La Botanica di Leonardo. Per una nuova scienza tra Arte e Natura.
“ La destinazione dell'arte del nostro tempo è di tradurre dalla sfera della ragione alla sfera del sentimentola verità che il bene della gente è nell'unione e di instaurare in luogo della violenza attuale quel regno di Dio, cioè quell'amore che si presenta a noi tutti come fine supremo della vita dell'umanità; Il pensiero di
Lev Tolstoj è attuale e l’ invito a riscoprire un fiore che sboccia anche tra l’ asfalto, una pianta che vivenonostante sia chiusa tra cemento di case o ad alzare gli occhi al cielo per volare in paesaggi mutevoli è rivolto anche grazie a mostre tra cui :” La Botanica di Leonardo. Per una nuova scienza tra Arte e Natura”. Mostra evento multimediale- sensoriale ideata e prodotta da Aboca, healthcare company toscana che da oltre quarant’anni cura la salute attraverso prodotti 100% naturali che rispettano l’organismo e l’ambiente.( Aboca è una società benefit, impegnata costantemente per il bene comune ), in collaborazione con ilComune di Firenze con il coordinamento scientifico e l’organizzazione di MUS.E che vede attivarsi oltre aValentino Mercati, fondatore e presidente di Aboca , Stefano Mancuso, una tra le massime autoritàmondiali nel campo della neurobiologia vegetale; Fritjof Capra, fisico e teorico dei sistemi e studioso diLeonardo da Vinci . Una mostra che ha sapore di arte e di scienza e perché no di filosofia e fantascienza,
di musica che stimola a viaggiare nel tempo indietro tra tavole originali, disegni di dettagli,installazioniinterattive, piante vere, tra giochi di luce e di ombre negli gli spazi del Dormitorio e del Chiostro Grande del Complesso monumentale di Santa Maria Novella. Mondo vegetale: dalla fillotassi alla dendrocronologia, Leonardo registrava colori e forme di ciò che lo circondava , si interrogava sui perché ,perché le radici si sviluppano sotto terra e perché le foglie hanno quella posizione, perché i cerchiconcentrici dell’ albero …
“ fotografare con gli occhi “ per poi dipingere disegnare, sperimentare per capire l’ essenza l’ anima ilperché del creato tutto e del nostro essere nel creato per questo gli studi di Leonardo sulla matematica e sulla geometria sviluppati a Milano alla corte di Ludovico il Moro grazie alla conoscenza di frate Luca Pacioli (1445-1517). Leonardo riceve da Pacioli insegnamenti e in contraccambio disegna per ilcompendio De Divina Proportione del frate sessanta solidi regolari . Grazie a questa feconda frequentazione Leonardo sviluppa negli anni profonde riflessioni sull’aritmetica, sulla geometria euclidea,sulle proporzioni, elementi costruttivi del cosmo, della natura, della scienza e dell’arte e visitare questa mostra può stimolare a una profonda riflessione sull’ armonia e interrogarsi sui i poliedri che trovano posto alcuni nel Chiostro grande ed altri sono dislocati nelle piazze della città di Firenze dalla piazza SantaMaria Novella, a piazza Bambini di Beslan, a piazza Stazione. Secondo Platone (428-347 a.C.), che raccolse l’eredità dei Pitagorici, le forme geometriche davano corpo ai quattro elementi del cosmo: l’esaedro per la terra, l’icosaedro per l’acqua, l’ottaedro per l’aria, il tetraedro per il fuoco e a questi si aggiungeva il dodecaedro, sintesi sublime della quintessenza per maggiore esattezza riportiamo le parole di Platone
«… alla terra diamo la figura cubica; perché delle quattro specie la terra è la più immobile, e dei corpi il più plasmabile… e poi all’acqua la forma meno mobile delle altre (icosaedro), al fuoco la più mobile (tetraedro), e all’aria l’intermedia (ottaedro): e così il corpo più piccolo al fuoco, il più grande all’acqua, e l’intermedio all’aria, e inoltre il più acuto al fuoco, il secondo per acutezza all’aria, e il terzo all’acqua… Restava una quinta combinazione e il Demiurgo se ne giovò per decorare l’universo (dodecaedro) ». Per il Demiurgo di Platone ogni elemento assume una particolare forma geometrica ed ogni cosa segue una regola matematica: tutto è in melodica sinfonia. Nel Complesso di Santa Maria Novella, doppio ingresso Piazza della Stazione 4 / Piazza Santa Maria Novella (Basilica)“visitabile fino 15 dicembre 2019 Curatori Fritjof Capra, Stefano Mancuso, Valentino Mercati per una riflessione profonda sull’ essere, sull’ esistere perché l’ umanità non diventi un elemento di “disturbo “ all’ interno del cosmo, cosmo che in filosofia sta per un sistema ordinato o armonico.
Carmelina Rotundo Auro
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