lunedì 28 aprile 2008

MEUCCI

MEUCCITER ( pag. 7) STORROW Allora siete uno scienziato. Ma.guarda, non ce ne siamo mai accorti -- LEMMI Mi oppongo,Vostro onore,l’avvocato Storrow fa apprez- zamenti sui mio cliente. WALLACE Obiezione accolta. Andate avanti avvocato Storrow. STORROW Che studi avete fatto ? MEUCCI Le Belle Arti a Firenze ; poi ho letto tanti libri,forse più di voi e mi sono fatto una cultura senza essere professore. STORROW Voi avete fatto degli strani esperimenti sulle persone. Non è vero. signor Meucci ? MEUCCI Certamente . E fu così che arrivai al telefono… STORROW Quindi ammettete di esservi arrivato per caso. MEUCCI Non ho detto questo. Ma insomma mi lasciate parlare o no ? LEMMI Vostro onore . l’avvocato Storrow cerca di far fare al mio cliente affermazioni che egli neppure sogna. WALLACE Avvocato Storrow.lasciate parlare il signor Meucci STORROW Parlate dunque. MEUCCI Io ho inventato il telefono quando stavo ancora a Firenze Fu al teatro della Pergola che cominciai gli esperimenti on due imbuti e una corda tesa che calavo dalla graticcia al palcoscenico. Lo stesso feci anni dopo al teatro dell’Ope- ra all’Avana, poi, applicando l’elettricità, quindi usando bat- terie , fili di rame e magneti sono riuscito a sentire la paro- la a distanza..La parola umana, capite avvocato ? STORROW Voi all’Avana avete fabbricato un dispositivo per la elettro- terapia: Trasmettere la voce con l’elettricità significa tra- sformare la voce in impulsi elettrici che poi si trasformano nuovamente in voce.,Voi siete dentro ai due tubi con la corda tesa. imbuti nei quali successivamente avete inserito una membrana animale,mentre avreste dovuto inserire una membrana metallica. MEUCCI Ma questo è il colmo. Avvocato,volete impartirmi una lezio- ne di fisica ?Siete forse uno scienziato come Edison ? Solo lui può darmi lezioni. STORROW Non scomodate Edison: Tutto questo per dirvi che a Cuba avete costruito apparecchi per la terapia elettrica contro i dolori ,ma non allo scopo di trasmettere la parola. LEMMI Mi oppongo WALLACE Obbiezione respinta LEMMI Ma è un’indecenza ,Non si può condurre così un interrogatorio WALLACE Un’altra parola,avvocato Lemmi e la deferisco per oltraggio alla Corte. Il pubblico cominciò a fischiare ed a inveire contro Bell e il suo avvocato. Il giudice raccolse le sue carte e ordinò UDIENZA SOSPESA. Il dibattimento riprese dopo due giorni.In aula stessa folla stessi umori. I.. Quando entrò il giudice Wallace dal pubblico (pag.8) partì qualche fischio. WALLACE L’udienza è aperta. Chiamo a testimoniare il signor Meucci. Avvocato Storrow .avete altre domande ? STORROW Ne avrei ancora tante,ma preferisco attendere. LEMMI Signor Meucci,volete spiegare alla Corte come avvenivano i vostri esperimenti all’Avana ? MEUCCI Al teatro Tacon ,dove mi ero trasferito da Firenze, continuai quegli esperimenti molto semplici che avevo fatto al teatro della Pergola Un bel giorno l’amico Lorenzo Salvi, il famoso tenore italiano, mi chiese il motivo per cui utilizzavo così poco il mio apparecchio.: Gli risposi che avrei dovuto studiare sui libri che trattavano di elettricità e che non avevo possibilità di reperire.Lui si offerse di procurarmeli e così dopo qualche tem- po ebbi ciò che mi occorreva,.Studiai le teorie del Mesmer, stu- diai il trattato del Becquerel e quello di Galvani Insomma mi feci una cultura. Successivamente sostituìi la cordicella con un filo di rame ed in ognuno degli imbuti inserìi un diaframma vi- brante collegato con una membrana animale.. Il tutto era colle- gato con una serie di batterie LEMMI I risultati furono immediati ? MEUCCI Beh proprio immediati no,ma un giorno, mentre curavo un mal di denti a un cliente, perché io usavo il mio apparecchio per ap- plicazioni di elettricità, una terapia contro i dolori del genere, avvertìi un suono distintissimo dall’altro capo del filo. E qui co- minciò la mia avventura o disavventura,giudicate voi. LEMMI Vorrei ricordare alla Corte che in quegli anni,anzi in quell’anno 1849, quando Meucci sperimentò all’Avana il primo telefono della storia ,il professor Bell aveva due anni ed abitava nella sua Edimburgo.. Il pubblico che fino a quel momento aveva taciuto, applaudì vigorosamente. Si udirono ancora fischi e un grande mormorio coprì le parole dell’avvocato STORROW che urlava Vostro onore ,mi oppongo.. Il giudice WALLACE gridò con quanto fiato aveva in gola,poi fece sgomberare Seguì una interruzione di quasi un’ora, durante la quale il giudice Wallace inti- mò agli avvocati di evitare apprezzamenti tali da provocare nel pubblico ogni sorta di reazioni,approvazioni o disapprovazioni, “Questo processo non posso condurlo a porte chiuse”disse Wallace. perciò regolatevi di conseguenza”Poi rivolto all’avvocato Lemmi “Non vorrei prendere decisioni inaudite,Da questo momento vi ritengo respon- sabile del buon andamento del processo,vi esorto a stare calmo. Poco dopo il pubblico venne fatto rientrare e l’udienza riprese con Meucci ancora sul banco Il posto di Lemmi venne preso dall’avvocato Humphreys del collegio di difesa HUMPHREYS Signor Meucci,continuate il vostro racconto. MEUCCI Nel 1850 mi trasferìi a Staten Island e nella mia casa di d Clifton continuasi gli studi e gli esperi- menti: Mi fu buon amico e testimone il generale Garibaldi.che Dio l’abbia in gloria,una persona de- gnissima ,mio collaboratore nella fabbrica di can- dele.,perché quando fu esiliato dall’italia si rifugiò qui a casa mia. (pag 9) STORROW La citazione di Garibaldi non ha valore:Era un mili- tare e non un tecnico. HUMPHREYS Mi oppongo,Vostro onore. Il collega Storrow limita la deposizione del mio assistito ! WALLACE Obbiezione accolta .Meucci ,continuate MEUCCI . Non solo Garibaldi,ma anche altri patrioti italiani che vennero nella mia casa assistettero agli esperimenti,: Foresti.Negretti,Bove,Mosonini ed altri che in questo momento non ricordo. HUMPHREYS Come finanziavate la vostra invenzione ? MEUCCI Con quel poco che riuscivo a racimolare tra gli italiani di Staten Island e con qualche risparmio che mia moglie riusciva a fare con il commercio delle candele HUMPHREYS Gli affari andavano bene a quanto pare MEUCCI Certo che ci andavano bene anche se personalmente non me ne sono mai occupato .Pensava a tutto Ester .. anche a star dietro a quel Rider .. HUMPHREYS Rider ? Volete spiegare chi è costui ? MEUCCI Mi pare fosse nel ’59 quando questo Rider si presen- tò a casa mia, dicendo di avere tanti quattrini da inve- stire . Io gli promisi una società e gli offrìi su un piatto d’oro il mio telettrofono.Glielo feci pure provare Lui era un po’ scettico, ma rimase impressionato quan- do sentì la voce di mia moglie che parlava dalla sua ca- mera da letto attraverso quei fili.Alla fine non se ne fe- ce nulla.Con lui feci un accordo per lo sfruttamento della formula delle candele e della polpa di abete da cui si ricavava la carta.Ma quest’ultimo business non andò bene e dopo sette anni la nostra società fallì . Di Rider non ho saputo più nulla .Anni dopo ho saputo che mia moglie gli aveva dato in custodia duemilacinquecento dollari a mia insaputa, ma anche di questi soldi non ab- biamo saputo più nulla.. HUMPHREYS E con Mister Grant,come andò con lui ? MEUCCI E’ meglio che non me lo ricordi,avvocato. Con Bregaglia e Bertolino.miei cari amici,andammo da lui ad offrirgli il mio telettrofono :Lui guardò le carte, si mo- strò interessato e disse c he mii avrebbe fatto sapere qual- che cosa..Dopo tre anni mi fece ricevere dal suo segretario mister Durant il quale mi disse che i disegni erano spariti,che mister Grant non sapeva più a chi li aveva dati. .E così fui preso in giro un’altra volta. HUMPHREYS Possibile che lasciaste passare tanto tempo ? MEUCCI No,avvocato: Da mister Grant quei tre anni ci sono andato almeno mille volte:,ogni due o tre settimane Ma lui si negava,mi faceva dire di non avere alcuna novità per me ..fino a quando mister Durant mi disse che non c’era più niente da fare. (pag.10) HUMPHREYS E voi come avete reagito ? MEUCCI Come volete che reagissi,già ero a terra per conto mio. Qualche anno prima rimasi fermo per l’esplo. sione del traghetto. Riportai ferite gravissime,rimasi a letto sei mesi e quella volta toccammo veramente il fondo.Mia moglie per la disperazione vendette tutti i miei apparecchi ad un rigattiere ambulante per sette dollari .Non valgo proprio nulla ! HUMPHREYS No,Meucci,Voi valete tanto ed è per questo che si fa questo processo, STORROW Mi oppongo,Vostro onore, L’avvocato Humphreys fa degli apprezzamenti gratuiti che .. WALLACE Ma che dite,avvocato ?Obbiezione respinta. HUMPHREYS Torniamo all’esplosione del traghetto.E poi che c osa accadde ? MEUCCI Un mio amico. Nestor Corradi mi aiutò a ricostruire i disegni, anche quelli andati perduti con gli apparec- chi e così dopo alcuni mesi riuscìi con l’aiuto dell’av- vocato Stetson a registrare un caveat .Solo un caveat però HUMPHREYS Perché solo quello ? MEUCCI Non avevo i dollari che occorrevano per presentare un brevetto :ce ne volevano duecentocinquanta e io in tasca non avevo che dieci dollari, L’avvocato Storrow* me ne prestò altri dieci e fu così che con soli venti dollari riuscìi a presentare il mio caveat ( **). HUMPHREYS (mostrando un fascicolo al giudice Wallace) Ecco, Vostro onore, questi sono i disegni che il sig.Meucci presentò assieme allo schema del suo telefono il 28 Dicem- bre all’Ufficio delle Patenti di Washingto WALLACE Li potete tenere quei documenti , se non ci sono atti inediti. Abbiamo già tutto acquisito. Meucci nel corso dell’udienza spiegò con disegni fatti all’istante tutte le tappe principali attraverso cui era arrivato a costruire il suo telefono che in verità si differenziava pochissimo dai modelli presentati da Bell e che vennero regolarmente registrati e brevettati nel 1876 e nel 1877,in epoca dunque successiva al suo caveat .L’avvocato Storrow tentò in tutti i modi di vietare a Meucci quella dimo-strazione pratica. Il giudice Wallace in un primo tempo sembrò dargli ragione, ma poi dovette cedere alle ragioni giuridiche esposte così bene dall’avvocato Humphreys. Nell’aula c’erano diversi giornalisti e Wallace giudicò opportuno evitare di prendere una decisione impopo- llare, come quella di far tacere Meucci. Naturalmente vennero fatte numerose eccezioni e tutto ciò che Meucci disegnava veniva puntualmente disprezzato da Storrow con la frase “ Ma questi sono disegni approssimativi Non dimostrano proprio nulla.”Esaurita la,prima parte della deposizione di Meucci,ampiamente riportata con titoli di grande risalto dai giornali, i reporter credettero a torto che il processo perdesse di smalto con la deposizione di Ester.Quel giorno molti disertarono l’aula e fu molto grave professsio nalmente perché mancarono un’occasione ghiotta, quella di assistere ad una clamorosa di chiarazione .– WALLACE Chiamo a deporre Ester Mochi, coniugata Meucci, (pag,11) Sorretta dal marito e dall’avvocato Lemmi , Ester si trascinò sino al banco. Chiese ed ottenne di iniziare l’interrogatorio l’avvocato di Bell, STORROW Quando sentiste parlare della prima volta del telefono ? ESTER Da sempre. La data precisa non la ricordo Fu a Firenze che Antonio cominciò a giocare con quell’aggeggio. STORROW Ho sentito bene , signora ? Lei ha parlato di “giocare”? ESTER Sì ,insomma, volevo dire a perderci del tempo LEMMI Mi oppongo ,Vostro onore.l’avvocato Storrow cerca di influenzare la signora Meucci . WALLACE Obbiezione respinta , continui avvocato, STORROW Dunque fu a Firenze che .. ESTER Si,lavoravamo insieme alla Pergola : Io facevo la sarta, e lui l’aiuto attrezzista teatrale Un bel giorno si presentò in teatro con una lunga corda tesa e due imbuti.Fece ca- lare la corda dalla graticcia e da lassù.cominciò a comuni- care con il palcoscenico. STORROW Immagino che suo marito abbia avuto molto successo quel giorno. ESTER Macchè, successo. I compagni di lavoro lo presero in giro Ma lui non si curava di nulla e continuò ad usare quegli arnesi. STORROW Giudice Wallace, vorrei far notare un piccolo particolare Noi crediamo che l’unica invenzione di Meucci sia stata quella cordicella appesa alle travi del suo teatro .Niente più . LEMMI Mi oppongo,L’avvocato della controparte punta su un giudizio personale ininfluente ai fini di questo processo. WALLACE Obbiezione respinta STORROW Signora Meucci,lo stesso accadde a Cuba,se non vado errato ESTER Sì, è vero, ma poi mio marito studiò le teorie sulla elettricità e trasformò quegli aggeggi in un vero e proprio telettrofono. STORROW Avete mai assistito ai suoi esperimenti ? ESTER Certamente anch’io ho parlato con quel telettrofono. STORROW E che cosa sentivate ? ESTER Lui diceva di sentire benissimo la mia voce,Io per la verità un po ‘meno . Sentivo solo grandi rumori. STORROW E’ vero che vendeste per sette dollari tutti gli apparecchi di vostro marito ? ESTER Sì,è vero,fu durante i sei mesi di convalescenza,dopo lo scop- pio del traghetto. Ero disperata. Non avevamo soldi e per man- giare ci affidavamo al buon cuore dei vicini. Le medicine e così quando vidi passare per la strada il signor Fleming,lo chiamai e gli proposi di acquistare tutta quella roba. Lui mi rispose che non gli interessava, non sapeva che farsene di fili,bobine e ma- gneti . E poi quegli apparecchi non sapeva usarli. STORROW Ma perché ricavò solo sette dollari ? ESTER Ma perché era robaccia che non valeva nulla. LEMMI Mi oppongo,Vostro onore, Si sta approfittando della signora Meucci, WALLACE Obiezione respinta. Continuate signora. Fu a questo punto che intervenne dal suo banco Meucci con un grido , (pag,12) “Ma che cosa sta dicendo ? Non sa quel che dice.Fatela tacere per carità” WALLACE Meucci , è la seconda volta che vi richiamo.Non tollero disturbi in aula ,altrimenti vi faccio allontanare .Continuate ,avvocato Storrow. STORROW E così Fleming vi consegnò sette dollari.Non è vero ? ESTER Sì e aggiunse che mi aveva fatto un piacere a liberarmi lo scantinato da quegli arnesi. STORROW Non credo che sette dollari abbiano risolto i vostri problemi.. ESTER Per nulla,avvocato,ma io volevo dargli una lezione … STORROW Una lezione a vostro marito ? E perché ? ESTER Lo rimproveravo spesso, mi lamentavo delle sue spese: Faceva anche debiti in quel negozio di Nuova York dove si forniva di materiale.Pensavo che buttandogli ogni cosa avrebbe pensato solo alle candele e mai più al telettrofono STORROW Ma vostro marito continuò gli esperimenti. ESTER Sì,non ha mai smesso di pensare al telettrofono. La sua cocciutaggine è stata la nostra rovina. Però devo ammettere che alla fine c’è riuscito a costruire qualcosa che funziona .Certo ,se mister Grant l’avesse aiutato come aveva promesso le cose sarebbero andate diversamente. L’ avvocato Lemmi chiese ed ottenne di interrogare la testimone. LEMMI Ester, vorrei che diceste con tutta sincerità ,se avete mai visto funzionare il telettrofono in casa vostra. ESTER Ma , avvocato,che cosa dice ? Certo che l’ho visto funzionare..Al tenore Mattia Egloff ho sentito cantare persino la Marsigliese .:Molti altri l’hanno provato. Il telettrofono di mio marito ha sempre funzionato. Oggi è un ap- parecchio che non ha nulla da invidiare a quelli del signor Bell. Anzi il no- stro è migliore LEMMI Grazie così,Signora, non ho altro da chiedere. Riassunto delle pagine successive ( dalla 205 ) Quella sera in casa Meucci successe il finimondo :Antonio accusò la moglie di volerlo rovinare. Ester piangeva. Poi arrivarono a conciliarli Lemmi e Bertolino Al processi testimoniarono personaggi minori.,favorevoli a Meucci .Egloff, il medico King, Samuel Levis ,don Parodi,Nestor Corradi,Luigi Tarantini,Enrico Bandelari,GaetanoNegretti Alla ripresa delle udienze comparve il rigattiere Fleming ; poi fu interrogato il pre- sidente della Globe,Goodvin Poi circolano voci contraddittorie ,si suppone che la Bell e la Globe si fondano insieme. --- Capitolo sedicesimo (Ricompare al processo William Rider colui che aveva deluso Meucci. Confronti col Meucci e spiegazioni Interrogatorio dell’avvocato Stetson.,poi di Durasnt,poi di Cross,poi di Pope) Testo del dibattimento con Rider (pag.13) La comparsa in aula di William Rider provocò un certo mormorio tra il pubblico; Rider fece di tutto pur di non guardare in faccia i coniugi Meucci Un anno prima si era negato all’avvocato Lemmi,che era riuscito a scov arlo per chiedergli di testimoniare a favore di Meucci Tramite conoscenti comuni aveva fatto sapere ,poi, di non essere disponibile perché –diceva – non voleva ricordare il passato ed in particolare quella società col Meucci che tanti guai gli aveva procurato. “Che cosa sarà venuto a dire ?chiese sdegnato Meucci a Lemmi e Humphreys. “Lo verificheremo tra qualche istante. Risulta tra i testimoni di Bell” aggiunse Lemmi: E Humphreys :” Chissà quanto sarà stato pagato dal padrone !” WALLACE Chiamo a testimoniare William Rider. Il pubblico è pregato di fare silenzio. LEMMI Da quanto tempo conoscete Antonio Meucci ? RIDER Sono passati molti anni ..eravamo soci nella vendita di candele di olio di paraffina e di una polpa di abete dalla quale si poteva ricavare carta per giornali.Gli affari però andarono assai male e tutto finì. LEMMI Meucci vi parlò mai del suo telefono ? RIDER Non ricordo con esattezza … Mi pare di L’urlo di Meucci fu di una intensità impressionante “Bugiardo, siete un bugiardo: E’ questa la giustizia ? Lasciatemi parlare Il pubblico e i giornalisti cominciarono ad inveire contro Rider… “Buttatelo fuori ! E’ un verme !” gridavano dal di là delle transenne . Il giudice faticò molto a riportare la calma.poi . rivolto a Rider, raccomandò di cercare di essere preciso. LEMMI Spero che questa breve interruzione sia servita a rischiararvi le idee. Allora riprendiamo : avete o no sentito parlare del te- lefono in casa Meucci da lui o dalla moglie ? RIDER Sì ,ora ricordo.,mi perlarono di un telettrofono. ma io non vi prestai molta importanza. LEMMI Lo avete viso questo apparecchio ? RIDER Mi pare di no. LEMMI Vostro onore , il signor Rider è andato decine di volte in casa Meucci . E quella era piena di fili,dall’ingresso agli scantinati,era impossibile non accorgersene. STORROW Mi oppongo,vostro onore.L’avvocato Lemmi tenta di intimorire il testimone. WALLACE Obiezione accolta. Avvocato Lemmi,riproponete in altro modo la domanda al signor Rider. LEMMI Provaste o no il telefono di Meucci ? A me risulta di sì. RIDER Mi pare di avere visto quel telettrefono .Meucci lo provava con la moglie,ma era un giocattolo. Niente di più. LEMMI Siete sicuro, Rider, di non averlo provato anche voi ? RIDER Ad essere sincero devo dire che ci fu un momento in cui Meucci insisteva perché lo provassi ; ora ricordo molto bene : la moglie parlava dalla sua . camera,ma io udìi solo rumori indistinti ( 14). LEMMI E’ vero, signor Rider,che voi regalaste un vostro libro mastro a Meucci, con- sigliandogli di annotarvi disegni e appunti che riguardavano i suoi esperi- menti sul telefono ? RIDER Sento di poterlo escludere. LEMMI E invece mentite .Mentite spudoratamente. L’avvocato Humphreys si alzò dal suo banco e avvicinandosi allo scanno del giudice Wallace consegnò al magistrato il memorandum book con la copertina nera nella quale erano stampigliate le sigle di Ruder & Clark, la società che commercializzava i prodotti fabbricati da Meucci. “ L’abbiamo trovato dopo anni di ricerca presso l’Ufficio fallimenti di New York dove era finito, non si sa come,,assieme ai libri contabili sequestrati al signor Rider dopo il 1867,anno del suo fal- limento” Il giudice Wallace aprì il libro che conteneva effettivamente i disegni di Meucci relativi agli esperimenti dell’Avana e a quelli degli anni successivi., Non c’erano dubbi., la calligrafia era quella di Antonio e per di più alcune pagine erano addirittura firmate. HUMPHREYS Vostro onore ,Vi chiedo di chiamar a testimoniare il signor Meucci WALLACE ( consegnando il libro mastro a Storrow) la richiesta è accolta. LEMMI Signor Meucci,ricordate di quando Rider vi consegnò questo libro ? MEUCCI Mi pare fosse dopo la guerra civile,intorno agli anni 1864-1865 , Io tenevo in tasca dei fogli accartocciati sui quali appuntavo i miei esperimenti con note e disegni..Un giorno il signor Rider mi disse che era meglio se avessi copiato tutti quegli appunti in un quaderno Così mi regalò un libro mastro della compagnia Rider & Clark, Accet- tai questo libro e vi copiai tutti quegli appunti in un quaderno Scrissi con l’inchiostro e con il lapis .Ma un bel giorno non trovai più questo libro ; pensavo che fosse andato distrutto nell’incendio scop- piato nella fabbrica di birra di Mayer e Bachmann dove io ogni tanto davo una mano. Mister Bachmann è il mio attuale padrone di casa. Invece quel libro l’avevo dimenticato negli uffici della Rider & Clark e così i miei avvocati l’hanno ritrovato. RIDER Le dichiarazioni del signor Meucci non provano nulla. Ripeto : il suo telettrofono o, come lo chiama adesso, telefono era un apparecchio di poco conto, elementare come un giocattolo . LEMMI Riteniamo la deposizione del signor Rider assai interessante anche perché - giocattolo o no- conferma che in quegli anni, cioè prima del caveat Bell il mio cliente aveva sperimentato un telefono vero e proprio. Al signor Rider non abbiamo altre domande da fare.. Dopo Rider fu la volta dell’ avvocato Stetson. l - : (Continua il Capitolo sedicesimo ) ( 15 ( Stralcio dell’interrogatorio all’avv. Stetson LEMMI E’ vero che il signor Meucci vi confidò di voler brevettare il suo telefonp ? STETSON Sì, è vero e ci rimase anche male quando seppe che ci volevano duecentocinquanta dollari.Mi disse di non avere quella somma e io ebbi il sospetto che si trattasse di una invenzione da poco….. LEMMI E allora lo consigliaste per un caveat ? STETSON Meucci mi faceva compassione e così lo indirizzai verso il caveat che costa meno rispetto al brevetto,bastavano venti dollari,ma lui mi confidò che aveva solo dieci dollari in tasca.Trattandosi di una cifra esigua, risposi che gli altri dieci dollari me li avrebbe fatti avere in seguito ( ** ) Non ricorda e non dà spiegazione sulla fine dei documenti di Meucci Testimoniano poi Domenico Mariani,un musicista che Meucci aveva conosciuto all’Avana e Anthony Ulman,l’avvocato. per Meucci. Altri testimoniarono a favore di Bell.taluno de quali non credeva alla bontà del progetto Bell Di questi fu invitato a deporre Charles Robert Cross. LEMMI Signor Cross , quando avete preso visione dei disegni di Meucci? CROSS La data esatta non la ricordo e non ricordo nemmeno l’occasione. Di recente ho visto gli atti allegati a questo processo… LEMMI E che cosa ne pensate ? CROSS Ben poca cosa avvocato. Il caveat Meucci del 1871 descrive pienamente quello che viene conosciuto come un telefono per per amatori, cioè un telefono basato su fili che trasmettono il suono meccanicamente. LEMMI Ma Meucci ha applicato al suo telefono i principi dell’elettricità : Come potete voi dimostrare il contrario ? Avviene un battibecco tra gli avvocati. Cross ha definito Meucci un inesperto della lingua inglese, un autodidatta :Meucci tenta di reagire. Dopo viene interrogato Frank Pope, altro approdato alla società Bell..Anche lui con- ferma la tesi di Cross: Altro intervento indignato di Meucci Appare dalla discussio- ne che quei telefoni erano in deposito alla District Telegraph di Grant ed era no stati costruiti sulla base della documentazione di Meucci Ultimo testimone fu Thomas Doxon¸anche lui contrario al progetto Bell. Insomma Durant,Cross,Pope .. da esperti di telegrafi erano divenuti esperti di te- lefoni che difendevano il loro datore di lavoro Bell. L’udienza si chiuse con una richiesta,accolta,,dell’avvocato Storrow di mettere agli atti un articolo (uscito in quei giorni) nel quale Meucci era descritto come un individuo che faceva candele. In realtà egli ha costruito soltanto un telefono acustic sebbene pensasse di usare l’elettricità, un mezzo di cui aveva ben poca conoscenza Capitolo diciassettesimo , (pag.223) pag. 16) Questo capitolo si apre con qualche spunto romantico, “ Era un bella domenica di Giugno annunciata dai raggi di sole” “ Un assordante canto d’uccelli testimoniava la primavera” A questo punto dopo avere assistito in questo processo a tanti dialoghi, sento il bisogno di inserire un mio monologo. Appunto le MEDITAZIONI DI CARMELINA ROTUNDO Ripercorse le oltre duecento pagine di questo volume,è dal capitolo quindicesimo che sono rimasta emozionata da un panorama di situazioni. Questo processo è stato acceso dalla parte Bell come parte lesa contro quel po- vero diavolo di Meucci. E’ la tipica situazione di una prepotenza, Già quel “Napo- leone degli impresari” s’era sbarazzato del Meucci che gli era rimasto scomodo e lo aveva imbarcato oltre mare. Sono drammi di tutti i giorni : Il padrone di casa sfratta l’inquilino pidocchioso, lo Stato manda a riposo il fedele servitore con una pensione svalutata dalle vicende, il professionista per evitare il fallimento licenza il collaboratore, un rigattiere si fa pagare per lo sgombero della cantina di Meucci o nostra, un genitore scarica nei cassonetti i ricordi personali d’un figliolo, un medico trascura una ammalata troppo pudibonda. Così si comporta Bell, ma vediamo gli altri. Quel giudice Wallace deve subire ,accogliere o respingere tutte le obbiezioni degli avvocati. Quest i avvocati sfruttano ogni motivo per accapigliarsi e acquistarsi così,come avviene in tutte le aule,una popolarità Quel pubblico che già simpatizza col Meucci e imbarazza lo svolgimento della causa. E il povero Meucci che male parla l’inglese, si affatica a protestare e si fa redar- guire. Come andrà a finire ? Quel Wallace sarà più o meno Fallace ? I vecchi volumi dei romanzi gialli lasciavano intonse le ultime pagine apposta per mantenere in sospeso la questione se l’assassino fosse il maggiordomo oppure no e occorreva il tagliacarte. Lo vedremo riprendendo la lettura. “ Antonio s’era alzato dal letto, come sempre prestissimo” Nella famiglia ,Meucci e gli amici attendono la sentenza, (“Sta passando troppo tempo .Vuoi vedere che quel giudice mi tira uno scherzo da prete ?”) Ma nella casa c’è uno strano silenzio. Meucci risale le scale, entra nella stanza della moglie, la vede pallida e scopre che è morta ! Commozione , scompiglio anche tra i sopraggiunti visitatori Funerali il giorno dopo seguiti da centinaia di persone. Un mese dopo ,fra tanto lutto, il 19 Luglio il giudice Fallace rende pubbliche le sue decisioni :una iniqua sentenza a favore di Bell ! Stupore fra tutti. Rilettura delle motivazioni . Si accenna ad un “problema economico che sarebbe sorto ai danni dell’economia nazionale,se Bell fosse stato bocciato Per noi che siamo imbottiti di cultura latina , questa è la favola di Fedro : quella del lupo che stava in alto e l’agnello che stava in basso di un ruscello colpevole di inquinargli l’acqua . Nessuno scampo per l’innocente Rimangono da leggere le ultime pagine di questo interessante racconto che passa da biografia, a romanzo giallo , a cronaca giudiziaria utile agli studenti di diritto ed a tragedia. Notizie di ricorsi ,di contestazioni.La Globe cerca degli accomodamenti. Il povero Meucci cerca conforto scrivendo ad una figlia di Garibaldi, all’amico Luigi Montelatici di Firenze. Rassegnazione o “ quiete dopo la tempesta”. Il 13 Ottobre 1889, il Meucci nei rari momenti di lucidità, rinnova il testamen- to, lasciando dei legati che poi resteranno fittizi. Dispone di mettere all’asta le sue masserizie per destinare alla beneficenza il ricavato ; non immagina che l’asta andrà deserta Il Capitolo diciottesimo ci presenta l’epilogo fatale, Dopo un’agonia di tre giorni il 20 Ottobre Antonio Meucci moriva, Già l’artrosi gli aveva già debilitato le gambe .; egli non connetteva più e un cronista aveva riferito di lui : “il delirio lo prese e con le sconnessioni proprie a quello stato continuava a farneticare” In quei giorni già altri si erano preoccupati della sua fine: Persino Francesco Crispi dall’Italia aveva telefonato al console italiano di NewYork : “ Provveda spese Stato malattia ed eventuali funerali Meucci” ;un messaggio tardivo. Emozione in tutta la città : Suono di campane a morto, commemorazioni sulla stampa Il racconto indugia sulla descrizione del funerale. ,sulla cremazione della salma ,sulla raccolta delle ceneri. Poi si leggono le liquidazioni dei testamenti e a poco a poco i ricordi svaniscono col decesso anche di altri protagonisti. Un risveglio trent’anni dopo : il generale Guglielmotti, indice una sottoscrizione dedicata a finanziare un monumento a Meucci da collocare a Staten Island., Qualche ministero si muove.,l’iniziativa si dilata, e il monumento si inaugura festosamente il 12 Marzo 1922 E’ l’ultima riga del volume di Franco Capelvenere In questi ultimi ottantenni numerosi studiosi si sono occupati in forma occasionale e limitata dei meriti e lo sappiamo dalla pagina di bibliografia aggiunta, Sappiamo che il nome di Meucci decora molte strade cittadine. Ma appunto solo questo volume satura le nostre coscienze. Merita di essere additato come un best seller. Sopratutto a Firenze.. Recensione di Carmelina Rotundo con apporti di Romolo Mazzucco.. . . . .

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