lunedì 28 aprile 2008
MEUCCI
MEUCCITER ( pag. 7)
STORROW Allora siete uno scienziato. Ma.guarda, non ce ne siamo
mai accorti --
LEMMI Mi oppongo,Vostro onore,l’avvocato Storrow fa apprez-
zamenti sui mio cliente.
WALLACE Obiezione accolta. Andate avanti avvocato Storrow.
STORROW Che studi avete fatto ?
MEUCCI Le Belle Arti a Firenze ; poi ho letto tanti libri,forse
più di voi e mi sono fatto una cultura senza essere
professore.
STORROW Voi avete fatto degli strani esperimenti sulle persone.
Non è vero. signor Meucci ?
MEUCCI Certamente . E fu così che arrivai al telefono…
STORROW Quindi ammettete di esservi arrivato per caso.
MEUCCI Non ho detto questo. Ma insomma mi lasciate parlare
o no ?
LEMMI Vostro onore . l’avvocato Storrow cerca di far fare al mio
cliente affermazioni che egli neppure sogna.
WALLACE Avvocato Storrow.lasciate parlare il signor Meucci
STORROW Parlate dunque.
MEUCCI Io ho inventato il telefono quando stavo ancora a Firenze
Fu al teatro della Pergola che cominciai gli esperimenti
on due imbuti e una corda tesa che calavo dalla graticcia
al palcoscenico. Lo stesso feci anni dopo al teatro dell’Ope-
ra all’Avana, poi, applicando l’elettricità, quindi usando bat-
terie , fili di rame e magneti sono riuscito a sentire la paro-
la a distanza..La parola umana, capite avvocato ?
STORROW Voi all’Avana avete fabbricato un dispositivo per la elettro-
terapia: Trasmettere la voce con l’elettricità significa tra-
sformare la voce in impulsi elettrici che poi si trasformano
nuovamente in voce.,Voi siete dentro ai due tubi con la
corda tesa. imbuti nei quali successivamente avete inserito
una membrana animale,mentre avreste dovuto inserire una
membrana metallica.
MEUCCI Ma questo è il colmo. Avvocato,volete impartirmi una lezio-
ne di fisica ?Siete forse uno scienziato come Edison ? Solo lui
può darmi lezioni.
STORROW Non scomodate Edison: Tutto questo per dirvi che a Cuba
avete costruito apparecchi per la terapia elettrica contro i
dolori ,ma non allo scopo di trasmettere la parola.
LEMMI Mi oppongo
WALLACE Obbiezione respinta
LEMMI Ma è un’indecenza ,Non si può condurre così un interrogatorio
WALLACE Un’altra parola,avvocato Lemmi e la deferisco per oltraggio
alla Corte.
Il pubblico cominciò a fischiare ed a inveire contro Bell e il suo avvocato.
Il giudice raccolse le sue carte e ordinò
UDIENZA SOSPESA.
Il dibattimento riprese dopo due giorni.In aula stessa folla stessi umori.
I.. Quando entrò il giudice Wallace dal pubblico (pag.8)
partì qualche fischio.
WALLACE L’udienza è aperta. Chiamo a testimoniare il signor Meucci.
Avvocato Storrow .avete altre domande ?
STORROW Ne avrei ancora tante,ma preferisco attendere.
LEMMI Signor Meucci,volete spiegare alla Corte come avvenivano
i vostri esperimenti all’Avana ?
MEUCCI Al teatro Tacon ,dove mi ero trasferito da Firenze, continuai
quegli esperimenti molto semplici che avevo fatto al teatro
della Pergola Un bel giorno l’amico Lorenzo Salvi, il famoso
tenore italiano, mi chiese il motivo per cui utilizzavo così poco
il mio apparecchio.: Gli risposi che avrei dovuto studiare sui
libri che trattavano di elettricità e che non avevo possibilità di
reperire.Lui si offerse di procurarmeli e così dopo qualche tem-
po ebbi ciò che mi occorreva,.Studiai le teorie del Mesmer, stu-
diai il trattato del Becquerel e quello di Galvani Insomma mi
feci una cultura. Successivamente sostituìi la cordicella con un
filo di rame ed in ognuno degli imbuti inserìi un diaframma vi-
brante collegato con una membrana animale.. Il tutto era colle-
gato con una serie di batterie
LEMMI I risultati furono immediati ?
MEUCCI Beh proprio immediati no,ma un giorno, mentre curavo un mal
di denti a un cliente, perché io usavo il mio apparecchio per ap-
plicazioni di elettricità, una terapia contro i dolori del genere,
avvertìi un suono distintissimo dall’altro capo del filo. E qui co-
minciò la mia avventura o disavventura,giudicate voi.
LEMMI Vorrei ricordare alla Corte che in quegli anni,anzi in quell’anno
1849, quando Meucci sperimentò all’Avana il primo telefono
della storia ,il professor Bell aveva due anni ed abitava nella
sua Edimburgo..
Il pubblico che fino a quel momento aveva taciuto, applaudì vigorosamente.
Si udirono ancora fischi e un grande mormorio coprì le parole dell’avvocato
STORROW che urlava Vostro onore ,mi oppongo..
Il giudice WALLACE gridò con quanto fiato aveva in gola,poi fece sgomberare
Seguì una interruzione di quasi un’ora, durante la quale il giudice Wallace inti-
mò agli avvocati di evitare apprezzamenti tali da provocare nel pubblico ogni
sorta di reazioni,approvazioni o disapprovazioni,
“Questo processo non posso condurlo a porte chiuse”disse Wallace.
perciò regolatevi di conseguenza”Poi rivolto all’avvocato Lemmi “Non
vorrei prendere decisioni inaudite,Da questo momento vi ritengo respon-
sabile del buon andamento del processo,vi esorto a stare calmo.
Poco dopo il pubblico venne fatto rientrare e l’udienza riprese con
Meucci ancora sul banco Il posto di Lemmi venne preso dall’avvocato
Humphreys del collegio di difesa
HUMPHREYS Signor Meucci,continuate il vostro racconto.
MEUCCI Nel 1850 mi trasferìi a Staten Island e nella mia
casa di d Clifton continuasi gli studi e gli esperi-
menti: Mi fu buon amico e testimone il generale
Garibaldi.che Dio l’abbia in gloria,una persona de-
gnissima ,mio collaboratore nella fabbrica di can-
dele.,perché quando fu esiliato dall’italia si rifugiò
qui a casa mia. (pag 9)
STORROW La citazione di Garibaldi non ha valore:Era un mili-
tare e non un tecnico.
HUMPHREYS Mi oppongo,Vostro onore. Il collega Storrow limita la
deposizione del mio assistito !
WALLACE Obbiezione accolta .Meucci ,continuate
MEUCCI . Non solo Garibaldi,ma anche altri patrioti italiani che
vennero nella mia casa assistettero agli esperimenti,:
Foresti.Negretti,Bove,Mosonini ed altri che in questo
momento non ricordo.
HUMPHREYS Come finanziavate la vostra invenzione ?
MEUCCI Con quel poco che riuscivo a racimolare tra gli italiani
di Staten Island e con qualche risparmio che mia
moglie riusciva a fare con il commercio delle candele
HUMPHREYS Gli affari andavano bene a quanto pare
MEUCCI Certo che ci andavano bene anche se personalmente
non me ne sono mai occupato .Pensava a tutto Ester
.. anche a star dietro a quel Rider ..
HUMPHREYS Rider ? Volete spiegare chi è costui ?
MEUCCI Mi pare fosse nel ’59 quando questo Rider si presen-
tò a casa mia, dicendo di avere tanti quattrini da inve-
stire . Io gli promisi una società e gli offrìi su un piatto
d’oro il mio telettrofono.Glielo feci pure provare
Lui era un po’ scettico, ma rimase impressionato quan-
do sentì la voce di mia moglie che parlava dalla sua ca-
mera da letto attraverso quei fili.Alla fine non se ne fe-
ce nulla.Con lui feci un accordo per lo sfruttamento
della formula delle candele e della polpa di abete da cui
si ricavava la carta.Ma quest’ultimo business non andò
bene e dopo sette anni la nostra società fallì . Di Rider
non ho saputo più nulla .Anni dopo ho saputo che mia
moglie gli aveva dato in custodia duemilacinquecento
dollari a mia insaputa, ma anche di questi soldi non ab-
biamo saputo più nulla..
HUMPHREYS E con Mister Grant,come andò con lui ?
MEUCCI E’ meglio che non me lo ricordi,avvocato.
Con Bregaglia e Bertolino.miei cari amici,andammo da lui
ad offrirgli il mio telettrofono :Lui guardò le carte, si mo-
strò interessato e disse c he mii avrebbe fatto sapere qual-
che cosa..Dopo tre anni mi fece ricevere dal suo segretario
mister Durant il quale mi disse che i disegni erano
spariti,che mister Grant non sapeva più a chi li aveva dati.
.E così fui preso in giro un’altra volta.
HUMPHREYS Possibile che lasciaste passare tanto tempo ?
MEUCCI No,avvocato: Da mister Grant quei tre anni ci sono
andato almeno mille volte:,ogni due o tre settimane
Ma lui si negava,mi faceva dire di non avere alcuna
novità per me ..fino a quando mister Durant mi disse
che non c’era più niente da fare. (pag.10)
HUMPHREYS E voi come avete reagito ?
MEUCCI Come volete che reagissi,già ero a terra per conto
mio. Qualche anno prima rimasi fermo per l’esplo.
sione del traghetto. Riportai ferite gravissime,rimasi
a letto sei mesi e quella volta toccammo veramente
il fondo.Mia moglie per la disperazione vendette tutti
i miei apparecchi ad un rigattiere ambulante per sette
dollari .Non valgo proprio nulla !
HUMPHREYS No,Meucci,Voi valete tanto ed è per questo che si fa
questo processo,
STORROW Mi oppongo,Vostro onore, L’avvocato Humphreys fa
degli apprezzamenti gratuiti che ..
WALLACE Ma che dite,avvocato ?Obbiezione respinta.
HUMPHREYS Torniamo all’esplosione del traghetto.E poi che c osa
accadde ?
MEUCCI Un mio amico. Nestor Corradi mi aiutò a ricostruire
i disegni, anche quelli andati perduti con gli apparec-
chi e così dopo alcuni mesi riuscìi con l’aiuto dell’av-
vocato Stetson a registrare un caveat .Solo un caveat
però
HUMPHREYS Perché solo quello ?
MEUCCI Non avevo i dollari che occorrevano per presentare un
brevetto :ce ne volevano duecentocinquanta e io in
tasca non avevo che dieci dollari, L’avvocato Storrow* me
ne prestò altri dieci e fu così che con soli venti dollari
riuscìi a presentare il mio caveat ( **).
HUMPHREYS (mostrando un fascicolo al giudice Wallace)
Ecco, Vostro onore, questi sono i disegni che il sig.Meucci
presentò assieme allo schema del suo telefono il 28 Dicem-
bre all’Ufficio delle Patenti di Washingto
WALLACE Li potete tenere quei documenti , se non ci sono atti
inediti. Abbiamo già tutto acquisito.
Meucci nel corso dell’udienza spiegò con disegni fatti all’istante tutte le tappe principali attraverso cui era arrivato a costruire il suo telefono che in verità si differenziava pochissimo dai modelli presentati da Bell e che vennero regolarmente registrati e brevettati nel 1876 e nel 1877,in epoca dunque successiva al suo caveat .L’avvocato Storrow tentò in tutti i modi di vietare a Meucci quella dimo-strazione pratica. Il giudice Wallace in un primo tempo sembrò dargli ragione, ma poi dovette cedere alle ragioni giuridiche esposte così bene dall’avvocato Humphreys.
Nell’aula c’erano diversi giornalisti e Wallace giudicò opportuno evitare di prendere una decisione impopo-
llare, come quella di far tacere Meucci.
Naturalmente vennero fatte numerose eccezioni e tutto ciò che Meucci disegnava veniva
puntualmente disprezzato da Storrow con la frase “ Ma questi sono disegni approssimativi
Non dimostrano proprio nulla.”Esaurita la,prima parte della deposizione di Meucci,ampiamente riportata con
titoli di grande risalto dai giornali, i reporter credettero a torto che il processo perdesse di smalto
con la deposizione di Ester.Quel giorno molti disertarono l’aula e fu molto grave professsio
nalmente perché mancarono un’occasione ghiotta, quella di assistere ad una clamorosa di
chiarazione .–
WALLACE Chiamo a deporre Ester Mochi, coniugata Meucci, (pag,11)
Sorretta dal marito e dall’avvocato Lemmi , Ester si trascinò sino al banco.
Chiese ed ottenne di iniziare l’interrogatorio l’avvocato di Bell,
STORROW Quando sentiste parlare della prima volta del telefono ?
ESTER Da sempre. La data precisa non la ricordo Fu a Firenze
che Antonio cominciò a giocare con quell’aggeggio.
STORROW Ho sentito bene , signora ? Lei ha parlato di “giocare”?
ESTER Sì ,insomma, volevo dire a perderci del tempo
LEMMI Mi oppongo ,Vostro onore.l’avvocato Storrow cerca di
influenzare la signora Meucci .
WALLACE Obbiezione respinta , continui avvocato,
STORROW Dunque fu a Firenze che ..
ESTER Si,lavoravamo insieme alla Pergola : Io facevo la sarta,
e lui l’aiuto attrezzista teatrale Un bel giorno si presentò
in teatro con una lunga corda tesa e due imbuti.Fece ca-
lare la corda dalla graticcia e da lassù.cominciò a comuni-
care con il palcoscenico.
STORROW Immagino che suo marito abbia avuto molto successo quel
giorno.
ESTER Macchè, successo. I compagni di lavoro lo presero in giro
Ma lui non si curava di nulla e continuò ad usare quegli arnesi.
STORROW Giudice Wallace, vorrei far notare un piccolo particolare
Noi crediamo che l’unica invenzione di Meucci sia stata quella
cordicella appesa alle travi del suo teatro .Niente più .
LEMMI Mi oppongo,L’avvocato della controparte punta su un giudizio
personale ininfluente ai fini di questo processo.
WALLACE Obbiezione respinta
STORROW Signora Meucci,lo stesso accadde a Cuba,se non vado errato
ESTER Sì, è vero, ma poi mio marito studiò le teorie sulla elettricità
e trasformò quegli aggeggi in un vero e proprio telettrofono.
STORROW Avete mai assistito ai suoi esperimenti ?
ESTER Certamente anch’io ho parlato con quel telettrofono.
STORROW E che cosa sentivate ?
ESTER Lui diceva di sentire benissimo la mia voce,Io per la verità un
po ‘meno . Sentivo solo grandi rumori.
STORROW E’ vero che vendeste per sette dollari tutti gli apparecchi di
vostro marito ?
ESTER Sì,è vero,fu durante i sei mesi di convalescenza,dopo lo scop-
pio del traghetto. Ero disperata. Non avevamo soldi e per man-
giare ci affidavamo al buon cuore dei vicini. Le medicine e così
quando vidi passare per la strada il signor Fleming,lo chiamai
e gli proposi di acquistare tutta quella roba. Lui mi rispose che
non gli interessava, non sapeva che farsene di fili,bobine e ma-
gneti . E poi quegli apparecchi non sapeva usarli.
STORROW Ma perché ricavò solo sette dollari ?
ESTER Ma perché era robaccia che non valeva nulla.
LEMMI Mi oppongo,Vostro onore, Si sta approfittando della signora Meucci,
WALLACE Obiezione respinta. Continuate signora.
Fu a questo punto che intervenne dal suo banco Meucci con un grido , (pag,12)
“Ma che cosa sta dicendo ? Non sa quel che dice.Fatela tacere per carità”
WALLACE Meucci , è la seconda volta che vi richiamo.Non tollero disturbi
in aula ,altrimenti vi faccio allontanare .Continuate ,avvocato Storrow.
STORROW E così Fleming vi consegnò sette dollari.Non è vero ?
ESTER Sì e aggiunse che mi aveva fatto un piacere a liberarmi lo scantinato
da quegli arnesi.
STORROW Non credo che sette dollari abbiano risolto i vostri problemi..
ESTER Per nulla,avvocato,ma io volevo dargli una lezione …
STORROW Una lezione a vostro marito ? E perché ?
ESTER Lo rimproveravo spesso, mi lamentavo delle sue spese: Faceva anche
debiti in quel negozio di Nuova York dove si forniva di materiale.Pensavo
che buttandogli ogni cosa avrebbe pensato solo alle candele e mai più
al telettrofono
STORROW Ma vostro marito continuò gli esperimenti.
ESTER Sì,non ha mai smesso di pensare al telettrofono. La sua cocciutaggine
è stata la nostra rovina. Però devo ammettere che alla fine c’è riuscito
a costruire qualcosa che funziona .Certo ,se mister Grant l’avesse aiutato
come aveva promesso le cose sarebbero andate diversamente.
L’ avvocato Lemmi chiese ed ottenne di interrogare la testimone.
LEMMI Ester, vorrei che diceste con tutta sincerità ,se avete mai visto funzionare
il telettrofono in casa vostra.
ESTER Ma , avvocato,che cosa dice ? Certo che l’ho visto funzionare..Al tenore
Mattia Egloff ho sentito cantare persino la Marsigliese .:Molti altri l’hanno
provato. Il telettrofono di mio marito ha sempre funzionato. Oggi è un ap-
parecchio che non ha nulla da invidiare a quelli del signor Bell. Anzi il no-
stro è migliore
LEMMI Grazie così,Signora, non ho altro da chiedere.
Riassunto delle pagine successive ( dalla 205 )
Quella sera in casa Meucci successe il finimondo :Antonio accusò la moglie di volerlo rovinare.
Ester piangeva. Poi arrivarono a conciliarli Lemmi e Bertolino
Al processi testimoniarono personaggi minori.,favorevoli a Meucci .Egloff, il medico King,
Samuel Levis ,don Parodi,Nestor Corradi,Luigi Tarantini,Enrico Bandelari,GaetanoNegretti
Alla ripresa delle udienze comparve il rigattiere Fleming ; poi fu interrogato il pre-
sidente della Globe,Goodvin
Poi circolano voci contraddittorie ,si suppone che la Bell e la Globe si fondano insieme.
---
Capitolo sedicesimo
(Ricompare al processo William Rider colui che aveva deluso Meucci.
Confronti col Meucci e spiegazioni
Interrogatorio dell’avvocato Stetson.,poi di Durasnt,poi di Cross,poi
di Pope)
Testo del dibattimento con Rider (pag.13)
La comparsa in aula di William Rider provocò un certo mormorio tra il
pubblico; Rider fece di tutto pur di non guardare in faccia i coniugi Meucci
Un anno prima si era negato all’avvocato Lemmi,che era riuscito a scov arlo
per chiedergli di testimoniare a favore di Meucci Tramite conoscenti comuni
aveva fatto sapere ,poi, di non essere disponibile perché –diceva – non voleva
ricordare il passato ed in particolare quella società col Meucci che tanti guai
gli aveva procurato.
“Che cosa sarà venuto a dire ?chiese sdegnato Meucci a Lemmi e Humphreys.
“Lo verificheremo tra qualche istante. Risulta tra i testimoni di Bell” aggiunse
Lemmi: E Humphreys :” Chissà quanto sarà stato pagato dal padrone !”
WALLACE Chiamo a testimoniare William Rider.
Il pubblico è pregato di fare silenzio.
LEMMI Da quanto tempo conoscete Antonio Meucci ?
RIDER Sono passati molti anni ..eravamo soci nella vendita di candele
di olio di paraffina e di una polpa di abete dalla quale si poteva
ricavare carta per giornali.Gli affari però andarono assai male e
tutto finì.
LEMMI Meucci vi parlò mai del suo telefono ?
RIDER Non ricordo con esattezza … Mi pare di
L’urlo di Meucci fu di una intensità impressionante
“Bugiardo, siete un bugiardo: E’ questa la giustizia ? Lasciatemi parlare
Il pubblico e i giornalisti cominciarono ad inveire contro Rider…
“Buttatelo fuori ! E’ un verme !” gridavano dal di là delle transenne .
Il giudice faticò molto a riportare la calma.poi . rivolto a Rider, raccomandò di
cercare di essere preciso.
LEMMI Spero che questa breve interruzione sia servita a rischiararvi
le idee. Allora riprendiamo : avete o no sentito parlare del te-
lefono in casa Meucci da lui o dalla moglie ?
RIDER Sì ,ora ricordo.,mi perlarono di un telettrofono. ma io non vi
prestai molta importanza.
LEMMI Lo avete viso questo apparecchio ?
RIDER Mi pare di no.
LEMMI Vostro onore , il signor Rider è andato decine di volte in casa
Meucci . E quella era piena di fili,dall’ingresso agli scantinati,era
impossibile non accorgersene.
STORROW Mi oppongo,vostro onore.L’avvocato Lemmi tenta di intimorire il
testimone.
WALLACE Obiezione accolta. Avvocato Lemmi,riproponete in altro modo
la domanda al signor Rider.
LEMMI Provaste o no il telefono di Meucci ? A me risulta di sì.
RIDER Mi pare di avere visto quel telettrefono .Meucci lo provava con la
moglie,ma era un giocattolo. Niente di più.
LEMMI Siete sicuro, Rider, di non averlo provato anche voi ?
RIDER Ad essere sincero devo dire che ci fu un momento in cui Meucci insisteva
perché lo provassi ; ora ricordo molto bene : la moglie parlava dalla sua
. camera,ma io udìi solo rumori indistinti ( 14).
LEMMI E’ vero, signor Rider,che voi regalaste un vostro libro mastro a Meucci, con-
sigliandogli di annotarvi disegni e appunti che riguardavano i suoi esperi-
menti sul telefono ?
RIDER Sento di poterlo escludere.
LEMMI E invece mentite .Mentite spudoratamente.
L’avvocato Humphreys si alzò dal suo banco e avvicinandosi allo scanno del giudice Wallace
consegnò al magistrato il memorandum book con la copertina nera nella quale erano stampigliate
le sigle di Ruder & Clark, la società che commercializzava i prodotti fabbricati da Meucci.
“ L’abbiamo trovato dopo anni di ricerca presso l’Ufficio fallimenti di New York dove era finito,
non si sa come,,assieme ai libri contabili sequestrati al signor Rider dopo il 1867,anno del suo fal-
limento”
Il giudice Wallace aprì il libro che conteneva effettivamente i disegni di Meucci relativi agli esperimenti dell’Avana e a quelli degli anni successivi., Non c’erano dubbi., la calligrafia era quella di Antonio e per di più alcune pagine erano addirittura firmate.
HUMPHREYS Vostro onore ,Vi chiedo di chiamar a testimoniare il signor Meucci
WALLACE ( consegnando il libro mastro a Storrow) la richiesta è accolta.
LEMMI Signor Meucci,ricordate di quando Rider vi consegnò questo libro ?
MEUCCI Mi pare fosse dopo la guerra civile,intorno agli anni 1864-1865 ,
Io tenevo in tasca dei fogli accartocciati sui quali appuntavo i miei
esperimenti con note e disegni..Un giorno il signor Rider mi disse
che era meglio se avessi copiato tutti quegli appunti in un quaderno
Così mi regalò un libro mastro della compagnia Rider & Clark, Accet-
tai questo libro e vi copiai tutti quegli appunti in un quaderno
Scrissi con l’inchiostro e con il lapis .Ma un bel giorno non trovai più
questo libro ; pensavo che fosse andato distrutto nell’incendio scop-
piato nella fabbrica di birra di Mayer e Bachmann dove io ogni tanto
davo una mano. Mister Bachmann è il mio attuale padrone di casa.
Invece quel libro l’avevo dimenticato negli uffici della Rider & Clark e
così i miei avvocati l’hanno ritrovato.
RIDER Le dichiarazioni del signor Meucci non provano nulla. Ripeto : il suo
telettrofono o, come lo chiama adesso, telefono era un apparecchio
di poco conto, elementare come un giocattolo .
LEMMI Riteniamo la deposizione del signor Rider assai interessante anche perché
- giocattolo o no- conferma che in quegli anni, cioè prima del caveat Bell
il mio cliente aveva sperimentato un telefono vero e proprio. Al signor Rider
non abbiamo altre domande da fare..
Dopo Rider fu la volta dell’ avvocato Stetson.
l
- :
(Continua il Capitolo sedicesimo ) ( 15 (
Stralcio dell’interrogatorio all’avv. Stetson
LEMMI E’ vero che il signor Meucci vi confidò di voler brevettare il suo
telefonp ?
STETSON Sì, è vero e ci rimase anche male quando seppe che ci volevano
duecentocinquanta dollari.Mi disse di non avere quella somma e
io ebbi il sospetto che si trattasse di una invenzione da poco…..
LEMMI E allora lo consigliaste per un caveat ?
STETSON Meucci mi faceva compassione e così lo indirizzai verso il caveat
che costa meno rispetto al brevetto,bastavano venti dollari,ma
lui mi confidò che aveva solo dieci dollari in tasca.Trattandosi
di una cifra esigua, risposi che gli altri dieci dollari me li avrebbe
fatti avere in seguito ( ** )
Non ricorda e non dà spiegazione sulla fine dei documenti di Meucci
Testimoniano poi Domenico Mariani,un musicista che Meucci aveva conosciuto
all’Avana e Anthony Ulman,l’avvocato. per Meucci.
Altri testimoniarono a favore di Bell.taluno de quali non credeva alla bontà del
progetto Bell
Di questi fu invitato a deporre Charles Robert Cross.
LEMMI Signor Cross , quando avete preso visione dei disegni di Meucci?
CROSS La data esatta non la ricordo e non ricordo nemmeno l’occasione.
Di recente ho visto gli atti allegati a questo processo…
LEMMI E che cosa ne pensate ?
CROSS Ben poca cosa avvocato. Il caveat Meucci del 1871 descrive
pienamente quello che viene conosciuto come un telefono per
per amatori, cioè un telefono basato su fili che trasmettono il
suono meccanicamente.
LEMMI Ma Meucci ha applicato al suo telefono i principi dell’elettricità :
Come potete voi dimostrare il contrario ?
Avviene un battibecco tra gli avvocati. Cross ha definito Meucci un inesperto della
lingua inglese, un autodidatta :Meucci tenta di reagire.
Dopo viene interrogato Frank Pope, altro approdato alla società Bell..Anche lui con-
ferma la tesi di Cross: Altro intervento indignato di Meucci Appare dalla discussio-
ne che quei telefoni erano in deposito alla District Telegraph di Grant ed era
no stati costruiti sulla base della documentazione di Meucci
Ultimo testimone fu Thomas Doxon¸anche lui contrario al progetto Bell.
Insomma Durant,Cross,Pope .. da esperti di telegrafi erano divenuti esperti di te-
lefoni che difendevano il loro datore di lavoro Bell.
L’udienza si chiuse con una richiesta,accolta,,dell’avvocato Storrow di mettere
agli atti un articolo (uscito in quei giorni) nel quale Meucci era descritto come un
individuo che faceva candele. In realtà egli ha costruito soltanto un telefono acustic
sebbene pensasse di usare l’elettricità, un mezzo di cui aveva ben poca conoscenza
Capitolo diciassettesimo , (pag.223) pag. 16)
Questo capitolo si apre con qualche spunto romantico,
“ Era un bella domenica di Giugno annunciata dai raggi di sole”
“ Un assordante canto d’uccelli testimoniava la primavera”
A questo punto dopo avere assistito in questo processo a tanti dialoghi,
sento il bisogno di inserire un mio monologo.
Appunto le
MEDITAZIONI DI CARMELINA ROTUNDO
Ripercorse le oltre duecento pagine di questo volume,è dal capitolo quindicesimo
che sono rimasta emozionata da un panorama di situazioni.
Questo processo è stato acceso dalla parte Bell come parte lesa contro quel po-
vero diavolo di Meucci. E’ la tipica situazione di una prepotenza, Già quel “Napo-
leone degli impresari” s’era sbarazzato del Meucci che gli era rimasto scomodo
e lo aveva imbarcato oltre mare.
Sono drammi di tutti i giorni :
Il padrone di casa sfratta l’inquilino pidocchioso,
lo Stato manda a riposo il fedele servitore con una pensione svalutata dalle vicende,
il professionista per evitare il fallimento licenza il collaboratore,
un rigattiere si fa pagare per lo sgombero della cantina di Meucci o nostra,
un genitore scarica nei cassonetti i ricordi personali d’un figliolo,
un medico trascura una ammalata troppo pudibonda.
Così si comporta Bell, ma vediamo gli altri.
Quel giudice Wallace deve subire ,accogliere o respingere tutte le obbiezioni degli
avvocati.
Quest i avvocati sfruttano ogni motivo per accapigliarsi e acquistarsi così,come
avviene in tutte le aule,una popolarità
Quel pubblico che già simpatizza col Meucci e imbarazza lo svolgimento della
causa.
E il povero Meucci che male parla l’inglese, si affatica a protestare e si fa redar-
guire.
Come andrà a finire ? Quel Wallace sarà più o meno Fallace ?
I vecchi volumi dei romanzi gialli lasciavano intonse le ultime pagine apposta per
mantenere in sospeso la questione se l’assassino fosse il maggiordomo oppure no
e occorreva il tagliacarte.
Lo vedremo riprendendo la lettura.
“ Antonio s’era alzato dal letto, come sempre prestissimo”
Nella famiglia ,Meucci e gli amici attendono la sentenza,
(“Sta passando troppo tempo .Vuoi vedere che quel giudice mi tira uno scherzo da prete ?”)
Ma nella casa c’è uno strano silenzio. Meucci risale le scale, entra nella stanza
della moglie, la vede pallida e scopre che è morta !
Commozione , scompiglio anche tra i sopraggiunti visitatori
Funerali il giorno dopo seguiti da centinaia di persone.
Un mese dopo ,fra tanto lutto, il 19 Luglio il giudice Fallace rende pubbliche le
sue decisioni :una iniqua sentenza a favore di Bell !
Stupore fra tutti. Rilettura delle motivazioni .
Si accenna ad un “problema economico che sarebbe sorto ai danni dell’economia
nazionale,se Bell fosse stato bocciato
Per noi che siamo imbottiti di cultura latina , questa è la favola di Fedro : quella
del lupo che stava in alto e l’agnello che stava in basso di un ruscello colpevole
di inquinargli l’acqua . Nessuno scampo per l’innocente
Rimangono da leggere le ultime pagine di questo interessante racconto che
passa da biografia, a romanzo giallo , a cronaca giudiziaria utile agli studenti
di diritto ed a tragedia.
Notizie di ricorsi ,di contestazioni.La Globe cerca degli accomodamenti.
Il povero Meucci cerca conforto scrivendo ad una figlia di Garibaldi, all’amico
Luigi Montelatici di Firenze.
Rassegnazione o “ quiete dopo la tempesta”.
Il 13 Ottobre 1889, il Meucci nei rari momenti di lucidità, rinnova il testamen-
to, lasciando dei legati che poi resteranno fittizi. Dispone di mettere all’asta le
sue masserizie per destinare alla beneficenza il ricavato ; non immagina che l’asta
andrà deserta
Il Capitolo diciottesimo ci presenta l’epilogo fatale,
Dopo un’agonia di tre giorni il 20 Ottobre Antonio Meucci moriva, Già l’artrosi gli aveva già debilitato le gambe .; egli non connetteva più e un cronista
aveva riferito di lui : “il delirio lo prese e con le sconnessioni proprie a quello stato
continuava a farneticare”
In quei giorni già altri si erano preoccupati della sua fine: Persino Francesco Crispi
dall’Italia aveva telefonato al console italiano di NewYork : “ Provveda spese Stato
malattia ed eventuali funerali Meucci” ;un messaggio tardivo.
Emozione in tutta la città : Suono di campane a morto, commemorazioni sulla stampa
Il racconto indugia sulla descrizione del funerale. ,sulla cremazione della salma ,sulla
raccolta delle ceneri.
Poi si leggono le liquidazioni dei testamenti e a poco a poco i ricordi svaniscono col
decesso anche di altri protagonisti.
Un risveglio trent’anni dopo : il generale Guglielmotti, indice una sottoscrizione
dedicata a finanziare un monumento a Meucci da collocare a Staten Island., Qualche
ministero si muove.,l’iniziativa si dilata, e il monumento si inaugura festosamente
il 12 Marzo 1922
E’ l’ultima riga del volume di Franco Capelvenere
In questi ultimi ottantenni numerosi studiosi si sono occupati in forma occasionale
e limitata dei meriti e lo sappiamo dalla pagina di bibliografia aggiunta, Sappiamo che
il nome di Meucci decora molte strade cittadine.
Ma appunto solo questo volume satura le nostre coscienze.
Merita di essere additato come un best seller.
Sopratutto a Firenze..
Recensione di Carmelina Rotundo
con apporti di Romolo Mazzucco..
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