fiori gialli a banchi bassi: paesaggio toscano, poche gocce di pioggia
per poi veder apparire il sole, il cielo che si apre a squarci celesti dove passeggiano "calmi " nuvoloni!
Dalla sede RAI di Firenze per Siena tocchiamo località quali SPERANZA mentre il pulmino, pilotato alla grande, da Riccardo passa tra tavolozze di verdi , ancor di più, si apre il cielo: vigneti colmi di grappoli maturi ancora pochi i verdi toccati dai colori dell' autunno: appena , appena qualche ciuffo di foglie ha i colori dell' ambra; piccoli agglomerati di case arroccate su alture baciate ora dal sole, canneti...
. Siena; si rientra nella provincia di Pisa...... si preannuncia
un tesoro, incastonato nelle provincie di PISA, SIENA e GROSSETO,
Larderello:
4 torri di raffreddmento, la firma architettonica di Michelucci,
fino a vivere l' emozione dell' inaugurazione del primo museo al mondo della GEOTERMIA!!!
From HEAT into HEART
dal calore al cuore della terra madre in un viaggio nel tempo a ritroso lungo 100 anni affascinante ricco di suspence : la scienza è quella materia dove le risposte divengon subito domanda in un percorso avvincente.
Osservazione-scoperta-tentativi- sperimentazioni si congiungono uno all'altra per portare il visitatore a entrare, attraverso l' uso del linguaggi multimediali, in contenuti analtamente tecnologici: conoscenza del fenomeno GEOtermico nelle sue variegate accezioni: dalla storia dell' attività nel settore chimico, dall' industria elettrica fino agli usi del calore che produce energia elettrica da fonte rinnovabile in grado di soddisfare il 26,5% del FABBISOGNO ENERGETICO dellaTOSCANA!
l' ingresso al Museo è gratuito
aperto sette giorni su sette dal 16 marzo al 31 ottobre e dal martedi' alla domenica il resto dell' anno.
Ed ora entriamo nella prima sala di questo Museo
al visitatore, si illustrano tutte le tipologie di fonti rinnovabili e l’attività di Enel Green Power in Italia e nel mondo;
la seconda sala
offre un tuffo nella storia con i primi cenni storici legati alla geotermia, le terme etrusco- romane e una copia della Tavola Peutingeriana risalente al 70 d.C. che riporta le acque termali di Volterra e Populonia, recentemente riportate alla luce dalla Sovrintendenza delle Belle arti di Firenze presso il sito archeologico delle terme etrusco romane di Sasso Pisano, nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina. Nelle sale successive si entra nel cuore della storia della risorsa geotermica con la scoperta nel 1777 dell’acido borico nel lagone Cerchiaio di Monterotondo Marittimo da parte di Uberto Francesco Hoefer di Colonia sul Reno, “Provisioniere delle reali farmacie” della Toscana, il successivo avvio dell’attività chimica del Conte Francesco de Larderel e l’accensione delle prime cinque lampadine nel 1904 grazie all’intuizione del Principe Ginori Conti.
Un apposito spazio è dedicato alle perforazioni, di cui si ha testimonianza anche nel trattato dell’Accademia dei Georgofili del 1841 che data le prime attività di perforazione nel 1838. Spettacolare il viaggio al centro della terra in una sala 3D che accompagna il visitatore in una discesa virtuale nel ventre del pianeta, laddove l’energia prende forma e la geotermia trova la sua sorgente.
Particolari le sale dedicate alla storia dell’industria geotermoelettrica fino all’attualità di Enel Green Power che con le sue 33 centrali, per un totale di 35 gruppi, produce più di 5 miliardi di KWh rinnovabili ogni anno.
L’inaugurazione del nuovo Museo della Geotermia, dotato all’esterno di un’apposita area turistica attrezzata e di uno spazio accoglienza, cade nel centenario dell’entrata in esercizio della prima centrale geotermica, avvenuta nel settembre 1913.
Nel giardino antistante il palazzo storico del Museo, vi sono i busti
di Francesco De Larderel e della moglie Paolina, il cui genio permise
l’inizio dell’avventura geotermica, facendo di Larderello uno dei luoghi
di riferimento per il mondo dell’energia e della scienza, tanto che
sugli scalini di ingresso dell’edificio posarono per le foto di rito i
premi Nobel Madame Curie nel 1918 ed Enrico Fermi
nel 1956. Una centralità confermata dalla sala che all’uscita del Museo
è dedicata alle lapidi dedicate a tutte le personalità che nel corso
degli anni hanno visitato la geotermia. Il Museo costituisce il perno di
un sistema turistico che ruota intorno al mondo della geotermia e che
richiama ogni anno più di 50.000 visitatori grazie anche alle terme
etrusco romane di Sasso Pisano, alle manifestazioni naturali, al Parco
geotermico delle Biancane a Monterotondo M.mo, alla Comunità del Cibo ad
Energie rinnovabili e all’impegno del Cosvig (Consorzio Sviluppo Aree
geotermiche) per la valorizzazione dell’indotto enogastronomico,
culturale e artistico legato all’attività geotermica.
Ritorniamo per paesaggi sotto un cielo che promette pioggia, attraversando tempeste e riscoprendo il sole dal calore al cuore
carmelina rotundo
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