sabato 2 novembre 2024
Pasquale lettera DI NIKLA
Ciao Pasquale,
questo foglio è rimasto bianco per tutto il giorno....
cercare le parole per dire ad una persona speciale ti voglio bene,
può non esser facile: si può rischiare di essere inutilmente sdolcinati o addirittura, in un intrigo di parole, di dire totalmente altro.
Pasquale: persona dotata di una non comune intelligenza, cultura poliedrica, ottimo organizzatore, burbero si, a volte si, ma fortissimamente generoso,
sempre nell’interesse del malato.
Ma quante persone hai aiutato Pasquale? 100, 200, 1000...o tante che non si
contano. E lo facevi con slancio, in maniera semplice, da farlo sembrare facile.
Un mio ricordo degli anni '90 come insegnante dell' Istituto d'Arte, appresi come
una giovane allieva, affetta da grave patologia con poche speranze di vita, fosse stata da
te operata e ora godeva di ottima salute. E quando tu e Milvia, vi presentaste allo
spettacolo di fine anno scolastico, il suo grido “Pasquale” e il suo forte abbraccio furono
una eloquente dimostrazione di come un medico possa e debba essere qualcosa
di più di una bella targa su una porta.
Per questo oltre al ti voglio bene, voglio dirti GRAZIE. Grazie Pasquale per esserci
sempre stato.
Voglio ricordarti in un pomeriggio di qualche domenica fa, al sole ancora
brillante sui verdi fili dell'erba, con il tuo bel maglione rosso, contornato da parenti
visitato da amici, uno dei quali portò una incredibile vasca di ottimo gelato che
tutti apprezzammo e tu, gioioso e contento in maniera particolare, ripulendo, come
un bambino, goloso della vita, anche il contenitore!
Ecco te ne sei andato, portandoti via quella bella persona che eri. Lo sai che
lascerai un vuoto incolmabile e mancherai a tanti, vero?
Alzati amico mio, da codesta sedia, ora puoi camminare spedito, dammi la
mano e corriamo insieme per le discese e le risalite, liberi fino a toccare il cielo.
Sotto quella pergola di uva fragola un posto resterà vuoto. o forse no, sarà vuoto
solo ai nostri occhi ma tu sarai con noi. Il tuo modo irripetibile di essere, il tuo sentire, il tuo cuore, Il tuo amore per la vita e per l' umanità, sono immortali.
Come sempre lo è l'amore che trascende il tempo e la storia.
E poi, mi fa piacere pensare che potresti non essere solo, che forse potresti incontrare Nicola, colleghi e parenti, questa volta. E per quel filo indissolubile che ci lega tenacemente alle persone che abbiamo tanto amato, sarà bello constatare che avremo, in questa epoca di grandi incognite, due angeli in più a vegliare su di noi.
Ti voglio bene. Grazie Pasquale, grazie.
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