lunedì 27 agosto 2007
FANITUDINE
Ero partita da Fano in un fiabesco azzurro di pensieri e di cielo in una tiepida mattina dei primi giorni dell’anno 2007.
Con nella borsetta giallo sole: “LO SPECCHIO” e le stupende immagini del DVD creato da Leo Pardi.
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1° Gennaio 2007.
Mi sono svegliata con la felicità di te negli occhi, nel cuore.
Oggi il Sole ti assomiglia !
…e proprio perché non dovrebbe essere vero…
è realtà.
F A N I T U D I N E
Sì, fanitudine, fanitudine !
Il suono delle sue lettere mi richiama fantasia insieme all’immagine di una fata che con la bacchetta magica va toccando questo tempo, questi luoghi, questi personaggi, rendendoli “MAGICI”
E perché mi sento immensamente onorata che al CAFÈ CENTRALE il 30.12.2006, così Sergio Giovanelli scrive sul libro “I MESI” di Fabio Tombari:
A Carmelina, da oggi cittadina onoraria di Fano da Fanitudine.
1° Gennaio 2007
mi sono svegliata con la felicità
e sono divenuta luminosa di te …
non devo assolutamente chiudere gli occhi !
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Il 27 dicembre quasi senza volere, quasi senza volare, quasi senza valigia, quasi non so che, lasciavo Firenze per Fano.
Questi miei dolcissimi pensieri. Pensieri d’amore,
sotto la brina di questa meravigliosissima campagna:
alberi sempreverdi, altri spogli
arabeschi di rami nudi di chiome a giocare col cielo
chi sa perché ho voglia d’amore,
ho voglia di tenerezza
in questa mattina
in cui è regina la brina
ed il treno ( che bello! ) mi porta
dentro la campagna ancora addormentata
( sono a Castelbolognese )
Mi muovo nel tempo e nello spazio, mentre la brina comincia a sciogliersi
per lasciare vedere i verdi, i marroni.
I filari di viti, completamente spogli, un frutteto di diospiri ( quei
Pomi arancio – acceso sui rami completamente nudi, che meraviglia |)
Ulivi, cipressi sempreverdi che non conoscono
Il mutare delle stagioni ..
Sono a Faenza !
Tutto è, tutto è … così dolce stamattina
Nel tepore della carrozza del treno interregionale,
tepore ancora più piacevole
dopo aver sofferto più di un’ora di freddo alla stazione di Bologna
( dove però avevo goduto di quel brulicare, di quel vocìo, dell’andirivieni
di quel qualcosa che entra con noi quando si viaggia nelle ore e nei chilometri ).
Mi piace questa lentezza del treno che mi consente di toccare con lo sguardo
ogni cosa all’intorno.
Due cagnolini, che vedo dal finestrino rincorrersi scodinzolano felici sulla strada
di campagna.
.Sono a Forlì .
……….-
FANO PIACEVOLISSIMO
A Fano mi piaceva stare per udire il suono dei miei passi sulla pavimentazione
A mosaico delle sue strade pedonali e ammirare la dea Fortuna che tra le mani tiene il drappo veleggiante alle sue spalle e le chiome mosse dal vento.
La piazza-salotto è tutta di ornata compostezza.
L’albero di Natale, scintillante di piccole luci, rende questa piazza XX Settembre
più elegante, mentre la circondano palazzi e insegne: il Teatro della Fortuna, la
corte malatestiana, l’edificio che accoglie il Museo Civico, con la Pinacoteca, la
Libreria Bazzani, la chiesa di San Silvestro e dintorni.
FANO DEL MARE
Fano, del mare, d’inverno stasera di un color celeste azzurro che assomiglia al cielo.
Forte sento il desiderio di immergermi in quell’azzurro, mentre passeggio quasi a lambire
le onde e le mie scarpe si vanno riempiendo di sassi.
Mi piace assai mi piace questo pomeriggio al mare dove mi hai raggiunto.
io e te soli, insieme camminando, raccontandoci della vita così diversa, così uguale.
Due uomini in tuta nera stanno per immergersi.
I nostri occhi nell’infinito del mare, del cielo, del cielo, del mare.
Seduti sulla panchina del lungomare, dove lampioni si stanno accendendo
uno accanto all’altro.
Non occorre il tempo
Unuomoeunadonna
FANO E LA SUA CAMPAGNA
La campagna di Fano percorsa dalle luci del Natale
la festa più calda dell’anno
tra alberi sotto la nebbia leggerissima
quasi una trina
le tue mani, le mie mani.
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Gentilezza è il nome che ti si addice
ed i tuoi baci sono tenerissimi
le tue mani musica
le tue parole colme di saggezza.
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LA VOCE DEL MARE DI FANO
La voce del mare di Fano
l’incresparsi in onde
per ripetere all’infinito i baci
alla terraferma e lei come
si lascia andare conquistata
e lui, il mare, come arde;
stasera sono una cosa sola
sotto questa nebbia fine fine
quasi una trina
e il cielo e il mare a dialogare
di colori
di baci e di carezze come se il mondo all’improvviso fosse solo amore.
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FANO SOTTO LA NEBBIA
In questa nebbia
i colori, le forme, i suoni di Fano
diventano ovattati e io perdo
tutte le mie coordinate geografiche e temporali
FANO A VILLA VITTORIA COLONNA
Certo che l’ingresso a Villa Vittoria Colonna,
la donna amata d’amor celestiale
da Michelangelo, è sempre “alla grande”.
Tra pini altissimi immersa
la casa E. N. A. M. è qualcosa!!
…e poi mi piace questo non anonimato
della struttura dove accedono
i maestri d’Italia per condividere i giorni liberi della scuola
Per realtà in questa Casa vanno accadendo le piccole infinite
cose di tutti i giorni di tutte le famiglie, di ogni essere umano,
piccole grandi cose che si stemperano
nell’animazione, nella musica, nei tornei che ci socializzano
organizzate da due animatori eccezionali: Francesca e Jois.
Da ogni regione d’Italia
condividiamo tradizioni, cultura, cibi, piccole grandi opportunità
di conoscerci, di dialogo.
FANO ROMANTICA
Mentre il mare si specchia nei tuoi occhi
mi ritorna in mente il cielo sulle tue labbra dolcissime.
Sai ? Un bacio chiude le nostre domande
Non voglio sapere,non m’importa di sapere
Ora sei Tu il mio capitano. Il resto lontano!!
FANO E IL CAFE’ CENTRALE:
Seduta ad un tavolino del Cafè Centrale con una mostra di dipinti intorno a me
ricevo in dono le serie più straordinarie di cartoline che per immagini di artista
raccontano di te, FANUM FORTUNAE, COLONIA JULIA FANESTRIS
Il volume di poesie: “ Nostalgici pensieri
Dialoghi sogni d’amore,”
scritto da
Sergio Giovanelli con la dedica (Sergio è davvero unico per le dediche)
VORREI ,MA NON POSSO, TANTE AFFETTUOSITÀ
e il libro “I Mesi” di Fabio Tombari con la copertina da sogno che mi piace da
impazzire, dipinta da Franco Fiorucci. Volume edito da Fanitudine Associazione
Culturale e sul quale ricevo una dedica che mi onora
A Carmelina da oggi cittadina onoraria di Fano
Da “Fanitudine” Sergio Giovanelli, il Presidente
Caffè Centrale 30.12.06 Mentre sorseggiamo la MORETTA parliamo di Fabio Tombari, delle
coraggiose grandi iniziative portate avanti in suo onore da “Fanitudine” (Associazione nata
nel 1993 dalla originale “Frusaglia” di Tombari).
Sergio mi sta intanto indicando la statua di Fabio Tombari visibile dalla porta a vetri del Centrale.
Statua collocata grazie all’impegno profuso da Sergio nei
giardini pubblici di fronte alla ex scuola Luigi Rossi, edificio che, una volta ultimato
il restauro, accoglierà la Federiciana ed altre importantissime realtà culturali di Fano.
Un incontro di pomeriggio nell’attesa dei tuoi occhi
--Ho voglia di cantare
e la mia voce sgorga intonata e pura
come se il cielo e il mare fossero in me
dentro di me.
Ho voglia di volare
Ho voglia di suonare
e il violino è divenuto armonia
come se il fuoco e l’acqua fossero in me
dentro di me.
Ho voglia di abbracciarti
le mie braccia aperte sentono il tuo cuore
come se alba e tramonti fossero in me
dentro di me.
Ho voglia di baciarti
E le mie labbra sfiorano le tue
come se petali e gemme profumate fossero in me
dentro di me.
Ho voglia di correre con te
con te dolcissimo Leo Pardi
infinitamente dentro di te
Ho voglia di cantare…
E il cielo e il mare sono dentro di me …
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A FANO
Elegante, squisitamente elegante, addobbata di luci, di presepi, di alberi,
di Natale, di rossi Babbi Natale che si arrampicano su su, Fano come mi stava entrando
nel cuore!Mi piace riscoprirti così a volo d’angelo passando tempo, alla Federiciana,
biblioteca da favola, alla libreria 77 con Ambra, Ezio e Silvia a saper delle novità librarie
e conversare di spiritualità
al mercato sempre vivace colorato animato.
Fano del mare mi faceva davvero impazzire !
Fano dei presepi mi metteva l’anima in pace;
il presepio a San Paterniano, realizzato dai Francescani dove non poteva mancare una
bella ricostruzione di Assisi e la mia capatina nel chiostro per rivedere la mostra
permanente di pittura del cappuccino Giustino Jacopini che dipinge della vita dell’essere umano
creatura fragile con potenzialità divine
http:// members.xoom.it/Jacopini
A Fano ero rimasta conquistata dallo stupendo incredibilissimo presepe di San Marco,
opera suddivisa in diorami che si va estendendo per una superficie di 350 mq nelle ex-cantine di palazzo Fabbri a nuova vita restituite proprio grazie a questo presepio,
ideato con grandissima passione e dedizione da Don Marco Polverari, mentre le
decorazioni sono di Maurizio Romagnoli.
Un presepe visibile tutto l’anno (tel. 072182280, cell. 360861506).
Al Cafè Centrale con il presidente e Creatore di Fanitudine !
Fano, come mi piace riscoprirti al teatro della Fortuna di antica storia ! (Prima sala
Della Commenda che occupava la sala superiore dell’ antico palazzo del podestà
Il rifacimento della loggia del palazzo affrescato da raffaellesche da Giovanni
Francesco Moranti che, eseguite a partire dal 1566 e di cui rimane solo uno scomparto
corrispondente all’attuale biglietteria.
Nel 1665 lo scenotecnico Fanese Giacomo Torelli propose insieme a 17 nobili fanesi di poter utilizzare questo spazio e da quel momento dà avvio al monumentale Teatro Torelliano che visse 72 anni fino al 1839 anno in cui l’edificio venne dichiarato inagibile. Fra il 1845 e il 1863 fu costruito il nuovo teatro di belle forme neoclassiche per opera dell’architetto Luigi Poletti di Modena arricchito da un artistico
sipario per opera di Francesco Grandi ( 1863 ). Nel corso della seconda guerra mondiale il teatro
subì gravi danni per poi arrivare ad essere inaugurato nel 1998.
(fortuna volle che al concerto del 1° dell’anno c’ero anch’io con Donata, la mitica!!!)
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Fano del Museo Malatestiano dove trascorro una notte di favola tra opere d’arte
sapori e musica grazie alla favolosa iniziativa “Aperitivo d’arte”
che, come scrive Francesco Cavaliere: “nasce così un percorso guidato nei nostri musei che
coinvolgerà l’ospite in ogni senso, offrendogli la precisa percezione dell’operosità
e dell’arte che sono proprie della operosità umana e del suo territorio,
un aperitivo d’arte che dà il benvenuto ai visitatori e degustatori della nostra storia ...”
Mi piace tutto di questo museo: la sua varietà di opere pittoriche antiche e moderne,
la sezione archeologica dove sono visibili
Res Sacrae
Marmi e culti pagani
d’epoca romana imperiale
dall’Episcopio di Fano
E’ un museo a misura umana, dove è possibile ritrovare la propria dimensione.
Specialità marchigiane: cibi e vini sono serviti con grande eleganza ed amabilità divi-
namente. Nella bellezza avvolta gustiamo sapori dell’azienda agricola Speranzini
(loc. Prelato 8 Fano PU)
speranzinivittorio@libero.it
Ascoltiamo musica
Ci vengono fornite informazioni di luoghi e musei del circondario
A Fano per andare all’Enoteca Ricci e comprare il migliore Champagne e fermarmi
a dare la mano alle befane in vetrina.
Apprezzare il lavoro di Fanitudine di Sergio Giovanelli che ci conduce al porto,
al Ristorante pizzeria “La Perla” dove la mostra d’arte, dipinti e sculture a cura
di lui, porta il titolo “Sognare non è peccato”.
A Fano passeggiare sul lungomare di Sassonia per riempirsi le scarpe di sassi,
parlando di Leopardi e del Lotto.
Fano Romana
La scoperta di Fano romana per itinerari mozzafiato nel tempo, nei
luoghi, che favola !
Dopo aver rivisto il mosaico delle pavimentazioni nella sezione
archeologica del Museo Malatestiano, per intercessione di Claudio
( una gentilissima guardia della Cassa di Risparmi di Fano) nella Piazza XX
Settembre l’entrata nel tempo e nei luoghi romani è con Paola.
Per un ampio percorso solitario sotto alte volte giungiamo nell’area
archeologica dove ci muoviamo su un pavimento policromo con
fascia a mosaico…
Paola Carmelina, due donne lanciate nell’universo spazio tempo a con-
versare sino a divenir cittadine romane di questa città caput mundi.
Il ritorno alla luce del sole mi riporta al mercato animato vivace dove
acquisto il cappotto azzurro; io lo so, non posso, non mi riesce proprio
di resistere all’azzurro: tutto ciò così a volo d’angelo per il tempo concessomi
di stare con te, Fano.
A FANO RICEVO UN DIAMANTE DI TENEREZZA
Anima mia, mi stavi donando un preziosissimo diamante di tenerezza,
un diamante purissimo che al solo guardarlo mi rende luminosa, luminosa
di felicità, di amore…grazie mio Leopardi, mio capitano, mio grande uomo.
Viaggio verso Pergola, ritorno da Mondavio per raggiungere Senigallia per la
lezione di Esperanto con la voglia di stelle !
Viaggio con te nella luce, nelle luminosità del giorno, del crepuscolo per entrare
in un tramonto rosa rosso nella sera pacata, dove un arcobaleno ( così ti piace
chiamarlo, rosa acceso è sospeso nel cielo davanti ai nostri sguardi) rosa rosso
ora nella notte di plenilunio per la campagna illuminata da cascate di luce, di
cuori.
Nella luce del quasi tramonto raggiungiamo Pergola per entrar nel suo museo,
catapultati nella preistoria narrata attraverso i fossili, le immagini dei dinosauri;
poi nella collezione di armi: pistole, fucili; ammiriamo gli arredi lignei settecen-
teschi, i dipinti, per poi entrare nella contemporaneità, Galileo, Leopardi, i cui
scritti sono accompagnati da immagini dell’artista pergolese Walter Valentini;
sul percorso incontriamo dipinti, sculture, stampe, disegni che dal XV secolo ci condu-
cono fino al XVIII.
La sezione numismatica, dono di don Giovanni Carbone, raccoglie 238 pezzi, co-
niati non solo dalle zecche di Pergola ( attiva dal 1796 al 1799 ) ma di altre zone
delle Marche e dell’Umbria.
A te piace riscoprire i nomi delle monete: scudi, bajocchi, franchi, per approdare
alla stanza più segreta; apriamo una piccola porta oltre la quale, ecco,
l’imperiale corteo:
due cavalli, un cavaliere, una matrona romana, dell’altra è rimasta solo una parte
della veste.
Posti come sono su una pedana, i bronzi dorati da Cartoceto di Pergola in una
visione dal basso all’alto mi risucchiano nel silenzio del tempo…ritornano
in vita: i cavalli, i cavalieri, le matrone…posso già udire lo scalpitare degli zoccoli
dei due nobili destrieri, la voce imperiale del cavaliere ed ammirare la sontuosità
dei movimenti della donna.
Quel filo che ci lega gli uni agli altri, anelli di una catena giammai disgiunta
un bacio, un dolcissimo bacio nella realtà…
i cavalli si sono fermati, il cavaliere tace con la donna romana; ora sono loro
a guardare dall’alto al basso, dall’epoca remota alle contemporaneità !
Un bacio per sentire la bellezza, per godere della luminosità.
Mi piacciono questi viaggi nel tempo, noi pellegrini;
queste mete a cui approdavo con te, ogni volta come la prima volta!
e sotto la cascata di stelle ritorniamo a Mondavio sulla rocca…questa notte
senza tempo più bella del mondo per conversare insieme a Senigallia
all’hotel le stelle con gli esperantisti.
Per un corso dell’esperanto: l’atmosfera è accogliente e simpatica come al solito…ci coinvolge.
4 Gennaio 2007-
A Villa Vittoria Colonna
conosco, anzi devo dire ho la fortuna ( a Fano, si sa, la Dea Fortuna, bene
o male, ci mette lo zampino) di conoscere, Alberto Angelucci, il direttore
del mensile LO SPECCHIO DELLA CITTÁ con il quale da alcuni anni ero
in contatto telefonico e per posta.
Il dottor Angelucci mi pone sul podio delle prime lettrici di questo numero
di Gennaio 2007, fresco di stampa ! Veramente un grande onore per me!
piacevolissimi conversari sul convitto E.N.A.M. che Angelucci conosce per
la prima volta …
Lo introduco così nella struttura architettonica e funzionale di questa Casa
( ve ne sono in quasi tutte le regioni d’Italia ) a cui in tre periodi dell’anno,
inverno, primavera ed estate è possibile accedere a tutti i
maestri d’Italia…Alberto mi informa che LO SPECCHIO compie dieci anni.
Dalle sue parole, dal modo come le pronuncia, da come sfoglia il giornale per mostrarmi
i vari servizi sento quanto coraggio, impegno, passione il Direttore pone in questa sua
creazione.
Mi viene spontaneo dirgli
“che due persone come noi non potevano non conoscersi”,
abbiamo la stessa fede nel giornalismo che consideriamo
strumento di dialogo e comunicazione al servizio dei lettori.
Le foto accanto al grande albero di natale della Casa E.N.A.M. realizzato da due
animatori eccezionali Francesca e Jois …
Vorrei concedermi un tempo infinito, ma i suoi impegni di direttore lo richiamano
A Pesaro.
Che fortuna ( a Fano, si sa, è sempre complice la dea) averlo incontrato.
Alberto Angelucci è una persona eccezionale.
Carmelina Rotundo
tra le prime lettrici
de LO SPECCHIO 2007
F olclore
A rte
N atura
O spitalità
FANITUDINE
Tutte le campane di Fano che suonano a festa tintinnano.
Gravi, più leggere poi si perdono nell’immensità del tempo…
sulle tegole delle case di Fano
al cielo
Per F: giochi di parole…
Fano, Fanitudine, Federiciana, Fabio, Flaminia, Fortuna, Francesco
fantastico
per M
Moretta, Matteotti, Malatesta
mare
per A
Arco, Augusto
amore
Sogno d’azzurro
Seduti sotto questo cielo di Fano
a Sassonia gareggiando a chi
getti sassi più lontano
me ne viene in mano
uno, piccolo levigato bianco
a venature ora grigie ora rosa
a forma di cuore.
Te lo dono e tu, fantastico come sei,
accosti subito un altro sasso
sempre a forma di cuore.
1° Gennaio 2007 A Fano
Son divenuta spartito musicale
che tu, mio fantasioso violinista,
mio fantastico pianista,
magistralmente esegui.
A Fano, per Fano
musicalmente camminando.
Dedicato a Leopardi
Al mio capitano
A fantastico
Sono felice perché sei fantasia
fantasia di baci e di carezze
fantasia di dolcezze e tenerezze
fantasia di sguardi e di occhi chiusi
fantasia di odori e di profumi
e senza stonature
mi esegui
Non devo assolutamente chiudere gli occhi!!
CARMELINA
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