martedì 4 marzo 2008

LENTISCO

ALTRE NOTIZIE



SUL LENTISCO
La pianta del lentisco si incontra già nella Bibbia
nella profezia di Daniele
I due vecchioni che hanno insidiato Susanna, la de-
nunciano come adultera. Messi a confronto da Daniele
si confondono perché uno dichiara di averla vista peccare
sotto un albero di leccio , l’altro sotto un lentisco e così
per la loro contraddizione Susanna è assolta.


( Da Cattabiani)

Col mirto,il corbezzolo,il leccio,l’olivastro.la tamerice,il ginepro e l’alaterno
il l e n t i s c o (Pistacia lentiscus) forma macchie di arbusti lungo le coste,so-
pratutto rocciose,del Mediterraneo.
Le sue foglie sempreverdi emanano un intenso odore di resina, quella che è
stata chiamata “mastice di Chio”perché la sua produzione era abbondante nel-
isola greca., dove mastiche indicava originariamente proprio la resina chiara,
prodotta dalla pianta con l’incisione del fusto e dei rami
Il mastice di lentisco.contiene vari acidi resinosi,principi amari,olii essenziali.
Oggi lo si usa per la preparazione di vernici o mastici comuni,per aromatizzare
vini e liquori e come masticatorio per aumentare la secrezione salivare.
Fin nell’antichità naturalisti e medici., da Dioscoride ad Ippocrate,a Galeno,ne
avevano apprezzato le molteplici proprietà
“ Siano le drupe,sia la scorza e la linfa del lentisco” scriveva Plinio” sono diure-
tiche e arrestano il flusso ventre mentre il suo decotto cura le ulcere serpiginose”ecc.
I frutti, drupe color rosso cupo e quasi bruno a maturità,venivano conservati in
epoca romana per aromatizzare le carni:Oggi il lentisco è apprezzato soprattutto
per le sue proprietà balsamiche,mentre a Chio la resina è tuttora consumata per
conservare un alito fresco e profumato.

Era consacrato in Grecia a Dictymna, una ninfa di Artemide che amava adornarsene


.

Nessun commento:

Posta un commento