Un serenissimo cielo ed una mite temperatura, dopo giornate di pioggia e un clima fuori dall’ ordinario per le basse temperature (siamo già a maggio ) ci accolgono all’ uscita, quasi allo scoccar della mezzanotte, dalla sala
della Parrocchia di San Donato
in polverosa a Firenze: il Creato che
partecipa della nostra gioia quella leggera, leggera che giunge a toccare
le corde intime del cuore per
colorarle di un arcobaleno di sentimenti . Giovani ,
molti dei quali alla loro prima
esperienza teatrale, sono riusciti
a commuoverci : lacrime, che pur nel tentativo di nasconderle
scorrono sui volti del pubblico; si ‘questi giovani ce l’ avevano messa tutta :
buona volontà, impegno uniti nella
tenerezza di narrar la vita risplendente di
santità della loro coetanea : Maria Cristina Ogier
la quale ha testimoniato la Fede superando e sublimando quelle difficoltà dovute ad
una malattia precoce; coraggio sostenuto dalla fede, una luce per
tutti anche per i genitori nei quali si irradia, Gina ed Enrico diventano luce
anche loro. La raffigurazione scenica
della vita della SERVA di DIO, Terziara francescana che
inizia appena dopo che il parroco :Padre Gaetano Riccadonna Agostiniano ha sottolineato il lavoro di giovani che, basandosi sulla biografia di Maria Cristina, hanno composto il copione, studiato le luci, curato l’ organizzazione
logistica, composto la colonna sonora, inventato e cucito i costumi…. ..risolto
gli immancabili imprevisti sotto la direzione magistrale del regista Massimo Marcacci…. La canzone: “Amare senza confini” di don
Mario Costanzi ci porta ad un cielo serenissimo dove navigano nuvole bianche a bambagia e dove brilla una stella la più bella che illumina
e continua ad illuminare la vita di chi soffre e di chi è in condizioni di difficoltà. Le Case famiglia quella maschile e quella
femminile ne sono testimonianza, dalla
madre infatti Maria Cristina si fece promettere che avrebbe continuato le
opere che più le stavano al cuore: la creazione di Case famiglia accoglienti
eleganti che rispondessero ad ogni esigenza, dove ognuno potesse godere del dono
meraviglioso della vita con dignità nel
rispetto, nel dialogo, in un arricchimento reciproco. Instancabile
“dimenticando” le sue sofferenze personali . Maria Cristina in vita si è prodigata per i deboli ovunque nel mondo, raccogliendo
i fondi anche per il battello-ambulatorio che dovrà essere attrezzato per portare i
primi soccorsi a chi è colpito da malattie in
AMAZZONIA. (lontano ad immaginare
allora il rogo che ha
sconvolto questa parte del mondo ) Maria Cristina Ogier che, divenuta terziaria francescana prenderà il
nome di Pia, risponde in pieno al comandamento : « Ama il Signore Dio tuo con tutto il cuore,
con tutta l'anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo
dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Ama il prossimo tuo come te
stesso. Da questi due comandamenti dipende
tutta la Legge e i Profeti » (Matteo
22,37-40), anche nel mondo dell’ UNITALSI
ella è esempio instancabile di dedizione
verso coloro che soffrono, un
modello da imitare nella vita nella scuola,
dove Maria Cristina è esemplare alunna studiosa e generosa con i compagni i .
Nel 2013 si è aperta
l’ inchiesta diocesana sulla
vita virtù e fama di santità,
grazie molto all’ impegno di una donna
la professoressa Nikla Salsetta
Balestra che. diventa punto di riferimento storico per Maria
Cristina Serva di Dio, per l’ assistenza
e l’ incoraggiamento anche lei, rimasta
affascinata giovane studentessa di Teologia che dedica la sua tesi di Laurea a questa figura esempio per i giovani in una società moderna dove alle tre prospettive; di guardarci occhi
negli occhi, di vedere il cielo e scorgere
un fiore che sboccia dall’ asfalto, si è
sostituita la prospettiva del cellulare; Maria Cristina ci invita a guardare il
cielo in e per quell’ anelito al volo insito in ogni essere umano, quel cielo che tutti ci aspetta nella
luce dell’ eternità. La Professoressa Nikla nel suo intervento finale si complimenta con
i giovani del gruppo teatrale di San
Donato in Polverosa consegnando, come
tangibile segno di ringraziamento un libro che porta la dedica di Padre Bernardo
Gianni Abate di San Miniato.
La RAFFIGURAZIONE
SCENICA : ” T UTTO PER TE E IN TE” si inserisce
nella rassegna teatrale: “ In
scena la fede” alla 4° edizione diretta a favorire la messa in scena di esempi di “vita illuminata”…. Si è avverata la magia
che dall’ ascolto si è trasformata
in abbracci, in sorrisi che ora
avevano preso il posto alle lacrime per
continuare in dialoghi che non
avremmo mai voluto terminare tante le cose da dirci …ogni generazione, ogni attore,
ognun del pubblico.
Non abbiamo altre
strade che quelle dell’ amore noi capaci di attraversar tempeste per costruir
arcobaleni.
Carmelina Rotundo Auro
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