domenica 1 dicembre 2013

ROBERTO ALBORGHETTI risponde all' intervista di carmelina rotundo sul libro FRANCESCO

RISPOSTE DI ROBERTO ALBORGHETTI
Alle domande di Carmelina Rotundo
                           
                             SUL LIBRO “FRANCESCO"




FRANCESCO
IL CONTENUTO DELL'OPERA
Oltre 550.000 battute di testo, quattordici capitoli, 340 fotografie: questi i numeri che definiscono la “prima grande biografia illustrata” dedicata a Papa Jorge Mario Bergoglio, il 266° Pontefice della storia, il primo ad assumere il nome di Francesco, il primo Papa sudamericano, il primo Papa appartenente alla Compagnia di Gesù.


CHE COSA HA PROVATO QUANDO GLI È STATO PROPOSTO DI SCRIVERE LA BIOGRAFIA DI PAPA FRANCESCO?
Ho pensato che era sicuramente una bella sfida personale, in considerazione della unanime, straordinaria e calda accoglienza con cui era stata salutata la elezione di Papa Bergoglio. Poi, dopo i primi momenti di entusiasmo, mi sono messo al lavoro, e mi sono anche...raggelato, scoprendo che le notizie erano davvero poche su di lui. E gran parte erano state attinte da un libro “El Jesuita”, che raccoglieva una conversazione-intervista che Bergoglio aveva avuto con due giornalisti argentini, nel 2010. Poi, nelle stesse biografie “ufficiali”, avevo individuato informazioni non corrispondenti alla verità, compresa quella che fosse figlio di un ferroviere...

QUALE È STATA LA PRIMA MOSSA ?

Dunque, mi sono rimboccato le maniche, inoltrandomi in una ricerca che mi doveva necessariamente portare lontano, ovviamente in Argentina, dove Papa Francesco aveva vissuto i suoi 76 anni prima di diventare pontefice... E così, giorno dopo giorno, rincorrendo fonti e testimonianze, consultando testi in spagnolo - come le omelie e i discorsi tenuti da Bergoglio come arcivescovo di Buenos Aires - le varie tessere hanno riempito il mosaico di una personalità, quella di Bergoglio, sorprendente, della quale pochissimo sapevo ( e penso, con me, tanti altri). C'è stato poi lo sforzo di contestualizzare fatti ed eventi personali nell'evoluzione della storia dell'Argentina, dei suoi mutamenti sociali, dei suoi momenti bui e delle sue difficoltà. Non si può assolutamente capire Bergoglio se lo si stacca dalla vita della sua Nazione e dalla sua cultura latina. E dalla sua esperienza di uomo di fede al servizio della Chiesa e di un popolo che ha vissuto periodi di grandi tragedie.

LA BIOGRAFIA DI PAPA FRANCESCO PER ORA è SOLO IN ITALIANO?
Sì, per ora. So che l'editore – Velar ed Elledici – sta già programmando l'uscita del testo come e-book. Tutto, sul piano tecnico e tipografico, è stato comunque predisposto per eventuali edizioni in lingue diverse. Un lavoro non facile, visto che il volume contiene un eccezionale apparato fotografico, unico al mondo, per ora, che accompagna il testo, offrendo al lettore la sensazione e l'emozione di “essere dentro” alla storia. Una storia straordinaria di “un figlio di emigranti” che diventa pastore della Chiesa universale.


ORA CHE È STATA COMPLETATA CAMBIEREBBE QUALCOSA?
No, semmai c'è il rammarico per non avere proposto tutto quello che avevo trovato, perchè occorreva dare uno stop al progetto editoriale, che inizialmente prevedeva “solo” 300.000 battute di testo, ma poi portate ad oltre 550.000, quasi il doppio. Sicchè, i dieci capitoli sono diventati quattordici, con l'inserimento – a livello di narrazione – dei primi mesi di pontificato, comprendendo anche il pellegrinaggio ad Assisi, che ritenevo fondamentale proprio per il significato che ha per Papa Francesco, il primo pontefice ad assumere il nome del Poverello.


NOTE  a cura di Carmelina Rotundo 
                                                        SULL'AUTORE ROBERTO ALBORGHETTI
Roberto Alborghetti, giornalista professionista ed autore di saggi e biografie, ha lavorato nel gruppo Sesaab-L’Eco di Bergamo, dove è stato uno degli ultimi cronisti a formarsi alla scuola di mons. Andrea Spada, ritenuto tra i grandi del giornalismo italiano e per ben 51 anni direttore del quotidiano bergamasco. A L'Eco di Bergamo si è occupato di attività editoriali per la scuola ed i giovani, ricoprendo anche il ruolo di inviato. E' autore di una quarantina tra saggi e biografie, tra cui “Nessuno è cretino”, l'ultima conversazione-intervista del grande pedagogista Aldo Agazzi. Ha curato i due volumi dell'epistolario di Santa Paola Elisabetta Cerioli (“Lettere di una Madre”) ed ha coordinato l'opera “Lombardia / Introduzione ad una didattica dei territori”).
Per la popolare “Collana blu” di Velar-Elledici ha pubblicato testi dedicati soprattutto a protagonisti del cattolicesimo sociale tra Ottocento e Novecento, tra i quali Leonardo Murialdo, Leone Dehon, Antonio Maria Gianelli, Annibale Maria di Francia, Francesco Spinelli, Maria Elisabetta Mazza. Blogger convinto, autore di documentari, si occupa di editoria “educational” (è direttore di Atempopieno – periodico dell'Associazione Genitori Scuole Cattoliche - e di Okay!). Ha ricevuto diversi riconoscimenti giornalistici, tra cui l’European Award for Environmental Reporting (il cosiddetto “Pulitzer europeo” per l’informazione sull’ambiente, 1992-1993). Ha creato “LaceR/Azioni”, un innovativo progetto-ricerca basato sull’osservazione della realtà urbana percepita nei cromatismi dei “segni di strada”, con mostre in Italia ed all’estero.

FRANCESCO
NOTE SULL'EDITRICE VELAR
Velar è una Casa Editrice Cattolica che opera nel campo dell’Editoria da 40 anni e vanta un catalogo di oltre 1000 titoli, tradotti anche in diverse lingue. Velar offre servizi editoriali con possibilità di personalizzazioni; fa parte dell’UELCI (l’Unione Editori e Librai Cattolici Italiani) e collabora attivamente con Rebeccalibri, il primo portale online dell’editoria religiosa. Da oltre 30 anni, grazie alla vendita delle sue pubblicazioni, sostiene importanti progetti umanitari dell’Istituto Serafico di Assisi. 
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