lunedì 2 giugno 2008

SERGIO SELETTI





SELETTI A Porto Venere. L’arte di Sergio Seletti. Ricette . ---------------------------------- AFFRESCO si intitolano così - in onore della pittura di Sergio Seletti – i miei racconti dell’estate 1995 a Porto Venere Affresco num.1 . Come alito di vento mi sei entrata nell’anima, terra stupenda sospesa tra cielo e mare, come battito d’ali mi sei entrata nel cuore terra di Liguria,sospesa tra carrugi e onde.. La tua calata dipinta di giallo,di rossi,di grigi è musica. Le tue file di barche ,le virgole di spiaggia i merli delle mura del grande castello. ...

 
Silenzi,per ascoltare il volo dell’animo che si ritrova nei rapporti con le cose del Creato. Per te,per te,Porto Venere, ho lasciato i limiti del mio corpo Come corrente d’onde sei entrata nei miei pensieri cancellando guerre di dolori e tristezza Nuda,sospesa tra mare e cielo intensamente,profondamente solo respirando senza una parola sono caduta in ginocchio di fronte alla tua Madonna Bianca. per invocare pace , pace a tutta l’Umanità Carmelina Rotundo Affresco num. 2 Viandante di terra,un giorno mi sono imbattuta in te ; ho perso la testa..anzi .. di più ...mi sono innamorata di te Ho vissuto nei tuoi azzurri camminato per i tuoi carrugi. 


Aspettando alla notte di ascoltare ad occhi chiusi il concerto argentino delle campane di San. Lorenzo. Viandante di mare un giorno mi sono imbattuta in te Mi sono seduta sulle tue pietre,sui tuoi scogli , aspettando il bacio delle tue onde. Una volta,una volta, una volta ancora.. Affresco num. 3 Ci siamo guardati negli occhi, come se non esistesse più altro all’infuori di noi : io e tu,Porto Venere L’esploratrice innamorata della Toscana e di Firenze questa volta si era lasciata andare al tradimento per i tuoi abissi,i tuoi scogli, per le navi illuminate,per quell’essere e non essere terra per la tua scalinata a ventaglio che porta nel lato più stretto la gemma di San Pietro. per i tuoi orti,penetrante profumo di fichi . Ci siamo guardati nel cuore per dimenticare tutto e tutti Porto di “ bellezza” terra ferma,sempre pronto a salpare od approdare ? A PORTO VENERE Ho buttato qui ogni brandello si preoccupazione e di affanno per immergermi nuda , completamente nei tuoi azzurri,Porto Venere ! Spuma bianca di mare,il mio corpo è approdato sui tuoi scogli , Quanti momenti infiniti di mare e di amicizia ! Sulla roccia del mio cuore li ho scolpiti i volti di Sergio Seletti. di Manuela, Antonina e Aldo Arena. immagini di umanità nobile e sincera . AL MARE e AGLI ORTI Questi mormorii del mare che si colorano d’argento ad ogni bacio di sole addolciscono forme di bianchi,neri, venati d’oro sassi, ancora bianchi,grigi. pezzetti di vetro verde. Forme allungate di sassi, rotonde ,mai spigolose, a formare un passeggio fra onde e terraferma,tra virgole di spiaggia e carrugi che si arrampicano tra case dai tetti argentei,su ,su fino a San Pietro,chiesa da favola,sospesa tra mare e terraferma. Questi profumi di fiori degli orti che si colorano ad ogni brezza di mare addolciscono forme di pietre antiche,grigie,venate di bianco. Forme squadrate, mai arrotondate,a formare la pavimentazione per giungere prima alle mura di San Lorenzo,chiesa parrocchiale di Porto Venere,poi al sontuoso castello Doria. Questi attimi indimenticabili che mi sono serviti per aprire finestre alla speranza quando mai li potrò scordare ? LA CALATA Striscie alte e snelle, una poi l’ altra , striscie colorate, una gialla,poi l’altra ancora gialla : striscie che non conoscono che cosa sia la solitudine tutte unite a formare le grandi mura tra cui il carrugo si snoda baldanzoso pietra, dopo pietra arenaria. Le case di Porto Venete hanno due faccie : una quella verso il mare,la più vistosa e l’altra segreta,quella sul carruggio; ugualmente affascinanti e tutte da scoprire, quasi un corpo e un’anima, un pensiero e un cuore. E’ stata la prima notte a creare l’incantesimo e a farmi desiderare di udire ancora il tocco delle tue campane. E’ l’argentineo tocco delle campane di San Lorenzo a segnare il tempo del lavoro e l’ora dell’amore. a Porto Venere e in quell’attimo magico non esiste angelo in cielo che non si sieda ad ascoltarlo V e d e r e e s e n t i r e l e c o s e t u t te n e g l i a z z u r r i . (Questo è stato,per me PORTO VENERE ! ) Che cos’ è ? E forse quest’abbraccio di alte,snelle,case colorate che occhieggiano sul mare che mi ha conquistata ? E’ forse lo stretto carruggio lastricato di pietre che di notte s’illumina alla luce di esagonali lampioni che mi ha conquistata ? E’ forse questo infinito protendersi di terra che vezzosamente si lascia baciare del mare che m’ha conquistata ? E’ forse quest’argenteo colore dei tetti di lavagna che mi ha conquistata ? C’è qualcosa in queste giornate vissute a Porto Venere con Sergio Seletti. Manuela,Antonina e Aldo Arena. Qualcosa che superando i limiti delle ore del giorno e della notte approda al cuore.. Dalla finestra I merli, i pini quasi a formare ombrelloni la virgola di spiaggia il molo , le reti , le barche l’azzurro, la verde Palmaria. Quest’ansia di vento che cancella ogni affanno per farti ascoltare le note dell’azzurro. ONDE onde di monti selvosi azzurrati rombi di motoscafi L’intreccio sugli alberi delle navi divide spazi di cielo che specchiandosi in mare intrecciano intrighi d’amore con onde. PORTO VENERE , 23 AGOSTO C a r m e l i n a A PORTO VENERE. Ho buttato qui ogni brandello di preoccupazione ed affanno per immergermi nuda completamente nei tuoi azzurri ,Porto Venere. Ho toccato quegli azzurri argentei che il sole bacia e sulla roccia spuma bianca il mio corpo è approdato ancora, ancora. Ho riposato su quella scogliera ricordando momenti infiniti di amore e di amicizia. Sulle onde tutti li ho ricomposti i volti di Sergio Seletti,di Antonina, di Manuela,di Aldo. Ho allora trovato piccole conchiglie, piccole ,piccole e su quelle volute ho ricomposto i profili di un paesaggio da favola :: la calata,la porta,il carruggio,San Pietro,San Lorenzo il Castello Doria, su, su per poi pregare in ginocchio davanti alla Madonna Bianca. Ho amato ,ho amato, ho amato appassionatamente ed ho chiuso gli occhi per ascoltare le Quattro Stagionidi Vivaldi di notte ancora,ancora. In fuga le grotte .l’Azzurra,la grotta di Bayron merli del castello e quella scalinata a ventaglio che reca sulla cima il gioiello dell’antico tempio di Venere su cuivenne edificata la chiesa di San Pietro, Si è così creata una inafferrabile armonia tra gioia e tristezza in queste giornate vissute a Porto Venere con Sergio Seletti, Antonina,Manuela e Aldo Arena . Qualcosa che superando i limiti delle ore del giorno e della notte giunge al cuore. Emozioni,sensazioni, desideri, sogni che approdano come onde, ora quasi a lambire gli scogli,ora quasi ad urtarli con violenza. C’è la gioia di viverli questi attimi e la paura di perderli …la bellezza dura un soffio di vento , ricorda la spuma bianca che bacia gli scogli ,eppure a Porto Venere questa “ bellezza” si era seduta in una sosta senza tempo. C a r m e l i n a . Ero vissuta senza il mio corpo fuori di esso in azzurri più azzurri. Colori,luci,ombre ,riflessi in quei quadri,atmosfere di Porto Venere che ogni sera rivivo alla mostra di Sergio Seletti il pittore Ero vissuta, quasi non ci credevo ,senza che il mio corpo avesse limiti in azzurri più azzurri. Dolcissimo canto del violino corpo di legno che ogni sera vibra nelle mani di Aldo Arena Dolcissimo canto dell’armonium corpo di vento che vibra tra le mai di Antonina , canto della chitarra suonata da Manuela Temporali di luce. Esplosioni di note Corriamo corriamo ancora .non voglio perdere nemmeno uno del tuoi baci azzurri. Ero vissuta immersa in azzurri ed ho pianto : andando via da Porto Venere, desiderando ancora le atmosfere dei colori,della tavolozza nei quadri di Seletti: la voce interna dei violini,dell’armonium e della chitarra toccati da Aldo, Antonina e Manuela Temporali di luce , Esplosioni di note sul cuore. Voglio raccontarti una storia . Siediti No, non voglio sapere delle corse del tuo orologio. Siediti. Voglio raccontarti di una terra, dove il tempo é scandito da un concerto di campane: No , non voglio sapere delle tante cose da fare. Siediti. Devo raccontarti dell’armonia della calata, esili,snelle alte fasce di case colorate, trapuntate da verdi persiane e divise soltanto dalla scala del primo e del secondo capitolo Ho detto : siediti, Voglio arrivare lentamente,attraversando a piedi nudi il carruggio a San Pietro per gettare lo sguardo a strapiombo sulle sue fondamenta di roccia,. Voglio salire a San Lorenzo,alla chiesa il cui campanile segna il tempo a Porto Venere. Voglio guardarla di nuovo la Madonna Bianca su pergamena. Ora che hai deciso di sederti chiudi gli occhi,inebriati dai profumi di questi orti e ama, ama tutto il creato e il suo Creatore. SU PENTAGRAMMI Scintillii di sole tremolanti increspano d’ argento le tue mura Porto Venere. Voce per cantare la tua armonia sguardo per vedere la tua bellezza tatto per toccare la tua pietra profumi, profumi di mare, di orti di fichi : Il tempo ? l’ho udito scandire dal concerto delle campane della tua San .Lorenzo Lo spazio ? La chiesa di Pietro non ha ancora deciso Se salpare o rimanere ancorata. * * * Le gocce di cristallo dondolano lievi più grandi, più piccole con uno scintillio che riflette le voci i suoni,i ricordi salmastri sulla pelle. I baci azzurri del mare scintillano argentei più grandi, più piccoli riflettono voci i suoni,i ricordi Le reti non sono state ancora gettate,aspettno al sole, la luna a casa di Aldo Sirene in fuga su scogli onde,onde stelle in fuga su scogli onde onde case colorate in fuga su pentagrammi pausate dalle scale del Capitolo Profumi penetranti tanto da cancellare ogni cosa terrena Profumi penetranti tanto da cancellare ogni limite di tempo Atmosfera di Porto Venere vissuta oltre il tempo e lo spazio.: Ti ho amato Quanto ti ho amato, brezza mattutina profumata di canti di uccellini baciata dal sole animata dal tocco delle campane di san Lorenzo Quanto ho desiderato di essere sirena ; metà donna e metà pesce per camminare su questa terra per volare sulle onde del tuo mare,Porto Venere ed ho allora toccato i sassi delle tue spiaggie ancora,ancora di più a pugno chiuso per non perderne nemmeno uno. Quanto ho desiderato di essere scogliera per non esistere più senza i tuoi baci di mare,azzurri,spumosi,caldissimi e tempestosi ; ed ho allora gettato le reti perché ci rimanessero impigliati,riflessi di sole,di luna onde azzurrate,argentee e a spalle le ho trascinate sulla rena lì ho abbracciato le snelle fascie colorate delle tue case,mai disgiunte appassionatamente amandoti senza limiti, Porto Venere. Carmelina RICETTE UN PO’ DI LIGURIA IN CUCINA Pesto . Ingredienti : basilico , pinoli, burro, aglio, olio. Lavare il basilico ed asciugarlo con uno straccio pulito tritarlo sul tagliere ed aggiungere i pinoli. ( A chi piace,un po’ d’aglio). Mettere poco burro e con l’olio frullare il tutto aggiungendo formaggio grattugiato ,pecorino, o parmigiano,o tutti e due.. ---- Se il pesto deve durare a lungo è preferibile non aggiungere subito il formaggio che può essere messo ,via,via, al momento – Le trenette sono le paste preferite dal pesto La zuppa di “muscoli”. Ingredienti : olio, aglio, prezzemolo, burro, muscoli . Nell’olio si fa soffriggere l’aglio, si aggiunge burro e prezzemolo e si versano alcuni muscoli sgusciati , Si versa il pomodoro,si spruzza con vino bianco e si finisce la cottura con i muscoli già fatti aprire ( scottati ) Con il sugo più ristretto si può condire la pasta ; se si fa la zuppa.il sugo si fa un po’ più liquido. I muscoli possono essere cucinati in bianco senza pomodoro. La torta di riso Ingredienti : Riso, burro, latte.. parmigiano, farina , sale, olio quanto basta. Si fa bollire il riso in acqua e sale e si fa sgocciolare Si dispone a fontana e si aggiungono le uova sbattute bene con sale parmigiano, burro fatto precedentemente fondere e un po’ di latte. A parte si prepara la sfoglia con farina, sale, olio, latte. Si unge una teglia col burro,l’olio e si fodera con la sfoglia tirata sottile e sopra si versa il riso prima amalgamato con tutti gli ingredienti e avanti di mettere in forno si pareggia con la forchetta e si chiudono bene i bordi- La torta di riso va mangiata tiepida , squisita se gustata fredda, tanto che il Liguria per i pic-.nic la torta di riso non manca mai. Acciughe ripiene Ingredienti :Alici, uova, parmigiano, pecorino grattugiato, patate schiacciate, mollica di pane, latte, burro, pepe, sale , e olio quanto basta, erba persica. prez- zemolo . Facoltativo ::mortadella. aglio, maggiorana , noce moscata Levate la testa alle alici,apritele togliendo la lisca e fatele sgocciolare bene Preparare il ripieno. amalgamando le uova.il parmigiano, il pecorino grattugiato, con le patate lesse schiacciate, mollica di pane bagnata nel latte burro fuso, pepe, sale ,erba persica, prezzemolo tritato, aglio , facoltativo maggiorana, noce moscata e mortadella. In ogni alice mettere parte del composto ed, una volta riempite,passatele nella farina. Mettete una padella al fuoco con olio per friggere le alici ripiene Una volta cotte,se volete togliere l’olio in più..disponete le alici su un foglio di carta assorbente.. Si servono fredde- Cima La cima è un taglio di carne particolare . Essa può essere riempita con gli stessi ingredienti delle acciughe ripiene.senza però le patate. Varianti con piselli, bietole trifolate o altre verdure- Si riempie la sacca del carne - non completamente perché durante la cottura si gonfia e po- trebbe fuoriescere - si cuce col filo e si butta dentro l’acqua a bollire con gli odori Sentite la carne con la forchetta e ,a cotture ultimata, tiratela su , schiacciatela un po’ in un piatto e lasciatela raffreddare, prima di tagliare le fettine. Zabaione Uova sbattute on lo zucchero e marsala. Va cotto a bagno maria e si gusta con i biscottini secchi. Tutte queste ricette liguri sono state dettate dalla moglie del pittore+ Sergio Seletti, Antonina Arena , una donna fantastica che ha due grandi passioni : suonare l’armonium e cantare. Il tutto condito -per rimanere in tema di cucina - con tanto, tanto ottimismo e coraggio di vivere. Grazie Antonina del tuo buon cuore Carmelins CHE COS’ E ‘ ? E’ forse quest’ abbraccio di alte snelle.case colorate che occhieggiano sul mare che mi ha conquistata ? E’ forse lo stretto carruggio lastricato di pietre che di notte si illumina alla luce di esagonali lampioni che mi ha conquistata ? E’ forse quest’argenteo colore dei tetti di lavagna che mi ha conquistata ? E’ forse questo indefinito protendersi di terra che vezzosamente si lascia baciare dal mre che mi ha conquistata ? C’è qualcosa in queste giornate vissute a Porto Venere con Sergio Seletti. Manuela,Antonina e Ado Arena, Qualcosa che superando i limiti delle ore del giorno e della notte approda al cuore. Dalle finestre I merli, i pini , quasi a formare ombrelloni la virgola di spiaggia il molo, le reti.le barche ll’azzurro - la verde Palmaria- Quest’ ansia di vento che cancella ogni affanno per farti ascoltare le note dell’azzurro. ONDE Onde di monti selvosi azzurrati rombi di motoscafi : L’intreccio sugli alberi delle navi divide spazi di cielo che specchiandosi il mare intrecciano intrighi d’amore con onde. PORTO VENERE ,23 Agosto C a r m e l i n a Messaggera nel mondo di Porto Venere LA PITTURA DI SERGIO SELETTI porta con sé un messaggio di speranza. Quando dipinge,Sergio Seletti ama con tale intensità Messaggera nel mondo di Porto Venere LA PITTURA DI SERGIO SELETTI porta con sé un messaggio di speranza. Quando dipinge, Sergio Seletti ama con tale intensità di mente e di cuore da riuscire a creare col pennello “atmosfere “in cui potersi letteralmente immergere una prima volta,una seconda,una terza ..in un crescendo che porta sempre alla scoperta di nuovi colori ed altre luci Lo stile realista di Seletti attinge sempre forza comunicativa da una indiscussa,quanto mai precoce, capacità nel saper disegnare.talento che coltiva fin da bambino, grazie ai consigli del maestro delle elementari, pittore lui stesso.. Capacità e grande voglia di ritrarre col tratto della matita. ciò che lo circonda portano Sergio a disegnare quand’era piccolo su tutto,persino sulle ante delle finestre. I disegni a china, l’acquerello.la tecnica a spatola, l’approdo al pennello,suo prediletto strumento di lavoro,caratterizzano questo suo essere artista da più di due decenni. A quindici anni realizza il primo dipinto ad olio : la casa dove approdò Giuseppe Garibaldi (edificio distrutto per allargare la strada che da Porto Venere giunge a La Spezia ) subito dopo il dipinto del nonno.. Al mondo del colore Sergio arriva grazie al pittore Rosa e alla pittrice Questa che lui amava seguire attentamente mentre dipingevano all’ aperto. : scene d’ambiente, scorci,nature morte, barche, mareggiate ed anche orti,boschetti ed ancora ritratti , quello della moglie Antonina Arena,quello della figlia Manuela sono i soggetti da lui prediletti, Le sue mostre personali e collettive nel mondo si susseguono in un continuo crescente successo. A Porto Venere , la primissima é su una barca ; seguono quelle alla darsena, al porto,nella locanda S.Pietro ( luogo una volta splendido, attualmente senza futuro, lasciato alla deriva, dominato da una imperante gru di lavori in corso sempre però fermi ) o quella di recente, data nella sala medievale ( interamente restauarata da l proprietario ) della torre capitolare di Porto Venere,torre che risale al 1160. vari aspetti,angoli,profumi colori con tantissimi dipinti tutti sotto la luce del sole Inconsciamente nella sua pittura egli è riuscito a cancellare ciò che di triste c’è nella vita e chi si sofferma a veder questi quadri non può che venir contagiato dalla voglia di gioia, di luce, di solarità che in fondo costituiscono l’essenza e l’originalità del realismo di Seletti che,a pieno titolo può fregiarsi dell’appellativo di Messaggero di Porto Venere nel mondo. Uno solo il dipinto notturno della sua mano Il primo e l’ultimo lo compone quando conosce Antonina sua futura,dolce,sensibilissima compagna ; sul mare blù notte la luce della luna sembra racconti di questo nuovo sentimento appena nato. Fra le tante doti di Seletti anche quella di esperto copista di quadri celebri ; così nel suo studio, nel carrugio, è facile imbattersi nel sorriso della Gioconda .nella soavità di madonne.,da quella del Cardellino alla Venere dormente del Giorgine o della bellezza della Venere di Tiziano : un mettersi alla priva e in discussione per dare sempre il meglio di se stessi al pubblico. Sergio Seletti,pittore realista, autore di copie : Sergio amate della musica classica ed operistica,soprattutto di una musica descrittiva così vicina al suo modo di sentire tra gli autori prediletti , Beethoven Bach, Puccini , Verdi Il pittore Sergio impegnato nel sociale nella sua Portovene che ma profondamente forse la lascerebbe . ha dichiarato solo per quella città dove anche le pietre recitano cultura ,Firenze che ha saputo creare punti di riferimento per tanti piacevoli appuntamenti. A Natale il presepio realizzato da lui con l’aiuto e la collaborazione di amici e il sostegno dei parrocchiani nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo fa parlare di sé Sono ricostruzioni di ambienti marini ed alcuni hanno avuto grande successo. Per il Natale 1991, in cui la grotta con la Natività è stata ambientata sulla ricostruita isola della Palmaria.- Il presepe del 1992 è stato una ricostruzione scenografica di Porto Venere con la sua celeberrima calata, le case dai tetti di lavagna,il mare, le barche con al centro la Natività Quello del 1994 era una grotta di pescatori a grandezza naturale, con antichi attrezzi ormai dimenticati e rivisti come in un museo che aumentavano la suggestività del mistico ambiente della Natività . Nella grotta il visitatore poteva fisicamente entrare, vedere, toccare e soprattutto rivivere nella Notte Santa in un contesto storico ambientale particolarissimo Accompagnata al concerto delle otto campane di S. Lorenzo e dalla corale, quella Notte Santa é stata davvero indimenticabile a Porto Venere. Per Carnevale il divertimento è assicurato e se il carnevali di Venezia e di Viareggio sono i più famosi in Italia ,questo organizzato a Porto Venete non è da poco. Da trent’anni Sergio Seletti scrive,aiutato dai suoi amici, in dialetto portovenerese L’ ossatura,le battute,accettando naturalmente e mettendole a confronto con quelle fornite da altre persone, cura la regia,dipinge i fondali di farse paesane. Lavori classici e favole vengono così ambientati nel paese di Porto Venere, scherzando bonariamente su pregi e difetti di personaggi del posto ,dalle autorità, dal sindaco,agli assessori, alle “ belle del,paese “ ai pe- scatori… Lo strepitoso successo di queste rappresentazioni ha fatto sì che tutti vogliano essere nominati e che alla prima segua sempre un bis ed un pomeriggio dedicato agli anziani La Compagnia dell’ “Abbrettio” ( in dialetto significa “come viene ,viene” ) formata da circa dieci compo- nenti, con in più alcuni bambini - elementi che Sergio cerca sempre di inserire per una nota di gioia e sincerità- calca la scena del teatro della Chiesa parrocchiale di Porto Venere Pittura, musica,teatro, tre grandi passioni che Sergio condivide per la gioia di tutti a Porto Venere ed anche con Antonina ,la moglie. Non è casuale infatti che lei ami la musica e che sappia suonare l’ “armonium” e l’organo, ( suo fratello Aldo Arena suona il violino e la figlia la chitarra ) e che Antonina abbia fatto parte della corale di San Lorenzo, corale ancor oggi qualificata e attivissima, sotto la guida del parroco di Porto Venere don Franco:; e che al teatro An- tonina abbia dedicato le sue più giovanili energie. mettendo su rappresentazioni teatrali per bambini dell’asilo suore missionarie di San Lorenzo ,indimenticabile resta quella delle quattro stagioni. Tra personali e collettive dal 1969 al ’94 meritano di essere ricordate quelle che Sergio Seletti ha tenuto s Mes- sina ,Roma,Venezia, Torino, San Giovanni Rotondo,New York, Due suoi disegni sono in Svizzera al Palazzo dell’ ONU ed ancora a Praga,Genova, San Gimignano , Bosisio, Chiasso,Firenze .. Le personali, quasi un fisso appuntamento , attesissimo a Porto Venere,si svolgono sempre da Giugno alla fine di Settembre : una tradizione che continuando a far presa sul pubblico sempre più vasto.ha il pregio e il vanto di far conoscere Porto Venere nel mondo con un messaggio pittorico,pieno di luce e di colore che è anche simbolo di speranza per un futuro più sereno per tutta l’Umanità. Una storia d’artista,impegnato nel sociale,una avvincente avventura ogni mostra sempre di più,questa che Sergio Seletti vive da anni e che fa vivere alla sua gente. Ogni anno,inoltre,la prima Domenica d’Agosto a La Spezia si svolge il “Palio del Golfo “,la festa del mare con varie regate di barche di ogni borgata e la caratteristica sfilata in costume a cui ogni paese del Golfo partecipa. Porto Venere.grazie all’impegno di molti. ha quasi sempre vinto il primo premio. ,con temi come La Divina Commedia..l’Odissea,Garibaldi ed altri,sempre ambientandoli sul mare, ========== CARMELINA A PORTOVENERE Andare a Portovenere d’estate è un incanto ! Le case addossate le une alle altre, dai colori accesi sembrano arrampicarsi con una strana architettura su su in alto e con il naso all’insù vedi terrazze,ristoranti,insegne dei bar ; in basso i negozi di artigianato,di conchiglie dal mare. Dall’alto, scopri fantastiche viste d’azzurro,archi,rocce, ancora mare. Gli archi di pietra sono quanto di più bello possa crearsi tra l’opera dell’uomo e la natura. : nicchie che raccolgono gli azzurri. Dalla Basilica di San Pietro,situata sulla punta estrema della costa,dove segna il limite fra terra e mare si sale verso la Piazza di San Lorenzo e su ,su verso il grande castello… Dappertutto l’odore di terra, di erba ; è una cosa che ti riempie i polmoni , si diffonde per giungere al tuo cervello e dati sensazioni indescrivibili. Negozi,trattorie,fruttivendoli,una fontana meravigliosa, scale e , dovunque ti giri, gatti, tanti neri,tanti bianchi. Si usano ancora pentole per mettervi piante. Balconcini colorati di fiori appaiono allora e ,immancabile,ormai è divenuta tradizione - nel magnifico salone medioevale della torre capitolare del paese -- la Mostra dedicata a Portovenere. L’autore :un innamorato di queste terra : Sergio Seletti, Il suo amore per la pittura nasce ,quando ancora ragazzino, frequentava la tersa elementare , riusciva a realizzare splendidi disegni a china ,tanto belli che lo steso maestro,che era anche lui pittore, lo consigliò e lo stimolò per andare avanti. Paesaggi, scorci, mareggiate, notturne ,nature morte di sapore locale e le barche ,quelle di legno che vanno scomparendo e tra cui Sergio ha passato tanti giorni della fanciullezza e giovinezza ,tanti ricordi .. “Il mio è un realismo, anzi un neorealismo - afferma Seletti - dal momento che non attinge a nessuna scuola del passato, anche se naturalmente risente dalle influenze .a volte macchiaiole,a volte impressioniste . che sono le due scuole che io amo di più “.. E chi ,andando via da Portovenere , potrà dimenticare quegli azzurri e quell’ atmosfera? --- Carmelina Rotundo .

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