lunedì 22 luglio 2013

FONDAZIONE STROZZI CHE PASSIONE!!!!!!!!!!!!!!!!





 Come si fa a non innamorarsi della FONDAZIONE STROZZI??
 Che,  superando le mura del museo entrando  in- per  la città e non solo,   attrae i  cittadini del mondo

 un esempio?
Un’idea di bellezza”
Centro di cultura contemporanea Strozzina
(29 marzo – 28 luglio 2013)

dove le opere esposte suscitano stupore per i materiali e le tecniche innovative che gli artisti hanno adottato per realizzarle e mostrano un’interpretazione nuova e personale della realtà che ci circonda, stimolando la curiosità e la perplessità dei visitatori con una partecipazione fisica ed emotiva.
Ma l’originalità di questa mostra internazionale di otto artisti contemporanei presentata alla Strozzina consiste anche nel fatto di aver voluto proporre e discutere il concetto di “bellezza”, instaurando una forma di dialogo e di confronto che coinvolge sia gli artisti che i visitatori.
  Sono state così presentate opere di artisti contemporanei al grande pubblico, ed insieme, con un progetto collaterale,  è stata organizzata una  mostra di fotografie realizzate e inviate da chiunque volesse esprimere la propria idea del “bello” con un’immagine fotografica, accompagnata da un commento, in prosa o in poesia, per spiegare ed interpretare quel sentimento di bellezza che è così personale e peculiare per ognuno di noi e che può essere rappresentato da un oggetto, da un luogo, da un sentimento, o da un momento particolare della vita quotidiana.
 Abbiamo ammirato anche le 6 foto scattate da:
 Tina De fazio, Francesco de Masi,



 Francesca Masotti , Elisa Amerena, M. Patrizia Calabresi  . che gli autori degli scatti hanno voluto gentilmente abbinare a mie parole , per poi approdare a Firenze alla STROZZINA da diverse regioni  d' ITALIA per gioire dell' onore di essere esposti
 in un luogo   così prestigioso come Palazzo Strozzi.




formula vincente della FONDAZIONE STROZZI : parola d' ordine coinvolgere
foto di ANNAMARIA  e di  ELISA AMERENA
  Come si fa a non innamorarsi della FONDAZIONE STROZZI??
 Che  superando le mura del museo entrando  in- per  la città e non solo   attrae i  cittadini del mondo

 un esempio?
Un’idea di bellezza”
Centro di cultura contemporanea Strozzina
(29 marzo – 28 luglio 2013)





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alla prossima..........

LA FONDAZIONE STROZZI RIESCE A FAR SEMPRE CENTRO!!


La Primavera del Rinascimento. La scultura e le arti a Firenze 1400-1460”
Firenze Palazzo Strozzi
(23 marzo – 18 agosto 2013)
  
Due cugine romane, Patrizia ed Annamaria, invitate dalla carissima amica Carmelina Rotundo e spinte dal desiderio di visitare le mostre allestite a Palazzo Strozzi, sfidano in un giorno di luglio il caldo afoso di Firenze, e la città di Dante le ripaga con un’insolita giornata splendidamente ventilata che permette di godere appieno le meraviglie di luoghi sempre suggestivi e affascinanti.
Già il tragitto dalla Stazione, con la sosta a Santa Maria Novella e lungo le vie ricche di antichità, si rivela pieno di suggestione e di fascino, fino ad arrivare al Palazzo Strozzi, cuore pulsante della vita culturale ed artistica della città e sede di iniziative sempre interessanti e di grande successo, che si integrano mirabilmente con il tessuto cittadino e coinvolgono il pubblico sempre numeroso dei visitatori.
Fino al 18 agosto Palazzo Strozzi infatti ospitava una splendida mostra organizzata dalla Fondazione in collaborazione con il Museo del Louvre: 140 opere di grandi artisti, soprattutto scultori, che nella prima metà del ‘400 hanno dato vita ad una straordinaria “rivoluzione” che porterà i suoi frutti migliori nel grande Rinascimento fiorentino.
In un ideale itinerario storico-artistico le prime tre sezioni della mostra (“L’eredità dei padri”, “L’alba del Rinascimento”, “La romanitas civile e cristiana”) delineano un percorso espositivo che dagli illustri esempi di Nicola e Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Giotto, Tino di Camaino, Jacopo della Quercia, trasmette agli eredi Lorenzo Ghiberti, Filippo Brunelleschi, Donatello, Nanni di Banco, Masaccio, Paolo Uccello, Andrea del Castagno, Filippo Lippi, Leon Battista Alberti un nuovo linguaggio rappresentativo del rinnovato clima spirituale e di un fervore intellettuale più moderno e creativo.
Le successive tre sezioni illustrano le varie forme di iconografia rinascimentale: nella sezione intitolata “Spiritelli tra sacro e profano” i puttini o genietti alati, soggetti preferiti di Donatello; nella sezione “La rinascita dei condottieri” i monumenti equestri, e in quella chiamata “La pittura scolpita” le grandi figure scultoree dipinte da Masaccio.
Lo spazio e la prospettiva sono invece rappresentate da Brunelleschi e Donatello nella sezione “La storia in prospettiva”, ma anche dai disegni prospettici di Paolo Uccello, che riprendono e assimilano motivi architettonici di Brunelleschi.
La dolcezza e la straordinaria bellezza dei volti nelle raffigurazioni della Madonna col Bambino nelle pale d’altare o nelle terrecotte smaltate e invetriate dei della Robbia attraggono l’attenzione e suscitano lo stupore dei visitatori nella sezione intitolata “La diffusione della bellezza”.
La carità associata alla bellezza nei capolavori destinati agli istituti di assistenza pubblica, quelli per l’infanzia, le confraternite, gli ospedali, gli ospizi, costituiscono la nona sezione chiamata “Bellezza e carità” e rappresentano lo spirito cristiano e il ruolo educativo dell’arte.
Infine l’ultima sezione, “Dalla città al palazzo. I nuovi mecenati”, con i progetti per la costruzione di palazzi e dimore monumentali, eleganti e prestigiose, adeguate ai nuovi modelli sociali e ai nuovi stili di vita e patrocinate dai potenti della città. Il modello di Palazzo Strozzi, nella sua eleganza e semplicità, è certamente il più grandioso esempio architettonico della Firenze del ’400.
Nelle sue dieci sezioni l’esposizione offre ai visitatori una selezione di opere di scultura, pittura, architettura, arredi, ecc.: le sculture di Nicola Pisano, i dipinti di Giotto, le Madonne di Donatello, le terrecotte invetriate dei della Robbia sono alcuni dei capolavori che riempiono le sale di Palazzo Strozzi per questa mostra, che ha richiesto oltre quattro anni di lavoro per raccogliere opere pregevoli che testimoniano il ruolo di capitale artistica e culturale che Firenze assunse nel periodo rinascimentale.


Un’idea di bellezza”
Centro di cultura contemporanea Strozzina
(29 marzo – 28 luglio 2013)

Un’ esposizione di arte contemporanea non è sempre facilmente compresa ed apprezzata e richiede una buona dose di coraggio per essere organizzata e presentata al pubblico, che in genere viene attratto soprattutto dalle opere di artisti di chiara fama.
Le opere esposte suscitano stupore per i materiali e le tecniche innovative che gli artisti hanno adottato per realizzarle e mostrano un’interpretazione nuova e personale della realtà che ci circonda, stimolando la curiosità e la perplessità dei visitatori con una partecipazione fisica ed emotiva.
Ma l’originalità di questa mostra internazionale di otto artisti contemporanei presentata alla Strozzina consiste anche nel fatto di aver voluto proporre e discutere il concetto di “bellezza”, instaurando una forma di dialogo e di confronto che coinvolge sia gli artisti che i visitatori.
Vengono così presentate opere di artisti poco noti al grande pubblico, ed insieme, con un progetto collaterale, viene organizzata una raccolta di fotografie realizzate e inviate da chiunque volesse esprimere la propria idea del “bello” con un’immagine fotografica, accompagnata da un commento, in prosa o in poesia, per spiegare ed interpretare quel sentimento di bellezza che è così personale e peculiare per ognuno di noi e che può essere rappresentato da un oggetto, da un luogo, da un sentimento, o da un momento particolare della vita quotidiana.
Possiamo così ammirare anche le foto scattate da noi e corredate dalle bellissime e significative parole di Carmelina Rotundo, e ci inorgogliamo al pensiero che il nostro nome sia affiancato all’idea della bellezza e ricordato nella mostra allestita in un posto così prestigioso come Palazzo Strozzi.

Dopo la visita alle due mostre una breve sosta di riposo alla caffetteria di Palazzo Strozzi, assai ben inserita nell’ambito del Palazzo; poi una bella passeggiata verso Piazza della Signoria, con assaggio della freschissima acqua, liscia e frizzante, della fontanella situata proprio dietro Palazzo Vecchio e una immancabile carezza al porcellino davanti al mercato per chiedere e ottenere un po’di fortuna.
Poi verso Ponte Vecchio, senza poter resistere alla tentazione di qualche acquisto di oggetti in pelle in uno dei tanti invitanti negozi che si aprono lungo le vie che portano verso l’Arno; per il pranzo ci attende Piazza della Passera, angolo nascosto e tranquillo, con le specialità della trippa e dei fegatini toscani della trattoria “Il Magazzino” e non può mancare un’occhiata alla confetteria “Conti”, dove il giorno successivo si inaugurerà la mostra 1&2 del fotografo Nicola Rapuano commentata da Carmelina le cui vetrine ci attraggono con le splendide e originali confezioni di “bonbons”.
Nel pomeriggio ci deliziamo ancora passeggiando per le vie di Firenze ed arriviamo in Piazza Duomo, sempre affollata di turisti, per immergerci nell’atmosfera fantastica dei merletti di pietra del Duomo, del Campanile di Giotto e del Battistero con la Porta del Paradiso, che immortaliamo con diverse foto anche nella nostra memoria.
Terminiamo così una giornata di totale immersione nella cultura e nell’arte in una città-museo che non stanca mai, che non delude mai e che ogni volta offre un’immagine diversa ed entusiasmante della sua bellezza e preziosità.

M. PATRIZIA CALABRESI




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