La mattina presto, senza tutore, siedo al sole, non ce n’è tanto ma io lo prendo tutto. Alle ore 9 la sorpresa di una mia amica, Sara, che mi porta la torta pasqualina fatta da lei con spinaci e parmigiano. Poco dopo arriva Alessandro, che cortesemente, con la macchina, mi conduce alla stazione per farmi accedere a piedi al centro storico. A passo deciso, per la prima volta dopo un tempo infinto, mi trovo in mezzo alla gente, le persone, tutta un'altra musica, ritornavo alla vita quoditiana, cittadina, fatta di tutto e niente, tanto normale e scontata quanto meravigliosa! Cappuccino con molta schiuma e un pancake con la marmellata, un assaggio di yogurt con muesli. Un operatore video con tanto di telecamera e cavalletto mi riprende, poi Simone, il fotografo ufficiale dell’Informatore Coop, m'intervista e mi fa la foto. La voglia di dialogo si estende con tutti dello stand con Claudio, il direttore della rivista dell'Informatore Coop,
e un pianto sincero scoppia mentre parlo con Ilaria e Maura e guardo, incredula quella piazza che mi appare come una favola. Nei giorni passati temevo di non poter più rivedere la mia Firenze, costretta nella dimensione che la frattura (dell'omero) aveva creato, fuori dallo specchio, Alice in Wonderland, senza trovare quel Virgilio che aveva fatto da guida per l'inferno e il purgatorio a Dante senza ... Finalmente arrivo dai miei amici all’ufficio informazioni dell’azienda del turismo di via Cavour dove mi riempiono di materiale e nuove informazioni, un sacchetto di libri e depliant che porterò in dono a Giurdignano per presentare degnamente Firenze. Uscita non resisto alla tentazione di entrare nella Galleria delle Carrozze a Palazzo Medici Riccardi, per visitare la mostra di Skim, nome d’arte di Francesco Forconi che è stata mio alunno alla scuola elementare (come anche sua moglie). Appena entrata il bravo volontario dell’associazione dei vigili, Franco, mi dice che Francesco sarebbe arrivato a breve perché aveva un’intervista. Nell’attesa giunge una famigliola, papà, mamma e figlio, e istintivamente il bambino inizia subito a suonare il pianoforte a coda, colorato e dipinto dall’artista. Infatti a breve arriva il curatore della mostra e poi Francesco con cui ci facciamo alcune foto. Congedatami per permettere a Francesco di essere intervistato, attraverso la strada con l'intenzione di salutare i miei amici che lavorano al palazzo della regione Toscana, incontro Caterina, una delle addette alla portineria e proseguo passando davanti alle vetrine di Gelatarium da cui intravedo la carissima Tiziana, sempre super gentile, che mi invita a sedermi, ma andando io di fretta mi limito ai saluti, riproponendomi di tornare al più presto da lei. Velocemente, ripassando allo stand della Coop, gusto una spremuta e un Buondì. Emozionatissima arrivo davanti ad Apple, entro, mi guardo intorno e chiedo ad una signorina di guardarmi il telefono, lei mi dà appuntamento per domani alle 14.15. Chiedo timidamente di poter riusare il computer, dopo tre mesi, ritrovo lo stesso entusiasmo affettuoso nell’accogliermi che tanto mi mancava. Ripasso a prendere il sacchetto con i libri, ma è fatto di carta e temo si rompa, allora entro nel negozio Guess di vestiti per bambini di fronte e chiedo una borsa leggera per attaccarla alla spalla buona. Nel negozio comincia un commovente dialogo con la commessa, Michela, che mi chiede del mio infortunio e racconta della figlia che sta per andare a Londra per una vacanza studio, apprendendo che ho partecipato alla trasmissione “Le Ragazze” mi chiede come fare a rivederla, io lascio l’indirizzo del blog, ci scambiamo i numeri di telefono. Prima di uscire le dico “devi promettermi di non piangere”, lei m'invita a ritornare. "Coraggiosamente" prendo la tranvia, occupo due posti per stare in sicurezza, faccio un viaggio tranquillo. Alla discesa dal tram trovo difficoltà avendo la borsa dei libri e chiedo aiuto, una famiglia che passa di lì mi soccorre, il signore mi prende subito gentilmente la borsa e si offre di accompagnarmi in auto a casa. Sono un po’ titubante, ma la sua cortesia e gentilezza non permettono di opporre resistenza. Viene con noi il figlio che l’anno prossimo comincerà la scuola media, rivelo di essere stata una maestra e mi rendo disponibile per qualche eventuale lezione, non servono perché nel dialogo con il papà scopro che il bimbo è il primo della classe. La serata non può concludersi più serenamente, tra le mani ho il pacchetto dei libri dei fiori, spedito da Benedetta Alphandery, che il vicino di casa, Nicola, gentilmente ha ritirato. I libri: Rose, Gelsomino e Iris. La raffinata eleganza di questi libri li rendono piacevoli da sfogliare e leggere.
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