lunedì 26 novembre 2012

A Città di Castello per il libro di SAN GIUSEPPE

In nessuna coordinata geografica-temporale poteva collocarsi questa immensità-attimo della mia vita!
 
      Città di Castello, la villa bianca a due piani mi accoglieva nell' appartamento giocato sui toni azzurri, verdi, arancio, gialli. Come in un film ritrovavo in quei luoghi dove avevo visto fervere i lavori per la composizione di LA VOCE -FRONTIERA 2000 susseguirsi di notizie, di dibattitti su: caratteri impaginazione grafica, oggi tutti in silenzio raccolti in grandi volumi dalle copertine rosse  la Voce
1953- 1987, grigie Frontiera 2000, 1984- 1987.
 Il giardino che circonda la villa è anch' esso giocato sui toni azzurri del cielo- verdi dell' alta siepe,
 aranci, rossi marroni, oro delle foglie degli alberi: la palma è rigogliosa, la chioma del fico è rada e le foglie cadute  ne creano come  una nuova alla base.
  A Città di Castello  approdo sotto la pioggia non fitta, appena, appena  nella notte divenuta diluvio che provoca allagamenti in Umbria e in Toscana.
Dalla villa bianca io non ero riuscita a staccarmi per la presenza di un sacerdote:don Benso Benni, conosciuto all' alba della mia cariera giornalistica.
Azzurri di occchi che si incontrano in un dialogo i cui ritmi sono scanditi dalla lettura delle pagine  del libro                                            San Giuseppe, l 'uomo del silenzio
Frastuon,i stress  diluvi, il corpo e l' animo mio ."ascoltano" colori,  preghiere; profumi di felicità: azzurri, verd,i aranci, ori, sono invisibili le cose che più contano nella vita.
 Diva, Francesco,  Maria Domenica ci riportano ai sapori della buona tavola dall' Umbia, del Molise, della  Toscana; Marilù Cangi, Elio, Emanuela Mariucci per rincontrarsi nella cultur:. racconti, mobili -angeli invenzioni ardite  e la sera  il diletto è grande a giocar a carte ....

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