sabato 22 agosto 2020
E' GIOIA per ecorinascimento
E’ gioia - It is joy
E’ gioia
di Carmelina Rotundo
La mia storia col Presepe inizia molto presto nel tempo e quasi sicuramente aiutata da una precisa ragione geografica: la mia famiglia – papà, mamma e mio fratello Cesare – ha vissuto per undici anni vicino ad Assisi, città divenuta meta preferita delle “gite” domenicali. Mio padre, anzi, per motivi di lavoro doveva trasferirsi proprio ad Assisi, ma scelse Firenze per potere stare accanto a sua figlia che aveva deciso di frequentare all’Università la facoltà di lingue e letterature straniere.
Ancora oggi mi chiedo che cosa sarebbe stato di me se io fossi andata a vivere ad Assisi (forse mi sarei dedicata alla preghiera e non alla famiglia).
Lasciando da parte i se, ritorniamo al Natale, festa magica, festa dei colori, delle luci, degli abeti addobbati, dei pacchetti da scartare, di Babbo Natale, della neve … ma al di sopra di tutto, quello che aspettavo era andare ad Assisi a Natale, in (mi sia concessa la parola) pellegrinaggio per Presepi, pellegrinaggio che iniziava dalla Basilica di San Francesco per arrivare alla Chiesa dedicata a Santa Chiara, su su fino al castello. Allora godevo dei giochi d’acqua, del vedere il sole che dava il posto alla luna e alle stelle, della stella cometa, dei pastori, della neve che scendeva, guardavo Gesù Bambino, S. Giuseppe, la Madonna, il bue, l’asinello in quella capanna: in ogni capanna si compiva un miracolo, il miracolo della Natività.
Mio padre e mia madre non parlavano, preferivano far vedere a me e a Cesare, ed io vivevo quell’esperienza con gli occhi da bimba senza capire molte cose, però ero felice, molto felice.
Dopo vari anni, adulta, sono ritornata ad Assisi, poco prima di diventare madre, e rivedendo i Presepi ho sentito ritornare un sentimento, questa volta più consapevole, per quel grande mistero che è la Natività.
Gesù Bambino, il Verbo incarnato, Gesù venuto in terra per condividere in tutto e per tutto, eccetto che nel peccato, la nostra condizione umana.
Oggi madre di due piccole, Sara - nata pochi giorni prima di Natale, il 20 Dicembre1989 - e Nadia, nata il 22 Ottobre 1991, mi chiedo che cosa devo fare per riuscire a trasmettere quell’amore, quella gioia che i miei genitori hanno donato a me, al di là dei doni, al di là della curiosità dei pacchetti da scartare, al di là delle luci dell’abete e dei dolci. Ed è forse per questo che ho cercato di ricostruire un itinerario dei presepi cercando di spaziare nell'universo…da Badia a Settimo - piacevole località dove abitiamo - a Firenze, più che straordinaria "incredibile" città, alla Toscana, alle terre dell'Umbria…nel cielo, dove ancora oggi - nonostante l'inquinamento - possiamo ad occhio nudo vedere la costellazione del Cancro che include un ammasso di stelle al quale fu dato il nome di "Presepio" o "greppia". Pensando a queste stelle Plinio il Vecchio diceva:
Thinking about these stars Pliny the Elder used to say: "Sunt in signo Cancri duae stellae parvae aselli appellatae, exiguum inter illas spatium obtinente nubecola quam praesepia appellant." ( Naturalis Historia, l. XVIII, 353 ) .
Ho scoperto così che chi fa un Presepe è spesso un poeta, un cantore di amore e dolcezza, perché quel grande mistero d’amore, quel miracolo della Natività, porti ancora pace e amore a tutti gli uomini di buona volontà e gloria nell’alto dei cieli.
In cammino alla scoperta dei presepi;
quante emozioni, soddisfazioni, amicizie
una più bella dell'altra, una più coinvolgente
dell'altra per scoprire che
l’amore per il presepio non ha età
è intenso, alberga nei cuori dei piccoli e dei grandi
é un’avventura meravigliosa che può durare tutta la vita.
Belli e “freschi” come fonti pure di acqua montana a cui e' piacevole avvicinarsi per dissetarsi nella calura estiva, "caldi " e colorati come spiagge assolate nei giorni dell'estate, sulle quali e' bello distendersi, e farsi cullare dalla voce dell'onde, movimentati, ricchi come sono nella rappresentazione delle umili attività di ogni giorno i Presepi sono oasi di pace, godibili al di la' del frastuono della vita moderna, un momento da vivere con gioia, un invito perché quel miracolo della venuta al mondo del Salvatore venga ancora a corroborare la nostra vita i nostri cuori.
Carmelina Rotundo
versione inglese migliorata, con le correzioni o modifiche in grassetto di Mons. Timothy Verdon.
My story with the Crib starts very early in my life and almost certainly it was helped by a precise geographic reason: my family – Daddy, Mummy and my brother Cesare, lived for eleven years near Assisi, the town which had become the preferred pleasure choice for Sunday outings. My father should have moved to Assisi for work reasons, but preferred Florence to be able to stay near the daughter who had decided to study Foreign Language and Literature at the University.
Even now I ask myself what would have become of me had I gone to live in Assisi (probably I would have dedicated myself to prayers rather than to the family).
Leaving aside the” ifs”, let’s go back to Christmas, the magic feast, the feast of colours, of the lights, of the decorated trees, of the parcels to unwrap, of Father Christmas, of the snow... but above all, what I was waiting for was the trip to Assisi at Christmas, in (let me use this word) pilgrimage to the Cribs, a pilgrimage that would start at Saint Francis’ Basilica to reach the church dedicated to Saint Claire,then up to the castle. Then I would enjoy the cascading water, seeing the sun give place to the moon and the stars, the comet, the shepherds, the falling snow, I would look at the Baby Jesus, Saint Joseph, The Madonna, the ox and the donkey in that shack: in every manger there was a miracle, the miracle of the Nativity.
My father and my mother didn’t talk to us – didn’t ‘explain’ -, preferring rather to let Cesare and me simply look; I lived that experience without understanding many things, but with the eyes of a child and was happy, very happy. Many years later I went back to Assisi as an adult, just before becoming a mother, and seeing the Cribs again I once again felt the great mystery of the Nativity, with the greater awareness of adulthood.
Baby Jesus is the Word made flesh, Jesus came to this earth to take part in all and everything, except in sin, our human condition.
Today, mother of two young ladies – Sara, who was born few days before Christmas on 20th December 1989, and Nadia who was born on 22nd October 1991, I ask myself what can I do to transmit that love, that joy that my parents gave me, beyond the presents, beyond the curiosity of the parcels to unwrap, beyond the lights of the tree and beyond the sweets. And it is perhaps for this reason that I have tried to chart an itinerary of the Cribs, ranging from Badia a Settimo - charming place where we lived - to Florence, that "incredible" (more than an extraordinary) city, throughout Tuscany and on to Umbria: an itinerary in the sky, where still today - despite the pollution - we can, with the naked eye, see the Cancer constellation including a large mass of stars, that was given the name "Presepio" (Crib) or of "Greppia" (Manger). Thinking about these stars Pliny the Elder used to say: "Sunt in signo Cancri duae stellae parvae aselli appellatae, exiguum inter illas spatium obtinente nubecola quam praesepia appellant." ( Naturalis Historia, l. XVIII, 353 ) .
Thus I discovered that those who build Cribs are often poets, singers of love and sweetness, because that great mystery of love, the miracle of the Nativity, can bring peace and love to all men of good will and glory to the highest in the skies.
Grazie.
Destino di un racconto e della sua autrice
Il racconto " E' GIOIA", di Carmelina Rotundo, è esposto in permanenza al “Museo del Presepio”
a Brembo di Dalmine (BG) - via XXV Aprile num. 179.
Il testo è accompagnato dal disegno a china di Padre Bruno Segatta ( Natale 1996) dove tutti siamo in cammino seguendo la cometa verso la speranza. Il racconto con il disegno è stato messo insieme dal grafico e fotografo Franco Benvenuti. Nel 1998 il racconto "E' GIOIA" è illustrato dall'artista Carlo Reggioli con un verde azzurro albero di Natale che porta sulla cima una cometa color rosa. Questa volta sono gli occhi delle tre donne (una madre e le sue figlie) a seguire il cammino della speranza nel cuore dell'azzurro-verde abete dove splende la Natività. Il testo in inglese ed in italiano con il dipinto a colori ha partecipato alla VI Mostra Internazionale "Costruiamo il Natale" - Presepi di tutto il mondo nell'arte e nella tradizione nei Chiostri della Basilica di Santa Croce, rassegna ideata e realizzata da Padre Nicola Scarlatino (19 Dicembre 1998 - 31 Gennaio 1999).
Nel Natale 1999 il racconto"E' Gioia" è illustrato dall' artista Sergio Seletti di PortoVenere con un dipinto su tavola.
Nel cielo blu notte, pieno di stelle, l'artista ha rappresentato il globo terrestre penetrato dalla luce della cometa che splende sopra la capanna dove il Bambinello Gesù aspetta solo di essere accolto tra le nostre braccia.
Con il testo il dipinto su tavola ha partecipato alla VII Mostra Internazionale "Costruiamo il Natale" tenutasi nella Cripta della Basilica di Santa Croce in Firenze (11 Dicembre 1999 -30 Gennaio 2OOO).
Nel Natale 2000 il racconto “E’ Gioia” è illustrato dall’ artista Amalia Ciardi Duprè con un grande dipinto (100 X 70 cm) tecnica mista gouache e gessetto. La Sacra Famiglia nella grotta è raffigurata tra una esplosione di gioia, richiamata dal volo celestiale di angeli, e la dolcezza delle pecorelle dove c’ è una bambina (l’ autrice di “E’ Gioia”) che racconta di quando nella sua vita è entrato il presepio. In cima al monte, illuminata da un raggio di sole, la Città Santa. Con il testo il dipinto ha partecipato alla VIII edizione di “Costruiamo il Natale”, tenutasi nella cripta della Basilica di Santa Croce dal 10 dicembre 2000 al 31 gennaio 2001.
La partecipazione a "Costruiamo il Natale" di Carmelina Rotundo ha contribuito ad arricchire il dialogo con persone di ogni nazionalità e credo religioso ed è stato stimolo per una crescita di conoscenza sui presepi, di coloro che lo fanno con tanto amore, passione e professionalità; ha promosso, inoltre, l'attiva collaborazione a partecipare alla stesura di tre cataloghi editi nel 1998, 1999 e nel 2000, il primo tradotto anche in inglese.
"E' GIOIA" è comparso sulla rivista dell'Associazione Italiana Amici del Presepio: IL PRESEPIO anno XLII, num. 163, Settembre 1995. Tale pubblicazione ha segnato l'esordio di una costruttiva collaborazione con l'Associazione Italiana del Presepio, attraverso articoli dedicati ai presepi soprattutto nell'area geografica della Toscana e l'invito ufficiale da parte dell'Associazione Italiana Amici del Presepio a tenere una relazione sulle Natività della Toscana in occasione del XXX Convegno Nazionale degli Amici del Presepio svoltosi nei giorni 24, 25, 26 Settembre 1999 a Rapolano Terme (SI). La relazione è stata accompagnata dalla Rotundo con proiezioni di diapositive e l’allestimento di una mostra fotografica all'interno del Teatro del Popolo della ridente cittadina termale in provincia di Siena.
L'originale della relazione dal titolo Dal cuore ad ogni cuore è stato donato da Carmelina all'Associazione Italiana Amici del Presepio con sede in Roma, Via Tor de' Conti 31/A (00184 Roma – tel. 06 6796146 - fax 06 69789602 - internet: www.presepio.it - E-MAIL amici.presepio@iname.com ).
Copie sono state donate anche al:
- Museo del presepio di Dalmine (BG) (Angelo Sorti)
- Amici del Centro Culturale Ricreativo La Piana di Rapolano Terme (Franco Fe', Massimo
Tei, Mario Boni)
- Don Arturo Filippini, Istituto Don Orione, Via Capodimondo 34, 50136 Firenze.
- Museo Civico della Figurina di gesso e dell’Emigrazione, Via del Mangano 17, 55025 Coreglia Antelminelli (Lucca) diretto dal prof. Paolo Tagliasacchi.
“E’ GIOIA” è stato pubblicato:
* sulla rivista dell'Associazione Italiana Amici del Presepio "IL PRESEPIO" anno XLII
num.163, Settembre 1995. Direttore editoriale Alberto Finizio. Presidente dell’Associazione Mario Mattia
* su DNA ( Dimensione Natura Ambiente) bimestrale dell'Associazione culturale DNA,
aderente al Movimento Giovani per un mondo unito. Sede: Centro Internazionale Studenti
“G. La Pira” Direttore Maurizio Certini - Via Dei Pescioni, 3 - 50123 Firenze - tel. 055 213557 -fax 219749 . Coordinatrice Cecilia Romani
* in prima pagina sul quadrimestrale dell'Istituto S. Maria Assunta (Piccole Apostole della Scuola Cristiana, via Albricci 4 - 24128 Bergamo – tel. 035 249273; fax 035 237065) "UNA NUOVA VIA" Anno 12,num. 3 - Dicembre1999. Direttore Roberto Alborghetti
Una nuova iniziativa è promossa in onore del racconto “E' GIOIA” dalla ditta Fratelli Peroni produzione e decorazione pelletterie di Firenze:
per il Natale 2000, un album in pelle per la raccolta di foto che ha in copertina l'illustrazione stilizzata creata dall'artista Reggioli per "E' gioia!".
"La copertina di questa creazione - ha dichiarato Piero Peroni - assume un profondo significato perché rammenta una bella e commovente storia."
Il primo album è donato dai fratelli Peroni all'Associazione Italiana Amici del Presepio in ricordo della relazione tenuta dalla Rotundo a Rapolano Terme (SI).
La presentazione dell'album è stata nel settembre 2000 al Florence Gift Mart ed a New York dove la ditta fratelli Peroni ha uno showroom permanente
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