lunedì 2 giugno 2008

CONTRO LO SBADIGLIO

CONTRO LO SBADIGLIO
Per fornire una documentazione ad un corso sull’insegnamento scolastico
ho appena curata la trascrizione delle biografie di tre formidabili pensatori sul linguaggio,
sulla percezione e simili teorie
Questi pensatori mi ricordano certi personaggi da leggenda : uomini meditabondi che restavano al buio e nel silenzio,
Qualche soggetto simile, refrattario al dialogo ed alla comunicativa l’ho incontrato io pure e l’avevo soprannominato TENEBRONE
Al contrario quando persone di diversa nazionalità si incontrano e sono di buon umore accade tra loro di scambiarsi barzellette e battute nelle loro lingue Ed è divertente come alle volte, occorre secondo un verso di Dante oltre ad essere “giusti” anche essere “intesi”
Comincio con degli esempi.
Un modo di dire fiorentino è questo DOLCE CAFFE’ ,AMARE DONNE E’ quasi impossibile tradurlo in altre lingue per mettere in evidenza il bisticcio tra un verbo e un aggettivo.
Persino tra i nostri sportivi si dice che il CAFFE’ NON DEVE ESSERE TROPPO DOLCE PERCHE’ PERDE L’AROMA. Chi non si occupa di calcio non capisce il bisticcio che
direbbe “ perde la Roma” a vantaggio della “Lazio” altra squadra di calcio.
Confrontiamo con altre lingue: Vi sono degli alberghi che recano l’insegna “Al
Leon d’Oro” Soltanto i francesi intendono Au lit on dort” Al letto dove si dorme.
In Inghilterra accade di incontrare un “Hotel Bristol “ allusivo ad una città. Ma per i tedeschi la
parola Bruste vuol dire “seno” e per estensione “mammella” , dormire al Bristol invece che al
Leon d’Oro per i tedeschi vuol dire dormire tra due morbidi e femminili guanciali. (*)
Equivoci di vario genere si incontrano nella stessa nostra lingua attraverso la sua storia
Nei vecchi romanzi si leggono esclamazioni come Alle guagnele ! oppure espressioni come
Conciofossesiachè intercalari come verbigrazia. o formule di scongiuro come salmissìa
tutti vocaboli ormai solo relegati dentro i vocabolari più vecchi.
Vi sono dei mestieri non più in uso come brumista , strillone e persino col progresso della produzione degli alimenti per l’infanzia scompare la balia e subentra una figura col nome
esotico di Baby-sitter che si offenderebbe se la chiamassimo bambinaia .
Anche il barbiere oggi si sente piuttosto disoccupato,salvo quando il cliente è un infermo da
servire a domicilio , è piuttosto un “acconciatore” o un “parrucchiere “ e finisce anche lui con
un nome esotico ::coiffeur.


(spazio per chi collabora)
Vedi le parole “ossimoro ” “ palindromo
“palinsesto”
Chiunque può aiutarmi in questa rassegna, di vocaboli che talora cambiano significato da una lingua all’altra : il burro degli spagnoli o l’aperitivo degli americani, Kisse invece di Kuessen,
le larghe vie che si dicono “street” ,e invece di salutare con un Buon Giorno gli inglesi vi interrogano How do You do ? come sarebbe “ come fate voi fare “ !
Peggio ancora se scendiamo tra i dialetti.
Vi sono delle parole che in certe regioni sono un complimento e in altre una ingiuria
Nel Veneto fiol d’on can ! “ esprime meraviglia , per i meridionali “figlio d’un cane”
offende la madre !
Evito di citare i troppi vocaboli con doppio senso, a sfondo sessuale o di turpiloquio
che imperversano dovunque come le molte destinazioni a cui indirizziamo i nostri conoscenti invece di mandarli semplicemente al diavolo.
Faccio il solo esempio di una di quelle parole che i nostri bambini imparano per sentito ignorandone il significato originale : è una imprecazione (diciamo eufemistica) Ostrega !

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Per continuare.

Il Mahlzeit,

Accadde ad un bravo pianista andato in Germania per un concerto.
Fu ospitato in una ricca pensione.
La mattina che si presentò puntuale ,prima di tutti in sala da pranzo, vide
giungere il primo altro ospite che lo salutò dicendo Mahlzeit.
Il pianista rispose Brambilla, pensando di doversi presentare
Arrivarono altri sempre dicendo Mahlzeit e il pianista fece buon viso a tutti.
Il pranzo si svolse felicemente perché il signor Maier , l’albergatore , era
poliglotta e animò la conversazione.
Poi il pianista incuriosito disse all’albergatore
Come va che questi signori si chiamano tutti Mahlzeit ?
E il signor Maier spiegò.
Voi in Italia dite ancora “Buon appetito” all’inizio del pranzo. L’ultimo Galateo
lo proibisce perché implica il dubbio che l’appetito altrimenti manchi :Altri dicono
“Buon pro’”
In Germania si usa dire “ Mahlzeit” come “Buona digestione ! “ Chi risponde dovrebbe dire-“Ebenfalls” cioè “altrettanto”
Il pianista impara la lezione e il giorno dopo ,all’ora di pranzo, arriva per ultimo dicendo
trionfalmente MAHLZEIT !
E come rispondono gli altri ?
BRAMBILLA ! !
c.a.

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