lunedì 7 aprile 2008

IL FRANCOBOLLO

IL Francobollo

( E’ il bollo che rende franca la corrispondenza)

E’ discreto,non ingombrante,piccolo per dimensione,ma grande per valore
e significato,leggerissimo e nello stesso tempo capace di sostenere il carico e il fascino della storia . su di “LUI” i protagonisti e le leggendarie imprese delle sapienze e del coraggio umano trovano valido sostegno’ lui che da 161 anni ci permette un dialogo,uno scambio di idee ,di informazioni che talvolta possono fare sorridere , altre volte disperare o consolidarci in amicizie e amore.
Prima del 1840 il “Signor Francobollo “non esisteva.
Il pagamento della tariffa, segnato sul fronte della lettera,era lasciato a carico
del destinatario Per la cultura dell’epoca si riteneva poco cortese pagare in
partenza il porto di una lettera indirizzata ad una persona di buon censo ( se si
pensa che la cultura era appannaggio di pochi) quasi non fosse in grado di pa- gare.
Ma un giorno Mr. Rowland Mill, maestro elementare inglese. assistette alla scena di una ragazza inglese che, scusandosi per non avere i tre pence
si rifiuta di pagare il ”porto dovuto”. Alla gentilezza di Mr:Rowland che si
offriva per aiutarla la ragazza si giustificava dicendo che era inutile pagare per
una lettera di cui conosceva già il contenuto perché –spiegò –il suo innamora- to – per evitare di farle pagare i pence – all’ esterno della lettera le faceva dei
segni da cui poteva capire se andava tutto bene oppure no.
Così molte altre persone non ritiravano,o rifiutavano la missiva, non corrispon- dendo il relativo “porto”.L’inconveniente non era davvero di poco conto per una amministrazione postale. Su suggerimento di Mr.Hill che a ragione si può
considerare l’ideatore della riforma postale la Camera dei Deputati e la Camera dei Lord per evitare la crisi introdusse una tariffa minima per tutto il Regno ed il 1° Maggio 1840 nasce il primo francobollo , il Black Penny che dura in circolazione diversi anni insieme al two pence azzurro .seguiti dal Red Penny :
Ad avere l’onore di essere effigiata fu la Regina Vittoria,madre di Edoardo VII.. Del Black Penny furono stampati molti esemplari ed attualmente il suo valore commerciale si aggira da un milione di lire da quello nuovo a 400-500 mila lire per quelli usati
Del valore di un soldo era invece il primo francobollo ,color giallo.ocra ,
messo in circolazione proprio il primo Aprile 1851 in Toscana. Il 1851 è un
anno di transizione perché l’obbligo d’uso del francobollo viene sancito
il 22 Ottobre 1852 e diventa obbligatorio il 1° Novembre dello stesso anno. .
L’incisore Giuseppe Niderost approntò il bozzetto raffigurante il Marzocco,
( il leone di Donatello scudo e giglio ) con la corona granducale.
Cinque i valori della serie stampati dalla tipografia Cambiagi : un
Soldo di colore giallo, due Soldi di colore rosso chiaro ,due Grazie (*) di colore
celeste. quattro Crazie di colore turchino e sempre per rimanere in tema di Re, il primo francobollo del Regno di Sardegna era con l’effigie di Vittorio Emanuele
II° che sarebbe poi divenuto re d’Italia.
Ai re e regine,l’editore Bolaffi dedicò una interessante pubblicazione.
dal titolo “Victor Vittoria”.
Il primo francobollo dove compare per intero la parola italiano del valore di
quindici centesimi con l’effigie di Vittorio Emanuele II° è del 10 Febbraio 1863 dopo l’Unità d’Italia, .
Un avventura che unisce curiosi aneddoti e storie di re e regine, scoperte ed inventori questa dei francobolli che si affianca a quella degli annulli
Postali, dell’instradamento che prima avveniva per tre vie : la via ferroviaria.
per diligenza a cavalli o via mare, per poi arrivare al servizio postale regolare di linea aerea in America nel 1918 , in Europa nel 1919 ; ed il francobollo continua ancora all’età di 161 anni ad essere messaggero per contenuti e per la sua utilizzazione in funzione di dialogo,tanto è vero che in fatto anche di unità europea il francobollo ha da dire la sua.
L’idea di arrivare ad una forma di regolamentazione sul territorio europeo
venne al direttore delle Poste di Berlino Heinrich von Stephan basandosi su
intese già esistenti nei vari Stati tedeschi. L’assemblea dei direttori delle Poste
europee ( per l’Italia partecipava il piemontese Barbavara ) a Berna del 1874 per una prima intesa dette poi origine qualche anno dopo alla Costituzione dell’Unità Postale Universale che attualmente fa parte dell’ONU ed è la più grande organizzazione mondiale.
Riguardo ai paesi europei che aderirono ad una forma di regolarizzazione dopo
l ‘Inghilterra,la Svizzera ( le Poste cantonali di Zurigo,Ginevra nel 1843,seguite
da Basilea. Nel’45 le Poste passarono in gestione alla Federazione e il primo
francobollo svizzero è del ‘49-50.
Del 1845 è il 1° francobollo policromo di Basilea e porta effigiata la Colomba
della Pace ; oggi esso vale da 25 a 27 milioni di lire
La Francia seguì nel 1849,il Belgio nel 1850 e così la Spagna,la Svezia,
nel 1853,la Finlandia nel 1858.
Ogni Nazione continuerà ad emettere i francobolli,perché l’uitilità per l’ammini-
strazione è di qualche centinaio di milioni l’anno.
La decisione di stampare francobolli commemorativi per l’Italia è affidata ad un organismo che si chiama “ Consulta filatelica nazionale “ diretta dal Ministero delle Comunicazioni e Poste italiane che generalmente si riunisce a Giugno per varare il programma delle emissioni annuali e a Dicembre per con-
frontarsi sulle scelte e se necessario farne ulteriori in base in base alla circostanze.
Emesso in Gennaio 2001 è un foglietto di 4 valori che celebra il teatro lirico
Italiano: uno è dedicato a Giuseppe Verdi nel centenario della morte.,gli altri
a Vincenzo Bellini, Domenico Cimarosa e Gaspare Spuntini, per il futuro..
Tre le emissioni commemorative dei 150 anni di emissione del primo francobollo, per le città di Parma, Modena e dello Stato Pontificio.
.
A coloro che sono interessati a comunicazioni periodiche riguardanti il circolo
Filatelico fiorentino ed il collezionismo, rivolgersi : Via P.Toselli 137 –Casella Postale 62 50100 Firenze Domenica 9 –12 Giovedì 16.19


(*)” Grazie” era una moneta virtuale del valore di cinque quattrini.






Risposta di un lettore.



E’ bello e gradito il racconto della storia del francobollo,
Si sfogliano volentieri le 64 pagine del volume Toscana 2001
in occasione delle manifestazioni di Marzo-Aprile.
Ma resto dubbioso ,dopo tanta gloria di 150 anni, sulla storia
del francobollo e della posta di domani.
A partire dal 2002 sappiamo che la moneta nazionale sarà sosti-
tuita dall’ EURO, moneta europea.
Quali francobolli e con quali prezzi, definiti in EURO ,occorre-
ranno per affrancare le nostre lettere ?
Potremo spedire in tutta Europa le “ cartoline postali con
risposta pagata” come un tempo si usava da noi ?
Come le banche sostituiranno i libretti degli assegni bancari
con altri indicanti i valori in EURO, anche l’Amministrazione
delle Poste emetterà dei nuovi moduli di Vaglia postali ?

Mi incuriosisce ,a pagina 52 del volume,un “avviso” dal Municipio di Arezzo con cui si attua un “ pubblico e gratuito
insegnamento sul nuovo sistema decimale”.
Per la massa degli “utenti” comparirà in qualche modo un
pubblico insegnamento sull’EURO. decimali e multipli e sua
volgarizzazione ? ( come si pronuncerà l’EURO nelle diverse
lingue ?)

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