lunedì 22 gennaio 2024
Essere alla moda o vivere alla moda?
Un binomio, una possibilità, il rovescio della stessa medaglia di fare moda?
Nei 4 giorni, dal 9 fino a venerdì 12 gennaio 2024, PITTI UOMO n 105,
nella, per la tematica del tempo, ha messo in dialogo gli 832 brand con i clienti e i potenziali clienti con i visitatori, la Stampa ... ed evidenziato come stilisti e marchi debbano fare i conti sempre di più con le nuove difficoltà di conciliare il meteo impazzito, causa magistralmente i cambiamenti climatici, con temperature estreme che sfidano la convenzionale divisione delle stagioni, con uno stile che sia sempre nuovo, accattivante. Le collezioni stesse, che prima si dividevano in autunno/inverno e primavera/estate, pur mantenendo la dualità devono proporre abiti e accessori che rispondano a esigenze di mercato diverse, legate sia alla crisi economica – e quindi alla scelta, da parte dei clienti, di fare meno acquisti e più mirati (in modo che durino più a lungo) – sia ai sempre più ampi stock di invenduti, che nemmeno i saldi riescono a compensare. Il tempo, insomma mai come in questo periodo sfida il concetto stesso di lusso, di fashion, spingendo le maison a reinventare le modalità stesse del ‘fare moda’ di "essere alla moda " di "vivere la moda": Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine a commento dei dati di chiusura dell'edizione invernale di PITTI UOMO "Se il sistema della moda maschile doveva battere subito il colpo in questo avvio di 2024, ebbene da Pitti Uomo 105 sono arrivati messaggi davvero positivi: nei padiglioni, tra gli stand, in città, agli eventi speciali, qui a Firenze abbiamo registrato una diffusa, grande energia e, insieme, la volontà di tutti gli operatori di concentrarsi sui fattori ritenuti decisivi per il successo sui mercati”.
L’edizione conclusa lo scorso 12 gennaio ha registrato compratori esteri in aumento del 4% circa in termini di persone e di quasi il 6% in termini di punti vendita rispetto a gennaio 2023. Il dato italiano è invece in leggero calo, circostanza ampiamente prevista considerati i rallentamenti del mercato interno, registrati soprattutto negli ultimi tre o quattro mesi. Il dato finale dei soli buyers ha raggiunto le 13mila unità, con gli esteri intorno a quota 4.700. tra le persone si registrano presenze in ordine numerico dall Germania, Olanda, Regno Unito, Turchia, Spagna, Francia, Giappone, Stati Uniti, Svizzera, Belgio, Austria, Grecia e Cina.
in occasione di Pitti Uomo, il lancio di un progetto di portata mondiale: GUESS JEANS linea magistralmen guidata da Nicolai Marciano, fortemente orientata alle pratiche eco-consapevoli; con la presenza alla Fortezza Da Basso accompagnata da un’installazione spettacolare quanto mai coinvolgente dove ogni spettatore, entrando dietro le quinte, diventava attore visitabile per l’intera durata del salone la special exhibition in scena al Teatro Del Maggio.
Con una storia radicata nel jeans, Guess Inc. riafferma il suo punto di vista autenticamente americano su questo segmento di mercato. Puntando a innovare il panorama del denim, GUESS JEANS accosta alla vocazione green il dialogo con le generazioni più giovani e con il mondo del casual, obiettivo strategico per una moda in continua evoluzione.
Il DNA basato sul denim incontra la visione di Nicolai Marciano. L'eredità Guess Inc. rimane vitale, filtrata e insieme rafforzata da nuova freschezza creativa e input contemporanei.
L'espansione del brand si concretizza in un programma di importanti aperture, con una flotta di negozi GUESS JEANS in tutto il mondo. Il concept degli store si presenta completamente rinnovato secondo l’heritage californiano delle origini. La West Coast con i suoi paesaggi ispira gli interni, tra materiali sostenibili e un layout che invita al relax, per una shopping experience in linea con lo spirito GUESS JEANS.
GUESS JEANS inaugura una nuova era di Guess Inc. e si propone di diventare centro di innovazione del denim. Con una prospettiva moderna, mossa dall’impegno alla sostenibilità e proiettata al futuro.
Tra gli ottocento e più brand presenti:
Aua per la prima volta a PITTI BRAND nato 2015 da una splendida intuizione di Francesco, fondatore e primo designer di prodotto, con l'intento di creare indissolubili legami fra emozioni, sensazioni e luoghi. Ogni bracciale è costruito per essere longevo, proprio come i ricordi che cerchiamo di conservare nel cuore: la realizzazione è artigianale ed il prodotto è composto da gocce in vetro lavorato a lume e filo in poliestere cerato.
Ogni bracciale è un tributo alle città d'Italia, i colori selezionati per le creazioni di Aua sono di ispirazione ambientale al fine di rimettere il tipico vibrato dell'anima che si avverte quando un posto ci aggrada apponendo un bracciale al polso.
Aua è molto più che mero prodotto, è una modalità di interpretare la realtà, di rivivere costantemente sensazioni positive e di legare a se in una chiave nuova.
Questo approccio permesso di realizzare collaborazioni uniche, come quella con Treedom pensata per restituire al pianeta un po' della bellezza che gratuitamente ci ha regalato.
A Pitti Uomo 2024 il brand disegnato tra il Canada e l'Italia ha presentato una collezione inedita. Dopo 50 anni di leadership nel denim.
“We keep you warm while looking cool.”, che vuol dire, secondo un gioco di parole inglese, “vi terremo caldi mentre vi facciamo sembrare cool”: questo è il claim della nuova collezione di Sal Parasuco che entra nel mondo outwear e ha debuttato a Firenze nell’ambito della più prestigiosa manifestazione di moda maschile d’Europa. Da quasi 50 anni Parasuco produce il leggendario denim. L’introduzione innovativa dell’elasticità, gli stili che migliorano la silhouette, l’atteggiamento contemporaneo, l’immagine audace del marchio, tutto riflette la visione pionieristica del fondatore, Sal Parasuco. Con il debutto esclusivo della Collezione SP Sal Parasuco a Pitti Immagine Uomo, Parasuco e il direttore creativo entrante, Tu Ly, presentano l’espressione più lungimirante ed emblematica del marchio fino ad oggi. SP Sal Parasuco ha lanciato capispalla di lusso altamente distintivi per l’inverno ’24. “Con SP Sal Parasuco, stiamo entrando in una nuova era ed è emozionante a tutti i livelli“, afferma Sal Parasuco. “Abbiamo una maturità progettuale nel denim che ora possiamo applicare per raggiungere uno standard elevato nell’outerwear”.
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PITTI IMMAGINE non termina dopo la chiusura dei saloni, ma prosegue grazie alla piattaforma tutta nuova per look & feel, contenuti e funzioni, realizzata secondo i criteri che hanno decretato il successo dei suoi saloni - qualità, selezione, segmentazione, design allestitivo, comunicazione, spirito contemporaneo – tradotti in ambiente virtuale.
Pitti Connect è un universo in cui spazio fisico e digitale fluiscono in un’unica dimensione e mette in contatto gli espositori, i buyer e i giornalisti, creando nuove connessioni e occasioni di business, generando insight e intuizioni intelligenti.
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