lunedì 7 aprile 2008

I MESI DI TOMBARI

I MESI

Associazione culturale FANITUDINE
La copertina ?
In uno splendido tono di azzurro cartadazucchero si stempera un paesaggio di campagna sulla stessa tonalità di cielo,di terra che contamina ogni cosa il tronco
dell’albero in primo piano che si è spoglio , ma che arriva all’azzurro verde del cielo
ed ancora i comignoli del tetto.
Un paesaggio reale che è anche fiaba,che mi piace da morire e che ben volentieri
introduce nel testo dello splendido volume,I MESI, per riscoprire lo stile di Fabio Tombari del maestro attento e sensibilissimo che sa come toccare le corde del cuore in uno stile unico inconfondibile che sa di odori e di profumi ed i vari mesi si colorano di immagini,di profumi,di rumori, di quel qualcosa che li rende cari al cuore e vivi come personaggi di fronte ai nostri occhi .così Gennaio arrivò candido come quel bambino e quella neve
nel bosco intanto è tutto un tramestìo : la lontra,la martora,il gatto selvatico
Febbraio è il mese in cui muoiono Buonarroti,Benvenuto Cellini Giulio II° Riccardo
Wagner
grigia ,grezza. simile ad un ordito è la natura
Ma in fondo al cuore di tutte le creature come quel lumino distinto che trema alla marina arde in segreto la speranza di Chi non ci abbandona neppure se abbandonato :
quando la stessa morte apparirà come un’età della vita,
Ed ancora Fabio Tombari scrive con tocco da maestro
di MARZO .Presso gli antichi era il primo mese e primo difatti lo è ancora,come il mese in cui rinasce la natura . Se lo stesso mondo ha avuto una origine questa non può
essere avvenuta che in Marzo durante l’equinozio di Primavera
E’ il mese in cui maggiormente si schiudono le uova degli uccelli e dei pesci , tanto che
la massaia contadina pone le uova a covare sotto le chioccie .
Ed ancora sono bellissime le immagini dei venti : Venti di Marzo ,come gli eroi dei greci-
APRILE è un mese ben appetitoso con i suoi nostrani piselli, i carciofi cotti alla giudìa
ed i formaggetti pecorini. Ma Aprile non è soltanto il mese dell’avventura di Dante
è soprattutto il tempo di gloria di Cristo,il mese della Risurrezione.
MAGGIO oh,non perché per il suo caviale per i suoi ottocentomila figli che ha in boccio ----
Ancora Tombari è sublime quando paragona le quattro età della vita
Primavera > Rinascimento
Inverno > Medio evo barbarico
Estate > Classicismo
Nella preistoria è esistita un’età autunnale

Insomma mi sono veramente trovata piacevolissime coinvolta in questa lettura che
mi ha confermato nella grandezza del maestro Fabio Tombari che riesce,attraverso
le parole a farti vedere immagini e far sì che il tuo olfatto venga stimolato come l ‘u-
dito e il tatto ed a tutti i cinque sensi piace continuare a leggere a rileggere di sto-
rie che hanno in sé la magia del quotidiano dell’usuale e in realtà che sta sotto i nostri
occhi diventa straordinaria,fantastica perché la vita è miracolo nel suo nascere,nel
suo divenire, nella sua scomparsa terrena che si stempera nell’azzurro carta-zucchero
delle illustrazione di Franco Fiorucci.
Un libro,un’avventura straordinaria che valeva la pena far ritornare in vita,riproporre
Grazie a tutti.
Da Carmelina a Fabio Tombari.ai suoi amici ai parenti. ai,lettori che sono certa non mancheranno di manifestare i loro apprezzamenti.
Che musica divina può sprigionarsi dalle piccole cose e che gioia può ar-
rivare al cuore di chi sa guardare al quotidiano con occhi di amore,
Un sesto senso, l’intuito quello che distingue i migranti e gli uomini
di genio dai passeracei in genere rivela infine la strada e tutte le rondini
si slanciano come una sola scrive Tombari .in OTTOBRE e del mese in cui anch’io
sono nata NOVEMBRE
mi piace come Fabio lo descrive : Novembre, quando l’autunno funziona da
Inverno e nelle sere di nebbia gli uomini sembrano fatti della materia dei sogni
Mese grasso,abbondante di selvatici di vongole,di storni,di colombacci
di storni allo spiedo,di fumi d’arrosto, carico di uva fresca di caldarroste,….. e di .. DICEMBRE è il mese della favola quando ogni meraviglia compresi i ricami del gelo
e la barba dei larici diventano realtà
L’anno che viene ha la parvenza di quel bambino nato con la barba - credo – di Rembrandt la cui natività risale alle origini dell’universo e nel quale il più ingenuo sorriso sta a indicare come la speranza sia sempre più viva d’ogni grave esperienza
FABIO TOMBARI
I MESI
Illustrazioni di Franco Fiorucci
FANITUDINE
Ristampa con il patrocinio di Regione Marche Presidenza Giunta Regionale
Provincia di Pesaro Urbno Comune di Fano Comune di Tavullia Comune di Mondaino
Ogni albero allora diventa natalizio
e Dio si fa uomo
Complimenti a tutti per la riuscita
di questo capolavoro letterario
ed artistico---_-_
Carmelina Rotundo
Via Battista Naldini 3
50143 Firenze

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