A chi non piace la storia?
Come soluzione ad esserne attratti posso consigliare la lettura di due libri:
"L'albero di albicocco" e "Polvere e vita" di Donato Fanciullo, ambedue romanzi d' amore .
il primo
è dedicato al padre e vede la luce nell' aprile 2015 per conto di Piero Manni s.r.L.
In:" L'albero di albicocco" il dialogo è tra allievo e docente: Dario il ragazzo tredicenne che ama la storia, l' altro è il professore che insegna storia al liceo Enrico IV a Parigi. Oggetto del dialogo Giurdignano di cui Fanciullo riesce a donarci una descrizione pittorica -teatrale attraverso il percorso che fa
s' incammina verso il centro del paese .. L' itinerario era breve, come tutti i percorsi che conducono nella piazza di un centro di 1700 anime .. bisognava infatti percorrere, l'angusta via San Vincenzo che in soli ducente metri, raccoglieva secoli di storia. Alla sua sinistra si ergeva imponente il Menhir San Vincenzo uno dei più belli tra i tanti megaliti che Giurdignano conserva. Dopo pochi passi sulla destra, vedeva la cripta bizantina di San Salvatore con i suoi sacri affreschi.. .apparivano nell'ordine l'obelisco sormontato dalla statua di San Rocco, patrono e protettore del paese, la chiesa matrice, uno scorcio del palazzo baronale ...
"Da dove prende ispirazione per scrivere questo volume ? "
"Dagli scavi archeologici svolti agli inizi degli anni novanta nel Salento .."
Fanciullo lo scrive la sera del 14 agosto il giorno in cui si festeggiano i santi martiri del 2014 d' impeto a Otranto.
Riga dopo riga l' autore è capace di far viaggiare il lettore nel tempo fino all 'era dei megaliti per riscoprire i nostri antenati a 3400 anni a. C e, non si può che essere avvinti e sospinti a venire a vedere i menhir alcuni dei quali sono integrati nel tessuto urbano, altri in aperta campagna fino alla cripta di San Paolo uno dei santi più venerati nel Salento il viaggio a ritroso nel tempo ci fa scoprire le meraviglie dell' impero bizantino di cui sono testimonianza i resti delle mura della basilica dedicata ai santi dottori arabi Cosma e Damiano. All' inizio del XI secolo infatti i pellegrini diretti a Gerusalemme generalmente seguirono un itinerario terrestre e, con la normalizzazione del quadro politico del Mezzogiorno Otranto assunse, nel XIII secolo il ruolo di testa di per la Terrasanta .
Qui si fermarono i templari, un ordine di monaci-soldati fondato nel 1119 da Ugo de Pagani latifondista francese per fornire protezione ai pellegrini che si recavano in Terrasanta denominati i soldati di Cristo presero il nome di cavalieri del tempio o templari quando trasferirono la loro sede a Gerusalemme presso il tempio di Salomone.
Gustavo: " devo ammettere che questo territorio è incredibile .. .non immaginavo ci fossero tante ricchezze sembra un tesoro a cielo aperto "
In: " Polvere e vita" Donato narra del Salento e del numerose dominazioni, dedicato a Nunzia è stampato per conto di Piero Manni s.r.I nel mese di novembre del 2018.
La storia delle dominazioni dai Bizantini, ai Normanni, dagli Svevi, agli Angioini , agli spagnoli è narrata da Chiara e Francesco, da nonna Gina ...
Per i contadini non c'erano gli spagnoli, o i Borboni, o Garibaldi , o la monarchia o la repubblica non cambiava nulla, il contadino aveva un solo re ed era il signore che possedeva le terre . Il nostro signore era il barone..... e si entra nel cuore della vita del Salento attraverso i canti popolari come quella del giovane Adamante eletto capo delle Vicinanze.. chiara che balla e canta con una bellissima voce è chiamato dal nonno Pippi: stella.
Chiara ha una amica Sara compagna di banco delle scuole elementari fino alla terza media .
"Francesco ha diciannove anni era biondo ed aveva gli occhi celesti chiaro, insomma la prova vivente della dominazione normanna nel Salento. Ma di Roberto il Guiscardo e dell'orde dei briganti scandinavi al servizio dei signorotti pugliesi che scacciarono definitivamente le residue presenze dell' impero bizantino aveva ben poco. Con un carattere tutt'altro che ribelle era un giovane generoso e propenso alla socializzazione. Francesco ama suonare la chitarra e con Stefano ed altri amici costituisce una band che fa dei canti popolari salenti il suo repertorio. Chiara che entra a far parte del gruppo musicale di Francesco divenendone la voce .. l'incontro di Chiara con i ritmi della Taranto segna un altro appuntamento importante nel percorso di ricerca delle radici .. secondo Chiara non c'è contraddizione tra i ritmi allegri e frenetici della pizzica e le tristi motivazioni che le fanno nascere . Anzi è propio per alleviare la prostrazione e la sofferenza che si cantano i motivi cosi allegri e divertenti E' come se la musica divenisse una sorte di terapia utile a lenire sia le sofferenze delle tarantole sia quelle di tutte le persone oppresse dal peso delle loro difficili esigenze .
Nel romanzo di Fanciullo ecco le tavole .. adorava quei lunghi pranzi in cui tutto sapeva di antico, in cui ogni pietanza era frutto di un lungo, amorevole impegno della nonna: metteva il sugo a ribollire già dalle prime ore del mattino sempre alle prime luci dell' alba, preparava l'impasto per le pittule che faceva lievitare in un recipiente adagiato vicino al fuoco e che friggeva poi prima dell' ora di pranzo... carne indilissata che richiedeva diverse ore di preparazione. Quelle pietanze erano speciali, non solo perché gustose, ma soprattutto perché intrise dell' amore che la nonna serbava verso i suoi cari La nonna apparteneva a quella generazione non abituata ad esprimere esplicite dichiarazioni d'amore quasi fossero ridondanti, ma sapeva raccontare i propri sentimenti attraverso il lavoro." 23 agosto 2014
.."siamo lieti invitare il gruppo musicale " Gli Amici di Lisa" a partecipare al concerto di Melipignano si' era cosi immersi nelle radici della cultura salentina da averne assorbito l'essenza , tanto da riuscire a trasmettere con il suo canto emozioni cosi intense da incantare chi l'ascoltava... Era una musica senza tempo, la loro: erano parole scolpite nelle pietra quelle dei loro testi; Chiara sentiva che la sua voce era quella di Lisa la tarantola, di nonna Gina, DI nonno Pippi, di Uccio di Adamante ... Chiara cantava l'amore, l'amore negato, l'amore disilluso, sempre inseguito e mai raggiunto.I
l pubblico ascoltava in silenzio...Poi il delirio gli applausi, le lacrime,l a commozione, la gioia....
Per scrivere: Polvere e vita lei Donato da che cosa ha preso ispirazione ? " " Dalla vita della giovane artista salentina Vincenza Magnolo scomparsa nel 2015 all' età di 26 anni "
Vittorio"Ah Giurdignano, la terra delle pietre narranti ! Posto meraviglioso."
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