lunedì 2 giugno 2008

BONOMINI

SAN MARTINO
554 ANNI ORSONO A FIRENZE
555
UNA RISPOSTA CONCRETA AI BISOGNI D’AIUTO
MATERIALE , MA SOPRATTUTTO MORALE
* * *
BUONOMINI ?
OVVERO UNA STORIA ATTUALE
CHE HA “ APPENA “ 554 ANNI DI VITA
* * *
OGNI VENERDI’ CHE DIO METTE IN TERRA
* * *
NELLA SOCIETA’ ODIERNA C’ E’ PIU’ BISOGNO
DI AIUTO MATERIALE O MORALE ?
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METTIAMO INSIEME AIUTO ECONOMICO E MORALE !
UNA PROPOSTA CONCRETA DEI BUONOMINI

BUONOMINI : UNA STORIA DIVENUTA QUASI Una vita accelerata, la nostra alle soglie del duemila.
di un secolo intessuto di contraddizioni,dove permangono ancora insolite molte
disparità sociali ed economiche e dove sempre più spesso c’è bisogno di aiuto
materiale e morale. In nome della carità sorgono così ,nel tempo e nello
spazio, istituzioni che ancora operano con grande coraggio e in silenzio perché è
proprio vero che il male fa tanto rumore e il bene è silenzioso.
* * * * * * *
Poco distante da Piazza Duomo,prima di giungere
al Palazzo della Signoria ,nel quadrato delimitato da via Calzatoli, via del Corso
via del Proconsolo e via Condotta , esiste l’attuale Piazza di S.Martino ; quella
antica ,dalla parte di via dei Tavolini è scomparsa.
Su questo luogo si affaccia la nuova chiesetta in stile rinascimentale,in prece-
denza oratorio della chiesa di San Martino del Vescovo, costruzione sorta prima
dell’anno mille e della quale restano solo poche pietre dell’antica facciata lungo
via del Canto alla Quarconia,
All’esterno della chiesa , due figure dipinte di santi Vescovi, Antonino Pierozzi
arcivescovo di Firenze e fondatore della Congregazione dei Buonuomini nella lu-
netta della porta e San Martino vescovo di Tours .il protettore dei Buonuomini nel
tabernacolo di lato alla facciata.
Per ricordare questi Santi le solenni celebrazioni religiose si tengono alla chiesa
di San Marco , il 10 Maggio per S. Antonino e l’ 11 Novembre per San Martino,
All’interno l’oratorio si presenta decorato da splendidi affreschi del Quattrocento,
attribuiti a Domenico e Davide del Ghirlandaio , con aiuti di Botticelli e Filippo Lippi
Dieci le lunette affrescate _ sei con le sette opere di misericordia ( la prima lunetta
comprende due opere ) due con episodi della vita di S..Martino e le restanti con due
scene di vita “ Dotare le fanciulle povere “ “ Inventario di un lascito”
Gli affreschi , di grandissimo interesse artistico ed iconografico permettono di vedere
la vita,i costumi del tempo,gli oggetti di uso comune e corrente ,dal bacile di legno ai
fiaschi impagliati ,dai boccali a beccuccio,alle bottiglie di vetro,dai catini smaltati, ai bic-
chieri,dalle rocche da filare, alle fasce,agl’incerati e presentano quasi sempre il calamaio
e la penna ( oggetti usati dai Buonomini per registrare entrate e uscite )
Questi affreschi sono anche preziosa testimonianza dell’operato dei Buonuomini di San
Martino. Una storia, la loro, iniziata in una radiosa mattina di primavera del 1442 secondo il ca-
lendario comune -- 1441 secondo il calendario fiorentino - nel Convento di San Marco,
appena restaurato da Michelozzo,l’architetto di fiducia di Cosimo de’ Medici,
Attenendosi a fonti storiche, è esattamente nella cella a destra dell’Annunciazione, dipin
ta dal beato Angelico ,la cella del Priore di San Marco che Antonio Pierozzi ( allora Priore)
convoca dodici cittadini di diversa estrazione sociale .
Chi era questo domenicano e perché questa riunione ?
Figlio di “messer” Notaio, Antonio Pierozzi ( detto Antonino per la sua figura piccola ed esile9
dopo il noviziato quasi drammatico ( dovuto al grande scisma)a Cortona torna al Convento
di S;Domenico di Fiesole e nel 1437,sceso a San Marco, è eletto Priore del Convento .
Uomo di esemplare condotta morale, moralista,economista profondo conoscitore dei pro-
blemi economici e sociali della sua epoca “ Antonino dei Consigli” viene nominato contro
il suo volere Arcivescovo di Firenze.
Carica che rivestirà per 13 anni m, dal 1446 al 1459 k anno della sua terrena scomparsa
guadagnandosi l’amore e la stima dei fiorentini ( Il corpo di S:Antonino è conservato e ve-
nerato nella chiesa domenicana di San Marco.
Antonimi infatti non rimane sordo al problema di chi ,a causa di lotte fra fazioni cittadi-
ne cade in miseria e che,per il precedente stato sociale si vergogna a tendere la mano in
pubblico.
Come Gesù chiama a sé dodici discepoli , Antonino affida a dodici cittadini l’incarico
di aiutare i “nuovi” poveri che egli stesso definisce ,con acume “ vergognosi “.
Quali i nomi dei cittadino convocati e perché proprio dodici ?
I componenti la Congregazione erano :Michele figlio di messer Pietro Benini
Luigi di Urbano,di messer Francesco Bruni Bernardo di Marco, nipote di messer Forese Salviati
Francesco di Benedetto di Caruccio Strozzi Alessio di Matteo Pelli Notaro
gli altri convocati appartenevano a famiglie artigiane : Onofrio d’Agnolo,drappiere cioè lavoratore di drappi Primerano di Jacopo, calzolaio Giovanni di Baldi,lanaiolo.
Pasquino di Ugolino Del Vernaccia setaiolo. Giuliano di Stagio drappiere
Jacopo di Biagio, cimatore cioè rifinire e rasatore delle stoffa di lana. e che era detto da
“Barberino” ( Non si sa se Barberino in Mugello o Barberino Val d’Elsa )
Riguardo al numero i primi Procuratori dei poveri vergognosi.in seguito saranno nominati
dal popolo Buonuomini erano dodici divisi in sei gruppi,perché la città era divisa in sei se-
stieri : Santa Maria Novella, San .Giovanni ,Santa Croce,Santo Spirito, San Giorgio e Sant’Am
broglio e ad ogni sestiere erano assegnati due Procuratori,, col tempo si aggiunsero gli aiuti
ur ogni sestiere Aiuti che non avevano e non hanno diritto alla presidenza,anche se hanno diritto di voto E’ nel 1478 che ai Buonuomini è dato il locale contiguo alla Chiesa dik San Martinio del
Vescovo di proprietà dei Benedettini della Badia.
Da allora ad oggi i dodici Buonuomini ,con i sei “aiuti”, non hanno mai cessato di aiutare
i poveri “vergognosi” seguendo rigorosamente la regola adottata da Antonino..
Attualmente le richieste di soccorso,presentate per iscritto e messe nella buca delle istanze,
vengono esaminate ogni Venerdì che Dio mette in terra,
.Lette le richieste collegialmente nella sala riunioni, ubicata oltre l’oratorio, i Buonuomini
procedono alla votazione che avviene con fagioli o fave bianche o nere messe in una piccola
urna di ottone, Fava nera, voto positivo .fava bianca, voto negativo. ( si dice che la fava bianca
imbianca o voti favorevoli ) e con tre voti bianchi viene scartata l’ammissione
.Requisiti essenziali per l’assistenza sono : la moralità, la civiltà e il bisogno che vengono accer-
tati attraverso indagini preliminari e visite a domicilio ; queste procedure e tutta l’ attività della
Congelazione sono vincolate al più rigoroso segreto, in rispetto della vergogna degli assistiti,
L’assistenza è aperta anche ad altre confessioni religiose.
Ogni mese viene eletto un Proposto che amministra la Congregazione e tiene il registro delle
entrate e delle uscite.
Proprio nulla è cambiato in questo più che mezzo millennio di storia ? A dire il vero qualcosa
c’è di diverso.
Sono cambiate le forme di assistenza, prima i Buonuomini pensavano anche a realizzare le doti
per le fanciulle povere da marito e regalavano farina,pane … oggi non più- Vengono infatti elar-
giti sussidi in denaro,mentre il numero dei poveri che si vergognano di chiedere aiuto non è affatto
cambiato.
Moltissimi gli episodi significativi e le donazioni da parte di cittadini fiorentini ad anche Banche.
in particolare dalla Cassa di Risparmio che, gestendo oggi il Monte dei Pegni. il cui reddito era
destinato dal papa Leone X , membro della famiglia dei Medici , ai Buonuomini, sente l’obbli-
go morale di mantenere la tradizionale convenzione-
Nel 1492, Cosimo I° rese noto che “ se alcuno ritenesse in coscienza di aver frodato il Comune
e fosse debitore ad esso potesse considerarsi liberato da ogni obbligo di restituzione se entro cinque
anni avesse versato la somma male acquistata ai Procuratori di San Martino.
Papa Eugenio IV ° chiama i Buonuomini gli “ angioli di Firenze “
Nel 1498 ci fu la municipalizzazione della Congregazione da parte di otto Priori della Libertà
ma nel 1501 era stato già ripristinato l’ordinamento antico, Oggi i Buonomini sono sostituiti per
cooptazione tra vari nomi proposti con votazione segreta e con maggiorana qualificata ed il nuo-
vo eletto sarà un aiuto.
Tra le Opere visibili nella nuova Chiesa di S,Martino dei Buonuomini , dove oltre l’ Oratorio
ricco di affreschi c’ è la Sala delle Riunioni.
La Stanza del Preposto con l’Archivio da segnalare la :
Tavola del XIII secolo Madonna con Bambino ( Oratorio),
laTavola di Nicolò Soggi .Madonna con Bambino e San Giovannino XVI secolo (oratorio )
Busto di Sant’Antonino in terracotta policroma.,opera delVerrocchio ( oratorio)
Due angeli portacandelieri in adorazione , in terracotta di bottega del Verrocchio. (oratorio)

L’Oratorio ,è visibile nei giorni feriali.
10 - 12
15 17.
Festivi,chiuso
Agosto chiuso due settimane

L’affresco del POCCETTI raffigurante
il grande evento della fondazione della
Congregazione è visibile nel Chiostro
di Santo Antonino in San Marco ,

Carmelina ROTUNDO

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