La Compagnia Arcieri Ugo di Toscana ha organizza nel proprio impianto di via dei
Pozzi di Mantignano 34 località Ugnano il 32esimo Campionato outdoor
Pararchery.
Per il XXXII Campionato Italiani Targa Para-Archery l’ Oro è stato conquistato da Stefano
Travisani ed Elisabetta Mijno (ricurvo), Alberto Simonelli e Maria Andrea
Virgilio (compound), Gabriele Ferrandi (W1), Barbara Contini e Daniele Piran
(V.I.) Decima edizione sotto l’egida diretta della FITARCO società organizzatrice, fondata nel 1965, una
delle più antiche e prestigiose del panorama arcieristico Nazionale, che ha il patrocinio della Regione Toscana,
del Comune di Firenze il supporto del
Comitato Regionale FITARCO Toscana, oltre che naturalmente del Comitato
Italiano Paralimpico e il CIP Toscana. Il Comitato Organizzatore ha potuto
contare anche sul sostegno di Publiacqua, Toxon, Decathlon e Nencinisport.
Divertirsi,
realizzarsi insieme, sentirsi ben con se stessi e con gli altri
magia dello sport che ti fa volare come
queste frecce nella giornata del Campionato outdoor Pararchery.
Nella zona verde ben tenuta
a prato che confina con l’
acquedotto dell’ Anconella sono arrivati arcieri da ogni parte d’ Italia e
molti i volontari che hanno contribuito
al successo di questa edizione “baciata “ da un tempo atmosferico buono.
Circa 120 i
soci della Compagnia Arcieri Ugo di Toscana che tengono viva una attività per
tutto l’ anno e vengon da ogni parte della Toscana: Prato Mugello
Campi Bisenzio una socia Jannett
viene da oltreoceano addirittura dagli Stati Uniti
“ ho cominciato dice il Presidente- Stefano Mecatti- a praticare il tiro con l’
arco per guardarmi dentro questa
disciplina presuppone infatti un
approccio mentale ed attiva una memoria muscolare imponendo di fare lo stesso movimento “ i soci son di diversa età dai bambini agli ultra
settanta uno sport davvero inclusivo dove ogni generazione può trovare
il suo post ed anche persone diverse.
Nutrita la sezione di persone non vedenti che da 10 anni praticano con successo questa
disciplina e che hanno dato prova di
grandi e preparati atleti .
Il tiro con l’ arco?
Uno sport meraviglioso molto meditativo
e contemplativo, silenzio concentrazione
socialità da Rovigo la Compagnia Arcobaleno Onlus ha portato i non vedenti …. dalla
Sicilia Dyamond archery belle storie come quella di Alessandro la ROSA: ” un sogno che nato fin da quando ero bambino si realizza in Abruzzo dove per gioco provai l' arco tirando le frecce su una distanza di 6- 7
metri mentre ora gioco a tutte le distanza dai 50 ai 90
metri .”
Per altri l’ amore per il tiro con l’ arco nasce perché alla ricerca di uno sport completo per ritrovar se stessi perché “diverso”
per la perdita di una persona cara, per un
incidente che porta a non vedere o a
stare in carrozzella, un destino che poteva segnare e che invece ha attivato una ricerca di riscatto in una sfida con se
stessi in incontri e amicizie a
conoscere uno sport inclusivo dove a tutti è data la possibilità di partecipare “ la
freccia non sa da chi vien lanciata può
farlo sia una persona che sta in piedi o
anche una persona sulla carrozzella” …. una missione che ognuno può vivere una esperienza completa e
nel gioco di squadra capire che è
vitale supportarsi a vicenda per poter
gareggiare serenamente .
L' arciere ha un rapporto
d' amor con il suo arco e ne è geloso
prima erano di legno ora sono
leggerissimi di carbonio può essere olimpico o compaund e
vengono montati ad ogni gara dallo stesso arciere, le frecce sono contrassegnate dal nome e dal
numero per identificarle e vengono
portate nella faretra
“Non aprire il tuo
arco più lungo del tuo braccio” recita un proverbio africano. Per il tiro all’
arco ai significati, al valore personale e sociale si aggiunga il valore sul
territorio di creare luoghi di associazione
di socialità “mi sento meglio con
me stesso sono tranquillo” “ mi sento soddisfatto ho fatto molte amicizie e quando ci rincontriamo stiamo bene insieme” ” Invita a viaggiare” “ … quando scocca l
freccia devi essere libero da ogni pensiero” “
sport come strumento di integrazione di riscatto sociale”
www.arceri della toscana.com oltre al sito si consiglia la
lettura del volume di Ugo Ercoli dal titolo…
che racconta della
vita del club e degli arceri UGO DI
TOSCANA
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