lunedì 17 marzo 2008

IN CINA...

IN CINA PER AFFARI

è il titolo del volume scritto da Giuseppe Pisi. pubblicato da Editrice Veneta (Vicenza 2004)
con in copertina “ La Partenza “ (olio su tela –120 X 60 cm.) opera veramente appropriata
di Marisa Gramola. Letture Pasquali di Carmelina Rotundo.
Mi è piaciuto tutto di questo volume, la copertina giocata su campiture nere e le gradazioni verdi
che più prediligo
Con la valigia e il cappello il viaggiatore va verso “speranze”di nuovi orizzonti ;in questo caso par-
ticolare egli va in Cina ,parola che ,per i suoi caratteri grafici ,diventa protagonista fra tutte le altre.
Per un sapiente gioco di colori e grafica il viaggiatore in nero e la scritta in bianco della parola
CINA determinano già il dialogo sincero ,motivato da interesse culturale- estetico e profondo im-
pegno etico tra lui,il viaggiatore e la Cina,scandagliata in ogni suo più recondito angolo temporale
e terrestre.
La parola Cina fu diffusa in Occidente dai primi esploratori portoghesi che utilizzarono il nome
dato a quel vasto territorio dai malesi e dagli indiani
Il nome deriva probabilmente da quello della prima dinastia dominante. i
QIN ( pr. cin, 221 – 206 a.C.)
I cinesi moderni chiamano il loro paese Zhongguo che significa “paese di centro” considerano il loro paese come l’ ”ombelico del mondo “.
Si scoprono via via le mille e più caratteristiche della Cina
“ le biciclette stanno scomparendo,rimpiazzate dalle moto d’ogni tipo”
“ La scrittura a differenza delle lingue parlate è la stessa per tutti i cinesi e costituisce un fondamentale elemento unificante,un fenomeno unico nella storia della civiltà umana . La sua origine si colloca tra i 3500 ed i 7500 anni fa e si è conservata ininterrottamente fino ad oggi nelle sue caratteristiche peculiari .
Non si tratta di una scrittura alfabetica come le nostre ; i suoi caratteri sono indipendenti e ciascuno
rappresenta una unità semantica ed una unità fonetica cha consiste con una sillaba”
“Nella zona urbana è consentito avere un solo figlio che è definito “piccolo re “ dai genitori “
“ Con la dinastia Tang ( 618-907)… nell’età d’oro per la Cina, con grande anticipo sull’Occidente
si inventa la stampa . Il libro stampato più antico in Cina è dell’anno 868 “
“ Durante la dinastia Ming (1368- 1644) vengono costruiti i magnifici palazzi della città proibita di Pechino ,la poe-
sia ,l’architettura,la pittura, ogni altra forma d’arte conoscono un momento di grande fioritura, Viene inventato e diffu-
so l’abaco,considerato non solo,come uno strumento contabile ,ma anche un potente mezzo pedagogico,capace di dare
ai giovani un rapporto sensoriale con il concetto di numero,in grado di condurli attraverso il concreto all’astratto..

Per una lunga parte della storia la civiltà cinese è stata dal punto di vista delle tecnologie e delle abilità artigianali la più
avanzata nel mondo Il mancato contributo cinese allo sviluppo della tecnologie del vetro. che non venne compreso co-me una materia dotata di per sé di peculiari caratteristiche è uno dei motivi di ritardo nello sviluppo delle scienze gene-
rali che nel XVIII secolo quell’area dovrà scontare.
Giuseppe Pisi attraverso uno stile letterario semplice , caratteristica questa dei grandi scrittori che hanno assimilato e
fatto interiore ciò che hanno visto e sentito , ci conduce anche alla basi del pensiero filosofico cinese.
La dottrina di Confucio ( 551-479°a..C.) che domina ancor oggi,,pienamente condivisa al pensiero cinese è una dottrina di armonia e di pace, una dottrina molto pragmatica che tende a regolare con forti principi etici i comportamenti personali e sociali ,
“ Un uomo continua ad esistere fintanto che ne rimane vivo il ricordo”
Nella sezione dedicata a Comunicazione ed affari Giuseppe Pisi riporta tra l’altro dal dialoghi di Confucio

L’uomo nobile d’animo è calmo e sereno
L’uomo dappoco è spesso turbato e inquieto (ivi 7 .37 )
Nel capitolo “A tavola “Tra tante curiosità si sottolinea che la forma viene particolarmente rispettata
Nell’ incontro d’affari si legge :
Sembra che la stretta di mano sia un costume nato proprio in Oriente,per esonerare l’occidentale
dall’obbligo dei ripetuti inchini cui si sottomettono con poca convinzione,quando non imbarazzo,
Pare anche che derivasse dall’uso di mostrare all’incontro,il palmo della mano, così disarmato a testimoniare le proprie reciproche buone intenzioni..Nel mondo occidentale la tecnica idi esibire i palmi delle mani è costantemente adottata e piuttosto efficace per simboleggiare pace,,amicizia,
benedizione,buoni sentimenti anche nel corso di colloqui di affari.
Per condurre affari con successo in Cina, occorre sempre riferirsi alle TRE P .
vera chiave di successo .
P resenza
P azienza
Prudenza .
e nel capitolo Daoisismo Pisi ci riporta alcuni degli 83 poemetti del libro di Dao (scritto 2 3
secoli prima ) il libro della vita. delle virtù, tradotto più di ogni altro libro (Bibbia compresa)
Con la forza del carattere
nulla è impossibile
Con il cuore dilatato
ad abbracciare l’impossibile
saremo capaci di guidare con Dao,
Nel capitolo conclusivo In Crociera, vedute e pensieri
Giuseppe Pisi raggiunge la massima bellezza di stile perché il suo rigore scientifico si coniuga
con la poesia di immagini, quali .
L’ormeggio è iniziato verso il tramonto, quando la sfera dilatata del Sole ha fuso in una
grandiosa vampata vermiglia il cielo e le acque del fiume prima di scomparire al di là degli alberi degli zedi, degli stupa ,che, fittissimi quasi senza soluzione di continuità ,si distendono lungo le banchine di questo Paese, ricco di misticismo e forti tradizioni religiose

Sapiente e semplice questo volume
ci porta in Cina chiamato da Pisi gigantesco caleidoscopio che consente molte chiavi di lettura
ad amarne la gente, il territorio, storia e filosofia..
Un libro eccezionale che ha anche il pregio di una accuratissima punteggiatura .
L’uomo virtuoso non soccombe alle difficoltà : da loro impara e corre
ai ripari e procede secondo l’insegnamento di Emone nall’Antigone (705-18)
come un albero che accetta di piegarsi alle offese del vento e della corrente,ma non si spezza e si rialza
appena vinte le difficoltà, non cede a pressioni esterne , le fronteggia..
Lungo le rive dei torrenti impetuosi gli alberi che si piegano salvano i loro rami e vengono sradicati quelli
che oppongono resistenza

CARMELINA ROTUNDO , dedica.

Nessun commento:

Posta un commento