lunedì 10 marzo 2008

BARDINI

B A R D I N I Dalla terrazza di villa Bardini .
Dalla terrazza di villa Bardini in alto vicino ad un cielo turchino mosso da nuvoloni a bambagia, mentre le colline divengono azzurre lo sguardo oltrepassa. La cima dei cipressi fino all’Arno dove si vanno specchiando, all’ultima luce del giorno austeri palazzi del Lungarno. Ti amo e non riesco così a contare i coppi di questi tetti di Firenze. Affido alle ali più leggere questo amore perché possa volare sempre più in alto E nel volo dello sguardo oltre i tetti di Firenze la libertà di questo amarti. Ritornando da Villa Bardini,l’ho percorso piano, piano tentando la mia metamorfosi vegetale, sentendo i sassolini sotto i miei piedi questo sentiero che da Villa Bardini mi riconduce in città mentre lampioni si vanno accendendo rubando una foglia d’alloro dove (che strano !) è rimasta una goccia di rugiada Ora so che questi fiori ad ombrello azzurro chiaro sono Agapantos li ho conosciuti in Portogallo. Fresco di vento che mi riporta a te profumo di alloro che mi ricorda di te. Campane suonano; uccellini in concerto chiome di altissimi alberi e coppi di tetti che sembrano onde. Desideriodite Carmelina. Stavo per varcare il cancelletto piccolo tutto a volute scendendo per la scenografica scalinata accarezzando con lo sguardo gli Agapantos ricordo che Firenze era ancora più bella dipinta con te e il coro di uccellini sembra dirmi “ritorna” e l’edera a cascata sul muro …. ***
 CARMELINA.
 Sono tornata a Villa Bardini con poca voglia  così … ma Pitti immagine è sempre pitti immagine e la magia che dona agli eventi è talmente straordinaria. Dedicata alla Fondazione Roberto Capucci per la femminilità che sprigionano i suoi abiti, veri “gioielli di eleganza”!
 La presenza di Roberto Cappucci mi coinvolge nella guida per questa presentazione del Museo dove sono esposti quarantatre abiti; colori, geometrie che giocano per forme e tessuti; estro fantasioso, femminilità delicata rendono queste creazioni abiti imprevedibilmente imprevedibili, affascinanti. Lo sguardo che li rimira con meraviglia anche per il gioco degli specchi e per gli scorci di Firenze mozzafiato che da qui si può godere (la villa è a diversi livelli) Le ripercorrerei più volte queste quattro sale: la rossa. l’oro, la bianca e la nera. 
Sono esposti tra l’altro il famoso abito a Ventaglio e l’Angelo Il debutto di Capucci è nel 1951 sostenuto dal marchese Giovanbattista Giorgini. nella sala bianca di Palazzo Pitti., dove le collezioni di Roberto sfileranno fino al 1960 per ritornare a Firenze nel 2007 e ( come Maia Luisa de’ Medici, elettrice palatina, col “patto di famiglia“ lega a Firenze ogni collezione della famiglia dè Medici) così la Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze, per la lungimiranza del suo Presidente avvocato Edoardo Speranza e del vice presidente avv. Michele Gramigna impedisce a questa straordinaria collezione di disperdersi offrendole un palcoscenico più che stupendo nella villa e nel giardino di Stefano Bardini il quale fece di questi luoghi un punto di riferimento per i cittadini del Mondo nella vocazione per l’amore della Bellezza e de Dialogo. Tra le curiosità, Wanda Ferragamo ha dedicato una rosa al giardino del terrazzo delle rose un bellissimo terrazzo dove oggi sono in fiore rose di color rosa più pallido o più acceso. C A R M E L I N A Il Museo ufficialmente aprirà ad Ottobre e già nella programmazione è prevista una rotazione ogni tre mesi dei materiali della Società Fondazione Capucci FONDAZIONE ROBERTO CAPUCCI Costituita il 12 Settembre 2005 con l’Associazione Civita che opera da 20 anni nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
 Il Patrimonio 400 creazioni di alta moda e di abiti-scultura; 300 illustrazioni 22.0; schizzi; 20 quaderni di bozzetti; 150 audiovisivi; 50.000 articoli di stampa; 40mila fotografie.

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