venerdì 28 settembre 2007

INSTALLAZIONE PRESEPIALE PER LA PACE 2007

Una interpretazione moderna del presepe napoletano del ‘700 ovvero: Dove è esattamente il limite tra passato e presente, tra reale e fantastico, tra sogno e verità, ATTO UNICO : IL PRESEPIO DELLA PACE interprete principale : l’Installazione Presepiale di Yvonne DiPalma ovvero “come l’avventura del presepio può cambiare il corso di una vita“ Riduzione in parole di Carmelina Rotundo (la vita come presepe, è un sogno) “La prima volta che giunsi in Italia, a Napoli, nella zona vicina a Sorrento fui colpita dai presepi napoletani del ‘700 Furono essi ad aprirmi nuovi orizzonti. Al Metropolitan Museum ogni anno presentano un presepe: tanti angeli sono appesi ad un grande albero di Natale con alla sua base la semplice scena della Natività senza tutto l’effetto presepistico - teatrale del presepio napoletano. Questi di Napoli furono una vera scoperta!“ Insieme al presepe, Yvonne DiPalma ,nata a Philadelphia, in Pennsylvania, conosce Michele Attanasio, scultore. Yvonne sposa l’artista ed insieme con altri amici artisti aprono una Galleria d’ Arte (dieci chilometri a Nord di Sorrento) la “Paul Whistler Art Gallery”. A Natale, in una atmosfera in cui tutti facevano il presepio, sorge spontaneo farlo anche in Galleria. Le scenografie sono dirette da Michele , i personaggi sono costruiti da Yvonne. Comincia così, forse l’avventura più affascinante e travolgente della vita di Yvonne. Nel 1976 venti sono i personaggi della prima ”Installation” : sculture in cui la giovane donna americana sceglie di raffigurare la gente del paese insieme a personaggi famosi. “Il grande entusiasmo aveva contagiato tutti: alcuni aiutavano a fare la scenografia, proponendo soluzioni diverse ed io che creavo i personaggi ero aiutata da tutto il paese :chi offriva la stoffa, chi mi consigliava per cucire gli abiti “ L’inizio di questa avventura con la sua opera ora trentennale viene ricordato da Yvonne come la cosa più sconvolgente, più viva e più bella, il cui segreto stava tutto nella sincerità e semplicità con cui veniva vissuto da ognuno. Le presentazioni, sempre più grandi, che seguirono la prima del 1976-77 furono sponsorizzati,dall’Azienda del Turismo locale, e furono enormi successi di pubblico e stampa. Ma un capitolo nuovo sta per aprirsi nella vita della coppia e del loro “presepe”- "L'Installazione Presepiale per la Pace” di Yvonne e Michele trova a Firenze un sostenitore: Mons. Setti nella Chiesa e chiostri di San Lorenzo. A Firenze si ritrova con Mons. Setti quell’entusiasmo della prima volta, quel miracolo della partecipazione sincera. Dopo San Lorenzo, l’approdo è alla Loggia Rucellai con l’Azienda del Turismo di Firenze nel 1981, e poi a Roma all’Oratorio di Santa Maria in Via, nella centralissima Via del Tritone. Ivi l’architettura barocca della chiesa si armonizza con la scenografia ed i personaggi di Yvonne e ne parla anche la RAI e la BBC.. Dopo Roma l’editore Ponte alle Grazie, collegato con la Marchesa Frescobaldi (anche lei diventa personaggio del presepe) realizza un bellissimo catalogo con la “Installazione” costruita nella chiesa e attigua Galleria di San Jacopo Sopr’Arno a Firenze nel Dicembre del 1991, amalgamando con gusto un concetto moderno con in ambiente barocco. Nel 1992 nasce il secondo figlio, Alessio, a portare una ventata di gioia nella famiglia Attanasio ( il primo figlio si chiama Giuseppe ) e nel 1992 Yvonne è invitata al Maurizio Costanzo Show per inserire una porzione della” Iinstallazione Presepiale Per La Pace” sul palcoscenico del Teatro Parioli per un mese durante la trasmissione QUI DIVENTA UN TEATRO NEL TEATRO, dove gli attori sono la gente comune accanto a personaggi internazionali come anche nello show di Costanzo, tutti lì veri e scolpiti a ponderare la Natività. Da allora questa opera d’arte contemporanea è “cresciuta” in casa e nello studio fino al Natale 1999 quando è stata prestata alla VII° rassegna internazionale Costruiamo il Natale, Rassegna ideata da Padre Nicola Scarlatino nella parte centrale della cripta della Basilica di Santa Croce a Firenze. Ma vediamoli da vicino i singolarissimi personaggi alti circa 50 cm. Yvonne crea il corpo con filo di ferro, struttura che permette di far cambiare le posizioni, e la massa del corpo viene data su questa sagome con stoffa e stoppa. Tutti i vestiti sono cuciti individualmente da Yvonne seguendo i modelli del ‘ 700 napoletano. Le teste con i capelli sono in terracotta e ogni testa scolpita è un capolavoro di finezza, e molte hanno gli occhi di cristallo ed altre dipinti. In esse la DiPalma ha rappresentato le fisionomie di persone che ha incontrato e con cui ha vissuto questa avventura del presepe o anche personaggi famosi con particolare riferimento a quelli politici internazionali come i Presidenti degli Stati Uniti, Nixon . Reagan, Carter, quelli russi, italiani., francesi, cinesi ecc. che parlano di avvenimenti di trenta anni della nostra storia. Le mani dei personaggi erano invece scolpite in legno da Michele, e ora dal figlio Giuseppe ... Accanto agli esseri umani , un mondo di animali a cui Yvonne ha dedicato lunghi ed attenti studi . Così ,oltre al bue ed all’asinello ci sono cavalli, pecore, gatti, elefanti, galli e anche babbuini, montoni ,canguri ,una vera e propria fauna internazionale tutta in terracotta con occhi di cristallo ,curata nei minimi dettagli da fare invidia ad un museo di scienze naturali. Quanti sono oggi i personaggi del Presepio della Pace ? Da quando hanno superato i duecento, Yvonne non conta più ! Sono sfuggiti dalle mani,come acquistando loro una propria vita. Instancabile, Yvonne crea gruppi e espressioni diversi sempre comentando, riflettendo sulla nostra situazione internazionale attuale.. Vi sono così i musicisti che hanno strumenti che sono fedeli riproduzioni dal vero, alcuni preziosi, ed anche le ambientazioni sono tantissime, dalle fattorie, alle Osterie, al Mercato (una delle scene è ambientata vicino alla fontana di Borgo San Jacopo) per non parlare della Galleria dei mestieri. In ogni pezzo traspare una inconsueta capacità tecnica giunta ad alti livelli proprio perché vi confluisce la grande mole di lavoro di ricerca, quella stessa iniziata trenta anni fa sui presepi napoletani. Le tecniche vengono da Yvonne personalizzate filtrandole tutta al vaglio della sua fantasia e delle sue doti. … e per chi vorrà vederselo con calma, potrà andare in Via S.Zanobi per la apertura della Associazione Culturale “YDIALEGI” nel Novembre2007 divertendosi a riconoscere ora quel personaggio ora l’ altro, ora quell’animale, ora quell’altro in un divertente gioco tra la fantasia e la realtà per tentare di scoprire dove esattamente finisce la fantasia e dove inizia la realtà. Carmelina Rotundo

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