martedì 19 novembre 2019

“Modigliani e l’avventura di Montparnasse”.


  A Livorno  si punta molto su una ripresa anche turistica  da questa mostra al Museo della Città :
“Modigliani e l’avventura di Montparnasse”.
A Livorno  Amedeo Clemente Modigliani, noto anche con i  due soprannomi di Modì  ( dalle prime lettere del suo cognome e perché la  pronuncia somiglia alla parola francese maudit, cioè maledetto) e Dedo  (soprannominato cosi  dalla sua famiglia)  inizia a formarsi studiando i Macchiaioli,  trasferitosi  nel 1903 a Venezia per studiare all’Accademia di Belle Arti conosce  da vicino l’Impressionismo francese  per decidere  di trasferirsi a Parigi nel 1906 stabilendosi  a Montmartre dove viene a contatto con : Picasso, Toulouse-Lautrec, Renoir, Cézanne e Soutine.  Per ospitare i capolavori, appartenuti a Jonas Netter e Paul Alexandre, due importanti collezionisti che hanno accompagnato Modi’ nel suo percorso di vita  il museo della città  di Livorno, in piazza nella  piazza  del  Luogo Pio, (luogo- simbolo nel cuore della 'Venezia', l'antico quartiere solcato dai 'Fossi', i canali medicei navigabili utilizzati per secoli per i fiorenti commerci della città e teatro della clamorosa burla delle false sculture di Modi’),  si rinnova  negli spazi  per un percorso  colorato  che vede le pareti dipinte  di  giallo, di   arancio  e, per Modigliani di  celeste chiaro .  Curata da Marc Restellini  e coordinata da Sergio Risaliti l’evento  apre le celebrazioni del centenario della morte del pittore livornese del quale sono presenti in mostra14 dipinti e 12 disegni: tra i  ritratti : quelli  dell’amata  Jeanne Hebuterne,  la donna della sua vita  anche lei pittrice e modella, soprannominata “noix de coco”  per la bellezza del suo viso e i lunghi capelli castani… uno dei pochi ritratti dove il soggetto  è rappresentato  a figura intera  quello  di  ‘Fillette en Bleu’, (olio su tela 116 x73 cm realizzato nel 1918) divenuta icona  della mostra. I ritratti di Modigliani  sono inconfondibili per i colli lunghi, il  modo di rappresentare gli sguardi: spesso gli occhi sono allungati, bui o completamente senza pupille in un esercizio  continuo di catturare l’ intimità dell’ altro riuscendo a realizzare ritratti  in cui specchiarsi e, perché no ritrovarsi .   Un centinaio  il numero  degli  altri capolavori in mostra  creati da artisti della grande École de Paris: da Soutine a Utrillo, da Kisling a Valadon, alla  stessa Jeanne Hèbuterne, pittrice e compagna di Dedo ….  A proposito del  rinnovamento degli spazi espositivi  il  sindaco Luca Salvetti  afferma "Sarà come un abito elegante da sfoggiare nelle situazioni più belle",  una occasione da non perdere  questo evento mostra, perché per la  maggior parte le opere di Modigliani si trovano in collezioni private,  organizzata dal Comune di Livorno insieme all'Istituto Restellini di Parigi istituto che  gestisce la collezione di opere 'Jonas Netter Collection', una delle collezioni di Modigliani più prestigiose, poiché costituita dal primo collezionista e primo sostenitore del pittore,  Jonas Netter e annovera  opere importantissime dei numerosi artisti attivi a Parigi all'inizio del XX secolo.
 
 
Per gli appassionati  del pittore livornese  opere di Modigliani, si trovano suddivise in alcuni dei più importanti musei del mondo tra cui: il Museo dell’Orangerie a Parigi, la Pinacotega di Brera a Milano, a New York e Washington.
 E’ celeste chiaro il cielo in piazza del luogo Pio a Livorno all’ uscita dal museo della città nella giornata inaugurale (6 novembre );  celeste  dello stesso tono degli occhi quella fanciulla in blu ritratta
 da Modigliani ,  celeste tra l’ innocenza  dell’ ispirazione e la disperazione? Celeste?!  A voi visitatori le risposte  fino al 16 febbraio 2020
Carmelina Rotundo.
 
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento