lunedì 2 giugno 2008

città di SAN GIMIGNANO


CITTA’ DI SAN GIMIGNANO
( Il tuo modo di dare la mano)
Oltre porta San Giovanni,all’entrata ,la foto scattata ; una sosta appena all’ufficio turistico e via per la salita fino a Piazza della Cisterna.
I negozi, i bar , macchine fotografiche che scattano ; al centro spicca il grigio del fantastico pozzo: Ci avvicininiamo ai bordi,io mi diverto a guardare giù ; una pianta è cresciuta sulla parete interna ed è tutta protesa verso la luce.
“ Guarda, guarda “. le mie parole arrivano in fondo al pozzo e ritornano in dietro, … che bello !
Mi piace ripetere il tuo nome per sentirne l’eco , poi passiamo le dita nelle profonde scanalature dei margini del pozzo ; con le corde,mi dici,sono state scavate quando le donne venivano ad attingerci l’acqua
Dietro Piazza della Cisterna, quella del Duomo ;le porte della grande chiesa sono aperta e noi entriamo.
Sotto la poca luce gli affreschi,bellissimi,,ci riempiono gli occhi di colori
Lassù le stelle,guarda, tutte dipinte su un turchino,perfetto,
All’uscita, in alto nuvole, nuvoloni , viaggiano veloci. , Che vento che c’è !






. Mi dici ,e intanto è passata una nuvolona di bambagia bianca.
L’indicazione verso la rocca mi attrae, ; tra gli ulivi ,su su per la scaletta in cima alla,piccola torre respiriamo
i tetti della città di San Gimignano, : tegole accanto a tegole, coppi sbiaditi. Riscendiamo, i nostri sguardi rivolti in alto .; cerchiamo insegne di ristorante.
Al tavolino beviamo vernaccia ghiacciata al punto giusto,, spaghetti al ragù,al pomodoro,pollo al mattone,
cavolini.,peperonata . il tutto condito dalla squisita cortesia del cameriere al Ristorante “La Stella “;
A te piace molto questa Vernaccia,
Il nostro giro per la stradina, scivolosa, stretta,,coperta di muschio ; da una parte gli ulivi che si ripetono e,
dall’altra le mura.
Ma ci sarà una porta per entrare ?
_ Dai, sì , seguiamo quei due davanti a noi -.
Le nuvole,i nuvoloni viaggiano velocissimi e la tua mano ricerca la mia. Rientriamo in città attraverso una delle sue porte e risalendo per una strada,tutta a mattoncini disposti a spina di pesce, arriviamo a piazza Sant’Agostino.
A te piace sedere sullo scalino a rubare i raggi del sole che si diverte,oggi, a far capolino tra una nuvola e l’altra..
Rientriamo a Piazza del Duomo ; nel negozio accanto alla chiesa ti affascina il poster col disegno architettonico
della torre:. Ma si può salire ? “- Certo , dalla,porta accanto dove c’è il museo civico” ci risponde con cortesia il negoziante, Sulle scale,su ,su, sempre più in alto,che paura ! Gli ultimi scalini sono veramente ripidi per me,ma la
tua mano mi sorregge: all’aperto il forte vento scompiglia i capelli e si diverte ad alzare la mia gonna. a balze.
Siamo veramente nel punto più alto di San Gimignano e da qui tutta la città,i suoi tetti,le sue torri, si questi campanoni, erba , fiori,un tavolino,guarda, ci abiteranno,mi dici, i miei pensieri in questo preciso momento non esistono ; la città e il vento mi hanno completamente conquistata!
Alla discesa ci fermiamo nel chiostro dove prendi il poster con lo schema della torre che tanto ti aveva affascinato. Io che dimentico il rotolo,poco vicino… “ Dov’è ? “ Mi guardi con un pizzico di rimprovero . una corsa,lo
ritrovo via per le stradine , ad un negozio gustiamo la specialità di San Gimignano, il mandorlato. buono !
“ E’ presto ancora” “
Non ti capisco,, guardo ,il cielo è già quasi scuro, ma tu stai scherzando e mi indichi l’’orologio in piazza del
Duomo,
“ – Guarda, abbiamo ancora tutto il pomeriggio , segna appena le 15.30”
Per le stradine senza marciapiede il vento si è calmato e Nobu ed io oltrepassiamo porta San Giovanni...

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