CARMELINA
Il Blog di Carmelina Rotundo
mercoledì 10 dicembre 2025
MARE D’INVERNO
Mare d’inverno,
d’acqua un inferno;
si frange l’onda,
la spiaggia s’inonda,
la schiuma biancheggia,
il fragore riecheggia;
mare d’inverno,
la vita è all’interno,
in quell’animarsi,
scomporsi, agitarsi…
Il rumore del mare
ti fa sobbalzare,
rimani incantato
a vederlo così agitato !
Uccelli neri sorvolano il mare,
sopra l’acqua li vedi volare,
si tuffano a capofitto sull’onda,
dove la terra non si vede ed affonda;
un gabbiano con l’ala ben tesa,
nel becco un pesce ha colto di sorpresa;
poi di colpo riprende il suo volo
e si dirige veloce verso il molo.
Poi si placa il vento,
stridio di uccelli io sento,
vedo l’orizzonte lontano,
vorrei arrivar con la mano.
Mare d’inverno, spiagge deserte,
la terra è ormai inerte:
lungo la riva corrono i cani,
nel cielo si levano alti i gabbiani.
martedì 9 dicembre 2025
NATALE 2025RISPOSTE GIUSEPPE TOCCHETTI alle domande lanciate da TRANI ITALIA NEWS
che cos’è il natale per voi oggi
Il mio Natale è quello di una persona avanti negli anni con tanti ricordi trascorsi: fanciullo,
giovanetto,adulto,a valle della nascita dei figlioli , a valle della venuta dei nipoti . Ho vissuto
chiaramente momenti diversi nell'approccio alla festività del Natale.
Ora è un Natale privo di quell'ansia di aspettare qualcosa di nuovo frutto di una solitudine dettata
ovviamente dalla vita moderna dove tutto corre veloce. Dove non è realizzabile una aggregazione
come avveniva nel passato di più elementi della famiglia .
Oggi è impossibile per le situazioni estremamente diversificate sia dal punto di vista delle distanze
ma anche dal punto di vista degli interessi personali.
Mancheranno le lunghe ore trascorse intorno al tavolo a sgranocchiare le castagne spezzate ,gli
arachidi ,le castagne bollite oppure le caldarroste e per le persone adulte c'era la possibilità anche
di un goccetto di Strega.
IL pomeriggio a valle di un pranzo notoriamente più sostenuto ci si intratteneva con il gioco della
tombola ,con il gioco scala 40 ,con la stoppa, con la scopa. con il tre sette o con lo scopone.
Si passavano i giorni del Natale in semplicità.
Riportandomi agli anni post bellici quando avevamo un'età che oscillava dai 8 ai 14 anni il Natale si
trascorreva in un'atmosfera di gioiosa rumorosità eravamo tutti ragazzi, cugini e amici .Si passò
poi ad una fase più matura ,i ragazzi si aggregavano tra loro ,però sempre con lo spirito di vivere
insieme ai propri genitori ,ai propri vecchi.
Poi si passa ad una fase successiva quella dell'università e quindi viè più si verificava una
rarefazione della concentrazione in un unico giorno.
Ii ragazzi ormai maturi tendevano a incontrarsi tra loro altrove.
La nascita dei figlioli fa emergere una nuova necessità affettiva che porta a creare un'atmosfera
serena e gioiosa: si và alla ricerca del regalo,la costruzione dell'albero , la realizzazione
partecipativa del presepe e quindi nasceva un nuovo motivo per stare insieme.
Il ciclo si ripeteva con nuove modalità .
che dono vorreste fare alla persona più cara
Il dono che farei è di ringraziarla per la resilienza adottata verso i propri cari non sempre consci
della fortunata Sua presenza.Nessun oggetto di valore potrà mai riempire i suoi momenti bui ,le
incomprensioni o i mancati riconoscimenti.
e quale vorreste ricevere
Un sorriso di caloroso e veritiero affetto.
che cosa vi piace del natale e cosa proprio no
La speranza che porti un attimo di sincera felicità e che abbia fine una sanguinosa e continua
conflittualità tra i numerosi paesi in armi con enormi dolori e distruzioni.N
preferite l'albero o il presepe.
il presepe porta con sé un segnale di enorme valore a tutti, inifluenti le diverse religioni .
l’albero porta allegria spinge in compagnia a godere di splendidi lucenti e brillanti colori e a
consumare gustose leccornie.
e quali ricordi custodite del vostro Natale di bambini
Natale del 1943 ,indimenticabile,eravamo un micro gruppo formato da familiari di partigiani,e
pertanto sempre in fuga.
Avevo sei anni ma rivivo con incredula lucidità quel Natale.
Eravamo nascosti in un casolare accolti da un'anziana contadina che mi terrorizzava con le sue
narrazioni ,poichè convinta che nel casolare abitasse un fantasma.
Ad ogni scricchiolio sobbalzavo per lo spavento e mi rannicchiavo nel grembo di mia madre.
La sera di Natale eravamo intorno ad un camino, scoppiettante con lanci di scintille che
illuminavano l'ambiente poco luminoso ; agganciato ad un suo crocco un pentolone gorgogliava
cuocendo un miscuglio di ortaggi e di tuberi raccolti nei dintorni.
Il caldo pasto mise tutti in serenità e con sorpresa la gentile ospite ci offrì dei crostini ,di cui ancora
ricordo il profumo e il sapore,realizzati, con antica maestria ,con farina scura e miele del favo
presente, col suo ronzio, nei pressi .
Fu quello il Natale che trascorremmo in silenzio godendo del tepore e dei racconti degli adulti di cui
non ricordo che il suono delle voci mentre mi addormentavo seduto vicino alla mia MAMMA.
domenica 7 dicembre 2025
Festeggiamenti per SAN NICOLA Oltrarno dicembre 2025
In prima serata.
I lungarni illuminati di eleganza e la bella luna piena introducono alla festa Oltrarno nella sontuosa chiesa di san Niccolò dove ad accoglierci c'è un coro festoso e voci di tanti bimbi che qui nel quartiere sono nati.
La benedizione delle mele e la consegna dei pomi ricoperti d'oro e scintillanti come sono belli ne prendo due uno per Sharon ed uno per Alessandro il presepe illuminato è meraviglia1 In sacrestia il mercatino di beneficenza tutto fatto a mano e l'albero gigantesco addobbato con la stella in alto.
Ribollita pappa al pomodoro sono buone buone e l'allegria ci contagia bevendo vin brulé.
San Nicola vestito di rosso si prepara per consegnare i doni a tutti i bimbi e le bimbe Oltrarno in festa resti nel mio cuore pomi d'oro, albero e presepe gioiose corse dei bambini e delle bimbe Firenze stasera sotto la luna piena è sogno
Ad Alessandro e Sharon nonna Carmelina
Festa di SAN NICOLA 2025
martedì 2 dicembre 2025
A PAINT AND WINE
Ore 15
5 novembre 2025
Diari di bordo
ovvero respiri profumati di bellezza.
> Ogni cosa qui divien gioiello e
> profuma di una bellezza atavica profonda.
>
> Il tavolo ad uovo bianco, rinascita,
> porta al centro il grande vaso in cristallo da cui spuntan rose e lilium profumati
> Le lampadine accese del sontuoso lampadario
> a gocce, che vanitoso si riflette
> nella grande specchiera rettangolare
> incorniciata
>
> Lo sguardo si muove per scoprire in alto, di fronte,
> i capitelli di pietra serena, due
> che si incastonano tra i giochi di vele bianche del soffitto.
>
> Respiri profondi di una bellezza travolgente; le onde
> si ripeton ritmiche tranquille
> baciando la riva verde dove ha sede la società canottieri.
>
> Sul tavolo son apparsi cavalletti e le piccole tele
> i pennelli intinti nei colori
> dan forma a scorci di Firenze, a bella ed
> è felicità sorseggiar nei calici trasparenti il buon vino al profumo di more.
>
>
> Respiro n 1 al profumo di rose di liliios e del vino di more.
>
>
>
> Ogni cosa qui divien gioiello e profuma di una bellezza tanto profonda,
> da ossiginar anima e corpo, corpo e anima.
> Musicalità di onde
> Scintillii di luce
> voli di gabbiani.
> Verde di sponda i cui vive la società canottieri.
>
> Va in scena il passeggiar dei cittadini del mondo
> sotto gli archi
> e passan bussini.
>
> I colori delle dim0oe che si affacciano
> sull'Arno son pastello ed han
> persiani verde acceso e marrone scuro.
>
>
> Sede di Beccai i Medici
> lo voller sede di
> botteghe di orafi .
>
> I coppi color cotto dell'Impruneta
> I più vicino al cielo.
> Si stan allargando i moti delle onde.
>
> Cielo e fiume fiume e cielo specchio uno dell' nell'altro
> a Paint and Wine
> è di scena il bel vaso con rose e lilium profumati
> e tutto intorno gli fan corona
> i cavalletti le piccole tele
> su ci i pennelli ,intinti nel colore,
> intonan scorci di Firenze la bella.
>
> Respiro di bellezza
> ed è felicità sorseggiare
> nei calici il buon vino al profumo di more
> mentre il sole si tuffa nell'Arno
> ecco arrivar i profumi della cucina.
>
>
> Respiro n 2 al profumo di lilium e rose del buon vino alle more.
>
> Carmelina Rotundo Auro
Solidarietà, gli artigiani del Mercato Centrale Firenze raccolgono fondi per la Fondazione Meyer
Solidarietà, gli artigiani del Mercato Centrale Firenze raccolgono fondi per la Fondazione Meyer
Da dicembre, piatti solidali per il progetto “Accoglienza Famiglie” nelle botteghe del Mercato al primo piano
Firenze, 1 dicembre 2025 – Una cucina che fa bene due volte: al palato e alla comunità.
Mercato Centrale Firenze annuncia l’avvio del progetto solidale “Il buono fa del bene”, un’iniziativa benefica a sostegno della Fondazione Meyer e, in particolare, del programma “Accoglienza Famiglie”, attraverso cui la Fondazione supporta i genitori dei piccoli pazienti dell'Ospedale Pediatrico Meyer costretti a lasciare casa per stare accanto ai figli durante la degenza.
Dal 1 dicembre 2025 e per i sei mesi successivi, nell’ambito del progetto “Il buono fa del bene”, gli artigiani del Mercato Centrale proporranno un piatto dedicato all’iniziativa, accessibile a tutti (con un prezzo massimo di 10 euro) e rappresentativo della propria bottega: per ogni piatto venduto saranno devoluti 0,50 euro alla Fondazione Meyer. Un gesto semplice, ripetuto ogni giorno, che trasforma il piacere del cibo in un aiuto concreto.
Accanto alla raccolta fondi, Mercato Centrale metterà inoltre a disposizione delle famiglie dei piccoli pazienti un voucher dedicato, pensato per offrire loro un momento di ristoro e normalità durante il periodo di cura.
L’iniziativa prende forma in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Meyer, eccellenza nazionale e internazionale nella cura e nella ricerca in ambito pediatrico, punto di riferimento anche per la presa in carico delle famiglie. Solo nel 2024 il progetto “Accoglienza Famiglie” ha sostenuto 674 nuclei familiari provenienti dalla Toscana, da altre regioni e dall’estero, garantendo ospitalità gratuita in appartamenti e strutture dedicate, riducendo un disagio che è sanitario, emotivo ed economico allo stesso tempo.
“Il Mercato Centrale Firenze non è solo un luogo dove si mangia, ma una piazza fatta di persone, rapporti umani e responsabilità – spiega Umberto Montano, presidente del Mercato al primo piano –. Sostenere chi affronta un momento difficile, soprattutto quando si parla di bambini e famiglie, è un dovere morale prima ancora che una scelta. Per questo abbiamo chiesto ai nostri artigiani di mettersi in gioco insieme, trasformando il lavoro quotidiano in un’azione concreta di solidarietà verso la città e verso una realtà straordinaria come il Meyer”.
“Quella che ci lega al primo piano del Mercato centrale – dichiara Alessandro Benedetti, segretario generale della Fondazione Meyer – è ormai una lunga amicizia. Siamo grati alla sensibilità della proprietà e di questi artigiani che hanno deciso di sostenere un progetto di vitale importanza per le famiglie dei bambini che ogni giorno, da ogni parte di Italia e non solo, si rivolgono al Meyer per ricevere cure: quello dell’accoglienza”.
La collaborazione nasce dalla volontà comune di generare valore reale per il territorio e di rafforzare il legame con la comunità fiorentina, mettendo al centro un principio condiviso: stare accanto a chi ne ha più bisogno, con gesti concreti e quotidiani.
Mavi Giannotti
Ufficio stampa Aou Meyer Irccs Fondazione Meyer
Tel: +39 348 316 1351
Mail: mariavittoriagiannotti@gmail.com
domenica 30 novembre 2025
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