PORTOGALLO ESTATE 2002
Um pouco de azul
um pouco de vento
um pouco de porto
um pouco de bacalhau
um pouco de verde
a cima de todo o Oceano
faz Portugal.
DE ..SI ..DE .. RIO DITE .
Con negli occhi e nel cuore una straordinaria avventura ………
----l’approdo da Castelfiorentino della Balenottera nel museo di mineralogia e paleontologia di Badia a Settimo.accolto nell’edificio Benozzo Gozzoli grazie
all’operosità e tenacia del fantastico gruppo AVIS ( Mineralogia e Paleontologia)di Scandicci ----- e la “luce” dei dipinti della mostra dedicata ai Macchiaioli a Castiglioncello nel Castello Pasquini ero partita alla“scoperta” del Portugal per ritornare conquistata dalla prodezza e dal coraggio di questo popolo di navigatori dagli “azulejos”,dall’oceano, dalla Biblioteca Municipal José Régio de Vila do Conde « das Rendas des Bilros dal « Bacalhau » dal Verde, dal Porto dalla stazione ferroviaria S.Bento das Pasteis de Belèm.da Rossio, del Monastero dei Jerònimos dal Padraodos Descobrimentos. dal Galo di Barcelos, dagli agapantos a tutto ciò che solo il cuore sa
tua Carmelina.
Il primo contatto con questo per me “nuovo” paese europeo è, appena decollata dall’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna ( dove abbiamo modo di riapprezzare la gentilezza e la simpatia degli abitanti della regione Emilia Romagna)
conoscendo in volo la parola che in percentuale ascolterò di più in Portogallo:
“ obrigado ,,, “ obrigada “
Celeste cielo d’Italia, di Francia,di Spagna, serenissimo,… volare staccandomi da
terra … essere tra le impalpabilmente bianche nuvole.lasciando tutta la zavorra a terra ..respirare l’azzurro.forse dimenticare..
Dopo l’atterraggio del volo Portugalia Air Line all’aeroporto Francisco Sà Carneiro
della città di Porto,l’accoglienza è delle migliori ; incontriamo Antonella ( da Venezia
atterrata il giorno prima) poi subito dopo Cidàlia Ramos.due care amiche che avevo avuto modo di conoscere ed apprezzare per il loro carattere a Cambridge durante un corso di aggiornamento sulla “ormai nota “lingua da noi insegnata : l’inglese.
“Altri”paesaggi durante il percorso nella macchina pilotata alla grande da Cidàlia.
Ci abbracciano verdi. molti verdi ; foreste, “pompose” campagne coltivate a rigo-
gliose distese di granoturco. vigne a mo’ di pergolati dai grandiosi pampini ;mi pia-
ce tutto : l’aria, la strada,le abitazioni.i paesi che attraversiamo.il ritmo delle no-
stre conversazioni.
L’ arrivo, a casa di Cidàlia . all’inizio di Fradelos è salutato da noi tutte con gioia:
è amplissima e luminosissima questa gialla (amarela) abitazione che vive tra la foresta e la vigna, tra un campo di giochi per bimbi ed una serie di altre casette gial
-
le uguali disposte a fila le una di fronte alle altre.
Scopriamo anche che la dimora di Cidàlia è ancora “incartata” : Lei l’ha acquistata
da poco e ogni cosa è ancora linda funzionale, luminosissima …per ventura a me ad Antonella,a Sara e Nadia, le bambine. toccano le due camere con terrazza nella
foresta.
Cidàlia, che ci fa gustare il primo di una lunga e felice serie di piatti prelibati al
“bacalhau “ con squisite patate le più buone d’Europa. .. ed è la sera che Cidàlia ci regala il colorato gallo di Barcelos in ceramica raccontandocene la storia.
Una volta a Barcelos,piccola città del Nord del Portogallo,un uomo fu condannato
alla forca.Convinto della sua innocenza.per provarla implorò alla Madonna di compiere un miracolo. Nel suo ultimo desiderio chiese di essere portato alla casa del giudice.Questo lo ricevette nella sala da pranzo ; il condannato in un subitaneo impulso di fede e vedendo un gallo arrostito sulla tavola del giudice affermò che il gallo si sarebbe alzato e avrebbe cantato come prova della sua innocenza: Immediatamente il gallo si alzò e cominciò fortemente a cantare.
Questa la leggenda che viene tramandata di generazione in generazione e il tipico
Galo de Barcelos è diventato un simbolo di fede,giustizia e buona fortuna.
VILA DO CONDE.
Cidalia ci spiega che vila in portoghese significa “città”; rua sono le strade piccole.
le più ampie estrada,.avenida.
I saluti bom dia, boa tarde, boa noite, Adeus atè logo ( arrivederci)
Boas festas de Natal . Boas entrada do Ano Novo.
Mi affascina questa lingua : è colorata come sono le lingue neolatine.
Vila do Conde a diciotto chilometri da Fradelos mi piace da impazzire. Incorniciata com’è dai resti maestosi dell’antico acquedotto romano che da Est ad Ovest attraversa tutta questa “vila” de Portugual “monumental”ricca di “charm”.
Il Monastero di Santa Clara si libra quasi in volo nel cielo.tanto è alto ed è lì che si conservano i resti do Infante Alfonso Sanches e sua mulher D.a Teresa Martins, due delle più belle opere di scultura funeraria nello stile manuelino..Ci fa da guida il gentilissimo sagrestano che ci mostra anche l’organo, le grate che dividono gli spazi della clausura la sacrestia con opere sacre dove spicca un ritratto di don Bosco, gli occhi,il naso,la bocca si scopre da vicino che sono realizzaticon fiori e farfalle. Scoprirò che gli elementi della natura.di ogni specie della flora e della fauna,sono dentro l’architettura portoghese.
Prima di uscire è il sagrestano a regalare la più bella rosa bianca, delle grandi composizioni che abbelliscono il santuario . alla piccola del gruppo, la Nadia. la quale ha dieci anni.
Dall’alto un paesaggio mozzafiato. Vila do Conde che si allarga sulla foce del fiume Ave per poi concedersi all’oceano per diciotto chilometri di spiaggia.
Al ritorno a casa di Cidàlia, la piacevolissima conoscenza con Carolina. insegnante di inglese ; lei figlia di padre portoghese e madre austriaca ci parla dell’isola di Madera dove ha insegnato quattro anni, del suo struggente desiderio di approdarvi sempre per il calore di quella gente
azulejos dedicato all’Oceano
Bagnarmi in te completamente perché il tuo profumo sia sulla
mia pelle tra i miei capelli.
Sto scoprendo una delle“costanti” delle città del Portogallo.”vivono”
tra fiume e mare.guardando sempre oltre gli orizzonti
L’epoca delle scoperte iniziata nel XV secolo ha proiettato i confini
geografici del Portogallo.da Madera alle Azzorre ,passando dall’Africa e dalle Indie, sino al Giappone.arrivando ad occidente al Brasile.
La passeggiata ci permette di conoscere meglio questa cittadina an-
cora a misura di uomo con ruas strette su cui occhieggiano finestre
di numerose abitazioni decorate con “azulejos”.Sulle rive del rio Ave
le statue dedicate alle lavoratrici del merletto, un’arte che rimane grazie all’impegno dell’Associaciao para defensa de artesanato e pa-
trimonio de Vila do Conde.Intorno a “lei”in bronzo le foto. poi la Biblioteca Municipal josè Réjo, inaugurata il 21 Aprile 2001 che si propone alla nostra attenzione come centro multimediale all’avanguardia : da luminose sale di lettura si può passare a sale computer con videogames a quelle dove si ha la possibilità di vedere films in lingua originale inglese con sottotitoli in portoghese od ascoltare musica di ogni provenienza e tipo.
Nel salone dell’entrata c’è una bella esposizione della pittrice por-
toghese ALBERTINA BIZARRO. Per la gioia del palato una “cafeteria” che fa buonissimi “cachorri” vere spremute d’arancio.
Antonella si mette in comunicazione con il mondo attraverso“Internet” pubblicizzando anche l’evento della Mostra dal titolo:
“ Attraverso il diario di Carmelina io devo sempre ringraziare questa ragazza così gentile ! “
E’ alla Biblioteca Municipal José Régio che incontriamo un’altra amica di Cidalia.insegnante anche lei di inglese che. simpaticissima,ci bacia e ci abbraccia subito con un affettuoso saluto ; la gente del Portogallo è così calorosa …
Sappiamo intanto che ha un bimbo di dieci anni ed una piccolina di appena due mesi
.
Incomincio a navigare in superficie: La cultura di questo popolo caloroso ,simpatico,aperto ( nei saluti usano ancora baciarsi !) religioso che ama ben tenere le “sue” chiese,santuari,che vive tra fiume e mare sempre pronto a partire per “ esplorar” che colora le case di azulejos che alla TV ha quattro canali e vede films in lingua originale inglese con sottotitoli in portoghese ( perché da loro non usa il doppiaggio) Dopo l’avvento della Repubblica nel 1910 e del regime di Salazar.durato circa 40 anni nel 1974 è stato instaurato il regime democratico..
Dal 1986 il Portogallo è uno dei dodici stati membri della CE .Con circa 800 Km. di lunghezza dal Nord al Sud ed un terzo di larghezza il territorio continentale ha una popolazione di circa undici milioni di abitanti. Nelle isole Azzorre ed in quella di Madera vivono 500mila abitanti.
Simpaticissima ed affascinante la scoperta del MUSEU DAS RENDAS de bilros
nella rua de S.Bento che ci permette di conoscere ed apprezzare
la storia antichissima e quella più recente del merletto attraverso ogni tipo di decorazione usata per tappeti centrini,capi di abbigliamento a quelli fol-
kloristici a camicette da sogno agli abiti da sposa .
Nell’ ” Oficina” donne intente a lavorare con mille e più fili, a intrecciare ..:
al piano superiore esiste anche la scuola di merletto che funziona tutto l’anno e che conta 48 allieve, anche di 4 – 6 anni , così che quella antica e nobile
arte non venga dimenticata e passi dalla esperienza di mani adulte a quelle ancora inesperte, ma promettenti verso il futuro , di giovani.
“ Conhecer o passado, preparar o futuro”
Si racconta che fino dal tempo delle caravelle ( lindas caravelas ) costruite sulla riva sinistra dell’Ave anche le donne partecipavano alle scoperte intessendo
sogni di merletti e che Vila do Conde è il centro dei merletti più importante
della nazione.
Mi affascina entrare in questo mondo delicatissimo ,conoscerne gli
utensilios usados pelas Rendilheiras. Almofada. Bilro Cavalete ,Pique,Alfinete Agulha de arrastar i Pontos usados ;dois pontes base : a “volta” o “ Meio ponto” a partir da qui è possivel formar novos pontos :os “sapinhos” o”crivo” os salientes ou a “ serrilha”
Vengono proiettate per noi le diapositive che vediamo con gli speciali occhiali attraverso cui appaiono tridimensionali le bellezze di Vila do Conde.
Ritorniamo tutte e cinque , Cidàlia.Antonella ,io con Sara e Nadia nella Rua Antonio Josè Sousa Pereira perché,oggi c’è la possibilità
d’incontrare la direttrice di questa straordinaria Biblioteca Municipal
la D,Marta Miranda, tornata dalle ferie … Ma il gentilissimo bibliote-
cario informa che oggi non verrà, Le lascio un messaggio scritto con la speranza di instaurare delle collaborazioni sia attraverso TURISMO NOTIZIE che l’Associazione del mio cuore “ Lib(e)ramente”che il fantastico gruppo AVIS,mineralogia e paleontologia di Scandicci che la mostra sul diario,
Di sera ,la visita alla 25.a Feira nacional artesanato Vila do Conde
“um pais que perde a Sua memoria,perde a sua alma” toccando il forte de S. Joao Baptista,costruzione militare del secolo XVII è cosi ricco di ” charm ” affacciato com’è sull’Oceano a quest’ora deserto con gli ombrelloni chiusi. Intanto è arrivato Giulio l’impareggiabile Julio ed insieme andiamo a gustare al ristorante” CASA NOSTRA il più buon “ Bacalhau”della lunga serie con porzioni sorprendenti per proporzioni ; due sole bastano ed avanzano per sei persone “ Bacalhau”accompagnate dalle ormai di moda patate lesse. arrosto, a purè. cipolle pomodori. tutte verdure della fertile terra portoghese
La passeggata di notte ci rivela la bellezza di Vila do Conde tutta illuminata,la Cattedrale aperta,le abitazioni che si vanno addormentando lente sulle acque dell’Ave.
Sull’Oceano il vento solo padrone delle acque e della sabbia si diverte a muoverle per raccontare.
Um, dois, tres,quatro,cinco.seis,sete,oto,nove, des …. cem ..mil.
PÒVOA DE VARZIM
La notte che fa perdere i contorni distinti e le luci che si accendono
tutte stanno rendendo questa spiaggia incantevolissima , quanto mi
piace girare intorno al grandioso monumento, di Pòvoa dove donne hanno in mano il “peixe”,poi al bar Lota , dove molte sono le foto in
bianco e nero d’epoca che ci permettono di rivivere l’animosità al mercato del pesce , .entriamo quasi correndo con in prima fila Sara e Nadia nel Casino,prima immergendoci nella
fontana di fronte dai chiari spruzzi che sembrano cristalli.
Musica,luci..poi alla mostra del libro dove tante sono le case
editrici qui rappresentate. Sara si affascina per una collezione di
giornalini di Topolino, Nadia per i simpatici librettini con giochi in
lingua portoghese…
“ Portugal” come ti sento !
ed intanto la conversazione di allarga con altre amiche di Cidàiia
Azulejos dedicato ad Emilia Lopez alla sua simpatica famiglia e
agli AGAPANTHOS.
Risaliamo il maestoso fiume Douro attraversando autostrade e
paesaggi verdi sino ad Entre os rios,
Marco de Canaveses.
Magrelos Laparico . Per conoscere questa eccezionale amica di Ci-
dalia Emilia Lopez e tutta la sua famiglia, il marito, due figlie vera-
mente carine ( il figlio è partito per la Spagna) loro stanno trascor-
rendo alcuni giorni in questo luogo tra i monti,sospeso tra il fiume
e il cielo nella foresta. Sara e Nadia entusiaste della piscina e natu-
ralmente di Vania e Rachele. le due splendide figlie di Emilia.
Una puntatina a Marco de Canaveses ci permette di scoprire, solo
purtroppo dall’esterno la chiesa.,ardita costruzione all’avanguardia
bianca geometrica e le statue dedicate ai vigili del fuoco al lavoro
realizzate da Emilia mi piacciono molto rivelano forza e delicatezza,capacità compositiva e tecnica.
Ritornate ci inoltriamo nella foresta raccogliendo “Agapanthos”(.belli questi fiori dallo stelo alto e diritto che portano in cima nuvole di petali, se avessi potuto inventare dei fiori. così li avrei inventati) parlando dei nostri figli, e il desco
ci riunisce di nuovo.Cidàlia,Antonella. la famiglia inglese ospite di
Emilia e Sara e Nadia. Il tempo non esiste, il tempo siamo noi. tanto l’armonia della conversazione a casa sua….
Guimaraes “azulejo di bellezza”,che splendido e suggestivo paese
tutto qua è favola !
Basta toccarli con gli occhi .il parco del Duca di Braganca. il castello
che spazia nell’infinito.il mercatino all’ aperto .l’arrivo dei cavalli e
delle carrozze. Ogni strada racconta una fiaba,tante le luci,grandiosi
addobbi di fiori, figure di santi San Francesco archi,volute,giochi da
affascinare gli occhi, profumi, aria di festa in paese e nei cuori e naturalmente il pranzo al “ bacalhau” delizioso anche questo in un
ristorante tipico molto familiare.
Nel pomeriggio il Brazilian folkgroup, la Samba travolgente—potrei innamorarmi qui … la maestosa Cattedrale i rintocchi
delle campane …i bar ,i ristoranti nella piazzetta di Guimaraes più
bella del mondo dove ogni cosa sembra raccontarci di avventure lontane di paesi..
Mercatino per regalarti sogni di braccialetti, sogni di borse.
Due giorni a Porto
Dalla stazione ferroviaria di Trofa in treno raggiungiamo la “grande”
Porto. La stazione de comboio di S.Bento tutta coperta è una mera-
viglia;prima di lasciarti andare per la città t’imprigiona per lo charm
dei suoi azulejos bianchi ed azzurri su ogni parete a raccontarci di
storie quotidiane ed avventure della terra fertile e dei suoi frutti ,di
scoperte di uomini,di donne,di santi …Rimarrei delle ore a cercare
e ricercare su quelle piastrelle un particolare, un altro,un sogno ,un
disegno.
Cidàlia ci spiega che la tradizione degli azulejos risale alla pre-
senza araba durante il Medioevo. essendo risolta in modo folgorante nel secolo XVI e che il termine deriva dalla parola araba
“ al Zuleigh” che vuol dire pietra levigata.
Visitiamo la chiesa di San Francesco ;l’interno è in stile barocco
molto prezioso perché il legno nella sua arabescata architettura
è tutto ricoperto d’oro.
Entrare nelle catacombe e pregare in ginocchio riconoscere le no-
stre piccolezze di fronte all’infinito .Sentirmi un “pouco”regina al
al Palacio da Bolsa.nella rua Ferreira Borges proprietà e sede della Camera
de Comercio e Industria do Porto,un bellissimo esempio architettonico in stile
neo classico, da qui sono passati i principali statisti del XX secolo. monarchi
presidenti della Repubblica,Primi Ministri.
Passeggiare per i quartieri tipici per giungere a Cais da Ribeira e mangiare al Restaurante Filha da Mae Preta in mezzo agli”azulejos” splendidi ; alzare
lo sguardo al cielo per ammirare questo grandioso ponte di ferro che riunisce
due sponde del grande rio Douro
Passano battelli,” rabelos” , alcuni trasportano botti,altri imbandierati imbar-
cano turisti.
Mentre l’attraversiamo scopro sulle spallette vasi di fiori rossi,vivaci gerani …
..ed eccola Vila Nova de Gaia con le sue cantine.musei.
Sandeman al largo Miguel Bombarda 3 ,Graham’s Calem nell’Av. Diego
Leite 26 , mi affascina la storia raccontata dalla guida Ivone Soares che
brilla per simpatia e gentilezza.
Ruby Porto ,Tawny Porto.White Porto, Vintage Porto
La storia del vino in Portogallo che conosco per un incontro con L’Inghilterra
che trovando molto costoso provvedersi di vino dalla Francia decisero di spo-
starsi verso,il Portogallo,ma dato che , durante il viaggio in mare il vino si alterava,dal secolo XVIII certi negozianti inglesi ebbero ,l’idea di mescolare
il vino della regione del Douro con acquavite a 75 gradi
Nella zona Nord-Ovest del Portogallo regione del rinfrescante “Vino verde”, i vitigni sono coltivati non solo con il metodo tradizionale “ Enforcado” (arrampicandosi sugli alberi) ma anche
in filari e pergolati
Ad Est il rio Douro,assieme della stessa regione che attraversa e segna le montagne del Nord,dove per secoli si sono piantati i vigneti a terrazzo,formando una immensa scalinata naturale.
La regione del Douro è famosa per la produzione del vino di Porto.
un vino dotato di intenso sapore quando è giovane e che si rende
soave e vellutato con l’età il celebre “Vintage”!
Proviene anch’esso dalle coltivazioni a terrazzo della regione del
Douro,portos (vini ) rossi e bianchi
L’assaggio e l’ acquisto di “porto” è inevitabile.
Ivone ci spiega che Calem in greco vuol dire bello e ha dato il
nome a Portogallo.
Qui potrei ubriacarmi !
La seconda giornata a Porto, donne per la strada che vendono “grembiulini”,alla scoperta del Mercado da Bolhao ; fiori,fiori
pinte di ogni colore , io compro le calle azzurre,i miei fiori prefe-
riti.borsette di paglia.vestiti,pesce ,emozioni,profumi, odori.gioia
per gli occhi; mi piace camminarci dentro tra esseri colorati di profumi, profumati profumati di colori : al piano superiore sulla scalinata,dominata dall’azulejo
con il vino Porto . “gigantesca” la verdura,i frutti venduti.
Ci sediamo al tavolino per godere , all’alto delle coperture a pergola di ferro,del mercado delle voci,del calore di quel luogo, poi per le strade eleganti una puntatina al Cafè Majestic..
La cattedrale il chiostro dall’alto paesaggi della città,
Poi il trenino OFF LEY ci riporta per la città al Belvedere, alle caves
per assaggiare il Porto , questa volta la guida è un attore ; tanta
la sua simpatia vicino alla stazione ferroviaria degli azulejos.Nella
rua Mouzinho da Silveria. il negozio Pascal che prendiamo d’assalto per il suoi asciughini.i suoi grembiulini e la tovaglietta bianca su cui è ricamato il “gallo di Barcelos”… e a Nadia la fanciulla giapponese che celebra il suo compleanno regala una rosa rossa. Nadia si sa in Portogallo è usa a ricevere omaggio di fiori
Obrigada
tua C a r m e l i n a
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