lunedì 27 agosto 2007

Dalla terrazza di villa Bardini

Dalla terrazza di villa Bardini. In alto, vicino ad un cielo turchino mosso da nuvoloni a bambagia, mentre le colline divengono azzurre, lo sguardo oltrepassa la cima dei cipressi fino all'Arno dove si vanno specchiando, all'ultima luce del giorno, austeri palazzi del Lungarno. Ti amo e non riesco così a contare i coppi di questi tetti di Firenze. Affido alle ali più leggere questo amore perchè possa volare sempre più in alto. E' nel volo dello sguardo, oltre i tetti di Firenze, la libertà di questo amarti. Ritornando da Villa Bardini. L'ho percorso piano, piano, tentando (provando) la mia metamorfosi vegetale sentendo i sassolini sotto i miei piedi questo sentiero che da villa Bardini mi riconduce in città mentre lampioni si vanno accendendo rubando una foglia d'alloro dove (che strano!) è rimasta una goccia di rugiada. Ora lo so che questi fiori ad ombrello azzurro chiaro sono Agapantos li ho conosciuti in Portogallo. Fresco di vento che mi riporta a te profumo d'alloro che mi ricorda di te. Campane suonano uccellini in concerto chiome di altissimi alberi e coppi di tetti che sembrano onde. DesiderioditeCarmelina. 
 Stavo per varcare il cancelletto piccolo di ferro tutto a volute, scendendo per la scenografica scalinata del giardino Bardini accarezzando con lo sguardo gli Agapantos... ricordo che Firenze era ancora più bella dipinta con te e il coro di uccellini sembra dire "ritorna" e l'edera a cascata sul muro... *** Carmelina Sono tornata a Villa Bardini con poca voglia, così... ma PITTI IMMAGINE è sempre PITTI IMMAGINE e la magia che dona agli eventi è talmente straordinaria... Dedicata alla Fondazione Roberto Capucci per la femminilità che sprigionano i suoi abiti, veri "gioielli di eleganza"! La presenza di Robeto Capucci mi coinvolge nella guida per questa presentazione del Museo, dove sono esposti quarantatre abiti; colori, geometrie che giocano per forme e tessuti estro fantasioso, delicata femminilità rendono queste creazioni abiti imprevedibilmente imprevedibili, affascinanti. Lo sguardo che li rimira con meraviglia anche per il gioco degli specchi e per gli scorci di Firenze mozzafiato che da qui si può godere (la villa è a diversi livelli) Le ripercorrerò più volte queste quattro sale: la rossa, l'oro, la bianca e la nera, la biennale; sono esposti tra l'altro il famoso abito a ventaglio e l'angelo. Il debutto di Capucci è nel 1951, sostenuto dal marchese Giovanbattista Giorgini nella sala bianca di Palazzo Pitti dove le collezioni di Roberto sfileranno fino al 1960 per ritornare nel 2007 e come (Maria Luisa Dè Medici, Elettrice Palatina, col "patto di famiglia" lega a Firenze ogni collezione della famiglia Dè Medici) così la Fondazione Ente cassa di Risparmio di Firenze per la lungimiranza del suo Presidente, avvocato Edoardo Speranza e del Vice presidente avv. Michele Gremigni impedisce a questa straordinaria collezione di disperdersi offrendole un palcoscenico più che stupendo nella villa e nel giardino di Stefano Bardini, il quale fece di questi luoghi un punto di riferimento per i cittadini del Mondo nella vocazione per l'amore della Bellezza e del Dialogo. 
Tra le curiosità,Wanda Ferragamo ha dedicato una rosa al giardino del terrazzo dove sono in fiore rose di color rosa più pallido e più acceso.
CARMELINA.

 Il museo aprirà ufficialmente ad Ottobre e, già nella programmazione, è prevista una rotazione ogni tre mesi dei materiali della Società Fondazione Capucci Fondazione Roberto Capucci costituita il 13 settembre 2005 con l'associazione Civita che opera da 20 anni nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano ha come fine di conservare -promuovere la conoscenza dell'opera e del metodo di lavoro di Roberto Capucci.
 Il patrimonio: 400 creazioni di alta moda, 300 illustrazioni 22 mila schizzi, 20 quaderni bozzetti 150 audiovisivi 50 mila articoli di stampa 40 mila fotografie. 
 Carmelina Rotundo 21 giugno 2007.

 In uno dei piu' importanti musei di scultura del mondo . AL BARGELLO l'atmosfera coniuga la purezza e la forza della bellezza artistica a quella della raffinatezza dell'eleganza di quel non so che che rende più piacevole la vita..l'attesa è per CONTAGIRI DI GIULIANO MAZZUOLI l'orologio ispirato all'ALFA ROMEO ..e sono qui meravigliosamente nei tuoi occhi mentre una musica da brivido passionale mi penetra. La luce nel cortile del palazzo del BARGELLO vanno accendendosi. Petali di rose rosse sui tavoli apparecchiati sontuosamente con tovagliati di seta e piatti d'argento e porcellana , calici trasparenti .... mentre alzo lo sguardo mi soffermo sulle arcate ora illuminate che come si lasciano vedere completamente dipinte d'azzurro e a gigli d'oro ... in alto il cielo blu notte, ora respiro di te... il colpo di scena magistrale arriva con l'accendersi del grande schermo: la scatola rossa, portata da una splendida ragazza avvolta in abito lungo alla fine della scalinata del BARGELLO si apre per svelare il CONTAGIRI che GIULANO MAZZUOLI MOSTRA DI TAVOLO IN TAVOLO www.giulianomazzuoli.com 
LA PRIMA VOLTA è SEMPRE LA PRIMA VOLTA ! 22GIUGNO LE EMOZIONI VISSUTE LA MATTINA PER LA DISCUSSIONE DELLE TESI DI DUE MIEI STUDENTI SONO TALMENTE COINVOLGENTI: l'INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE... SEDERMI AL TAVOLO ACCANTO A LUI AGLI ALTRI PROFESSORI SENTIRMI APPREZZARE DAI NONNI, DAI GENITORI ,DAI COMPAGNI DI FABIO " lei ha fatto una poesia di questa presentazione" COSTITUISCONO UNA DELLE MIE PIU' GRANDI SODDISFAZIONI PERSONALI PROFESSIONALI TANTO COINVOLGENTI DA FARMI VIVERE DI EMOZIONI da legarmi e non permettermi di TENTARE IL VOLO IN ELICOTTERO DA ME TANTO SOGNATO.
 Per LA PROVA AL VOLANTE DELLE AUTO DEL TEAM GIULIANO MAZZUOLI un altro giorno, lo spero potrò volare in elicottero...... dedicato a CONTAGIRI per la sua originalità per la sua unicità per... carmelina e ,allo studio Cosma Torricelli un grazie, al contagiri naturalmente....... eccezionalmente eccezionale! nel turbine degli avvenimenti,pensando a te,tenerezza. all'inaugurazione della mostra e incontro SALONE DI POESIA GIAPPONESE 2007 a Firenze, presentazione: HAIKU in Italia: scriviamo un HAIKU , sono arrivata giusta giusta: un evento veloce piacevolissimo a due voci: un uomo una donna, lui italiano, scoprirò della Sardegna. lei giapponese.. la brevità degli HAIKU nulla toglie alla loro bellezza sonora in lingua originale..... .. all'apertura all'immagine al sentire al... nella traduzione.(Mi ritorna in mente Alberto Caramella, alla fondazione IL FIORE alla sua convinzione della necessità e del valore di proporre la poesia anche in lingua originale e poi anche nella traduzione. opera quest'ultima veramente ardua). Atmosfera poetica dolcissima musicalissima durante la quale giunge inaspettato anche l'invito a gustare il sushi sul terrazzo della libreria MARTELLI luogo per me ancora sconosciuto a cui accedo dalle scale a vetro luminosissime. Anche il sushi lo gusto per la prima volta in piccoli piattini di porcellana bianca servito con delizioso sughetto marrone da una giapponese avvolta in uno stupendo kimono azzurro intenso bellissimo..... intanto lo sguardo che percorre la mostra di composizioni giapponesi quel procedere dall'alto in basso della loro arte di scrivere quel... Il mio uscire alle19'30 mi ritrova avvolta in una serata improvvisamente grigia... dovevi essere appena partito ed ho sperato che il tuo viaggio fosse sereno ECCEZIONALMENTE ECCEZIONALE! Carmelina è bello respirare dei tuoi occhi mentre passeggio per questa Firenze ..... you'll be in my eyes you'll be in my heart Cabianca sto per "lasciare" Firenze, i graditissimi inviti ricevuti mi richiamano al piacere di creare uno stacco da questa città che vivo tra l'amore passionale pieno di azzurri e disperazione incontrollabili incontrollate delle quotidiane difficoltà...

 E' l'11 luglio ore 11 quando varco la soglia del giardino per la presentazione della mostra: Cabianca e la civiltà dei Macchiaioli. Che questa corrente artistica mi avesse affascinata fin dal mio primo "incontrarla" a Firenze al Forte di Bel Vedere per poi riconquistarmi nell'estati del castello Pasquini con le mostre curate dalla mitica Francesca Dini e pilotate dalla eccellentissima Cristina Pariset non è un segreto ed ora Cabianca un nome che già è un colpo di luce nella mia mente. ....Ca bianca.... Piano, piano me li ripercorro questi sentieri vivendo di colori oggi bianchi e gialli delle rose, rosa delle rose antiche, delle ortensie, degli azzurri degli agapantos, di quel viola dei pochi glicini rimasti dove Firenze mi fa perdere la testa con la distesa dei coppi del colore caldo del cotto dell'Impruneta. Non è caldo; carezze di vento dolcissimo e più audaci tutto accarezzano, ora i fiori, ogni petalo, ora ogni foglia ed i fili d'erba come si muovono sinuosi e le foglie che tintinnano, come vorrei essere fiore per godere di queste carezze. L'apparire della scenografica scalinata è meraviglia nel suo innalzarsi nel gioco di statue e di colori. Non c'è attimo di quest'ora che non godo di sublime bellezza per poi entrare nella limonaia ascoltando le parole dell'avv. Edoardo Speranza, dell'avv. Michele Gremigni della Francesca Dini così appassionatamente eccellente del presidente Ente Cassa di Orvieto. 
E' Vincenzo Cabianca nipote del pittore che mi colpisce per la sua spontaneità per la bellezza di quei ricordi che "avvicinano" il nonno. Poi...mi butto nella mostra per un percorso che mi porta a riscoprire "la luce"di una realtà di paesaggi, di figure luce di poesia poesia-luce. Il dipinto: il ritorno dalla campagna mi porta dentro, le figure della donna e dei suoi bimbi seduti sul carro hanno "nobiltà"di vesti e di animo, i buoi sono scolpiti nella forza della luce, l'uomo di spalle nella nobiltà della paternità e il loro viaggio è nell'anima della bellezza di una natura amica. Poi, il percorso per le 6 sezioni; 
1)Dalla maniera "lombarda"al quadro di storia antica 
2)la sperimentazione della "macchia"
3)gli anni aurei della "macchia"
 4)gli anni romani 
5)la poesia dei chiostri
 6)Venezia.

 La neve, Venezia, mi conquistano, Venezia della quotidianetà, la gondola solitaria sotto il ponte, un tuffo al cuore, questa è la città che forse più amo! Rivedo la sala della biennale con gli abiti -scultura di Roberto Capucci per rituffarmi nel terrazzo delle rose; la conversazione con il giardiniere è favola mi racconta delle rose Bardini e Capucci rosa-fussia la prima, bianca-crema la seconda, rose a fioritura a grandi mazzi;(la rosa di Vanda Ferragamo sarà piantata nell'oliveto a lato Del Bel Vedere). Sulla terrazza Del Bel Vedere il discorso sulla botanica si ampia il tempo delle fioriture: camelie, glicini, rododendri, azalee, giaggioli, rose antiche, ortensie, agapantos e ancora rose , l'albero di giuda che prima fiorisce , poi fa le foglie e ciliegi giapponesi con la fioritura di tre tipi bianco, rosa e rosso porpora... ed ancora andiamo toccando ora i lecci ora le querce ora gli spaccasassi, gli ippocastani... A metà della scenografica scalinata non resisto alla tentazione di seguirlo Sole Onde Luce Amare con me stessa -in compagnia di una Firenze amabilissima e sembra proprio un destino che una farfalla bianca m'inviti a volare...un bacio ai tetti di Firenze anima mia ritornerò 
tua Carmelina pazzamente innamorata? 
Nel sole nell'ombra ......?non dovevo trovare risposte non servivano dovevo ascoltare la luce,l a luce dei quadri di Cabianca 
Carmelina .
 Informazioni 12 Luglio 14 Ottobre 2007 Firenze Villa Bardini Costa San Giorgio info mostra e prenotazioni Firenze musei 055-2654321 www.mostracabianca.it bus navetta tutti i giorni gratuito da Piazza Poggi per Costa San Giorgio e ritorno luglio agosto dalle 16 alle 20 settembre ottobre dalle 15 alle 19 catalogo Pagliai-Polistampa Foto realizzate a Villa Bardini - Agosto 2007

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