martedì 4 marzo 2008

ANDIAMO DALL'AMMALATO.

ANDIAMO DALL’AMMALATO

Andiamo con una parola
con un fiore,o con un libro;
Andiamo col nostro silenzio,
che offende sempre meno
di una frase ingiusta.

Andiamo soprattutto
con il nostro dolore,
rispettoso di quello degli altri.

Andiamo,
scegliendo l’ora buona
l ‘ora giusta.
Andiamo con intelligenza e con cuore,
andiamo senza menzogna
e senza chiacchiere inutili:
Andiamo per rincuorare il malato.
per dirgli, senza infingimenti
che soffriamo con lui .
Andiamo, e dicendo addio,
lasciamo al capezzale
una parola che faccia luce.
Senza questo, la nostra visita
sarebbe inutile e dannosa.
Andiamo spinti dall’amore,
spinti dall’amicizia ,dalla tenerezza ,
ma non mai dalla curiosità
Andiamo dagli amici ed anche dai nemici
dai ricchi e dai poveri
Andiamo sopratTutto.da quelli che si consumano
nella solitudine e nell’abbandono.

(: D. Primo Bandini )
























Per conoscenza alla sig.Piera Grilli


Il 19 settembre 2004 è stata recitata a Tirano
la nuova PREGHIERA DELL’AMMALATO
composta dal vescovo Alessandro Maggiolini .

signore gesù, insegnami a soffrire.
Dammi la forza per saper soffrire
Soffrire.non sciupare il dolore,poiche’ nel dolore
Ti nascondi TU
che vieni a semplificare il mio animo
a rendermi docile ed arreso
fino ad avere soltanto la vita
da consegnarti ,

Concedimi il coraggio di guardare in faccia
magari tremando
alla situazione di prova che attraverso.

Rendimi consapevole che la differenza
ha un senso ed un valore
mi insegna la saggezza della esistenza terrena
mi unisce a Te
per riparare i peccati di noi uomini
e per collaborare al Tuo amore sconfinato
che vuole avere anche me accanto
per recare a compimento la Tua passione
a favore della Chiesa..

Tienimi per mano perché passi
dalla ribellione alla docilità più remissiva
di fronte alla tua enigmatica
e benevolente volontà.

Tienimi per mano,perché passi
dal terrore della morte
all’attesa del mondo che verrà.
all’attesa di Te che sei gioia totale e intramontabile.

Maria , prega per me adesso e nell’ora
della mia morte e della mia Vita nuova.
Amen
































PREGHIERA DELL’INFERMIERE
( dettata da Paolo V )

Signore-
che sai essere mio dovere assistere gli ammalati
fa ch’io li serva non con le mani soltanto
ma anche col cuore, fà ch’’io li ami
Signore
che hai avuto pietà per ogni umana sofferenza
rendi forte il mio spirito
sicuro il mio braccio nel curare gli infermi
nel medicare i feriti
nel sorreggere gli straziati e i morenti;
ma conserva sensibile l’animo mio al dolore altrui
gentile la mia parola,dolce il mio tratto, paziente la mia veglia,
Signore
che hai creato l’umana natura composta di anima e di corpo,
infondimi rispetto per l’una e per l’altro,
insegnami a consolare l’anima afflitta.curando il corpo infermo
Signore,
che hai detto essere fatto a Te il bene procurato ai sofferenti
dammi di vedere Te in essi ed essi in Te.
Signore,
che hai promesso di non lasciare senza premio nemmeno un bicchiere d’acqua
dato per amor Tuo,
riserva la ricompensa che tu solo puoi dare a questo mio lavoro
che io voglio compiere con pietà e con amore.
E Tu , Maria.
consolatrice degli afflitti e salute degli infermi, sii anche per me
maestra sapiente e madre benigna

A M E N,

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