non sono avvenute battaglie , forse solo
qualche rivalità per gli amori di donne o per affari di bottega. Tutta
brava gente operosa nella sua attività preferita : l’ impiego di una ot-
tima argilla locale per la produzione della ceramica.
Un parallelo con un’altra cittadina toscana . Coreglia Antelminelli dove
invece, per le figurine diffuse in tutto il mondo ,si lavorò il gesso.
Queste erano le semplici notizie da manuale, sino a quando tra i libri
di un mio conoscente, ho rinvenuto questo volume :
La maiolica di Montelupo
Scavo di uno scarico di fornace ,
E’ una pubblicazione che risale al 1977, venticinque anni addietro, cura-
ta da una tipografia “Rinascita” del luogo.
Appunto allora era stata a aperta una Mostra di maioliche da scavo orga-
nizzata dall’Amministrazione Comunale e a cura di Vincenzo Vannini.
Fu una manifestazione molto animata . Vi presero parte tre sovrintendenti
ai beni artistici e storici delle provincie toscane convocati dal sindaco di Mon-
telupo di allora. Luigi Ballotti.
Appunto questo volume,dopo una presentazione del professore Guglielmo
Maetzke. contiene tra l’altro una estesa monografia su La maiolica nella
cultura materiale valdarnese. In più segue un catalogo delle ceramiche rin
-venute negli scavi con cinquanta riproduzioni fotografiche commentate.
Un semplice privato non può fare a meno di chiedersi quanto sia avvenuto
nel corso di questi venticinque anni tra questa maioliche e si accentua la
tentazione di andare a vedere, e rispondere all’invito ricevuto.
Per l’aggiornamento compio un giro d’orizzonte e interpello qualche guida
turistica e lo stesso “ Interfree “ dell’ Internet ( 234 risultati !)
Anche nei dintorni è interessante una famosa villa medicea , la Ambrogiana
concepita da Bernardo Buontalenti con quattro torri angolari. Anche nel suo
interno vi avevano lavorato i ceramisti , più tardi –prima di diventare sede
di in manicomio criminale – vi dimorarono dei timoratissimi frati che si sba-
razzarono di numerose maioliche troppo licenziose gettandolo nel fiume ed
anche questa fu una occasione per il felice ricupero..
Non mi rimane che organizzarmi per questa visita che mi sa molto di esplora
zione. Dovrei superare anche le mie precarie condizioni di salute e per il mio viaggio prendo una decisione coraggiosa, ma anche di lusso : a Montelupo mi faccio accompagnare su una auto pubblica : un “TAXI”.!
So per esperienza che anche tra i “tassisti” si incontrano delle persone colte
per i maturati rapporti con altre categorie di turisti benestanti. Ed io ho ap-
punto la fortuna di visitare Montelupo con una guida molto affabile.
<><><>

20 Giugno 2002
Sono a Montelupo !
Molte sapevo ma non immaginavo una sorpresa . oggi e per tutta la settimana
qui si celebra l’annuale festival della ceramica, dopo che il 21 Marzo si festeg-
gia “ Montelupo in fiore” e il 18 Aprile “ Montelupo antiquariato “,
Dice un comunicato “i visitatori potranno vedere all’opera i maestri montelupini
decoratori e tornianti capaci di dar vita con un po’ d’acqua e d’argilla a dei veri
e propri pezzi d’arte… La cucina toscana sarà degnamente rappresentata nelle
osterie E’ bello profittarne. Intanto ,aggirandomi per le vie, trovo il nome di Via
Barto-lomeo Sinibaldi, nome di battesimo del grande scultore del 1500 ,conosciuto
nel mondo dell’arte come Baccio da Montelupo,
Appunto in questa via al numero 74 ha sede l’Ufficio turistico del Comune a cui
piu tardi mi rivolgerò per avere programmi e stampati.
Consultando l’elenco telefonico ,altra sorpresa . Molte decine sono le imprese di
produzione di ceramiche e della loro importanza economica è prova la preenza
nel luogo di una decina di sportelli bancari. Tra le scuole pubbliche esiste
anche una scuola professionale per ceramisti.
Ma la meta prefissami dalla mia direttrice è un’altra e più importante
visitare il MUSEO ARCHEOLOGICO DELLA CERAMICA DI MONTELUPO.
Questo museo che ha sede nello storico palazzo del Podestà in via venti set.
tembre è il risultato di una campagna sistematica di scavi,a partire dal 1979
dopo che fu scoperto il cosiddetto Pozzo dei lavatoi nel quale furono rinve
-nuti 300 esemplari ceramici.
Nel primo e nel secondo piano è esposta la produzione ceramica di Monelupo
dalle sue origini sino a tutto il XVIII secolo.. Annessa è una sezione didattico-
introduttiva. Qui io imparo anche i vari nomi delle decorazioni :a reticolo punti
nato,embricaziioni,grottesche, blù graffito,ovali e rombi a porcellana eAmmiro
poi tanti stemmi delle famiglie che commissionarono lavori.
Trovo interessante anche la distinzione tra produzione “ colta” ( come i vasi
da farmacia e speciali pavimenti in ceramica )e la produzione “popolare” con
la raffigurazione di maschere ed eroi.appunto come avevo visto tra le figurine
di Coreglia.
A visitare tutto ho impiegato un paio d’ore
E piacevole ritornare fra la gente e accomodarsi in un luogo di ristoro.
Mi lusinga anche l’offerta di questi artisti di comporre una ceramica per la
ma casa in campagna . Accanto al nostro focolare appoggerei una lastra
con questo motto dei clerici vagantes di Praga.
BEATUS ILLE HOMO QUI SEDET IN SUA DOMO
ET SEDET AD FORNACEM ET HABET BONAM PACEM

Non voglio neppure ignorare il proverbio
.Da Montelupo si vede Capraia.
Dio fa gli uomini e donne e poi li appaia,

Come mi piacerebbe rinvenire tra gli abitanti di Montelupo qualche
bellissima coppia , magari di sposi nelle nozze d’oro !

Nessun commento:

Posta un commento