Amalia Ciardi Duprè: scultrice di emozioni
di Carmelina Rotundo
Salire a Fiesole è stata, in questa calda estate, l’opportunità di fuggire dall’opprimente calura, ma anche di intraprendere un itinerario, che mi ha portato nei luoghi in cui ha operato una grande artista contemporanea: Amalia Ciardi Duprè, che ha saputo imprimere alla materia - sia essa terracotta, bronzo o cemento - il palpito delle emozioni.
Decido di incontrarla nel suo studio e mi ritrovo fra opere completate e in via di realizzazione, gruppi di figure, grandi disegni e anche foto, perché lei è una grande fotografa. Al filone religioso si è dedicata con tale trasporto da sembrare godere di un dialogo diretto con gli Angeli e i Santi. Di quest’ultimi legge le lettere e le biografie, al fine di entrare nel personaggio ed essere, di volta in volta, San Francesco, Padre Pio, Padre Annibale Maria di Francia, Sant' Antonio. Sono le sue interpretazioni del Crocifisso a condurci per la via della Passione: passione di Cristo che continua nell' umanità. Il dolore, la sofferenza, la difficoltà - per essere raccontate – sono illuminate d’amore, quell' amore che ha mosso Dio a donarci il suo unico Figlio, quell' amore che la Madonna, madre umile del Redentore, nutre per tutti noi figli.
Al filone religioso si affianca quello sociale con i desaparecidos, le eroine come Rita Atria, i temi forti dell' immigrazione, del lavoro, della difficile integrazione. E’ nella maternità che Amalia esprime la grandezza, la santità e la bellezza della donna. Sono maternità avvolgenti, che abbracciano chi le guarda.
I suoi capolavori ci conducono nella chiesa di San Lorenzo a Vincigliata dove Amalia per 9 anni (1976-87) ha lavorato alle pareti dell’abside. Questo capolavoro unico è nato grazie a impasti sapientemente miscelati, cotture programmate, geniali invenzioni e interpretazioni di linee e di forme con materiali quali la terracotta, il cemento e il bronzo.
Si tratta di 70 mq di superficie in cui, l’autrice ha interpretato, in alto e bassorilievo, la storia dell' umanità secondo l' Antico Testamento. Nella parete di sinistra la decadenza dell'umanità dopo la Creazione; in quella centrale il grande Cristo che salva l'umanità, mentre in quella di destra è illustrato, con la parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro, un mondo di creature e di paesaggi che palpitano all' unisono come in una armonia divina e terrena .
Nella chiesa di San Bernardino a Borgunto (orario di apertura 09.00-18.00) Amalia ha lavorato 7 anni realizzando, in refrattario bianco, 14 stazioni della via Crucis. Dietro l' altare si trova il grande Crocifisso alto 3 metri. Il Cristo morto ha profonde ferite alla gola ed al torace e ai lati – sempre in refrattario bianco – sono collocati la Madonna e San Giovanni. L’artista ha decorato i due amboni con i simboli dell' Eucarestia: tralci di vite e spighe di grano. Ai piedi del Crocifisso, due tabernacoli: uno per l’Eucarestia e l’altro per gli oli santi, che porta sullo sportello i simboli della Trinità. Il fonte battesimale è stato realizzato in vetro resina affinché, nonostante le dimensioni, sia facilmente trasportabile ed ha come decoro una cerva che beve in un corso d' acqua.
Per la chiesa di Santa Maria Primerana, piccola e antichissima chiesa a Fiesole, Amalia ha fuso in bronzo gli elementi principali del ciborio: lo sportello è a forma di sole con due angeli in adorazione.
Al seminario di Fiesole, nel 2005, la Duprè ha realizzato l' altorilievo in terracotta:
"La venerazione del nome di Cristo" dove nella bellezza del volo di angeli si rende lode al Signore
Nella cappella dello stesso seminario l’artista ha realizzato in cemento e vetro una grande croce che al centro porta il ciborio. Nella piccola chiesa di Montebeni, situata nella borgata tra Fiesole e Settignano, disegnata dall' architetto Raffaello Fagnoni, Amalia ha realizzato, a lato dell' altare, la Madonna con Bambino in cemento ad altezza naturale. Anche nella Chiesa di Rufina, si trova una testimonianza della sapienza dell’artista nel forgiare questo inusuale materiale: un San Martino nell' atto di dividere il mantello con il povero.
Amalia ha lavorato anche all’estero (Stati Uniti e Francia) e in Italia ha portato la sua arte in Veneto, a Pordenone, nel Santuario della Madonna della Grazie con un Crocifisso alto 3 metri che domina il presbiterio; in Campania - nel Convento di Tora – con un San Francesco in refrattario bianco, posto nel cortile del convento. In Puglia, a Cerignola, in piazza San Francesco si trova il grande monumento in bronzo a Padre Pio nell' atto in cui il Santo frate assolve un peccatore e, nella parte retrostante, mentre riceve le stigmate.
La Duprè è anche autrice di un presepe che, dopo essere stato esposto a Vincigliata, è stato itinerante nella Val Di Chiana, fino ad approdare a San Godenzo per la prima edizione della Mostra dedicata ai Presepi. Composto da 20 pezzi in terracotta è testimonianza dell' amore e della grandezza di questa artista che continua a lavorare per donarci emozioni. Amalia Cialdi Duprè è stata invitata da ART ART a partecipare - come ospite d'onore - alla collettiva del Natale 2011 dedicata al paesaggio senza tempo, aperta dal 3 dicembre al 6 gennaio con orario 16.00-19.00 – chiusa il lunedì. Invito che l’artista ha accettato, perché il suo amore per le occasioni di dialogo è sempre forte e, c’è da essere certi, che alla galleria Impruneta Arte Contemporanea (IAC) – via della Croce, 41 Impruneta - le sorprese non mancheranno.
Poiché le visite sono possibili solo su appuntamento per chi fosse interessato: Vincigliata prenotazioni al 329 11246888 e Seminario di Fiesole 055 59226
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