IL NUOVO MUSEO DELLA
MISERICORDIA
( a cura di Enrico Santini e carmelina rotundo)
( a cura di Enrico Santini e carmelina rotundo)
Il 20 gennaio del 2016, la Misericordia ha
inaugurato, all’interno della Sua sede in
Piazza del Duomo a FIRENZE,
il NUOVO MUSEO dedicato alla storia del Sodalizio.
Un lavoro intenso per oltre 2 anni che ha consentito la sua inaugurazione proprio nell’anno del Giubileo della Misericordia.
il NUOVO MUSEO dedicato alla storia del Sodalizio.
Un lavoro intenso per oltre 2 anni che ha consentito la sua inaugurazione proprio nell’anno del Giubileo della Misericordia.
Sono 14 le sale adibite a mostra permanente, in cui il visitatore
attraverso oggetti e immagini “percorre” quasi 8 secoli di attività, legata
alla carità, svolta dalla Venerabile Arciconfraternita sono testimonianze da conservare e migliorare,
conservare affinché possano essere oggetto di conoscenza da parte della
popolazione circa l’operato della Misericordia, di come lo fa oggi di
come lo ha fatto nel tempo e stimolo per il futuro .
Altro aspetto che mette ben in evidenza il Nuovo Museo è
quello delle donazioni.
Infatti il visitatore può constatare con mano come i frutti
delle donazioni, in questo caso opere d’arte ed oggetti, siano custoditi con
rispetto, amore e dedizione . Tale
dedizione è evidenziata dal nostro inventario dove ogni cosa viene catalogata
con un numero identificativo e relativa foto.
Ci sono oggetti legati alla tradizione come: la veste nera e
quella precedente rossa amaranto, la mitica “zana” per portare a spalla gli
ammalati all’ospedale, i cataletti a spalla, la barella con le ruote.
Nelle vetrine si
possono ammirare le cassette per le estrazioni dei Capi di Guardia che
comporranno quadrimestralmente il Magistrato, le bussole con le quali venivano
estratte le “doti” alle giovani che si dovevano maritare, il campanaccio che
accompagnava i colpiti dalla peste al Lazzaretto ed i condannati a morte al
patibolo; gli strumenti ambulatoriali con la loro evoluzione nel tempo, i
regali donati dai confratelli e dal popolo a memoria e gratificazione
dell’opera di amore compiuta verso il prossimo.
Il Museo è anche integrato da 4 video che raccontano
“La Misericordia e i fatti salienti
attraverso i secoli, “ i Servizi” e “il periodo della peste”
Nelle sale si possono inoltre ammirare opere di grande
rilievo del XIV, XV,XVI e XVII secolo fra i quali un affresco riproducente una Maestà
in trono fra San Giovanni Battista e San Nicola attribuito al Pollaiolo, i
Santi Patroni San Tobia e San Sebastiano dipinti da Santi di Tito nel 1500, i sette magnifici quadretti che raffigurano
le “Opere di Misericordia” sempre a cura di Santi di Tito, un bel Crocifisso di
Benedetto da Maiano, una Madonna di scuola senese del 1300 recentemente restaurata, una
bellissima Madonna con Gesù e San Giovannino del Sogliano, dono del Granduca
Pietro Leopoldo.
E non possiamo tralasciare opere come una Madonna della
Misericordia di Gianbattista Naldini (1500),
un ritratto di Piero di Luca Borsi a cui la tradizione assegna la costituzione
della Misericordia nel 1244, altre opere di Carlo Dolci, del Puligo, di Gianfrancesco
Brina , del Bachiacca, del Butteri.
Il Museo ha avuto una bellissima risposta di pubblico,
infatti durante le 3 giornate di apertura canoniche (lunedì 10-12 e 15-17
Venerdi 10-12 e 15-17 e Sabato 10-12)
superando dal 20.1.2016 più di 2000 visitatori.
Le visite per gruppi consistenti vanno prenotate a info@misericordia.firenze.it o
tramite il responsabile Capo di Guardia Enrico Santini enrysantiny@hotmail.it
Nel museo le visite sono accompagnate e ‘ingresso è
gratuito, ma un’offerta è sempre gradita.
Il museo è stato aperto anche la “Domenica dei Musei” e a
fine visita sono state effettuate “interviste” per avere opinioni e gradimento
su questo percorso museale.
Alcune delle
interviste le alleghiamo in anteprima
PER ARRICCHIRSI INSIEME di quel qualcosa che non si vede con gli occhi del corpo, ma si “sente “ con il cuore ………
6 MARZO 2016 al NUOVO
MUSEO DELLA MISERICORDIA in piazza del
DUOMO a FIRENZE
….. parte dalla prima domenica di marzo
un percorso di interviste per
conoscere e conoscerci meglio
nella
convinzione che permanentemente transitori siamo diretti verso l’ eternità e che, se pur
piccoli, piccolissimi siamo parte di una immensità
NON
ABBIAMO ALTRe STRADE CHE QUELLE DELL’ AMORE …
Trenta giorni di
interviste parlando d’ amore e ricevendo
amore, (
10 DICEMBRE 2010 10 GENNAIO 2011)
un libro delle firme
pieno di frasi, di saluti, di disegni alla riscoperta dell’
umanità..
ora che in piazza nella stessa
piazza del DUOMO a Firenze ci sono soldati , carabinieri, polizia ………
………….. quanto la cultura possa influire su BEN “ESSERE” personale e sociale;
pubblico e privato da soli e insieme per una altalena di esperienze
pubblico e privato da soli e insieme per una altalena di esperienze
Semplicemente DIALOGANDO
Quanto il dialogo tra
le cose e le persone possano contribuire
alla realizzazione della PACE ??.......
ELISA E DOMENICO
“ entrando nel museo mi è
sembrato di entrare in una parte di casa: l’accoglienza è casalinga e calda e
questo l’ho apprezzato molto “
ELISA è anche
storica dell’ ARTE le chiedo
"perchè ha scelto di visitare questo museo ?"
" mi interessa sapere
la storia dell' accoglienza e
qui, in questa visita ho ritrovato la conferma
dell' accoglienza dei FRATELLI E DELLE SORELLE DELLA
MISERICORDIA .
"Che cosa le è piaciuto di più ?"
MI SON PIACIUTI
di più I CARVAGGESCHI
mi permetto, però di
aggiungere un consiglio : migliorarne l' illuminazione .
Oltre che STORICA
DELL' ARTE Elisa si interessa comunicazione ed
ELISA AGGIUNGE CHE SI
AUGURA CHE ANCHE IN QUESTO CI SIA UN ARRICHIMENTO .
DOMENICO:
“ HO SEGUITO ELISA PERCHÉ INTERESSATO ALLA STORIA DELL' ACCOGLIENZA
“ HO SEGUITO ELISA PERCHÉ INTERESSATO ALLA STORIA DELL' ACCOGLIENZA
io vengo dalla Puglia e Lecce è considerata la FIRENZE DEL
SUD “
“…… dedichiamo alcune ore del week end alla vista e alla
conoscenza dei musei
perché lo consideriamo un tempo investito nel benessere personale e sociale;
si vedono cose belle e nello stesso tempo si conoscono le persone.”
si vedono cose belle e nello stesso tempo si conoscono le persone.”
SILVIA E DANIELA sono
due giovani madri che hanno portato le loro figlie :
ANNA E MATILDE DI 10
E 11 ANNI AL MUSEO
…. avevo amici che
sono venuti all' inaugurazione il 20 gennaio 2016 e che hanno destato in me la curiosità di
conoscere questo nuovo museo.
Mi sono piaciute tutte
le opere in particolare GLI OGGETTI DI USO QUOTIDIANO LE CESTE ..
MATILE HA 10 ANNI
MI SONO PIACIUTI MOLTO I QUADRI DELLA MADONNA
DI GESU' E QUELLO CHE RAPPRESENTA UN
SANTO CON LE FRECCE “
Terminato il percorso , aggiungono in coro, ANNA e MATILDE , CI HANNO COINVOLTO NELLE ”
VOTAZIONI “
UNA PARTE INTERATTIVA
CHE cI ha reso indimenticabile questa visita
Daniela e Sivla sono due madri CHE HANNO DECISO
CHE È IMPORTANTE
Portare, fin da
piccoli, i figli al museo,
Matilde ci interrompe chiede perchè ci sono i soldati
in piazza ( GIOVANI SOLDATI CHE STANNO
ENTRANDO )
nasce un Piacevole dialogo: “ la
CONOSCENZA anche di un museo
dicono le due madri può essere di aiuto a formare una coscienza all' accoglienza al dialogo,
possono generare pace
PORTARE UN FIGLIO AL
MUSEO SIGNIFICA INSEGNARGLI LA CULTURA.
guardo negli occhi queste persone e scopro la gioia di aver trascorso momenti
sereni indimenticabili agli occhi ed al
cuore
Seminare per
crescere insieme ……
PER ARRICCHIRSI INSIEME di quel qualcosa che non si vede con gli occhi del corpo, ma si “sente “ con il cuore ………
Elisabetta e Edoardo
COME SIETE VENUTI A
CONOSCERE DI QUESTO nuovo MUSEO della
MISERICORDIA ?
"UNA EMAIL
MANDATA DA UNA AMICA CHE CI VOLEVA INFORMARE DEI MUSEI APERTI DURANTE la domenica del fiorentino "
ambedue grazie a questa strordinaria apertura hanno visitato il museo e per la prima volta
sono venuti a contatto con la storia della MIsericordia Elisabetta:
"mi ha meravigliato sapere della storia di questa
VENERABILE ARCICONFRATERNITA del suo ben operare " specificare lo stupore
rimasto nell'apprendere non soltanto la storia ma soprattutto la forza della
confraternita che si è mantenuta per secoli al servizio del prossimo.
che cosa vi ha
colpito in particolare ? gli strumenti
la barella .. che servivano a dare soccorso
risponde Elisabetta
mentre Edoardo
afferma che è stato molto colpito dall' oratorio" confermando di essere
questa la prima volta che vi è entrato e tra i quadri ?
san Girolamo penitente di ANNIGONI che mi ha richiamato alla memoria la pagina di Alessandrto Manzoni della notte
della conversione dell' innominato.
ambedue confermano
che la visita è stata interessante coinvolgente e che quell' ora e mezza è
"volata" grazie e apporti le modifiche riterrà opportune o aggiunte
grazie per la collaborazione Elisabetta
Rosso
dialogando con Marina Rossi sul rapporto scuola museo
.
Credo fermamente
che il museo possa contribuire alla trasmissione di importanti valori sociali,
come ad esempio l’inclusione sociale e il dialogo tra persone.
Per tale motivo,
penso sia importante pensare allo sviluppo e alla valorizzazione di un rapporto
scuola - museo.
Tale rapporto,
si basa principalmente sulla partecipazione e sul coinvolgimento di bambini e
ragazzi di ogni fascia di età e di ogni grado scolastico ( a partire dalla
scuola materna fino all’università) e garantisce l’espansione di un educazione
socio - culturale.
A tale scopo,
alcuni musei appartenenti alla rete dei musei civici fiorentini hanno attivato
dei percorsi e dei laboratori didattici rivolti a scuole e università.
<< Educare
all’arte e con l’arte permette di promuovere quei processi cognitivi che
vengono attivati dalla stessa percezione, e che sono la capacità di
riconoscimento della realtà, di coordinamento logico, di astrazione, di
sintesi, ossia di sviluppo delle “funzioni superiori del pensiero”>>.
(L.S.Vygotskj)
carmelina rotundo auro
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