Tra le dinastie più “amate” quella dei DUPRE’ mantiene da secoli una posizione di primo
piano,
dovuta alla
presenza delle loro opere a cielo aperto nelle
città
solo per citarne
alcune di Giovanni Dupre’: il Trionfo
della Croce (1861) nella lunetta del portale centrale della nuova facciata
della chiesa di Santa Croce a Firenze, il Monumento a Cavour (1878) a Torino,
quella di Sant'Antonino (1844) per il loggiato degli Uffizi senza dimenticare un capolavoro
assoluto: la Pietà (1867) nella cappella Bichi Ruspoli nel cimitero della
MISERICORDIA di SIENA,
nei grandi
musei del mondo come all’
Ermitage dove si torvano l’ ABELE
MORENTE, (marmo, 1842), modellata quando aveva appena venticinque anni, dopo
essersi procurato il materiale necessario e aver affittato un piccolo studio di
fronte alla chiesa dei Santi Simone e Giuda……, il CAINO …….
E in collezioni private…
Con GIOVANNI DUPRE,’
nato a Siena il primo marzo 1817,
nella
via che oggi porta il suo nome (allora "via di Malborghetto"), nasce
un rapporto con i cittadini del mondo che
forte di una passione artistica si rinnova arrivando sempre “VERDE”
“GIOVANE FRESCO “ al 2017 SORPRENDENDOCI ,
incantando lo sguardo e fanCENDO palpitar i cuor
incantando lo sguardo e fanCENDO palpitar i cuor
ONORE E GLORIA AI
GENI DELLA DINASTIA DUPRE’ che, da 200
anni in atto, ha portato all’
inaugurazione mercoledì
9 agosto 2017, grazie all’ impegno di
squadra
dal Priore della
Contrada Capitana dell’Onda, Massimo Castagnini, alla Presidente
dell’Associazione Policarpo Bandini, Simonetta Losi, a Rita Tambone, curatrice
della mostra, (evento fortemente sostenuto dalla Fondazione Amalia Ciardi Duprè
che nata nata nel luglio 2014, ha come
scopo la conservazione e la valorizzazione,
anche nel loro aspetto sociale, culturale e ambientale, delle
opere relative al
lavoro dell’Artista e dell’Arte Sacra in generale)
della mostra –evento
Amalia Ciardi Duprè. Arte, Mito e
Poesia”.
nella Contrada Capitana dell’Onda in via
Giovanni Duprè, 111 evento arricchito dalla presentazione del volume
“Lettere per una Madonna addolorata scolpita dal
Duprè”(Il VALICO Edizioni)
Una mostra piacevolissima
che arriverà fino al 10 dicembre 2017 e
che, allestita con genialità tra spazi moderni ed antichi in equilibrio con l’ esposizione permanente delle glorie della
contrada permetterà al visitatore due livelli
di conoscenza:
la storia la vita della contrada che ha sullo stemma, bianco e celeste, un delfino, coronato alla reale, che nuota tra onde del mare e di immergersi nei temi principali dell’itinerario artistico di Amalia Ciardi Duprè attraverso cinque sezioni.
la storia la vita della contrada che ha sullo stemma, bianco e celeste, un delfino, coronato alla reale, che nuota tra onde del mare e di immergersi nei temi principali dell’itinerario artistico di Amalia Ciardi Duprè attraverso cinque sezioni.
Scultrice della
maternità l’ ho sempre “sentita” AMALIA
frequentandola da più di 30 anni,
dove le linee delle figure, siano esse disegnate, dipinte, scolpite richiamano
il cerchio ( ammirando le opere esposte mi ritorna in mente il più famoso tra i
disegni di Leonardo dove il genio rappresenta l’unione simbolica tra arte e
scienza: l’uomo Vitruviano, (Vitruvio è stato architetto e scrittore romano
ritenuto il più famoso teorico di architettura di tutti i tempi) è perfetto all’interno di due figure
geometriche, il cerchio e il quadrato, forme considerate perfette da Platone. Inizio
e fine coincidono nelle opere di AMALIA
in una circolarità dove la vita ha
sempre la vittoria, l’ amore ha sempre la vittoria sulla violenza perché in AMALIA palpita la sicurezza della Resurrezione ed ogni opera diventa capolavoro richiama la
poesia dell’ animo suo di donna artista- artista, donna che ha guardato alla vita con una speranza ed una
fede incrollabile, da “eroina”.
Grandi capacità
compositive, SEGNO-DISEGNO –COLORE- FORME- che si” sprigionano” da LINEE
le sue opere parlano – comunicano- si muovono
ci commuovono anche perché spesso
intrecciano dialoghi con la natura tutta ( quante volte in me,
frequentando in alcuni anni, quasi ogni
giorno il suo studio, sorgeva quella irrefrenabile voglia di accarezzarle le
sculture per cominciare una giornata con più forza, quella che Amalia è sempre
stata capace di darmi come persona dotata di profonda umanità) : le opere di lei grande artista mi
“accoglievano”, ci accolgono e ci
accoglieranno anche a SIENA, riuscendo a
trasmetterci emozioni e felicità,
amore e rispetto leggendo e vedendo,
accarezzando e osservando il cantico d’ amore al Creatore e al Creato tutto
che la DUPRE’ sa intonare sempre come la
prima volta anche nelle opere di denuncia dove ella vede nell’ amore e nella
accoglienza il riscatto:
Annunciazione, Verso la pace,
Sacra Famiglia rimandano alla fede!
Artisti, contemporaneo
GIOVANNI, contemporanea la FIGLIA ,
contemporanea lei la pronipote
AMALIA
CIARDI DUPRE’
una dinastia molto amata questa dei
DUPRE’ .
Avevo conosciuto
AMALIA ad una mostra nella via Cavour a
FIRENZE e lei mi aveva invitato a
Vincigliata dove toccai con mano perizia professionale, ingegnosità, religiosità di una grande artista, la quale racconta la
storia dell’ umanità nella visione biblica e cristiana modellata in gran parte
in maiolica e refrattario mentre, la piccola porta che va nella cappellina
adiacente, è in cemento fuso ed il grande crocifisso centrale e l’altare sono in
bronzo, un lavoro in cui don Giuseppe Pesci, con lungimiranza, seppe
coinvolgere tutta la comunità in un canto corale…… insieme MAGISTRALMENTE!!!
La mostra: AMALIA CIARDI DUPRE’ ARTE MITO E POESIA che ha
visto l’ attivarsi anche dall’Associazione culturale “Policarpo
Bandini” in seno alla Contrada Capitana dell’Onda nell’ambito delle
celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giovanni Duprè ha preceduto
di un giorno la presentazione del Drappellone di agosto, dedicato allo scultore
senese e ondaiolo che, nel XIX secolo, raggiunse fama intramontabile.
Per motivi
storici, l'Onda ricomprende nel proprio territorio anche la cittadina di
Talamone (nel Comune di Orbetello, in provincia di Grosseto), antico porto
della Repubblica di Siena, il quale era presidiato dalle Compagnie militari
(poi confluite nell'Onda) di San Salvadore e del Casato di Sotto. Gli abitanti
di Talamone che siano anche protettori sono considerati appartenenti al popolo
dell'Onda e titolari dei relativi diritti e doveri.
( Coincidenze della
vita ?? Io nasco ad ORBETELLO e, prima
di arrivare a SIENA,
tra la domenica e il mercoledi 9 agosto sono stata ospite a Talamonaccio da NIKLA
BALESTRA ) Carmelina Rotundo Auro www.contradacapitanadellonda.com/dupre-200
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