lunedì 14 ottobre 2013

IV MOSTRA DEI PRESEPI A SAN GODENZO EDIZIONE NATALE 2013


Verso la

IV° Mostra internazionale del Presepe
SanGodenzo (Firenze) dall' 8 dicembre 2013 al 7 gennaio 2014
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual’è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.
da inventare le modalità per la dedica al Papa FRANCESCO¨ il suo primo natale e la scelta del nome per questo mi appello a tutti gli artisti per pensare la migliore

Progetto
e realizzazione

Giuseppe Piani Presidente
Pro Loco San Godenzo
Carmelina Rotundo (giornalista)
Giuseppe Saponaro (addetto stampa Unione Nazionale Ufficiali in congedo d''Italia - Delegazione Unuci Toscana)

in
collaborazione con
Associazione
italiana Amici del Presepio e
UNUCI Unione Nazionale Ufficiali in congedo d''Italia - Sezione di Firenze

media partner quotidiano on line "Nove da Firenze" http://www.nove.firenze.it/
ORIENTEPRESS
Giornale delle Terre del Levante Fiorentino
con il brindisi diAzienda Agricola BRESSAN

Si inaugura l'8 dicembre 2013 nel
palazzo comunale per poi trasferirsi per le vie-piazze del paese di San Godenzo (FI) la quarta edizione della Mostra internazionale del Presepe .Dalla storia di Carmelina Rotundo:
la mia passione per il Presepe ha radici antiche.
Ho abitato per molti anni vicino ad Assisi, terra di spiritualità e di
emozioni: tutti in famiglia ne eravamo attratti, soprattutto nel periodo natalizio quando eravamo soliti andare in " pellegrinaggio" per presepi, dalla Basilica di San Francesco alla Chiesa di Santa Chiara e su, su fino al castello:in ogni grotta, in ogni capanna.. dentro il mio cuore di bambina mi sembrava di rivivere il mistero della natività .
E mi sentivo felice!
Oggi sono donna adulta, madre a mia volta di due donne, ma quella emozione
originaria non è¨ mutata.
Ecco il desiderio, realizzato negli anni, di ricostruire percorsi di fede
attraverso l'esposizione di Presepi in contesti storici e geografici
variegati, ma comunque sensibili all'accoglienza: da Firenze a Badia
a Settimo, dall'Umbria al Molise, alla Sicilia.
Quanti volti mi hanno accompagnato in questa costante riscoperta:
Padre Nicola Scarlatino in Santa Croce, Yvonne di Palma, la collezionista
Maria Batignani Bindi, Lucia Spadi, Vanna Bonta, , Maria
Antonietta Lemmi, Valentina di Gabriele, Donata Arnaboldi Pagani ...
e a Calenzano Agostino Barlacchi. e infine a San Godenzo Giuseppe
Piani eTullio Parronchi..... .in un moto continuo di scambi, di arricchimento, di conoscenze...di
emozioni!
direbbe Galileo Galilei 'perchè¨ non esiste cosa cristallizzata nell immobilità !,
Il Comune di San Godenzo, in provincia di Firenze, per il quarto anno consecutivo accoglie la
manifestazione: per un mese per le strade, le piazze, gli edifici istituzionali, i chioschi, i giardini, gli spazi pubblici e privati ospitando le opere degli artisti più rappresentativi dell'arte del
presepe. Il tema del presepe è¨ sviluppato seguendo una scelta del tutto autonoma di
metodologie e materiali diversificati: classiche sculture, ma anche dipinti, fotografie, disegni e collages.

Espongono tra gli altri:  
-Arci Pesca Toscana 
-Circolo filatelico Puccini - cartoline e francobolli a tema natalizio
-Maria Antonietta Lemmi con il figlio Giuseppe Agazzi - 3 quadri
-Renato dal Bello  foto
-Carolina Jofrè - quadro "Maria Amantissima"
-Lorena Nocentini presepe
-Giuseppe Tocchetti - quadro
-Francesco Trivellato  foto
-Giampaolo Beltrame - quadro "L'inizio del tutto"
-Bartolozzi & Maioli - pezzi originalissimi, 
-UNUCI - Presepe di Salvatore Scafuri
-Accademia degli Etruschi - cartolina
-Elisa Amerena - foto- disegno
 Francesco De Masi  foto
-Rosina Noce Prete - presepe messicano da 14 pezzi 
-Giuseppe Saponaro -

don Benso Benni  libro e segnalibro
         padre Nicola Scarlatino la torre  nel paesaggio della costiera amalfitana con 30 personaggi alti 2 cm 
-Carmelina e Cesare Rotundo - 2 presepi,: in ceramica bianca in campana di cotto 
 1  presepe di carta con pecorine e pastore in ceramica
-Pasquale Maldera - 2 presepi
L'AssociazioneItaliana Amici del Presepio,
partner della manifestazione grazie alla preziosa collaborazione del suo Presidente AlbertoFinizio riunisce gli appassionati del Presepio di tutto il mondo è¨ stata fondata a Roma nel 1953 e conta alcune migliaia di iscritti sia in Italia che all'Estero.
Gli scopi dell' Associazione sono quelli di manteneviva la tradizione del Presepio, promuovendo e diffondendo la sua tradizione, la sua salvaguardia, l'abilità dei suoi artigiani attraverso una serie di attivitÃà improntate sugli aspetti storico,
religioso, artistico, tecnico, culturale ed etnografico del mondo del
presepio.


carmelinarotundo@yahoo.it
Giuseppe Piani
giuseppe.piani@unifi.it
3290840929 per chi volesse consegnare le opere a Firenze
il racconto:" è¨ gioia" la vita di una donna attraverso il presepio¨, come il progetto, sono reperibili
in
carmelinablog.blogspot.com
per far scorrere le pagine cliccare su
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per spedire o consegnare le opere a
PROLOCO SAN GODENZO
PRESSO ALIMENTARI MARILENA FINETTI
Via G.Matteotti n.34
50060 San Godenzo
PER INFO MARTA 3334786294
potete spedire le opere quando volete ma entro il 24 e il 26 novembre per permettere l' allestimento SEGUE VERSIONE INTEGRALE TESTO è goia la vita di una donna attraverso il presepio

Firenze,
2 ottobre 2013 i nomi saranno revisionati alcuni in più¹ alcuni in meno

E’ GIOIA
La mia storia col Presepe inizia molto presto nel tempo e, quasi sicuramente aiutata da una precisa ragione geografica: la mia famiglia – papà, mamma e mio fratello Cesare – ha vissuto per undici anni vicino ad Assisi, città divenuta meta preferita delle “gite” domenicali. Mio padre, anzi, per motivi di lavoro doveva trasferirsi proprio ad Assisi, ma scelse Firenze per potere stare accanto a sua figlia che aveva deciso di frequentare all’Università la facoltà di lingue e letterature straniere. Ancora oggi mi chiedo che cosa sarebbe stato di me se io fossi andata a vivere ad Assisi (forse mi sarei dedicata alla preghiera e non alla famiglia.)
Lasciando da parte i se, ritorniamo al Natale, festa magica, festa dei colori, delle luci, degli abeti addobbati, dei pacchetti da scartare, di Babbo Natale, della neve … ma al di sopra di tutto, quello che aspettavo era andare ad Assisi a Natale, in (mi sia concessa la parola) pellegrinaggio per Presepi, pellegrinaggio che iniziava dalla Basilica di San Francesco per arrivare alla Chiesa dedicata a Santa Chiara, su, su fino al castello.
Allora godevo dei giochi d’acqua, del vedere il sole che dava il posto alla luna e alle stelle, della stella cometa, dei pastori, della neve che scendeva, guardavo Gesù Bambino, S. Giuseppe, la Madonna, il bue, l’asinello; in quella capanna: in ogni capanna si compiva un miracolo, il miracolo della Natività.
Mio padre e mia madre non parlavano, preferivano far vedere a me e a Cesare ed io vivevo quell’esperienza con gli occhi da bimba senza capire molte cose, però ero felice, molto felice.
Dopo vari anni, adulta, sono ritornata ad Assisi, poco prima di diventare madre e, rivedendo i Presepi, ho sentito ritornare un sentimento, questa volta più consapevole, per quel grande mistero che è la Natività: Gesù Bambino, il Verbo incarnato, Gesù venuto in terra per condividere in tutto e per tutto, eccetto che nel peccato, la nostra condizione umana!
Oggi madre di due donne: Sara - nata pochi giorni prima di Natale, il 20 Dicembre1989 - e Nadia, nata il 22 Ottobre 1991, mi chiedo che cosa devo fare per riuscire a trasmettere quell’ amore, quella gioia che i miei genitori hanno donato a me, al di là dei doni, al di là della curiosità dei pacchetti da scartare, al di là delle luci dell’abete e dei dolci. Ed è forse per questo che ho cercato di ricostruire un itinerario dei presepi cercando di spaziare nell' universo…da Badia a Settimo - piacevole località dove abbiamo abitato - a Firenze, più che straordinaria "incredibile" città, alla Toscana, alle terre dell'Umbria, della Sicilia, del Veneto, del Molise, di tutta l' Italia …nel cielo, dove ancora oggi - nonostante l'inquinamento, possiamo ad occhio nudo, vedere la costellazione del Cancro che include un ammasso di stelle al quale fu dato il nome di "Presepio" o "greppia".
Pensando a queste stelle Plinio il Vecchio diceva: "Sunt in signo Cancri duae stellae parvae aselli appellatae, exiguum inter illas spatium obtinente nubecola quam praesepia appellant." ( Naturalis Historia, l. XVIII, 353 ) .....scoprendo così che chi fa un Presepe è spesso un poeta, un cantore di amore e dolcezza, perché quel grande mistero d’amore, quel miracolo della Natività, porti ancora pace e amore a tutti gli uomini di buona volontà e gloria nell’alto dei cieli.
( Questo mio amore per il PRESEPE mi conduce a condividere esperienze:
con la Rivista AMICI DEL PRESEPIO,
con la cura di mostre, quali quelle mitiche nella basilica di Santa Croce a Firenze con Padre Nicola Scarlatino:
a San Godenzo, collaborando con Giuseppe Piani e Tullio Parronchi..... fino a Calenzano con Agostino Barlacchi.......in un moto continuo di scambi, di arricchimento, di conoscenze... tra le quali mi fa piacere ricordare: la grande, indimenticabile artista Yvonne di Palma, la collezionista Maria Batignani Bindi, Lucia Spadi, Vanna Bonta, Silvia Nanni, Maria Antonietta Lemmi, Valentina di Gabriele, donata Arnaboldi Pagani .... direbbe Galileo Galilei perchè non esiste cosa cristallizzata nell' immobilita

















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