Nord – Sud- l’ Oriente
l’ Occidente
si riuniscono per
–con- il gesto antico delle sue mani!
Graziella Guidotti
viene dall’ “ alto” CASTELL’ AZZARA è a più di 800 m
sul livello del mare e le sono famigliari
i monti: l’ Amiata,
il Gran Sasso, la Maiella spesso
innevati….. lo sguardo si amplia ……
verso l’ Elba l’ isola:
monti tutti bianchi e mare ……
nel paese si viveva
di agricoltura: tutti facevano l’ orto,
allevavano galline, il maiale Il babbo ce la metteva "tutta” per avere il più bel maiale di cui si facevano ottime salsicce…… prosciutti tutto ciò che serviva…. Si andava anche nelle miniere per estrarre il mercurio;
le donne facevano il pane, un rito che poteva iniziare quando il sole non era ancora sorto …. passava il fornaio gridando : ” è otta” è tempo!
Quella frase convenzionale avvisava che il forno era pronto!!! Le pagnotte
venivano disposte in bella fila
su assi e portate in equilibrio su la testa, pagnotte coperte da panno di canapa e di lana ben protette per la lievitazione e, mentre al forno il pane cuoceva,le donne CHIACCHERAVANO si raccontavano le novità conoscevano si conoscevano, si facevano compagnia
in tutte le case c’ era la” MESA”, un mobile ricco di sacralità dove c’ è spazio per la farina, per conservare il lievito, per impastare con quel gesto antico della mano di aprirsi, ora come a far una carezza, ora chiuse come a dare un pugno, le croce sul pane aveva il doppio significato: di protezione e di aiuto alla lievitazione… c’ eran le castagne, quelle pregiate i marroni e quelle piccole le pistolesi…… le sorgenti eran per noi persone e per la terra tutta, per permettere la vita,
la sorgente grande in alto per l’ acqua dell’ acquedotto e le piccole i torrentelli… si irradiavano ogni dove perché alle famiglie fosse assicurata la
sopravvivenza per bere ed “abbeverar “ terre e animali “ ...
le seggiole si impagliavano, le materasse si aprivano si allargava la lana si battean
il “Marione “ portava sotto il braccio il "vaglio" con il movimento circolare serviva a mondare il grano dalla veccia e da ogni elemento estraneo che si raccoglieva al centro divideva
le seggiole si impagliavano, le materasse si aprivano si allargava la lana si battean
il “Marione “ portava sotto il braccio il "vaglio" con il movimento circolare serviva a mondare il grano dalla veccia e da ogni elemento estraneo che si raccoglieva al centro divideva
e….
quando c’ era il sole tutte uscivamo,
ci riunivamo grandi
e piccole su le soglie della case per fare il punto quadro per i pannolini,quando c’ era il sole tutte uscivamo,
si prendeva infatti subito dimestichezza con ago e ferri, con l’ uncinetto
si giocava a far le signore: su una foglia si metteva la terra per offrirla come se fosse un piatto prelibato su vassoi;
si rammendava, si faceva la rete: il filet, si andava a prendere l’ acqua, l’ uovo caldo dalla gallina per berlo;
si “ASCOLTAVA” SI “parlava” dall’ alba al tramonto con il creato tutto, si respirava incanto di colori, di profumi …….
Lei
Graziella, nel cuore, nel suo cuore
nasce l amore per il tessuto e
tutti quei linguaggi del guardare, dell’ ascoltare, tutta la forza e la preziosità della neve
come del calor del sole…. DELLA CHIACCHERA DEL….. si
riuniscono
nel gesto con- per il gesto del tessere!fin dall’ asilo si ricama, si fa il punto croce, s’ impara a fare le lettere dell’ alfabeto che servivano per cifrar il corredo accanto si ricaman fiorellini, casine,
musica per le future nozze
il mio sguardo va all’ intorno, accanto a Graziella al suo
fianco c’è un piccolo telaio ora muto;
in
terra si snoda un percorso di
colori di fili avvolti in rocche e fusi
… C’è UNA
LUCE BELLISSIMA CALDA CHE VIENE DALLA PORTA A VETRI CHE DA’ SULLO SPAZIO VERDE in cui
per un attimo ci trasferiamo una pergola di vite ortensie, roseti, foglie alte di tobinabur..... piantine di fragoline, la mano di Graziella ne trova una, due.....
e me le porge con quel gesto di eleganza e di grandezza che le viene dal
giocare a fare le signore.... mi
invita prima, a guardare dietro la rosa rossa, poi .....ad avvicinarmi per scoprire un nido dove
aspettan la madre 2 merlotti appena nati .
la
conoscenza, la conoscenza ? …….io non le avrei mia viste le
fragoline o il nido…. lei mi aveva fatto
“conoscere “ mi aveva dato la
possibilità di sapere per quell’ atto d’ amore dell’ insegnare e apprendere
che a tutti ci è dato ALUNNA
–INSEGNATE -INSEGNANTE ALUNNA
NELLA VITA LA CONOSCENZA ……. nel giardino-orto ----
Dopo l’ asilo e la scuola elementare GRAZIELLA
frequenta le medie e l' istituto d' arte in via della
Sapienza va a studiare a SIENA vicino alla meraviglia del
DUOMO in quel collegio porta i barattoli di marmellata BUONA, quella
buona della terra sul monte Amiata a 800slm
e quegli asciugamani e lenzuola tutte
“cifrate” del corredo
Gli insegnati capiscono da SUBITO le doti di questa alunna prodigiol’ aiutano nella conoscenza delle tecniche:
studia: arte, incausto, tempera all’ uovo, ' affresco…. a mettere la foglia d’ oro,
ragazza molto studiosa di distingue per impegno e capacità nei risultati e, a SIENA
uno dei professori la conduce nei depositi del collegio dove giacevan immobili i telai
“ se tu
vai a Firenze e studi la tecnica sarai insegnate del laboratorio ..”
Graziella
intanto ha trovTOa un posto a Largo Argentina a Roma vuole andarein quella capitale ,ma…. Nelle grandi città. c’era la droga e il cinema … allora si pensava cosi …
oggi ?? in tutte le città …???? Lo abbiamo permesso abbiamo permesso che molti cadessero nelle dipendenze….
iIprofessori la sconsigliano e nel ‘55 con la lettera di presentazione del vicepreside viene alla scuola d’ arte a porta Romanna dove si diploma e consegue subito un posto d' insegnate
a CASTEL DEL PIANO …
" c' era l' atmosfera triste del dopo guerra ...c’era un
freddo …."Lasciò il posto per ritornare
a Siena
dove divenne direttrice del laboratorio di decorazione
il destino ??? QUEL POSTO ASPETTAVA LEI !?!
il destino ??? QUEL POSTO ASPETTAVA LEI !?!
"…… si dipengeva pittura a mano su tutto dalla
paglia al tessuto..."
Dal ‘57 la collaborazione di Graziella con
POLTRONOVA ditta guidata allora da un intellettuale AMANTE DEL BELLO il quale si era messo in testa di rinnovare l’
ARREDAMENTO per un NUOVO MODO DI VIVERE nelle stanze di ogni casa “ IO VOGLIO TESSUTI
PULITI “
GRAZIELLA creerà tessuti dove senza esserne cosciente ritornano storie
“ I
TESSUTI PAESANI di gusto italiano” come dirà la madre
AMALIA quando li vedrà
VERI E PROPRI GIOIELLI IN CUI PARLAVA il Monte e il mare le albe il tramonto PRENDE I DIRITTI D' AUTORE per una nuova tecnica di tessitura .
PER TANTI PERCORSI va l’
arte di GRAZIELLA si libera in volo a
crear ventagli, a raccontare di storie da
Pinocchio…. ai 4 elementi acqua terra fuoco aria analisi accurate dell' intreccio tessile e ne disegna la messa in carta da sempre interessata all' inteccio " nel 1984 cura a Taormina :per conto dell' Assssorato dei Beni Culturali Ambientali della Pubblica Istruzione e del Museo REGIONALE di Messina
LUSSO E DEVOZIONE tessuti serici a Messina nella prima metà del '700 a Taormina
impara il modo di progettare tessuti e di trasmetterli a livello internazionale progetti che hanno alla base un sistema binario della progettazione dei computer tant'è che nel primo gruppo di lavoro di progettazione pc c' era anche una tessititrice ..... la storia l' avea nobilitata la tessitura atreribuendone l' invenzione a ATENA la dea della SAPIENZA
La presidente del club del punto a croce professoressa Patrizia Pietrabissa organizza una mostra
in cui Graziella partecipa con PANNELLI
che raccontan la storia
cavalleresca de la castellana di Vergi' leggendo e rileggendo
le parole dei cantastorie quei
cantastorie che lei ascoltava quando nella feste di paese arrivavano;
alla biblioteca Riccardiana c’è il
manoscritto una traduzione dal romanzo francese in versi fiorentini 954 per l' esattezza di Anonio PUCCI .
seguendo tecniche, il filo ....
creando qualcosa che riunisce
l’ oriente e l’ occidente il freddo del
nord e il caldo del sud del mondo quel mondo fatto a palla che gira e dove
non si legge e si scrive solo da destra a sinistra da sinistra a destra
, ma anche dall’ alto al basso in una
continuità di civiltà che fanno
parte di lei una donna insegnate e alunna sempre curiosa, desta
sempre attenta e silenziosa sempre pronta al dialogo a
pretendere conoscenza e a darlaseguendo tecniche, il filo ....
creando qualcosa che riunisce
il desinar
mi permette di goder di quella luce naturale
per rimirar mentre mangio i pannelli della storia cavalleresca della
dama di Vergiu gustando buon pesce condito con fragoline appena colte dallo spazio verde
e limone e verdura e frittata per approdar
ai cantuccini il tutto accampagnato da un bicchier di vino che tanto e
tanto mi fa gioir
l’ avevo vista tante e tante volte oggi mi sedevo ad ascoltarLA scoprendone immensità
ANELLI DI UNA CATENA GIAMMAI DISGIUNTI DOVE E
SPAZIO E TEMPO ALL’ INFINITO COINCIDONO
permanetemente transitori eppur diretti verso l’ eternità grazie e nello scrivere questa parola mi vien in
mente che il tuo nome e il tuo cognome cominciano per g:
g come grazie, g come grande, g come grano… le donne facean il pane … gli uomini coltivavan il grano…… ed insieme lo raccoglievano il sole e l’ acqua lo portavano a maturazione per essere fatto pane . … e sia gloria nell’ alto dei cieli e pace in terra per gli uomini di buona volontà
carmelina a Graziella Guidotti
g come grazie, g come grande, g come grano… le donne facean il pane … gli uomini coltivavan il grano…… ed insieme lo raccoglievano il sole e l’ acqua lo portavano a maturazione per essere fatto pane . … e sia gloria nell’ alto dei cieli e pace in terra per gli uomini di buona volontà
carmelina a Graziella Guidotti
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