PICCOLO MUSEO DELLA POESIA
CHIESA DI SAN CRISTOFORO
A PIACENZA a settembre 2020:
di autori contemporanei ci sono anche io fortunatamente con un lavoro dipinto dal
Piccolo Museo della Poesia
ovvero la poesia approda e salpa a e da Piacenza!
Nella città che piace, nella città piana: Piacenza fondata dai Romani nel 218 a.C nelle vicinanze del Po a settembre 2020 approda e salpa il
Piccolo- immenso museo della Poesia
dove il “ respiro” si fa parola, nota, suono, tono… volo. La chiesa che lo accoglie è intitolata a San Cristoforo, l’ architettura barocca e gli affreschi del Bibbiena ne assicurano lo stupore e l’ incanto: un luogo costruito per dare l’ estremo saluto ai defunti; a noi giunti alla fine del nostro viaggio terreno pronti ad intraprendere l’ altro in, per quel ciclo che ci vede permanentemente transitori eppur diretti verso l’ eternità. La rotondità della pianta dell’edificio aggiunge calore abbracciandoci ed abbracciando l’ allestimento realizzato in vetro e cristallo e giocato su pure linee geometriche: i cubi contenitori- espositori di poesia son appoggiati o singolarmente o sovrapposti da un numero di due fino a cinque sul bel pavimento grigio- bianco con venature oro e fan da corona al trionfale abito nuziale tutto di piume nella luce del cielo che penetra dalla lanterna dall’alto e dagli oblo che si aprono sul tamburo della cupola, tempesta di colori dove la linea dell’orizzonte scompare perché qui tutto è “Infinito”: storia sempre contemporanea quella della poesia che aspira alle altezze e che si addentra nella profondità della vita dentro ed intono a noi senza conoscer sosta.
La Poesia sposa, regina, leggera, profonda arriva e riparte da Piacenza attraverso perfomance- reading installazioni, video ed è pronta ad accogliere ed ad ascoltare la voce dei poeti del mondo…. piccoli eppur parte di una immensità! Un traguardo questo di settembre che ha visto l’ attivarsi di collaborazioni politiche- culturali- sociali e che è partito il 14 maggio 2014 quando, sono parole di Massimo Silvotti: “… viene gettato il sasso nello stagno e, come nell’acque si formano spontaneamente cerchi concentrici cosi son nate collaborazioni che hanno abbracciato l’ idea di quest’ uomo, di Massimo un po’ santo, un po’ viaggiatore dotato di grande coraggio e di quel pizzico d ‘incoscienza che permette di realizzare l’ impossibile. Lunga vita alla poesia!
Domenica entrata gratuita dalle 11 alle ore 18 festivi ed agosto esclusi. Su prenotazione telefonica 340369629 e con 10 euro di ingresso per persona (7 euro cadauno da 2 persone in su) visite poetiche da lunedì alla domenica anche dopo cena con feadi suggestioni e persino poesie “ritratto”. Chi volesse, dato che esiste nella canonica della chiesa di San Cristoforo, la biblioteca di poesie, può inviare i propri libri di poesia, solo di poesia a Massimo Silvotti località Ronco n 31 29019 San Giorgio piacentino
Carmelina Rotundo Auro
DIARIO a PIACENZA.
Cavallo e cavaliere son tutt’ uno con il vento che gonfia il mantello del condottiero e lo porta ad abbracciar quel cavallo quasi a formar un corpo solo uniti nell’ ardimento e nella consapevolezza che per farcela dobbiam restar uniti - insiem!!!
Il vento che scompiglia certezze e le sospinge a ricordar che di doman con c’ è certezza!
Bellezza –potere- poesia-libertà di Piacenza la città che ci piace, che ci affascina anche nella-per –con la sua storia e quella atmosfera .. che sa di Po, di civiltà etrusca; di romanità, dei fasti farnesi, del Botticelli di …. di. ..poesia!
Avamposto romano fondata nel 218 a.C, cosi vicina al Po, la città delle tre C: caserme, casini, chiese tra la Trebbia, Nure, Arda, Tidone; la scoperta di questa città da parte delle tre "Grazie" (mi piace cosi definire il piccolo ardimentoso gruppo che vien da Firenze) approda e parte dal piccolo museo della Poesia; un secondo personale incontro mi permette di focalizzarne alcuni punti: è l’ incontro con Stefano, metà uomo, metà robot so cosi che i campanili di Piacenza poggiano direttamente sui tetti: tre gli esempi fulgidi quello del Duomo, della chiesa in Campagna e di quella di Sant’Antonino martire centurione romano, nel duomo a questo ora, son le 18 di sabato 5 settembre si stan celebrando le consacrazioni ed è bello ascoltar i canti applaudir uniti dalla gioia di avere nuove vocazioni tanta gente e di ogni età …
La visita al museo della cattedrale Kronos ci coinvolge in itinerari di quadri, sculture, pale d’ altare, tessitura: paramenti, di reliquie; lo scriptorium ricostruito alla perfezione on il “monaco” che sta riproducendo dei codici miniati fino al Libro del Maestro o Codice 65 nella artistica copertina di legno e metallo e nei contenuti che spaziano in ogni settore del saper ritenuto una summa culturale medievale contenendo nozioni di astronomia e astrologia, indicazioni sui cicli lunari e sul modo in cui questi incidono sulla vita dell’ uomo e sull’ agricoltura, rimedi contro malattie in ogni stagione dell’ anno; il Codice illustra, attraverso splendide miniature e sequenze musicali dette tropi, i primi drammi teatrali liturgici medievali rappresentati in chiese e conventi come strumento di comunicazione delle storie della Bibbia.. (i pentagrammi allora erano di 4 righe ); una experience -room che, grazie ad un totale coinvolgimento dei 5 sensi, proietta il visitatore nel Medioevo in una biblioteca virtuale permettendoci di sfogliare su schermi touch- screen le pagine del libro…fino al volo su per la cupola affrescata da Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino tra il 1626 e il 1627 che io decido di non affrontare per aspettar le due grazie : Mariagiuseppina e Celeste, seduta su una panchina della piazza del duomo stasera affollatissima di bambini che corrono gridano nella purezza e nell’ innocenza.
La cena: pesce e pizza Napoli all’ ” Orologio” raccomandato da Stefano e il tornar a “ Il Cortiletto”
bed and breaKfast è davvero accogliente io poi ho una camera matrimoniale stupenda davvero notte tranquilla dopo la lotta con le altezze della doccia e lo svegliarmi... per andar unite alla santa messa nella linda chiesa di San Savino; ci piace la predica e la chiesa …e poi proiettate verso palazzo farnese progettato da Jacopo Barozzi detto il Vignola architetto- ingegnere geniale palazzo giammai finito destinato a rimaner sogno se pur non finito grandioso… il personale, saprò dopo poco, i volontari dell’ AUSER son gentili e molto competenti: la famiglia farnese i 4 figli del cardinale, Elisabetta che va sposa al re Borbone che diventa regina di Spagna…. Questo Vignola che mi strabilia sempre più io che da giovanissima ero stata invitata a Vignola a vedere la fioritura dei ciliegi uno spettacolo della natura irrinunciabile che ancora rimasto incompiuto mi avvicinava al quel sogno di palazzo…. Percorriamo le varie sale del complesso architettonico che dagli ultimi decenni del Novecento ospita i musei civici di Piacenza iniziando dalla sala nella quale campeggia il grandioso modello ligneo che mostra il progetto originario.. passiam nell’ Armeria… per altre sale ad ammirar sculture affreschi, nell’ appartamento ducale del piano rialzato il ciclo dedicato alle gesta di Alessandro Farnese durante la guerra nelle Fiandre e nella sala più intima dell’ appartamento stuccato( l’alcova) i dipinti di Sebastiano Ricci che ripercorrono le tappe dell’ azione politica religiosa di Papa Paolo III farnese: mentre approva nuovi ordini religiosi, nomina il figlio Pier Luigi duca di Parma e Piacenza convoca il Concilio di Trento e si pone come intermediario tra Carlo V e Francesco I.
Collezioni di vetri mirabil la lor fattura quasi tutti provenienti dalla raccolta di Pietro Agnelli, testimonia la produzione di Murano dal XVI al XVII secolo e ceramiche che fan sognar… passiam al museo del Risorgimento, alla Pinacoteca ambienti al pian nobile dove ha abitato la duchessa e…. meraviglia delle meraviglie nella sala 3 il tondo di Sandro Botticelli raffigurante la Madonna adorante il Bambino con San Giovannino, il tema della fecondità, della fortezza del Salvatore è ripreso dalla preziosa cornice, intagliata e dorata da Benedetto da Maiano.
Poi….la galleria delle carrozze ospitate in quelle che erano le cucine dei Farnesi ci affascina ce ne son da far girar la testa e la guida è competente è come se avesse fatto di mestier il cocchier e che ora si fosse materializzato a raccontar dei viaggi dell’ evoluzione di questo mezzo di traporto interpretato da ogni popolo con ingegno e fantasia trainato dai cavalli poi munito di motore, confortevole, ardito a sfidar distanze e intemperie dipinto come nell’ esempio del carretto siciliano….. le portantine, le Berline di gala e da viaggio, stages, landau, calessi, carrozzine e carrozzelle da bambini , le diligenze.. il museo archeologico per un tuffo in 400.000 anni fa e nel sotterraneo della Cittadella Viscontea il Fegato di Piacenza che rappresenta una testimonianza di pratiche religiose degli Etruschi la sua straordinaria importanza sta nella serie di iscrizioni di nomi di divinità, che sulla faccia piana dell’ oggetto sono organizzate in modo da riflettere l’ ordinamento del cielo secondo gli etruschi grande civiltà………
voliamo per vedere il Po ed arditamente ci dirigiam verso di lui attraversiamo parte del ponte, ma poi torniamo indietro per pranzar: la prima meta l’ osteria la Carrozza che troviamo chiusa il ritorno a piazza Cavalli dove il giorno prima ci eravam fermate a il Panino Gourmet nel vicolo San Donnino n 30 Piacenza; panini gustosi dove puoi sceglier tra una infinita gamma di abbinamenti : dal prosciutto di Praga, al lardo di Pantanegra, al pesce spada, a verdure grigliate, al salume piacentino, al prosciutto crudo San Daniele a quello di Parma, al roast beef serviti con grande gentilezza ed un biccchier di vino rosso .. il peregrinar ci porta alla bottega accanto alla chiesa di Sant’ Antonino patrono, con Santa Giustina di Piacenza… Tortelli alla piacentina un impasto di ricotta e spinaci avvolti in pasta sfoglia a forma di caramella una magnifica ghiottoneria da non perdere e un caffe con pistacchio per la prima volta assaggiato!
Piazza Cavalli ingegni umani han “scolpito” nel vento cavallo e cavaliere nei secoli dei secoli uniti nell’ ardimentoso impeto di approdar- di salpar …… una manciata di secoli fa a cavallo .. .su carrozze, oggi su freccia Rossa dove-quando
…. voce metallica avverte che fra pochi minuti
il treno partirà e che gli accompagnatori
son pregati di scendere… ( un
detto antico ormai inutile dato che solo
muniti di biglietto si può accedere
ai binari ?!?!..).in un lampo
siamo già a Bologna:
ascensori, scale mobili che funzionano,
scale mobili che non funzionano…. San
Benedetto acqua minerale in lattina con
sopra bicchiere di carta imbustato in celofan;
sulla lattina celeste chiaro vola una rondine azzurra su virgola colorata
dei colori patriottici verde- bianco e
rosso: Università egli studi di Napoli Federico II dipartimento di scienze
chimiche Napoli 4- 7
2019; 330 ml E…
Tutti abbiamo il sacchetto di benvenuto a bordo di carta con manici di spago: health and safty , sicurezza assicurata tutti in volto portiam la mascherina che ci nasconde il sorriso e distorce i nostri conversari..
gel igienizzante, poggia testa monouso, tutto spaziale, ma poeticamente celeste è la lattina contenete acqua minerale naturale la n 1 nella classifica delle acque minerali in Italia bollino garanzia completo di virgola “patriottica” ci rassicura su RiparTIAMOItalia!
Carmelina Rotundo Auro settembre 2020
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