LA MACCHIA
DA COURBT A FATTORI.
I principi del vero
ovvero
”La Macchia”verso il futuro
I Macchiaioli nel loro legame con i luoghi della Toscana e nello stesso tempo nella sentita ,partecipata
condivisione con i contemporanei fermenti figurativi d’Europa è il quanto mai affascinante intrigante
percorso espositivo che da cinque anni viene portato avanti nella suggestiva cornice del Castello Pasqui-
ni a Castigliocello sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Regio-
ne Toscana.
L’iniziativa che in questi quattro anni ha sempre riscosso grande successo per le idee originali
promossa dal comune di Rosignano Marittimo, attraverso,il Centro per l’Arte Diego Martelli, archivi
dell’800 e del ‘900 viene realizzata grazie alla costruttiva collaborazione della Galleria d’Arte moderna
di Palazzo Pitti a Firenze,sostenuta dalla competenza unica dello stesso direttore dott.Carlo Sisi,
Per l’edizione 2005 dal 15 Luglio al 1° Novembre sotto la qualificatissima supervisione di Francesca
Dini la Mostra propone un inedito itinerario all’interno della pittura della “Macchia” prendendo avvio dagli spunti che i macchiaioli ricevettero dagli straordinari dipinti di paesaggio conservati nella collezione
Demidoff,meta di regolari visite nell’omonima villa per documentare le prime curiosità
nei confronti della pittura di Barbison e l’adesione estetica,oltre che sociale,morale e politica ai principi
del realismo conosciuti e studiati attraverso gli scritti del Proudhon
La quinta tappa del percorso espositivo sulla macchia che ogni volta ha saputo arricchirsi di proposte,
di novità, di sorprese nel 2005 si presenta diviso in ben 7 sezioni dove per la prima volta si potranno ammirare dipinti di COSTA –DE TIVOLI .-ABBATI – BORRANI D.’ANCONA –BANTI
e quelli originali e innovativi degli ultimi FATTORI e LEGA
Valorizzano ulteriormente il già intrigante percorso espositivo opere inedite o addirittura che non venivano esposte da decine di anni, come “L’alzaia” di Signorini e “La portatrice “ di Zandomeneghi,
un’opera questa RITROVATA in seguito alla precedente Mostra del 2004 a Castiglioncello e che non compariva in Italia dall’Ottocento . Una testimonianza questo percorso espositivo del ben agire in una politica che investendo sulla cultura valorizza il territorio, offre uno stimolo in più al turismo e conse -
guentemente aiuta l’economia senza sottovalutare il contributo concreto dato, da operazioni come
questa , all’unità europea per quel legame dell’arte della “macchia” come accenno all’inizio , tra To-
scana ed Europa . l’arte è davvero quella splendida realtà che unisce al di là del tempo e dello spazio al di là dei credi e delle lingue…..
Carmelina Rotundo
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