Messer Carnevale 1994 illustrata da PATRIZIA DELLA VALLE
Mi sono sempre chiesta se ai Chiostri dei Conventi potesse competere il
singolare primato di essere prediletti dal vento?
Nella loro apertura architettonica il vento sembrava proprio starci di casa
volentieri e divertirsi un mondo a giocare scherzi gioiosi a tutti quelli che
per scelta o per ventura vi capitavano.
A questa impressione oggi, ultimo giorno del Carnevale ’94, andava ad
aggiugersi una temperatura veramente, particolarmente gelida.
Un clima polare o giù di lì mitigato dai cappottoni, dalle sciarpe, dai caldi
berretti di lana, sotto i quali s’intravedevano piacevolissimi colori di
macherine.
Da tutta Badia a Settimo ed anche più in là, l’annuncio della festa del
Carnevale per tutti i bambini era stato accolto con gioia nelle famiglie, forse
anche con un pizzico di sorpresa e sinceramente tanta curiosità.
Passato frettolosamente il Chiostro meraviglioso,
nitido nelle sue linee
architettoniche e nei suoi ben definiti spazi Verdi, ognuno viene accolto dal
caldo tepore di grandi mura. Un attimo appena per uno sguardo a quelle possenti
strutture architettoniche perché la musica e le voci richiamano Sara e Nadia al
piano superiore in un ambiente dove gli altissimi soffitti sono sorretti da
grandiose capriate in legno, forse l’antichissimo granaio?
Il mio peccato è di godere il gusto di questa festa lasciandomi affascinare da
ogni pietra di questo luogo fino ad oggi sconosciuto eppure tanto vicino
geograficamente.
Gli amici, i compagni della scuola Materna di S. Lorenzo, tenuta con tanto
amore da
Don Furno Checchi, Suor Celestina, Suor Gina, e Suor Lisetta ci son tutti ed
insieme anche i papà, le mamme e nonni gioiosamente uniti da lanci di
coriandoli e stelle filanti.
Com’è bella la pace e l’allegria!
Cappuccetto Rosso, le streghe, Calimero, Pinocchio…sono indaffaratissimi ad
esaudire i desideri dei piccoli servendo loro dolci e bibite.
Colore, calore, luce del Carnevale si son fermati quì a Badia nel cuore della
Badia per raccontare una favola da mille e una notte.
Indietro, indietro nel tempo Carnevale è divenuto Messere quel luogo carico di
millenni di storia oggi risuona di grida e di giochi di fanciulli e fanciulle,
mentre coriandoli colorano prima l’aria, poi ricandendo, ogni angolo della
pavimentazione, di luci fino ad allora inaspettate!
Alla sommità della scala una grande finestra lascia vedere un enorme albero che
ondeggia al vento e, prima di andare via, non posso fare a meno, nonostante il
freddo, di fermarmi nel Chiostro gemma purissima di bellezza…
Attimi magici così possono avverarsi solo nei sogni dei bambini.
Carmelina Rotundo
Con allegria a tutti i bimbi “cotti” e “crudi” in mascherina
Il dipinto olio su tavola di PATRIZIA DELLA VALLE ha le dimensioni di
140X70 cm
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