mercoledì 3 settembre 2008

QUELLA BOTTIGLIA

Quella BOTTIGLIA
dedica di Carmelina Rotundo agli studenti

L’aspettavamo un po’ tutti questa serata insieme che ci portava a trascorrere un momento al di fuori, ma vicinissimo anche geograficamente al luogo dove avevamo trascorso il nostro primo anno all’Università, Scienze della formazione primaria..
Un gruppo di studenti affidati a me che sarebbero divenuti futuri insegnanti, professione che io avevo entusiasticamente abbracciato del 1° Ottobre 19....
Ricordi, ma soprattutto quel travolgente entusiasmo dell’età degli studenti , mi aveva
riportato indietro nel tempo, di nuovo giovane,perciò avevo scritto daccapo a scuola
Stasera 28 Maggio eravamo insieme al Centro internazionale studenti Giorgio La Pira,lucio Lucio aveva intercesso per noi per avere questa prestigiosa sede per una sera davvero speciale. Antipasti squisiti ed insoliti, torte salate. davvero prelibate e piacevoli a vedersi .pasta al pesto, dolci di ogni tipo e gusto dai “cantuccini ” ai “ brutti e buoni” della mattonella originali pratesi , incartati in azzurro, il buon buccellato di Lucca. vino e vinsanto genuini dalla cantina del nonno di Martina, tra noi Marco e la signora, Paolo l’obiettore che ha rinunciato al suo giorno libero per aprire il Centro usualmente il Venerdì chiuso, Roberto nientemeno dal Perù che svolge un master con il prof. Cambi a Scienze della Formazione.
Patrizia che “sopporta” il peso del mio desiderio di comunicare e che insieme a Roberto mi consiglia e mi guida via etere,…
allora avrei voluto rubare tutti gli orologi del mondo per impossessarmi di questo tempo che fug-
ge e restare qui tra un brindisi ed un sorriso continuando quel dialogo che tanto mi aveva dato.
Il volo nella sala Teatina inaspettato,ma in fondo molto gradito con loro gli studenti che mi sol-
levano per un gioioso saluto. e la passeggiata nella tarda serata per raggiungere la macchina di
Andrea David siamo quasi alla fine di questo anno accademico gli orologi del tempo nessuno
ha potuto fermarli
Carmelina a voi tutti.
La serata.
Non c’erano ne’ musiche ne’ balli o personaggi famosi da vedere; l’avevamo ideata noi del gruppo della formazione primaria.

Fantasia, allegria,
c’è qualcosa che corre
sullo stesso filo.perché
la presa è proprio quella giusta
ed insieme stiamo proprio bene
così semplicemente.

Non c’erano divi o “ dei”, l’avevamo voluta noi del gruppo scienze della formazione primaria
Carmelina
Ero partita per andare a trovare una bottiglia,la più bella la più fantasiosa ,la più colorata che fosse mai stata realizzata a Murano. all’isola di Venezia. Un viaggio durato,una notte di sole ed
un giorno di luna che mi aveva condotto a veder foggiare con la potenza del fuoco la più trasparente, la più resistente.la più incredibile bottiglia che mai maestro vetraio avesse creato
La data precisa del viaggio non l’avevo voluta segnare anche se sono certa che doveva risalire proprio al periodo in cui stavo per iniziare l’avventura all’Università. facoltà scienze della
formazione.
Un viaggio alla ricerca di un oggetto speciale che potesse contener e far trasparire tutte quelle
parole,dialoghi del gruppo dei giovani con i quali avevo avuto la ventura di condividere questo tempo : desideri di voli,delicatezze e bellezze di petali di fiore,qualche spina. caleidoscopio di
colori.profumi e riflessi d’Arno su dalle finestre dell’aula D, suoni ed immagini nell’aula C…
Ricerche,dibattiti,discussioni, scambi di idee,realizzazione di lavori comuni che avevamo deciso
di condividere anche con un incontro comune approdando al Centro internazionale Giorgio La Pira dove ad attenderci c’è Paolo l’obiettore più che straordinario dal carattere d’oro, Marco e la
consorte troppo simpatica, Patrizia,la dolcissima, e naturalmente loro, gli studenti con i quali avevamo affrontato insieme discese e salite.
Roberto del Perù è entusiasta della missione di insegnante che ha svolto nel suo paese e che ora
sta confrontando qui in Italia, proprio alla sede della nostra facoltà.
Una serata”reale” questa del 28 maggio in cui alle delizie del palato si andavano
aggiungendo tante altre cose che fuoriuscivano da quella bottiglia tanto reale quanto magica : profumi,essenze d’oriente,petali di fiori,colori,luci,emozioni fragilissime e pur
così potenti, capaci di farci volare ( che bello questo abbraccio di studenti che mi alzano
in volo ) insieme e soli ci immergiamo in azzurri per rafforzarci nella convinzione che
l’insegnare è una missione ardua avventurosa appassionante per cui accanto alla mente
deve palpitare il cuore e non basta il coraggio,la fantasia , la ..
Quest’anno accademico che volge al termine e nell’impegno di mettere chissà quali altri messaggi nella nostra bottiglia,affidarli a voi tutti nel confronto aperto e sincero fare nascere nuovi germogli fiorire altri fiori scoprire orizzonti oltre essere noi stessi, stare bene con gli altri.. mi meraviglio ancora quando accanto al nastro d’asfalto ad ogni primavera vedo fiorire nuovi germogli.

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