martedì 18 novembre 2025

Oggi Helga Schneider compie 88 anni,

Oggi Helga Schneider compie 88 anni, confermandosi una delle voci più limpide, coraggiose e imprescindibili della memoria europea contemporanea. Nata nel 1937 a Steinberg e residente in Italia da molti anni, l’autrice ha saputo trasformare un passato familiare segnato da fratture, assenze e rivelazioni dolorose in un percorso pubblico di testimonianza e responsabilità civile. La sua esperienza personale , fatta di domande mai del tutto esaudite e di un confronto impossibile con una madre che scelse di diventare una guardiana nei campi di sterminio nazisti è divenuta negli anni un punto di riferimento per chi vuole comprendere le ombre più cupe del Novecento. La produzione letteraria di Schneider, contraddistinta da uno stile essenziale e rigoroso, resta tra le più autorevoli, offrendo ai lettori uno sguardo lucido, necessario e profondamente umano sulla storia. Dagli anni Novanta a oggi, Schneider ha conquistato un vasto pubblico internazionale con libri divenuti ormai classici della letteratura civile, tra cui «Il rogo di Berlino», «Lasciami andare, madre» e « L’usignolo dei Linke». La sua scrittura, priva di retorica, affronta la storia con lucidità e profondità, ricordando a ciascuno di noi che la memoria non è mai un esercizio sterile, ma un impegno verso il presente. Helga era solo una bambina quando fu lasciata da sua madre, che aderì volontariamente al nazismo diventando una SS e credendo fermamente nelle proprie azioni. Da questa ferita nacquero libri: verità dure, laceranti, che Helga ha scelto di non nascondere. Il compleanno della scrittrice coincide con l’uscita di una nuova opera «Eva», edito da Oligo. Secondo le anticipazioni, l’autrice ricostruisce gli ultimi mesi del Terzo Reich attraverso la figura complessa e controversa di Eva Braun, raccontata nel microcosmo claustrofobico del bunker della Cancelleria accanto ad Adolf Hitler. Un romanzo che diventa documento, indagine storica e riflessione umana: una cifra che appartiene da sempre alla scrittura di Schneider, capace di interrogare senza sconti le zone d’ombra del Novecento e di restituirle al pubblico con lucidità e profondità. A chi chiedesse quale filo leghi Helga Schneider alla nostra città, la risposta arriva dalla sua stessa storia familiare: il figlio Renzo Samaritani Schneider, vive infatti a Trani da due anni, dopo aver lasciato Bologna. La sua presenza ha favorito un dialogo costante con il territorio, che guarda alla scrittrice non solo come a un grande nome della letteratura civile, ma come a una voce autorevole capace di parlare anche alle nuove generazioni. Proprio a Trani, nel teatro Mimesis e nella cornice di Palazzo Beltrani, è andata in scena di recente la pièce «Oltre la memoria. Le vittime invisibili», tratta da testi di Helga Schneider e costruita insieme a suo figlio. La drammaturgia di Stefania De Toma ha trasformato il materiale biografico in un viaggio emotivo e collettivo: la storia di una figlia che scopre la verità sulla propria madre una guardiana nazista e di un figlio che, molti anni dopo, apprende la stessa verità leggendo il libro della madre. Dal silenzio alla parola, dalla frattura al tentativo di ricomporre un’eredità impossibile, lo spettacolo ha mostrato come la memoria possa essere ferita, ma anche scelta, consapevolezza, impegno. Oggi, nel giorno del suo compleanno, Trani, e non solo, rendono omaggio a una donna che ha avuto il coraggio di attraversare la storia con lo sguardo dritto. Buon compleanno, Helga Schneider. Che questo 17 novembre sia un giorno sereno e che l’uscita di «Eva», possa portare nuova luce su un percorso letterario che, da più di trent’anni, continua a insegnarci che ricordare è un atto di libertà.

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